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UN MODELLO DI SISTEMA INFORMATIVO INTEGRATO ERP (ENTERPRISE RESOURCE PLANNING)

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Presentazione sul tema: "UN MODELLO DI SISTEMA INFORMATIVO INTEGRATO ERP (ENTERPRISE RESOURCE PLANNING)"— Transcript della presentazione:

1 UN MODELLO DI SISTEMA INFORMATIVO INTEGRATO ERP (ENTERPRISE RESOURCE PLANNING)

2 CARATTERISTICHE n Procedure integrate a moduli indipendenti n Banca Dati unica e unica imputazione dei dati n Quadratura contabile dei sottosistemi n Operatività decentrata n Dematerializzazione dei processi amministrativo-contabili

3 BDG DI SPESA CONTABILITA GENERALE CONTABILITA ANALITICA GESTIONE FISCALE GESTIONE CESPITI GESTIONE RICAVI GESTIONE DEL PERSONALE CONTRATTI ORDINI GESTIONE BORSE DI STUDIO GESTIONE MANUTENZIONI GESTIONE DELIBERE CONTROLLO DI GESTIONE

4 CONTABILITA ECONOMICO PATRIMONIALE GESTIONI ALLOGGI GESTIONE BORSE DI STUDIO GESTIONE CONTRATTI E ORDINI CONTABILITA ECONOMICO PATRIMONIALE CONTABILITA ANALITICA CONTABILITA SEPARATA AI FINI FISCALI CONTABILITA FINANZIARIA / BUDGET GESTIONE DEL PERSONALE ALTRI SOTTOSISTEMI (gestione cespiti, gest. Magazzino, gestione mense, …)

5 GESTIONE RESIDENZE UNIVERSITARIE Registrazione contabile dei ricavi secondo il principio di competenza economica. Registrazione contabili degli incassi (anche attraverso lutilizzo di forme di pagamento elettronico). Possibilità di gestire lo studente alloggiato come «cliente». Registrazione dei ricavi ai fini Iva. Possibilità di elaborare le previsioni di bilancio

6 GESTIONE BORSE DI STUDIO GESTIONE BORSE DI STUDIO Registrazione contabile del costo delle singole borse e dei relativi pagamenti. Elaborazione dei cud annuali. Situazione contabile di ogni singolo studente. Gestione contabile per ogni singolo studente dei piani di restituzione dei benefici erogati, ma non dovuti

7 GESTIONE PERSONALE GESTIONE PERSONALE Registrazione contabile del costo del personale secondo il principio di competenza. Rilevazione del costo del personale per servizio/processo/progetto al fine della rendicontazione e del controllo di gestione Rilevazione del costo del personale dellattività commerciale per lutilizzo del metodo misto di calcolo dellimponibile irap.

8 GESTIONE CONTRATTI E ORDINI GESTIONE CONTRATTI E ORDINI Controllo ex ante della copertura finanziaria attraverso il collegamento con i budget di spesa o la contabilità finanziaria. Liquidazione informatica delle fatture passive. Rilevazione automatica delle fatture da ricevere. Alimentazione immediata della contabilità analitica

9 GESTIONE INVENTARIO E CESPITI AMMORTIZZABILI GESTIONE INVENTARIO E CESPITI AMMORTIZZABILI Quadratura contabile del registro cespiti con lattivo immobilizzato. Rilevazione automatica delle fatture da ricevere. Contabilizzazione degli ammortamenti e della sterilizzazione degli stessi.

10 CONTABILITASEPARATA ai fini della determinazione dei redditi Obbligatoria per gli enti non commerciali ex art. 144 comma 2 D.P.R. 917/86 Non è obbligatoria per gli enti soggetti alla contabilità pubblica ex art. 144 comma 6 D.P.R. 917/86.

11 CONTABILITA SEPARATA ai fini della detrazione IVA Obbligatoria per gli enti non commerciali ex art. 19-ter comma 2 D.P.R. 633/1972 La contabilità deve essere conforme alle disposizioni in materia di corretta tenuta delle scritture contabili (ex art. 20 D.P.R. 600/73.

12 CONTABILITA SEPARATA AI FINI IVA enti non compresi nellart. 6 comma 5 DPR 633/2012 ACQUISTIVENDITE CORRISPETTIVI 1 Att. Commerciale 2 Att. Istituzionale 1 Att. Commerciale 1 Att. Commerciale Fatt. iva esigibilità attività commerciale Fatt. ric. iva immediata attività commerciale Fatture ricevute attività istituzionale Fatture emesse Corrispettivi

13 CONTABILITA SEPARATA AI FINI IVA Art. 6 comma 5 dpr 633/1972 FATTURE PERVENUTE ACQUISTIVENDITE CORRISPETTIVI 1 Att. Commerciale 1 Att. Commerciale 2 Att. Istituzionale 1 Att. Commerciale 1 Att. Commerciale Fatture ricevute iva esigibilità differita attività commerciale Fatt. pagate iva esigibilità attività commerciale Fatt. ric. iva immediata attività commerciale Fatture ricevute attività istituzionale Fatture emesse Corrispettivi

14 CONTABILITA SEPARATA AI FINI IVA Fattura ricevuta promiscua (costi promiscui) Registrazione nel registro degli acquisti dellattività commerciale, indicando separatamente la parte detraibile e indetraibile. Evitare la doppia registrazione parziale nel registro degli acquisti commerciali e in quello degli acquisti istituzionali.

15 n CONTABILITA SEPARATA CON SPLITTAMENTO DEL PIANO DEI CONTI n CONTABILITA SEPARATA SENZA SPITTAMENTO DEL PIANO DEI CONTI CONTABILITA SEPARATA AI FINI DELLE IMPOSTE SUL REDDITO

16 CONTABILITA SEPARATA CON SPLITTAMENTO DEL PIANO DEI CONTI ECONOMICI n Costi e ricavi istituzionali n Costi e ricavi istituzionali e commerciali n Costi e ricavi istituzionali, commerciali e promiscui

17 CONTABILITA SEPARATA CON SPLITTAMENTO DEL PIANO DEI CONTI ECONOMICI PRIMA NOTA CONTABILITA GENERALE COSTI/RICAVI ATTIVITA ISTITUZIONALE COSTI/RICAVI ATTIVITA COMMERCIALE COSTI/RICAVI PROMISCUI

18 CONTABILITA SEPARATA SENZA SPLITTAMENTO DEL PIANO DEI CONTI ECONOMICI I costi e i ricavi vengono imputati ad un unico conto di contabilità generale La contabilità separata viene gestita con lausilio del modulo di contabilità analitica

19 CONTABILITA SEPARATA SENZA SPLITTAMENTO DEL PIANO DEI CONTI ECONOMICI Classificazione dei centri di costo in istituzionali, commerciali e promiscui Centri istituzionali: Servizio Borse Universitarie, Servizio Attività Culturali; Centri commerciali: Servizio Abitativo e Servizio Ristorazione; Centri promiscui: Bilancio, Gare e Contratti, Personale, ecc.

20 CONTABILITA SEPARATA SENZASPLITTAMENTO DEL PIANO DEI CONTI ECONOMICI PRIMA NOTA CONTABILITA GENERALE CENTRI ATTIVITA ISTITUZIONALE CENTRI ATTIVITA COMMERCIALE CENTRI PROMISCUI COSTI/RICAVI

21 CONTABILITA SEPARATA Cespiti ammortizzabili i cespiti devono essere classificati per attività (istituzionale, commerciale e promiscua) sulla base del loro utilizzo.

22 CONTABILITA SEPARATA determinazione del reddito imponibile ai fini Irap ed Ires Conto economico attività istituzione, commerciale e promiscua Rettifiche (costi indetraibili) Calcolo % di detraibilità dei costi promiscui Determinazione dellimponibile fiscale

23 PERCHE LA CONTABILITA ANALITICA? DIFFERENZE TRA LA CONTABILITA GENERALE E LA CONTABILITA ANALITICA

24 FINE CO.GECO.AN. Fornisce informazioni di carattere generale e globale sullazienda: Reddito Capitale di funzionamento Fornisce informazioni di dettaglio dei fenomeni aziendali: Costi Ricavi Risultati di singole operazioni o di aggregati ridotti di operazioni DESTINATARI CO.GECO.AN. Sono prevalentemente le classi di interesse esterne allazienda (clienti, fornitori, fisco ecc.). E strumento di informazione Sono in via esclusiva gli organi interni di gestione aziendali. E prevalentemente strumento di gestione

25 RILEVAZIONE DEI DATI CO.GECO.AN. Si utilizza il metodo della partita doppia ( aspetto finanziario ed economico). Momento della manifestazione numeraria. Deve essere annuale e precisa in relazione alla natura dei valori (certezza per quelli economici; congruità per quelli stimati o congetturali) anche a scapito della tempestività. Obbligatoria e normata Il metodo di rilevazione varia a seconda dellorganizzazione contabile e dei risultati ai quali si vuole giungere. Momento del consumo dei fattori di produzione o dellottenimento dei risultati. La tempestività deve essere la massima possibile, anche a scapito dellaccuratezza al fine di fornire situazioni infrannuali che possano servire a governare la gestione. Facoltativa e con forme diverse in relazione agli scopi

26 TIPO DI ANALISI OPERAZIONI AZIENDALI CO.GECO.AN. Di norma costi e ricavi sono rilevati secondo il criterio causale o per natura (con riferimento alle cause immediate che fanno sorgere i costi o i ricavi) o, al massimo, per destinazione per grandi aree aziendali Si riferisce alla situazione generale dellimpresa perché deve fornire informazioni veritiere ai terzi Costi e ricavi sono di norma rilevati per destinazione, con riferimento alla causa finale specifica delloperazione E interessata alle singole parti perché deve fornire informazioni per operare agli organi interni

27 CONCLUSIONI CO.GE CO.AN. Esaurisce il suo compito nel fornire i dati per il bilancio (financial accounting). E uno strumento insufficiente ai fini direzionali perché non fornisce dati tempestivi e di dettaglio. Fa parte del più ampio sistema informativo per la direzione (management accounting). Permette la rilevazione e lanalisi della destinazione dei costi e dei ricavi per determinati oggetti al fine di orientare le scelte aziendali.

28 CONTABILITA ANALITICA progettazione n Piano dei centri; n Piano dei fattori produttivi e dei ricavi (conti); n Legami centri/conti conti/anagrafiche sottosistemi; n Drivers; n Ribaltamenti; n Report

29 PIANO DEI FATTORI PRODUTTIVI E DEI RICAVI PIANO DEI CONTI ECONOMICI DI CONTABILITA GENERALE PIANO DI CONTI ANALITICI PIANO DI CONTI MISTO conti economici di contabilità generale e conti analitici

30 CENTRI DI COSTO costruzioni contabili tramite le quali si mira a raccogliere, con riferimento ad operazioni elementari o aggregati di operazioni svolte in unita organizzative individuate e/o individuabili, i costi dei fattori produttivi impiegati

31 CRITERI DI PROGETTAZIONE DEI CENTRI DI COSTO Omogeneità delle operazioni compiute e dei servizi erogati Individuabilità di un responsabile Afferenza alla struttura organizzativa Importanza economica o tecnica di particolari attività Significatività delle spese sostenute

32 CLASSIFICAZIONE DEI CENTRI DI COSTO CENTRI DI COSTO FINALI: erogano servizi agli studenti. Es. Servizio Abitativo, Servizio Ristorazione, Servizio Borse, Progetti, … CENTRI COSTI GENERALI: forniscono servizi generali. Es. Direzione Generale, Bilancio, Personale, Servizio Tecnico, … CENTRI COSTI COMUNI: raccolgono costi indiretti da ripartire

33 RILEVAZIONE DEI COSTI PER CENTRO COSTO DIRETTI: sono imputati ai centri finali in maniera diretta o attraverso criteri standard (drivers). COSTI INDIRETTI: non sono immediatamente imputabili ai centri di costo finali, ma provvisoriamente ai centri costi comuni. RIBALTAMENTI: permettono attraverso lutilizzo di drivers di ripartire i costi comuni e i costi generali nei centri finali al fine di ottenere il full cost.

34 CONTABILITA ANALITICA CONTABILITA ANALITICA ALIMENTAZIONE DELLA CONTABILITA ANALITICA IN SISTEMA INFORMATIVO INTEGRATO CONTABILITA GENERALE GESTIONE CONTRATTI E ORDINI GESTIONE CESPITI CONTABILITA ANALITICA GESTIONE DEL PERSONALE PRIMA NOTA DI CONTABILITA ANALITICA GESTIONE ALLOGGI

35 CONTABILITA GENERALE Lintegrazione con la contabilità analitica avviene nel momento in cui vengono rilevati in contabilità generale dei costi e dei ricavi FATTURA BUDGET ECONOMICO CONTABILITA ANALITICA PRIMA NOTA DI CO.GE

36 GESTIONE CONTRATTI E ORDINI BUDGET di SPESA ORDINE D.D.T. CARICO DI MAGAZZINO SCARICO DI MAGAZZINO FATTURA CONTABILITA ANALITICA CONTRATTO

37 CONTABILITA DEI CESPITI INVENTARIO CESPITI AMMORTIZZABILI AMMORTAMENTI STERILIZZAZIONE MINUSVALENZE PLUSVALENZE SIMULAZIONI CONTABILITA ANALITICA

38 GESTIONE DEL PERSONALE Costo per ruolo, voce stipendiale e centro; costo medio orario costo standard costo effettivo varianza

39 INDICATORI Mettono in relazione i valori economici con la quantità dei servizi erogati e segnalano in maniera rapida e sintetica gli scostamenti. Costo del posto letto Costo del pasto Grado di copertura dei costi da parte dei ricavi

40 CONTROLLO DI GESTIONE E il sistema operativo attraverso il quale viene monitorato landamento della gestione aziendale rispetto al raggiungimento degli obiettivi programmati. Lo scopo non è sanzionare i comportamenti difformi, ma segnalare gli scostamenti al fine di prendere le necessarie misure di correzione e migliorare la gestione. Nella P.A. è correlato al sistema di valutazione e di incentivazione del personale.

41 CONTROLLO DI GESTIONE Fasi 1. definizione degli obiettivi e delle risorse economiche (budget) 2. misurazione della prestazione effettuata e delle risorse impiegate (contabilità analitica) 3. confronto tra prestazione ed obiettivo 4. analisi degli scostamenti 5. attuazione delle eventuali azioni correttive


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