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Sociologia della famiglia

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Presentazione sul tema: "Sociologia della famiglia"— Transcript della presentazione:

1 Sociologia della famiglia
Il bambino: costruzioni sociali Munro, E., Effective Child Protection, cap. 3 Il concetto di infanzia come lo conosciamo nei paesi industriali avanzati e’ relativamente recente

2 Sociologia della famiglia
Diverse visioni della natura del bambino e del concetto di infanzia in generale I bambini come puri e come malvagi: Rousseau: i bambini nascono buoni Prospettiva cristiana: bambini portatori del peccato originale

3 Sociologia della famiglia
Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti dell’Infanzia: i bambini sono soggetti di diritti specifici, indipendenti da quelli degli adulti che li circondano possiedono un assetto di bisogni di cui e’ necessario farsi carico se si intende consentire alle loro potenzialita’ di svilupparsi ed esprimersi

4 Sociologia della famiglia
l’intero apparato dello stato sociale nei paesi industrializzati da’ forma ad una cultura dell’infanzia, e indirizza l’esperienza stessa di essere bambino in questo contesto. Saraceno, ‘The Social Construction of Childhood: Child care and education policies in Italy and US’, Social Problems, 31,

5 Sociologia della famiglia
‘Expert culture’ (cultura dell’esperto) L’esperto e’ colui che, per mandato della governance valuta i bisogni del bambino e l’adeguatezza della famiglia misura lo sviluppo e la crescita del bambino stabilisce le priorita’ di intervento in particolare indirizza l’attenzione sulle situazioni problematiche, o a rischio.

6 Sociologia della famiglia
Responsabilita’ della figura del lavoratore sociale sull’infanzia come figura di esperto Come identificare le appropriate conoscenze e abilita’ professionali? Che tipo di expertise?

7 Sociologia della famiglia
Tensione nelle policy del welfare: rispetto della liberta’ dell’individuo e bisogno di giustizia sociale. neoliberalismo  priorita’ all’individuo in contrasto con un principio di giustizia sociale

8 Sociologia della famiglia
Politiche di investimento sociale Investire sui bambini esempio: programma ‘Every Child Matters’ (Regno Unito, 2003)

9 Sociologia della famiglia
Welfare dei bambini, aree di rilievo della policy: sostenere le famiglie nella cura ai propri figli, nel senso lato del termine fornire sostegno e cure per bambini che, per diverse ragioni, non trovano sostegno e cura sufficiente nelle loro famiglie proteggere i bambini considerati a rischio (di abuso, di abbandono)

10 Sociologia della famiglia
Servizi per l’infanzia in Gran Bretagna Le Leggi dei Poveri del 1601 Atto di Protezione della vita dell’infante, 1872 Atto di Prevenzione della crudelta’ al bambino, 1889

11 Sociologia della famiglia
Servizi per l’infanzia in Gran Bretagna Cliniche di guida del bambino (anni 40) ‘teoria dell’attaccamento’ (John Bowlby, 1953) O’Neil Report (1945) e Curtis Report 1946 Children Act del 1948 Children and Young Persons Act,1963

12 Sociologia della famiglia
Servizi per l’infanzia in Italia (dalla fine del 19esimo sec) custodia dei figli di madri lavoratrici (asili nido dentro le fabbriche, camere d’allattamento, ecc.) formazione precoce di comportamenti adeguati alla nuova societa’ urbanizzata oltre che industrializzata (scuole materne)

13 Sociologia della famiglia
Connotazioni dei servizi per l’infanzia Forme sostitutive del rapporto con la madre Ruolo vocazionale della figura preposta alla custodia

14 Sociologia della famiglia
sistema dei servizi per l’infanzia si differenzia in modo significativo per fasce d’eta’ asili nido (sotto i 3 anni) scuole materne, o per l’infanzia (dai 3 ai 5) doposcuola (per i bambini che frequentano la scuola elementare, oltre i 6)

15 Sociologia della famiglia
Legislazione su asili nido, inizio anni 70 (L 1044 e L 1204, 1971) gestione degli asili sotto il controllo degli enti locali dalla semplice custodia all’educazione.

16 Sociologia della famiglia
L’accesso alla materna incoraggiato dallo stato gia’ dai primi anni 70 il 60% dei bambini fra i 3 e i 5 anni frequentava la scuola materna. negli anni 80, si cresce fino all’80/90%.

17 Sociologia della famiglia
Differenza fra Politiche e servizi per la formazione/ educazione Politiche e servizi per la protezione/tutela

18 Sociologia della famiglia
Abuso infantile Munro, cap 4. In termini generali, abuso infantile indica tutti i modi di trattamento del bambino che recano danno e sono moralmente deprecabili.

19 Sociologia della famiglia
Abuso  azione intenzionale Base osservativo-comportamentale non e’ sufficiente per la spiegazione e il trattamento

20 Sociologia della famiglia
Articolo 19 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del bambino (1989) abuso infantile: ‘tutte quelle forme di violenza fisica o mentale, danno o abuso, abbandono o trattamento negligente, maltrattamento o sfruttamento, incluso l’abuso sessuale.’

21 Sociologia della famiglia
Hacking, I., ‘Kind-making: The case of Child Abuse’, in Hacking (1999)The Social Construction of What? Abuso: altro nome per crudelta’ infantile? (gia’ nota in epoca vittoriana) Differenze: questione di classe sociale. uso termine ‘rischio’ ruolo della medicina

22 Sociologia della famiglia
Emergenza del nuovo concetto di ‘abuso infantile’ gruppo di pediatri di Denver guidati dal Dr C. H. Kempe ( ) C.H. Kempe- B.F. Steele (1962), “The Battered Child Syndrome”

23 Sociologia della famiglia
Termine abuso oggi: abuso fisico abuso emotivo abuso sessuale mancanza di fornire il necessario sostegno emotivo.

24 Sociologia della famiglia
Termine abbandono/maltrattamento (neglect): mancanza da parte dei genitori o delle persone deputate alla cura nel fornire adeguatamente beni di base (cibo, vestiario, casa) mancanza nel difendere il bambino da pericoli o danni fisici mancanza di fornire al bambino accesso a cure e terapie mediche

25 Sociologia della famiglia
tre aree di analisi: l’area medica –abuso come patologia l’area giuridica – abuso come crimine. l’area sociologica – abuso come forma di devianza sociale

26 Sociologia della famiglia
‘L’abuso infantile e’ un concetto socialmente costruito’ Costruttivismo sociale necessita’ di analizzare quei processi che hanno portato alla creazione di certi fenomeni e dei discorsi pubblici che li riguardano possibilita’ di criticare, cambiare o trasformare le condizioni entro cui questi fenomeni vengono trattati e risolti.

27 Sociologia della famiglia
difficolta’ di definizione e identificazione del problema abuso  implicazioni su 1) modo di condurre la ricerca 2) modo di formulare politiche di intervento

28 Sociologia della famiglia
1) Ricerca Difficolta’ di identificazione empirica delle cause Difficolta’ di reperimento dati Aspetti qualitativi dei dati, difficolta’ di categorizzazione Variabilita’ delle forme di categorizzazione

29 Sociologia della famiglia
‘Child Abuse Referral Rates in USA’ million million Etc.

30 Sociologia della famiglia
2) Policy Definizioni vaghe su cui lavorare Esercizio del giudizio personale (anche se in un quadro di scambio professionale)

31 Sociologia della famiglia
Come l’esperto esercita il suo giudizio? Stabilire che cosa sia effettivamente successo Come catalogare le azioni (abusive o no, quanto abusive, ecc.) Quali risorse, quali metodi, quale training?

32 Sociologia della famiglia
Expertise sociale nel campo della protezione dell’infanzia come capire, come analizzare la natura umana? metodi e tecniche ‘scientifiche’ forme empatiche di comprensione delle esperienze individuali

33 Sociologia della famiglia
dicotomia ‘head and heart’ Approccio distaccato Approccio coinvolto Dicotomia o continuum?

34 Sociologia della famiglia
Ricerca neurofisiologica  cervello umano ha due modi di collezionare i dati, uno più intuitivo, l’altro più analitico/deliberativo Kahneman, D., Thinking, Fast and Slow, 2011

35 Sociologia della famiglia
Bambini a rischio rischio  probabilita’ che un certo evento o risultato accada o no, indipendentemente dal fatto che il suo accadere sia piu’ o meno desiderabile rischio  pericolo, danno

36 Sociologia della famiglia
Promuovere il welfare dei bambini  massimizzare il loro benessere Non solo evitare i rischi Soppesare i rischi, scegliere il percorso piu’ sicuro (meno rischioso)

37 Sociologia della famiglia
La terminologia del rischio sposta l’interesse dell’analisi dal presente al futuro Valutare un rischio implica cercare di fare delle predizioni su cio’ che puo’ accadere ad un bambino (predizioni probabilistiche)

38 Sociologia della famiglia
Rischio e abuso Una valutazione di rischio intende predire la probabilita’ con cui un bambino soffra di un danno causato da una forma di abuso laddove una certa situazione o congiuntura si mantenga inalterata.

39 Sociologia della famiglia
Il concetto di rischio si misura: nell’immediato (abuso sessuale/fisico) sul lungo periodo (abuso psicologico, neglect)

40 Sociologia della famiglia
A quali rischi dare priorità? children in need  children at risk

41 Sociologia della famiglia
Fattori di rischio Prevalenza Incidenza (es, la poverta’ puo’ essere un tratto prevalente senza essere di necessita’ incidente)

42 Sociologia della famiglia
In che modo un fattore di rischio predice un risultato indesiderato? quanto comune e’ il fattore singolarizzato nel sotto-gruppo di famiglie abusive quanto comune e’ il medesimo fattore nella popolazione in generale

43 Sociologia della famiglia
Come usare i fattori di rischio come indicatori predittivi di abuso? due modelli di riferimento: modello attuariale modello clinico Differenza nel modo in cui si lavora sui dati collezionati.

44 Sociologia della famiglia
Critiche al metodo attuariale: Troppo ‘meccanico’ Troppo selettivo Critiche al metodo clinico: Troppo permissivo Troppo vago

45 Sociologia della famiglia
Strumenti di valutazione del rischio aree in cui emergono casi di abuso descrizioni di comportamento forme strandardizzate di trascrivere le informazioni procedure per determinare il livello di rischio. Problema di accuratezza

46 Sociologia della famiglia
Esempio di strumento attuariale: SDM (Structured Decision Making) formulato dal Children’s Research Centre (California).

47 Sociologia della famiglia
Metodi attuariali/metodi clinici: alternativa o combinazione? Training delle figure professionali: Scott 2003, ‘Vulnerability, need and significant harm: an analysis tool’, Community Practitioner, 76 (12) Khoo, Hyvonen, Nygren (2003), ‘Gatekeeping in child welfare: A Comparative Study etc.’,Child Welfare, 82 (5)

48 Sociologia della famiglia
Situazione italiana CBM (Centro Bambino Maltrattato) Monitoraggio del fenomeno (sia abuso che maltrattamento) Aree di priorità di intervento dei servizi

49 Sociologia della famiglia
CBM  collaborazione con altri servizi sul territorio per attività di consulenza, supervisione, trattamento di situazioni specifiche Mancano dati affidabili: diversità metodi di rilevazione fenomeno ‘sommerso’

50 Sociologia della famiglia
Statistiche  fenomeno in incremento casi segnalati all’autorità giudiziaria penale: 2005  699 vittime (reati sessuali su minori) Provvedimenti a tutela dei minori  9440 Programma europeo ‘Europa per e con i bambini’ (Consiglio d’Europa – Campagna “Uno su cinque”

51 Sociologia della famiglia
Ricerca 1990, campione di 702 minori Bertotti, T.-Scotti, P. (2002), ‘Le violenze sessuali sui bambini’, in Maltrattamento e Abuso dell’Infanzia, vol 4. Vittime soprattutto di genere femminile (74%) Figura dell’abusatore: il padre (comunque cerchia famigliare; 69%)

52 Sociologia della famiglia
Tipologia di abuso segnalato Di Blasio, P. et al., La violenza sull’infanzia. Alcuni dati (1999) Prevalenza di abusi sessuali (spesso in combinazione con forme di violenza diversificate) Abusatori appartenenti alla cerchia famigliare, e/ figure note al bambino

53 Sociologia della famiglia
Dati CENSIS, procedimenti penali Tribunale di Roma, ( 90% dei casi perpetrati in famiglia da parte del padre naturale, dal patrigno, più raramente da madre/matrigna 8% in ambiti extra famigliari, da persone poco note o sconosciute (2%)

54 Sociologia della famiglia
Ricerca CAPCAE, (8 nazioni europee inclusa Italia) 2356 casi  forma più frequente di abuso appare il ‘neglect’

55 Sociologia della famiglia
Ricerche italiane Pellai et al. (2002), La scoperta di un fenomeno sommerso, Milano: questionario self-report con 2939 studenti ultimo anno scuola superiore (56,4% ragazze/43,5% ragazzi): Casi rilevati 15,4%, di cui 8,8% maschi e 20,4% ragazze

56 Sociologia della famiglia
Ricerche italiane Zerilli et al (2002), 638 questionari scuole superiori del Veneto: Abuso sessuale grave: 2,8% maschi; 10,8% femmine

57 Sociologia della famiglia
Ricerca del Centro Nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza ( ) sulla rilevazione dei servizi in 5 regioni Campione di 655 minori: 15% abusi sessuali 13% maltrattamenti fisici 23% maltrattamenti psicologici 21% neglect (con presa in carico dei servizi)

58 Sociologia della famiglia
Dati ISTAT 2009 Solo 492 atti sessuali su minorenni segnalati alle autorità giudiziarie , Telefono Azzurro 570 casi riportati (191 all’anno), ma 5768 segnalazioni

59 Sociologia della famiglia
Cosa succede nel momento in cui il servizio sociale riceve una segnalazione ( dalla scuola, dai servizi sanitari, da associazioni di volontariato ecc.) relativa ad un sospetto o certo maltrattamento su un minore ? La necessità di un percorso metodologico

60 Sociologia della famiglia
percorso dell’intervento  4 fasi entro ogni fase il servizio sociale assume una competenza specifica. 1) rilevazione 2) valutazione 3) protezione (anche tramite segnalazione) 4) trattamento

61 Sociologia della famiglia
Rilevazione  fase in cui il servizio riceve una segnalazione in merito ad una situazione di sospetto o certo maltrattamento Telefonica Scritta Di persona

62 Sociologia della famiglia
domande cui rispondere: siamo di fronte ad un maltrattamento? di quale tipo e gravità? accertamenti necessari  valutazione congiunta con altri operatori e servizi accertamenti medici diversi punti di vista ad esempio la scuola pediatria di comunità/pediatra di base

63 Sociologia della famiglia
Valutazione Valutazione degli operatori o su richiesta dell’autorità giudiziaria o su spontanea iniziativa professionale. Valutazione globale del contesto di vita del minore.

64 Sociologia della famiglia
3) protezione/segnalazione formale Percorso dell’intervento: Presa in carico Call center (segretariato sociale/ conoscenza dei servizi a disposizione) Segnalazione alle autorità giudiziarie (attivazione di procedure di emergenza ex art. 403 C.C.)

65 Sociologia della famiglia
Articolo 403 del codice civile Quando il minore si trova in una condizione di grave pericolo per la propria integrità fisica e psichica la pubblica autorità, a mezzo degli organi di protezione dell’infanzia, lo colloca in luogo sicuro sino a quando si possa provvedere in modo definitivo alla sua protezione.

66 Sociologia della famiglia
Che cosa devono fare i servizi sociali territoriali: intervento di collocazione del minore in ambiente protetto, ex art.403 c.c., attuarlo immediatamente e segnalarlo con urgenza al Pubblico Ministero per i minorenni per la decisione da parte del Tribunale per i Minorenni.

67 Sociologia della famiglia
Alcune riflessioni generali sul caso italiano Compresenza di diversi tipi di maltrattamento sul medesimo individuo Incremento del maltrattamento psicologico, seguito da neglect e da situazioni a rischio Diversità con situazione internazion. – per es. USA, aumento maltrattamento fisico; Europa, aumento del neglect Vaghezza delle linee guida nell’assistere gli operatori sociali in situazioni di emergenza/rischio grave

68 Sociologia della famiglia
Attenzione recente di ricerca e servizi I: conseguenze psicologiche/psichiatriche delle forme di abuso sui minori Di Blasio, Psicologia del bambino maltrattato (2000): ambiti problematici dello sviluppo cognitivo e dell’adattamento affettivo (depressioni, inibizioni, ansia, aggressività, insicurezza, ritardi nell’abilità verbale e nella comprensione)

69 Sociologia della famiglia
Attenzione recente di ricerca e servizi II: fenomeni di adattamento del minore dopo l’abuso ‘resilience’: capacità di riorganizzazione positiva della vita a dispetto di esperienze critiche che avrebbero potuto portare a esiti negativi.

70 Sociologia della famiglia
Studi sugli effetti a lungo termine atteggiamenti antisociali disturbi dell’alimentazione somatizzazioni vulnerabilità alla reiterazione (memorie intrusive; propensione all’esposizione ai rischi – esperienze auto-inflitte o su altri)

71 Sociologia della famiglia
Studi sull’adattamento La processualità maltrattante entro una famiglia abusante finisce col normalizzarne, o regolarizzarne le dinamiche interne Cirillo, S.-Di Blasio, P., La famiglia maltrattante. Diagnosi e terapia, 1989

72 Sociologia della famiglia
Considerazione generale Servizi, centri specialistici, istituzioni, strutture preposte  devono essere sempre più in grado di realizzare interventi efficaci di tutela, tramite un aggiornamento scientifico, culturale e di ricerca del fenomeno

73 Sociologia della famiglia
Regione Veneto  Linee Guida per i servizi sociosanitari e sociali per la protezione dell’infanzia, 2005 e 2008 Attenzione all’interesse del minore Attenzione all’ascolto del minore Diritto a una famiglia in cui vivere Nuova cultura tecnico-professionale che garantisca adeguati percorsi di intervento

74 Sociologia della famiglia
Luoghi istituzionali di gestione del problema Comune, Provincia, Regione Aziende sanitarie Famiglie affidatarie Comunità di accoglienza Autorità giudiziaria (Tribunale per i minorenni/Procura minorile, giudice tutelare, avvocato del minore)

75 Sociologia della famiglia
Formazione degli operatori  strutturare un percorso di rilevazione degli indicatori rilevanti attivazione di reti condivise di intervento uso di strumenti condivisi nella protezione/prevenzione forme di ascolto dei minori abusati

76 Sociologia della famiglia
Perchè evidenza e ricerca empirica sono importanti nel quadro della protezione dell’infanzia? Come entra la ricerca empirica nel quadro dei servizi sociali?

77 Sociologia della famiglia
evidence-based policy evidence-based practice. Entrambe valorizzano l’uso dell’evidenza, dei fatti e della ricerca nella creazione di politiche sociali capaci di raggiungere obiettivi di lungo termine (politiche di investimento)

78 Sociologia della famiglia
attendibilita’ dei dati e dei fatti problema della propaganda Gambrill, E. 'Evidence-Informed Practice: Antidote to Propaganda in the Helping Professions?' Research on Social Work Practice, 20(3) 2010

79 Sociologia della famiglia
Problemi di valutazione che si trova di fronte il lavoratore sociale: l’efficacia di certi prodotti e servizi, compresi i metodi e i quadri di valutazione che cosa costituisca un problema o un rischio le presunte cause di una situazione problematica la competenza delle figure professionali che cosa certi metodi di ricerca siano o non siano in grado di testare, o di provare.

80 Sociologia della famiglia
Evidence based practice: Modo alternativo di fare ricerca socialmente utile e di rendere i risultati della ricerca fruibili dai servizi Modo di aiutare coloro nella professione a prendere decisioni col conforto della piu’ attendibile/accreditata conoscenza disponibile

81 Sociologia della famiglia
Istituzioni di controllo che si occupano di approntare strumenti attendibili di produzione e trasmissione della ricerca, e di come “disciplinare” l’uso dell’evidenza: Cochrane Collaboration (ricerca medica) Campbell Collaboration (ricerca sociale)

82 Sociologia della famiglia
Campbell Collaboration: “organizzazione internazionale indipendente e no profit che si impegna ad offrire informazioni basate sull’evidenza a chi è in posizione decisionale al fine di consentire a costoro di prendere decisioni basandosi su informazioni complete sugli effetti degli interventi negli ambiti sociali, educativi e connessi al comportamento”.

83 Sociologia della famiglia
missione della CC chiaramente illustrato sul sito: evitare servizi che siano al tempo stesso costosi e inefficienti.

84 Sociologia della famiglia
tre aree principali della CC Educazione Criminalita’ e giustizia Social welfare (case e trasporti/servizi sociali/abuso infantile/minoranze) 2009: Rassegna sistematica su ‘kinship care’

85 Sociologia della famiglia
Policy di protezione dell’infanzia in Gran Bretagna secondo i dettami di EBP: Every Child Matters (2003) Sure Start (2001)

86 Sociologia della famiglia
Risultati della ricerca più avanzata e attendibile come strumento della governance Dati della ricerca resi fruibili per la policy Dati della ricerca resi fruibili per i gestori dei servizi

87 Sociologia della famiglia
Valutare le pratiche d’intervento con l’evidenza empirica  dimostrare in modo efficiente ed efficace se gli investimenti che facciamo su certi servizi non sono sprecati

88 Sociologia della famiglia
Punto di riferimento per il lavoratore sociale  quadro di conoscenze ‘miste’ ‘rassegne di conoscenza’  combinano conoscenza proveniente da coloro che lavorano nei servizi e da coloro che li usano Social Care Institute of Excellence (

89 Sociologia della famiglia
Modello multidimensionale di evidence based practice: Integrazione fra diversi metodi di acquisizione delle informazioni e dei risultati della ricerca Integrazione fra ricerca empirica e apporto critico-valoriale Montuschi, E. (2011) Oggettivita’ ed Evidenza Scientifica


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