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La valutazione delle competenze

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Presentazione sul tema: "La valutazione delle competenze"— Transcript della presentazione:

1 La valutazione delle competenze
TRAPANI, febbraio 2008 Fiorino Tessaro Università Ca’ Foscari Venezia

2 … per contenuti … per obiettivi … per mappe … per problemi
I contesti delle valutazioni formative ... … a partire dalla concezione di curricolo … per contenuti (Ciampolini) … per obiettivi (Tyler, Bloom, Mager) … per mappe (Novak, Damiano) … per problemi (Stein, Jones) … per soggetti (Bertin, Contini) … per situazioni (Fornasa, Canevaro) … per gruppi (CL, Comoglio) … per progetti (Bordallo - Ginestet) … per relazioni (Buber, Franta) … per processi (HIP, Cornoldi) … per padronanze (ML, Margiotta) … per competenze (Frabboni, Guasti)

3 VALUTARE CHE COSA ? PROGETTI PIANI PROCEDURE PROCESSI CLIMI RELAZIONI
PRODOTTI RISULTATI EFFETTI

4 Gli oggetti della valutazione ?
CONTROLLO Procedura VERIFICA Progetto ACCERTAMENTO Prodotto - Risultato VALUTAZIONE Processo MONITORAGGIO Orientamento sistema METAVALUTAZIONE Sistema valutativo

5 Conoscenze Azioni Capacità Abilità Competenza Padronanza
Dalle conoscenze alle padronanze Conoscenze Azioni Capacità Contesti Scolastici Abilità Competenza Contesti Personali Padronanza

6 Alcuni esempi di competenze:
Ambito linguistico: l’allievo sa pianificare un discorso (di x minuti) sulla base di una consegna specifica per comunicare un’idea; sa preparare e usare una scaletta per organizzare l’intervento. Ambito scientifico: l’allievo sa individuare e definire i termini di un problema; sa formulare ipotesi per verificare possibili soluzioni Trasversale 1: l’allievo comprende e usa le categorie del testo argomentativo (italiano, filosofia, matematica, ecc.) per dimostrare …. Trasversale 2: l’allievo sa effettuare sintesi usando codici differenziati (riassunti, formule, schemi, ecc.) per rilevare le relazioni principali ... Esistenziale 1: l’allievo riconosce le diversità culturali e sociali; conosce e usa le modalità per rispettarle e valorizzarle. Esistenziale 2: l’allievo deve capire come operare in gruppo e come ricoprire ruoli diversi per riconoscere le sue competenze e quelle degli altri.

7 compiuti nei diversi campi di esperienza.
Scuola dell’Infanzia: I discorsi e le parole Traguardi per lo sviluppo della competenza Il bambino sviluppa la padronanza d’uso della lingua italiana e arricchisce e precisa il proprio lessico. Sviluppa fiducia e motivazione nell’esprimere e comunicare agli altri le proprie emozioni, le proprie domande, i propri ragionamenti e i propri pensieri attraverso il linguaggio verbale, utilizzandolo in modo differenziato e appropriato nelle diverse attività. Racconta, inventa, ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di storie, dialoga, discute, chiede spiegazioni e spiega, usa il linguaggio per progettare le attività e per definirne le regole. Sviluppa un repertorio linguistico adeguato alle esperienze e agli apprendimenti compiuti nei diversi campi di esperienza. Riflette sulla lingua, confronta lingue diverse, riconosce, apprezza e sperimenta la pluralità linguistica e il linguaggio poetico. È consapevole della propria lingua materna. Formula ipotesi sulla lingua scritta e sperimenta le prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, anche utilizzando le tecnologie.

8 formulati in un registro il più possibile adeguato alla situazione.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria ITALIANO L’alunno partecipa a scambi comunicativi con compagni e docenti (conversazione, discussione, scambi epistolari…) attraverso messaggi semplici, chiari e pertinenti, formulati in un registro il più possibile adeguato alla situazione. Comprende testi di tipo diverso in vista di scopi funzionali, di intrattenimento e/o svago, di studio, ne individua il senso globale e/o le informazioni principali, utilizza strategie di lettura funzionali agli scopi. Legge testi letterari di vario genere appartenenti alla letteratura dell’infanzia, sia a voce alta, con tono di voce espressivo, sia con lettura silenziosa e autonoma, riuscendo a formulare su di essi semplici pareri personali. Produce testi (di invenzione, per lo studio, per comunicare) legati alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre, rielabora testi manipolandoli, parafrasandoli, completandoli, trasformandoli (parafrasi e riscrittura). Sviluppa gradualmente abilità funzionali allo studio estrapolando dai testi scritti informazioni su un dato argomento utili per l'esposizione orale e la memorizzazione, acquisendo un primo nucleo di terminologia specifica, raccogliendo impressioni personali e/o collettive, registrando opinioni proprie o altrui. Svolge attività esplicite di riflessione linguistica su ciò che si dice o si scrive, si ascolta o si legge, mostra di cogliere le operazioni che si fanno quando si comunica e le diverse scelte determinate dalla varietà di situazioni in cui la lingua si usa.

9 Valutazione dell’efficacia di diverse soluzioni di un problema.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola sec. II grado ITALIANO L’alunno è capace di interagire in modo efficace in diverse situazioni comunicative, sostenendo le proprie idee con testi orali e scritti, che siano sempre rispettosi delle idee degli altri. Egli ha maturato la consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali. Usa in modo efficace la comunicazione orale e scritta per collaborare con gli altri, per esempio nella realizzazione di giochi, nell’elaborazione di progetti e nella Valutazione dell’efficacia di diverse soluzioni di un problema. Nelle attività di studio, personali e collaborative, usa i manuali delle discipline o altri testi di studio, al fine di ricercare, raccogliere e rielaborare i dati, le informazioni, i concetti e le esperienze necessarie, anche con l’utilizzo di strumenti informatici. Legge con interesse e con piacere testi letterari di vario tipo e comincia a manifestare gusti personali per quanto riguarda opere, autori e generi letterari, sui quali scambia opinioni con compagni e con insegnanti. Alla fine di un percorso didattico produce con l’aiuto dei docenti e dei compagni semplici ipertesti, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici e sonori. Ha imparato ad apprezzare la lingua come strumento attraverso il quale può esprimere stati d’animo, rielaborare esperienze ed esporre punti di vista personali. È capace di utilizzare le conoscenze metalinguistiche per migliorare la comunicazione orale e scritta. Varia opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori; riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso.

10 L’integrazione delle strategie
La proposta metodologica dei modelli di lavoro per la didattica

11 Condivisione dei saperi
Che cosa osservare e rilevare durante l’attività: Interesse e coinvolgimento Elasticità e fissazioni Termini, argomenti e contesti usati dagli allievi Modalità di rievocazione Che cosa rilevare alla fine dell’attività: Spessore concettuale della mappa cognitiva Livelli di condivisione delle conoscenze di base

12 Memorizzazione - Mapping
Che cosa osservare e rilevare durante l’attività: Livelli di attenzione Livelli di comprensione del nuovo Grado di pertinenza degli interventi degli allievi Qualità del feedback Che cosa rilevare alla fine dell’attività: Acquisizione di conoscenze dichiarative / procedurali Consistenza delle mappature individuali delle conoscenze Persistenza di concezioni o capacità erronee pregresse

13 Applicazione / Laboratorio
Che cosa osservare e rilevare durante l’attività: Progressione corretta dei passi di una procedura Persistenza di automatismi errati o impropri Modi e tecniche di esecuzione Tempi e velocità di esecuzione Livelli di autonomia e di collaborazione Che cosa rilevare alla fine dell’attività: Consolidamento delle conoscenze dichiarative Applicazione delle conoscenze procedurali Uso corretto delle consegne Grado di soddisfazione circa il risultato raggiunto

14 Transfer Che cosa osservare e rilevare durante l’attività:
Incapacità o difficoltà a trasferire Fissazioni su alcuni parametri Originalità e banalità Profondità (acume) e superficialità di analisi Livelli di partecipazione dei transfer altrui Che cosa rilevare alla fine dell’attività: Abilità di analisi (nella ricerca di analogie e differenze) Capacità di contestualizzare (trovare situazioni diverse) Livelli di pertinenza dei transfer effettuati

15 Ricostruzione - Giustificazione
Che cosa osservare e rilevare durante l’attività: Capacità riflessiva e forme di pensiero e di azione: nel rappresentarsi la competenza nel ricostruire e controllare le proprie applicazioni nel giustificare e sostenere le proprie tesi Che cosa rilevare alla fine dell’attività: Coerenza, capacità e tolleranza autovalutativa dell’allievo Essenzialità, economicità e profondità di analisi Solidità argomentativa

16 Generalizzazione Che cosa osservare e rilevare durante l’attività:
Abilità analitiche e procedurali Permanenza e fedeltà alla situazione Curiosità e interesse Dinamiche relazionali nei lavori di gruppo Che cosa rilevare alla fine dell’attività: Fecondità euristica (incremento soluzione problemi) Produttività concettuale (autonomia costruzione concetti) Livello di padronanza (efficacia e ricaduta)

17 La valutazione ecologica

18 La valutazione consapevole

19 confrontano le loro risposte affinandone il giudizio
La covalutazione La covalutazione è una tecnica insieme formativa e valutativa, in cui sia l’insegnante che l’allievo valutano individualmente la medesima prestazione, e successivamente confrontano le loro risposte affinandone il giudizio

20 Come si fa la covalutazione ? (1)
Immaginiamo che gli allievi siano chiamati a svolgere un compito… Chi valuta il compito? Sia l’insegnante che i singoli allievi. Con quali strumenti viene valutato il compito? Mediante l’uso di liste di indicatori (di completezza, di pertinenza, di correttezza, di coerenza, ecc.). Chi ha predisposto le liste di controllo? L’insegnante, dopo averle condivise e negoziate con gli allievi. Come avviene la valutazione? Individualmente, sia l’insegnante che i singoli allievi, attribuiscono un valore ad ogni indicatore (su una classica scala di valutazione).

21 Come si fa la covalutazione ? (2)
Dove sta l'azione formativa della covalutazione? Nel confronto tra le risposte dell'allievo e quelle dell'insegnante, e con la conseguente messa a punto delle rispettive attribuzioni di valore. Che fare delle valutazioni individuali (in caso di nette divergenze)? Se i risultati non sono concordi è necessario l’approfondimento mediante il confronto delle posizioni: “io ritengo il compito molto corretto perché ...”, “invece io ritengo il compito scarsamente corretto perché … ”.


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