La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

3. Superficialità / estetismo / professionalità

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "3. Superficialità / estetismo / professionalità"— Transcript della presentazione:

1 3. Superficialità / estetismo / professionalità
Confusione attuale fra “vita buona” e “buona vita”. Il “senso comune” (G. Vico). Una società non tocca fondo perché rimane nei mezzi.
 Tentativi di rimedio di fronte alla disperazione del tedio e il timore al insuccesso.
 Necessità di un sapere in situazione.
 Professionalità in una società del sapere. Potere e dialogo pubblico.

2 3. Superficialità / estetismo / professionalità
Confusione attuale fra “vita buona” e “buona vita”. Socrate: l’uomo può essere libero in città soltanto se la sua vita è virtuosa. Vita genuina e propria, non dispersa e non autentica. È vizioso cercare di assicurare soltanto il sopravvivere Cosa troviamo oggi, alla fine della modernità? Atrofia e automatismo del pensiero (pessimismo romantico, diffidenza con Heidegger, debolezza con Vattimo e Rorty) Fallimento della volontà (Nietzsche: l’altro scompare nella volontà di potere) L’io, isolato della ragione, consiste in prescindere dell’altro. Eterno ritorno. Rimane soltanto l’affettività e il “successo” come risultato (vita precaria -piacere/dispiacere-, frenesia dionisiaca,…

3 3. Superficialità / estetismo / professionalità
Confusione attuale fra “vita buona” e “buona vita”. Rimane soltanto l’affettività e il “successo” come risultato (vita precaria -piacere/dispiacere-, frenesia dionisiaca,… ma manca energia: affettività esausta -> droga, ecc.) Comportamenti: fascino, ossessione, autismo: il futuro è otturato, non c’è razionalità. La volontà rinunzia al futuro: Assoluta pienezza del presente Frenesia affettiva Inadeguato rapporto fra temi / argomenti e attitudini personali Istallazione nella stanchezza e la delusione Rinunzia al futuro e a cercare l’ottimo personale Prima il successo immediato, il risultato automatico

4 3. Superficialità / estetismo / professionalità
Sul “senso comune” (G. Vico). Una società non tocca fondo perché rimane nei mezzi. “Corso e ricorso”: il “senso comune” ha ritmi storici (tesi della decadenza). I popoli sono successivamente: crudeli, severi, benigni, raffinati, dissoluti. In questa formazione, sviluppo o decadenza delle culture c’è: 1) spontaneità della vita in società 2) regolamentazione dell’ambito pubblico 3) riflessione sulla vita (“tocca fondo” o meno) 4) e quindi c’è un ritorno razionale, innovatore, alla vita; orbene forse ci troviamo di fronte a qualche tipo di barbarie.

5 3. Superficialità / estetismo / professionalità
Tentativi di rimedio di fronte alla disperazione del tedio e il timore dell’insuccesso (“estetismo vitale” - Kierkegaard).
 Fenomenologia di questo estetismo vitale L’indecisione (non soltanto vacillazione) come mancanza sistematica di libertà Noia, frivolezza, senza senso genuino delle cose. Arbitrarietà (capriccio, caso): vita imprevedibile, incontrollata Vita senza trama, senza motivo serio: ricerca dello anormale, abbandono alle mode, svincolati della realtà, ci annoiamo. Tipologia di questo estetismo vitale (senza toccare fondo, ridotti a semplice “attuazione”): Volgarità edonistica dello ubriaco Insensibilità dell’esecutivo attivistico Calcolata originalità del dandy Pedanteria dello erudito, avaro di prestigio

6 3. Superficialità / estetismo / professionalità
Tratti caratteristici di questo vivere fra “stati di animo” Immaginazione senza controllo, sentimentalismo. Se c’è coscienza della frivolezza, pedanteria. Ridicolo. Sconcerto di fronte allo “diverso” (da se stesso) Pretensione di spalmare attorno il proprio stato d’animo Tutto è urgente Spettatore senza compromesso di fronte agli altri Incapace di decidere e decidersi Sintomi della angoscia vitale (no “way out” della noia) Isteria: necessità di richiamare l’attenzione, iper-attivismo, senso d’inferiorità Pettegolezzi, languore, risate e pianto facili: difficoltà per l’espressività razionale, tutto si rimanda alla corporalità

7 3. Superficialità / estetismo / professionalità
Trattative di rimedio alla disperazione del tedio e al timore del fallimento (lamenti, diffidenza, ecc.) Il divertimento (la moda, la stravaganza…) L’interesse per accettare la nostra dualità di fronte al mondo e per organizzare il mondo Ma non basta: bisogna, anzi, rivolgersi attivamente di fronte alla realtà L’”eros” platonico, frutto di “penia”(carenze) e di “poros” (apertura) (Mito platonico di Zeus, Prometeo ed Epimeteo - “nous”, intelligenza, fuoco divino rubato a Zeus da Prometeo di fronte ad un’essere senza qualità…) E, per “dare di sé” bisogna sapere in situazione Weltanschauung / Bildung Socializzazione primaria e non solo secondaria / Ambito del pubblicamente interpretato (Heidegger)

8 3. Superficialità / estetismo / professionalità
Professionalità in una società del sapere. “Professioni”: saperi razionalizzati ed integrati nell’andamento della società. Il loro valori sociali dipendono dei “profili”, dei loro saperi pubblicamente amministrati. Una professione non è mai “perfetta” I “progressi in falso” indeboliscono i profili professionali Le “scoperte di carenze o deficit” arricchiscono i profili: essere attenti alle necessità e non soltanto alle domande (problemi della ricerca: cespugli nietzscheani”) ** Estendere il sapere (e non mere curiosità o cose meschine) significa estendere il potere… Quelli che sanno, possono…

9 3. Superficialità / estetismo / professionalità
Potere e dialogo pubblico. Se la situazione è = irrazionalismo + volontà di potere + affettività e nostalgia, il futuro è otturato. Se il “Potere” si riduce a “governo”, “dominio” territoriali, con “posti di lavoro”, gente nel “suo posto”: i disoccupati sono quelli che nono hanno un “posto” di lavoro. E quando un territorio è organizzato, tendenza all’immobilismo. Ma se “Potere” significa capacità di promuovere fini liberamente nel tempo, i fini sono al di sopra della organizzazione. Potere è la persona in quanto propone (dim. temporale) , non in quanto dispone (dim. spaziale). Potere in società (fine: perfezione membri) - stendere il potere, non essere imprescindibili, delegare, proporre fini.

10 3. Superficialità / estetismo / professionalità
Potere e professioni di comunicazione Finalità: incremento di sapere nella società. Il dialogo è strumentale: ricerca perfezione dei partecipanti. Due presupposti, condizioni di possibilità: 1) Soggettiva: comprensione, amicizia. Fedeltà all’amico e alla verità. 2) Oggettiva: veracità, fedeltà alla realtà, oltre la “sincerità Non c’è priorità della “comunicazione” sul “comunicato” La realtà è assoluta, non è quello che avviene nel dialogo. Il dialogo pubblico come “tensione solidaria verso la verità” implica che la mutua comprensione si fonda sul comune interesse per la verità.


Scaricare ppt "3. Superficialità / estetismo / professionalità"

Presentazioni simili


Annunci Google