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SEMINARIO I.F.T.S. PROGETTISTI E GESTORI DI ATTIVITA FORMATIVE La progettazione didattica: Rapporto tra analisi dei fabbisogni e competenze, utilità del.

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Presentazione sul tema: "SEMINARIO I.F.T.S. PROGETTISTI E GESTORI DI ATTIVITA FORMATIVE La progettazione didattica: Rapporto tra analisi dei fabbisogni e competenze, utilità del."— Transcript della presentazione:

1 SEMINARIO I.F.T.S. PROGETTISTI E GESTORI DI ATTIVITA FORMATIVE La progettazione didattica: Rapporto tra analisi dei fabbisogni e competenze, utilità del CCNL, introduzione alle UF, UFC e metodi di formazione Giorgio Maracchioni Presidente A.T.I.A.S.T.I. g.maracchioni@atiasti.it Roma, 13-11-2007

2 Il Processo analisi dei bisogni Progetto di massima Elaboraz ione dati Individuazione partner potenziali, contatto, accordo se necessario Attuazione Valutazione progetto Progetto esecutiv o Valutazione in itinere Valutazione finale Analisi di fattibilità: Verifica della possibilità di rispettare vincoli e condizioni Risorse umane e strumentali sufficienti Altri progetti

3 Un progetto... Un progetto è uno obiettivo scelto con cura, sostenuto da un piano dazione ben strutturato. Caratteristiche: soddisfacente: gratifica e da un senso di conquista sia durante che dopo il completamento affidabile: fasi e tempi si chiariscono prima di iniziare trasferibile: il piano di azione deve essere chiaro al punto di consentire la delega delle azioni

4 Progetto definizione IMPEGNO A PRODURRE UN RISULTATO SPECIFICO ENTRO UNA DATA CERTA CON AZIONI SCANDITE IN FASI CHIARE, GESTIBILI E COSTI PIANIFICATI

5 Verso un progetto Primo passo…. - acquisire il parere, il punto di vista, di tutti coloro che vi sono coinvolti…. - alta direzione…. - staff…. - colleghi…. - destinatari...…. Come….??? Cosa..??.. Scrivere nel modo più semplice ciò che si vuole realizzare….

6 Test per valutare lobiettivo... TEST….. Del destinatario dei mezzi dellidentità della misurazione della sufficienza delleffetto collaterale dellaffermazione scontata

7 Test del destinatario utente / cliente Quali vantaggi porterà al destinatario / utente dellobiettivo individuato?? Se la risposta è che non ne porterà, oppure sono solo vantaggi marginali occorre riformulare lobiettivo….

8 Il test dellidentità (riferimento alla partnership) Lobiettivo esprime, tramite il piano, chiaramente cosa deve ogni persona / reparto / società coinvolta? Se ci sono ambiguità occorre eliminarle..

9 Il test della misurazione Lobiettivo è misurabile??? Non serve dire.. Acquisizione della capacità di …… Inserimento al lavoro di….. Lobiettivo si deve poter misurare, pertanto occorre individuare lunità di misura …. Il sistema di misurazione deve essere definito nella maniera più accurata possibile

10 Il test dellaffermazione scontata…. (rif. Allanalisi dei bisogni) Il progetto è basato su affermazioni scontate o sperimentate??? Se non ci sono dati oggettivi è opportuno procedere con una sperimentazione prima di cercare di realizzare un progetto lungo e costoso...

11 Il test del linguaggio Lobiettivo è stato formulato in modo da essere compreso da tutti coloro che vi sono coinvolti? Occorre comunicare a tutti coloro che sono coinvolti ciò che si intende perseguire Evitare forme e locuzioni troppo tecniche e non dare nulla per scontato…..

12 Il budget E necessario che ogni attività sia coperta da denaro sufficiente per le risorse umane, tecniche e logistiche

13 Il timeline... Pianificare le azioni significa organizzare in forma visiva ciò che dovrà accadere, si dovrà fare, e quando..… La forma più semplice: un elenco delle cose da fare con date e chi le dovrà realizzare….

14 Le sequenze e le priorità Tutte le azioni devono essere elencate con sequenze logiche e secondo una priorità definita. Alcune azioni sono più importanti di altre per il raggiungimento dellobiettivo… AZIONI CARDINE….

15 La scadenza... Tutto ciò che non ha scadenza si accumula in chiusura di progetto…. Pertanto se una attività non ha una scadenza bisogna attribuirgliela… Una data deve essere realistica: certezza di concludere le azioni nei tempi previsti, altrimenti potrebbe verficarsi uno slittamento ….

16 Le responsabilità La via più sicura per il fallimento è permettere che ci siano delle incertezze, dubbi, confusione su ciò che ciascuno deve fare….

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18 Dallidea al progetto IDEA PIANOPROGETTO Ciò che noi vogliamo realizzare Insieme degli obiettivi, organizzati strategicamente, che determinano la realizzazione di una idea (concezione) del sistema proponente posta in relazione con il contesto sociale, economico, di un territorio Insieme delle procedure didattiche, tecniche, logistiche, finanziarie, organizzate per la concreta realizzazione di un piano secondo quanto indicato nel programma operativo in un ambito definito

19 ANALISI DEI BISOGNI Analisi dei bisogni Supporto alla progettazione Supporto allo sviluppo dei moduli didattici Destinatari

20 ANALISI DEI BISOGNI Informazione utili allo sviluppo di azioni formative mirate allo sviluppo delle risorse umane Le attività possono riguardare: l'analisi dei fabbisogni formativi, professionali, aziendali; l'analisi delle professionalità, della domanda di lavoro, della domanda di professionalità; l'analisi del lavoro; l'analisi delle professioni; l'analisi delle competenze.

21 Le competenze... Possiamo definire le competenze come il risultato di un continuo processo di costruzione delle conoscenze / abilità / comportamenti che si realizzano in una persona in relazione allambiente in cui essa opera Le competenze non sono statiche, ma dinamiche e si estrinsecano in maniera diversa, in termini di efficacia ed efficienza, nei diversi contesti lavorativi

22 Figure professionali e competenze Il rapporto tra figura professionale e competenze si evidenzia nella scomposizione della figura professionale in ciò che un lavoratore, sia esso dipendente o autonomo, deve sapere, saper fare e sapere essere... sapere Sapere fare Sapere essere Conte sto di lavoro competenze Di base Tecnico professionali Trasversali Rif. Modello ISFOL

23 In altre parole le competenze... Le competenze – Skill in context Per poter svolgere efficacemente una attività lavorativa non è sufficiente -sapere, -saper fare -saper essere ma occorre riferire il tutto ad un determinato contesto.... Io so, so fare, so comportarmi bene....ma nellazienda amici miei tutto mi riesce, nellaltra invece.. Attività lavorativa svolta in modo non efficace... I motivi sono ??? Contrasto con i colleghi, compiti e responsabilità poco definite Attività lavorativa svolta in modo efficace Clima di collaborazione, compiti chiari ecc. Azienda Amici miei Azienda Collaborare

24 Un esempio….

25 Un metodo …. CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE Dl LAVORO PER GLI ADDETTI ALL'INDUSTRIA DELLA GOMMA, CAVI ELETTRICI E AFFINI E ALL'INDUSTRIA DELLE MATERIE PLASTICHE Declaratoria CCNLCompetenze GRUPPO 1): A/1 - - Opera nell'ambito di un'area/settore amministrativo (contabilità:generale, analitica/industriale, fatturazione: clienti e fornitori). - Guida, coordina e controlla l'attività di personale amministrativo. - Garantisce lo svolgimento delle pratiche amministrative, nel rispetto delle norme di legge e delle procedure aziendali. - Elabora le informazioni per la redazione di documenti amministrativi/contabili e/o per analisi statistiche, previsionali e consuntive. - Le sue funzioni implicano anche rapporti con enti esterni all'azienda. di base lingue straniere informatica economia e mercato del lavoro locale contesto sociale locale organizzazione del lavoro Competenze tecnico professionali norme, procedure e tecniche di contabilità pianificazione e controllo norme UNI EN ISO della serie 9000 tecnica e metodi di analisi statistici Competenze trasversali relazione e comunicazione decisione soluzione di problemi negoziazione

26 Costruire le competenze: UF e UFC LU.C. costituisce ununità standard che mette in coerenza tre fattori essenziali: il lavoro i contesti di azione nei quali si esplicano le competenze dellUnità, il soggetto al lavoro nellesercizio di quei contesti dazione

27 Unità capitalizzabili LUnità Capitalizzabile esprime in un formato convenzionale le competenze che devono essere rilevabili alla fine di un percorso IFTS e, nel caso delle UC di base e trasversali, ciò che tutti gli allievi IFTS devono dimostrare di possedere indipendentemente dal settore, figura o profilo cui sono stati formati.

28 Unità capitalizzabile

29 UF e UFC Le attività formative di base sono le UF, più UF formano UFC Le UFC da solo o unite formano le competenze

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31 Rapporto tra UFC e crediti I crediti saranno determinati in coerenza con quanto previsto dall'art 5 comma 7 del decreto 3 novembre 1999, n 509 del Ministero dell'Università e della ricerca scientifica e tecnologica.

32 ANALISI DEI BISOGNI E DESTINATARI Con lanalisi dei bisogni individuiamo il destinatario e le sue caratteristiche: lavoratori disoccupati adulti che non parlano litaliano giovani disoccupati ecc.

33 Destinatari e metodi Occorre scegliere il metodo di formazione più adatto al destinatari individuato

34 I METODI POSSIBILI….. Possiamo suddividere le metodologie di formazione in: Lezioni frontali: allievi e docenti sono presenti nello stesso tempo e luogo Formazione a distanza:allievi e docenti non sono nello stesso luogo

35 I METODI POSSIBILI….. METODOLOGIE …. TRADIZIONALI…. Analisi di casi Attività di gruppo Discussione e confronto Esercitazione di laboratorio Esercitazione pratica Laboratorio comunicazione Lezione frontale Problem solving

36 I METODI POSSIBILI….. METODOLOGIE …. TRADIZIONALI…. Project work Ricerca / indagine Role Playing Seminari Simulazione Stage Testimonianza Training on the job Tutoring Visita documentativa

37 METODOLOGIE …. INNOVATIVE – FaD - …. Via telematica Canale televisivo CD / ROM Altro

38 VI RICORDO CHE I PROGETTI POSSIBILI SONO FORMATIVI NON FORMATIVI RICERCA SEMPLICI COMPLESSI


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