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Osservazioni allo studio di sistemazione idraulica Torrente Orba in località C.na Merlanetta promosso dal Comune di Casalcermelli.

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Presentazione sul tema: "Osservazioni allo studio di sistemazione idraulica Torrente Orba in località C.na Merlanetta promosso dal Comune di Casalcermelli."— Transcript della presentazione:

1 Osservazioni allo studio di sistemazione idraulica Torrente Orba in località C.na Merlanetta promosso dal Comune di Casalcermelli

2 Nellottobre del 2000, nel corso di una piena, le acque dellOrba erodono un tratto della sponda sinistra in Comune di Casalcermelli

3

4 Il giorno 11 Ottobre 2003 presso il Comune di Casalcermelli viene presentato il progetto preliminare di uno Studio di sistemazione idraulica delTorrente Orba in località Merlanetta in riferimento alla L.677/96 art. 4 comma 10 bis

5 Inquadramento territoriale La Torre Provinciale per Bosco Marengo Casalcermelli Difesa spondale proposta

6 Planimetria C.na Merlanetta C.na Cassetti Difesa spondale proposta (gabbioni) Argini Strade

7 A pagina 4 del progetto si legge che lAmministrazione Comunale è preoccupata perché teme che lerosione, non essendo ancora costruito il nuovo argine previsto dal Piano di Assetto Idrogeologico - PAI, possa arrivare, con lazione delle piene future, ad intaccare gli argini esistenti.

8 Ma quanto dista la sponda erosa dallargine attualmente esistente?

9 C.na Merlanetta C.na Cassetti Difesa spondale proposta (gabbioni) Argini Strade 310 m

10 E quanto dista dallargine previsto dal P.A.I. (e dal Piano Fasce del 1996) non ancora realizzato ? Vediamolo dallo stralcio del P.A.I.:

11 Difesa spondale proposta (gabbioni) 900 m 310 m

12 E da una foto aerea del Novembre 2000:

13 Difesa spondale proposta (gabbioni) 900 m 310 m Foto scattata dalla C.G.R. di Parma per conto della Regione Piemonte il 27 novembre 2000

14 E improbabile che lerosione possa raggiungere largine attuale, ma ammettendo che sia indispensabile la difesa spondale proposta, vediamo come è stata progettata:

15 Se consideriamo i conteggi dellelaborato descrittivo: Lunghezza difesa: 40 m. Diametro gabbioni: 1,50 m. Lunghezza di un gabbione: 4 m. Volume di un gabbione: 7 mc. Quindi Numero coppie gabbioni: 40:1,5 = 27 Volume di ciottoli necessario: 7 x 2 x 27 = 378 mc

16 Elaborato grafico:

17 Il Comune, privo dei fondi necessari alla realizzazione dellopera, propone di ricavare le risorse necessarie con lescavazione dallalveo dellOrba, e la vendita, di 23625 metri cubi di ghiaia. 62 volte il volume dei gabbioni.

18 Propone di aprire un canale avente larghezza media di 24 metri con una profondità di 2 metri e lungo poco oltre 400 m Il volume di scavo viene tuttavia determinato con il seguente conteggio: 450 x 0.5 x (12 +30) x 2.5 = 23625 mc Quindi si presume di effettuare uno scavo profondo 2,5 metri e lungo 450 metri a sezione trapezoidale

19 2,5 12 30 450

20 Dove è previsto lo scavo?

21 C.na Merlanetta C.na Cassetti Difesa spondale proposta (gabbioni) Argini Strade Zona di estrazione della ghiaia da vendere per pagare i costi della difesa

22 Nel progetto si legge che larea è soggetta a fenomeni di progressivo inghiaiamento e deposito di materiale fine nei periodi ordinari

23 Sempre il progetto cita lo Studio idraulico, promosso nel 1991 dallEnte Parco Fluviale del Po e dellOrba e ultimato, nel 1992, della Società Envsystems (Ing. G.Cannata) nel quale si afferma che:

24 In merito ai limitatissimi depositi ghiaiosi frutto di aggiustamenti geomorfologici, è chiaro che essi debbono considerarsi intoccabili, come minima preziosa riserva nelle attuali condizioni di trasporto solido zero, almeno finché non sarà raggiunto un profilo di equilibrio del trasporto in corrispondenza delle traverse (come S.Michele) e finché non saranno cessati gli effetti delle disastrose escavazioni in alveo.

25 Qualora in futuro essi venissero a costituire ostacolo locale tale da mettere in pericolo gli argini, si provvederà con una semplice movimentazione (senza asportazione) allinterno della golena ( Regione Piemonte - Parco del Po,1992; pag. 39).

26 Ma quei limitatissimi depositi sono aumentati dal 1991(anno del primo rilievo) ad oggi? La risposta non può che venire dal confronto delle sezioni dalveo ribattute nel novembre 1995 e nel settembre 2003

27 Il confronto delle 4 sezioni nel tratto a monte della zona dellintervento proposto, misurate dal Parco nel novembre 1995 e settembre 2003, dimostra la tendenza evolutiva dellalveo. In media si ha una prevalenza dellerosione rispetto al deposito. Si tratta comunque di variazioni minime rispetto alla sezione di massima piena. Difesa spondale proposta (gabbioni)

28 2 m 20 m Scale DEPOSITO EROSIONE Sezione 2

29 2 m 20 m Scale Sezione 3

30 2 m 20 m Scale Sezione 4

31 2 m 20 m Scale Sezione 5

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34 Argine attuale Livello Max piena attuale Argine in progetto Livello pari portata con il nuovo argine Schema della variazione del livello di massima piena attuale con il previsto nuovo argine sinistro (ovviamente prevedendo la demolizione dellesistente). Il nuovo argine potrebbe essere più basso dellattuale, con minori costi.

35 Di seguito sono riportate le Osservazioni in merito allo studio di sistemazione idraulica del torrente Orba in località Cascina Merlanetta, in comune di Casalcermelli trasmesse - al Comune di Casalcermelli, - allAutorità di Bacino del Fiume Po, - allAgenzia Interregionale del Po, - al Settore Difesa del Suolo - al Settore Pianificazione delle Aree protette della Regione Piemonte.

36 REGIONE PIEMONTE PARCO FLUVIALE DEL PO E DELLORBA °°° OSSERVAZIONI SULLA PROPOSTA DI PROTEZIONE SPONDALE ED ESCAVAZIONE IN ALVEO DELLORBA DEL COMUNE DI CASALCERMELLI Dicembre 2003 1. La proposta del Comune 2. Il problema reale 3. La soluzione

37 1. LA PROPOSTA DEL COMUNE 1.1La proposta contenuta nello studio dellIng. Virgilio Anselmo riguarda la realizzazione di una protezione di un tratto della sponda sinistra dellOrba, in località Cascina Merlanetta (Comune di Casalcermelli) interessata da una lunata apertasi nellottobre 2000 che può minacciare gli argini e gli insediamenti umani. Il Parco esamina quindi qui la suddetta Proposta, in relazione alla prevenzione del rischio. Lerosione della sponda non ha provocato una vera lunata ma ha prevalentemente interessato un terrazzo morfologico, ricoperto da arbusti, la cui quota media si trovava dai due ai tre metri al di sotto del piano campagna. Nella Proposta però lobiettivo apparente è sostanzialmente diverso da quanto dichiarato, cioè si tratta di aprire un canale nellalveo di piena in zona lontana dal talweg (alveo di magra), con un raggio di curvatura molto più largo, con lo scopo dichiarato di poter disporre del denaro necessario (per costruire una difesa spondale) vendendo inerti. Lattività di scavo è infatti proibita per legge in generale, e in particolare in base alle disposizioni dellAutorità di Bacino del Fiume Po, per le sue disastrose conseguenze geomorfologiche, essendo consentita solo per impellenti esigenze idrauliche. Comè sempre accaduto finora, la confusione sistematica tra i problemi di piena e quelli di magra cioè tra interventi di difesa dallerosione (prismate, scogliere, regimazioni dalveo) e interventi di difesa dalle piene (laminazione, argini) impedisce spesso di capire la vera realtà: che cioè, per esempio, la piena o lesondazione sono livelli idrici della corrente, e non spinte idrodinamiche. Comè noto poi il drammatico approfondirsi dellalveo di magra a causa del mancato apporto di trascinamento solido di fondo (escavazioni, traverse) fa emergere il ghiaione o il sabbione di fondo dando la sensazione visiva di un accumulo (barra): che le sezioni topografiche sempre smentiscono. 1.2. In questo senso appare improprio anche il parlare di barre (che sono sedimenti trasversali dovuti allimprovviso rallentamento della corrente) per quei ghiaioni che, abbiamo visto, sono in realtà il fondo alveo affiorante con, al massimo, limitatissime lenti di materiale fino lasciati dalla coda delle piene. 1.3. Non è chiaro il senso del paragrafo 4.2. Compatibilità ambientale. Se lintenzione è di sottolineare la piccolezza del danno, ciò dipende solo dalla limitatezza dellintervento: nel sito però, e in rapporto ad esso, il danno sarebbe grosso e definitivo, e per di più per unopera di utilità non dimostrata. In questi casi, purtroppo, il rapporto costi/benefici tende all infinito.

38 2. IL PROBLEMA REALE 2.1. Il fiume disegna nella zona di Casalcermelli ampi meandri di magra o di morbida di forma sinusoidale dovuti a precise ragioni energetiche, al drastico diminuire (in pianura) delle pendenze dalveo, qui poco più dell1 per mille (la pendenza del profilo idrico è di qualche decimillesimo). Le piene naturalmente ricoprono e rettificano tutto il tracciato meandriforme accorciando di molto il percorso della corrente, che rimane comunque assai lenta in golena (dellordine del m/sec, mentre nella parte più profonda dellalveo può raggiungere diversi m/sec), grazie anche agli ostacoli costituiti dalla vegetazione: rappresentando tutto insieme un provvidenziale stoccaggio di moto vario per evitare alluvioni più a valle (fino a quelle della Bormida, poi del Tanaro e del Po). Le portate dellOrba, stimabili fino a quasi 3000 m 3 /sec, sono relativamente molto grandi anche rispetto al Tanaro. E quindi imprescindibile conservare alla futura arginatura la funzione di inviluppo del talweg. La capacità erosiva della corrente di piena di golena è naturalmente trascurabile, mentre è assai forte quella nel talweg: lunica situazione di pericolo per gli argini è allora quando il talweg profondamente inciso (allesterno della curva, quindi) tangente allargine si porta a poca distanza da questo: ma nella zona in questione (Cascina Merlanetta, in sponda sinistra) sta a 310 metri di distanza e addirittura a 900 metri dallargine in progetto previsto dal PAI. Il prelievo di inerti proposto (23.625 m 3, pari a 62 volte il volume della gabbionata prevista) e giustificato con la mancanza di fondi per la Difesa del Suolo, è ingiustificato dal punto di vista tecnico/idraulico e quindi improponibile. 2.2. Laffermazione del paragrafo 4.2 della Proposta larea (dello scavo proposto, ndr) è soggetta a progressivo inghiaiamento, non è vera, come si è visto: il livello del ghiaione non era mai stato così basso in passato: tanto che lunico ripristino possibile sarebbe un riempimento del gorgo. Le sezioni topografiche e batimetrie dalveo ribattute dallEnte-Parco sono schiaccianti nelle conclusioni da trarre: non esiste accumulo di inerti. 2.3. Lo sprofondamento dellalveo, naturalmente, è negativo anche per ragioni geomorfologiche e per ragioni idrauliche (mancata laminazione in golena per mancata espansione). Per contrastarlo bisogna ridurne la profondità, riavvicinandolo al livello del fondo non inciso e della golena: operare al contrario, cioè scavando lalveo, come vorrebbe la Proposta, porta ad un abbassamento complessivo del fondo, alterando tutto il profilo longitudinale in una zona di pendenza bassissima.

39 3. LA SOLUZIONE 3.1. Appare dunque chiaro che tutto il progetto è in realtà una proposta di escavazione in alveo e di vendita di inerti, e che va rivisto per difendere gli interessi reali della collettività e dei singoli. Quanto ai problemi idraulici effettivamente esistenti, come si è detto al punto 2 (esondazione) essi non vengono neppure affrontati dal progetto proposto: si dovrebbe invece accelerare la loro soluzione (arginatura maestra bassa di delimitazione delle nuove golene, sia in sinistra che in destra) che ha oltretutto costi assai limitati. Largine da proteggere in realtà è destinato a sparire nella nuova sistemazione prevista dal PAI. La fase transitoria, in attesa di finanziamento, non si giustifica né come tempi né come tipo di intervento. Un eventuale sormonto dello stesso argine porterebbe ad allagare probabilmente proprio quelle aree che diventeranno golena. Quanto alla possibilità di scalzamento, essa appare assolutamente improbabile per quanto detto al punto 1, e avrebbe comunque un effetto uguale al sormonto citato. Lunica situazione di vicinanza tra argine e sponda (30-40 metri) è quella sulla sponda opposta a quella dellintervento di difesa proposto nel breve tratto in corrispondenza della Cascina Cassetti. Tale tratto di argine potrebbe trovarsi in pericolo qualora dovesse, in futuro, accentuarsi lerosione al piede della gabbionata che, in alcuni punti, è scivolata verso il fondo del torrente lungo la sponda. Particolare attenzione meriterebbe infine la traversa situata a valle del ponte della Strada provinciale per Bosco Marengo. Tale opera (realizzata con lo scopo di proteggere le pile del ponte dallerosione di fondo) richiederebbe un intervento di ripristino, in quanto appare gravemente danneggiata. Leventuale ripristino potrebbe fornire loccasione per dotare la traversa di un idoneo passaggio per consentire la risalita della fauna ittica.


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