La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

RESPONSABILITA’ CIVILE, PENALE e DISCIPLINARE

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "RESPONSABILITA’ CIVILE, PENALE e DISCIPLINARE"— Transcript della presentazione:

1 RESPONSABILITA’ CIVILE, PENALE e DISCIPLINARE
A cura di Adolfo Vescovo e Paolo Meani

2 Le nostre responsabilità

3 I nostri rischi

4 Le tipologie di responsabilità
RESPONSABILITA’ PENALE RESPONSABILITA’ CIVILE RESPONSABILITA’ DISCIPLINARE

5 Alcuni fondamenti CODICE PENALE
La legge penale obbliga tutti coloro che si trovano nel territorio dello Stato (art. 3 CP) La responsabilità penale è personale (art. 27 Costituzione)

6 Alcuni fondamenti CODICE CIVILE
Qualunque fatto doloso o colposo che cagiona ad altri un danno ingiusto obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno (art C.C.) Gli oneri derivanti da responsabilità civile sono trasferibili a terzi.

7 La responsabilità penale
Se violo una norma penale commetto REATO Importante è distinguere L’ELEMENTO SOGGETTIVO DEL REATO (la volontà colpevole) perché il codice penale punisce diversamente i reati anche in base alla volontà dell’agente.

8 L’elemento psicologico del reato art. 43 Codice Penale
Il delitto: è doloso, o secondo l’intenzione, quando l’evento dannoso o pericoloso …. è dall’agente preveduto e voluto come conseguenza della propria azione od omissione; è preterintenzionale, o oltre l’intenzione, quando dall’azione od omissione deriva un evento dannoso o pericoloso più grave di quello voluto dall’agente; è colposo, o contro l’intenzione, quando l’evento, anche se preveduto, non è voluto dall’agente e si verifica a causa di negligenza o imprudenza o imperizia, ovvero per inosservanza di leggi, regolamento, ordini o discipline.

9 La colpa Negligenza > quando non adotto tutte le dovute cautele richieste dalla situazione. Imprudenza > quando agisco con leggerezza e con mancanza di una normale attenzione. Imperizia > quando non applico tutte le conoscenze e le capacità che si presume siano nel bagaglio culturale di un soccorritore. Inosservanza di norme e regolamenti > quando non rispetto i protocolli operativi.

10 La colpa NB: precisazione sul concetto di IMPERIZIA
“Non significa obbligo di risultato ma obbligo di fare ciò che ci hanno insegnato !!!” NONOSTANTE MI SIA IMPEGNATO AL MASSIMO NEL FARE L’ RCP, IL PAZIENTE PURTROPPO E’ DECEDUTO. AVRO’ DEI PROBLEMI?

11 SIAMO INCARICATI DI PUBBLICO SERVIZIO
Chi siamo ? Dal punto di vista giuridico la qualificazione del soggetto è importante perché definisce i diritti e doveri particolari che sorgono in capo allo stesso. La legge 266/91 (Legge quadro sul volontariato) non fornisce una definizione di volontario soccorritore perché si occupa del volontariato in generale. Ci aiuta la dottrina e la giurisprudenza SIAMO INCARICATI DI PUBBLICO SERVIZIO art. 358 C. P.

12 Nozione della persona incaricata di un pubblico servizio (art. 358 C.P.)
Agli effetti della legge penale, sono incaricati di un pubblico servizio coloro i quali, a qualunque titolo, prestano un pubblico servizio. Per pubblico servizio deve intendersi un’attività disciplinata nelle stesse forme della pubblica funzione, ma caratterizzata dalla mancanza dei poteri tipici di questa ultima, e con l’esclusione dello svolgimento di semplici mansioni di ordine e della prestazione di opera meramente materiale

13 Incaricato di pubblico servizio
attività disciplinata nelle stesse forme della funzione pubblica (infatti operiamo sotto controllo del 118 che dipende dalla Regione ed è inquadrato nel S. S. N.)

14 Incaricato di pubblico servizio
2) Funzione pubblica La funzione svolta deve essere PUBBLICA ovvero svolta nell’interesse della collettività (sul fatto che il nostro compito sia svolto a favore e nell’interesse della collettività non ci sono dubbi)

15 Incaricato di pubblico servizio
3) Mancanza dei poteri tipici della funzione pubblica (autoritativo, certificativo) Infatti non rilasciamo certificati (come ad esempio l’ufficiale dell’anagrafe che è un Pubblico Ufficiale) Non possiamo neanche pretendere l’esibizione di un documento o di ottenere le esatte generalità (come invece fanno le Forze dell’Ordine)

16 I diritti dell’I.P.S. Il commettere reato contro incaricato di pubblico servizio costituisce aggravante generica (art. 61 C.P. n. 10) Si integra il reato di “resistenza a p.u. o incaricato di pubblico servizio” per chi ostacola attivamente il soggetto nell’esercizio delle sue funzioni (art. 337 C. P.) Si concretizza il reato di “violenza e minacce o resistenza a p. u. o incaricato di pubblico servizio” per chi commette tali azioni contro il soggetto nell’esercizio delle sue funzioni (art. 336 C. P.) Interruzione di pubblico servizio per chi causa turbamento al regolare svolgimento del servizio (art 340 C. P.)

17 I doveri dell’I.P.S. Omessa denuncia Omissione di atti d’ufficio
Segreto d’ufficio Interruzione di pubblico servizio

18 Omessa denuncia da parte di un I.P.S. (art. 362 C.P.)
L’incaricato di un pubblico servizio, che omette o ritarda di denunciare all’Autorità giudiziaria, o ad un’altra Autorità che a quella abbia obbligo di riferirne, un reato del quale abbia avuto notizia nell’esercizio o a causa di servizio, è punito con la multa fino a … Tale disposizione non si applica se si tratta di un reato punibile a querela della persona offesa ……

19 Alcuni reati perseguibili d’ufficio
- atti osceni in luogo pubblico (art. 527 C.P.) - incesto (art. 564) - maltrattamenti in famiglia o verso fanciulli (art. 572) - omicidio (art. 575 C.P.) - rissa (art. 588 C.P.) - abbandono di persone minori o incapaci (art. 591) - omissione di soccorso (art. 593 C.P.) - riduzione in schiavitù (art. 600 C.P.) - sequestro di persona (art. 605 C.P.)

20 Omissione di atti d’ufficio (art. 328 C.P.)
Il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio, che indebitamente rifiuta un atto del suo ufficio che, per ragioni di giustizia o di sicurezza pubblica, o di ordine pubblico o di igiene e sanità, deve essere compiuto senza ritardo, è punito con la reclusione da sei mesi a due anni… Quest’ultimo reato specifico dell’I.P.S. e del P.U. è più grave rispetto a quello di omissione di soccorso, che interessa tutti i normali cittadini >>>>

21 Omissione di soccorso (art. 593 C.P.)
Chiunque trovando abbandonato o smarrito un fanciullo minore degli anni dieci o un’altra persona incapace di provvedere a se stessa per malattia di mente o di corpo, per vecchiaia o altra causa, omette di darne immediato avviso all’Autorità è punito con la reclusione fino a tre mesi o con la multa fino a …. Alla stessa pena soggiace chi trovando un corpo che sembri inanimato, ovvero una persona ferita o altrimenti in pericolo, ometta di prestare l’assistenza necessaria o di darne immediato avviso all’Autorità. Se da siffatta condotta colpevole deriva una lesione personale, la pena è aumentata, se ne deriva la morte la pena è raddoppiata.

22 Il segreto d’ufficio (art. 326 C.P.)
E’ vietato rivelare notizie apprese nello svolgimento del servizio che devono rimanere segrete. E’ punito anche il caso colposo pur con minor severità (massimo un anno di reclusione). Nel caso la rivelazione del segreto d’ufficio sia finalizzata al procurare a se o ad altri un ingiusto vantaggio, sia patrimoniale che non, il reato è aggravato (per esempio dare notizia di decessi alle pompe funebri, ricevendo un compenso per la segnalazione. Il segreto d’ufficio viene meno se interrogati dall’A. G.

23 Tutela dei dati personali (L. 31/12/96, n. 675 “Legge sulla privacy”)
All’art. 22 comma 1 individua i DATI SENSIBILI, cioè informazioni che non possono essere divulgate senza il consenso dell’interessato Dati rivelanti origine etnica o razziale Convinzioni religiose Convinzioni politiche Adesione a partiti, sindacati o associazioni religiose Dati personali indicanti lo stato di salute Dati relativi alla vita sessuale

24 Interruzione di pubblico servizio (art. 331 C.P.)
Non solo gli altri possono interrompere la nostra attività Potrebbe accadere che il servizio sia interrotto da uno di noi Chi esercitando servizio di pubblica necessità lo interrompe turbandone la regolarità è punito con la reclusione da sei mesi ad un anno e con la multa ….

25 Altri reati Art. 348 C.P. Esercizio abusivo della professione medica
Fate solo gli atti per cui siete certificati Non effettuate diagnosi o terapie Art. 494 C.P. Sostituzione di persona Non agghindatevi come medici Non inducete in errore le persone Non utilizzate adesivi ambigui sulla tuta (Vedi anche 498 C.P Usurpazione di titolo)

26 Volontarietà del Trattamento Sanitario
Art. 13 Costituzione (La libertà personale è inviolabile) Art. 32 Costituzione (Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario …) Art. 33 L. 180 /78 (c.d. Basaglia)

27 Conseguenze legali Sequestro di persona (art. 605 C.P.)
Violenza privata (art. 610 C.P.) “costringo a fare, tollerare od omettere qualche cosa” Minacce (art. 612 C.P.) Percosse (art. 581 C.P.)

28 Volontarietà del T.S.

29 Minori Attenzione a non farvi firmare un rifiuto ricovero da un minore
Attenzione agli incidenti con coinvolti dei ciclomotori Non avendo l’I.P.S. il potere di identificare (pretendendo un documento) non ci può essere contestazione se l’errore è stato commesso a seguito di un’errata dichiarazione Il minore viaggia, se possibile, accompagnato (a scuola, per esempio, commesso o maestro) E’ l’esercente la patria potestà che decide sul trattamento: esso è vincolato, tuttavia, alla tutela dell’integrità fisica del soggetto In caso di dubbi contattare sempre la C.O. 118.

30 Altri incapaci Tenuto conto che in Italia esiste una legge (c.d. Basaglia) che limita i T.S.O. a casi ben determinati, e che l’incapacità, dal punto di vista legale, scaturisce da un iter di legge complesso >>> il comportamento “strano” di un paziente non ci autorizza a caricare come se il paziente fosse incosciente. Nei casi dubbi consultatevi sempre con la C.O. 118.

31 Il Trattamento Sanitario Obbligatorio
E’ applicabile solo nei casi previsti per legge Vaccinazioni Malattie infettive Pazienti psichiatrici violenti, auto-lesionisti o in deperimento (anche Tentati suicidi) Può essere: programmato d’urgenza L’iter prevede: 1) Proposta da parte di un medico (generico per il TSO d’urgenza, curante per il programmato) 2) Esecuzione con la Forza Pubblica (a Milano di solito Polizia Locale) 3) Convalida di altro medico (solitamente Psichiatra del Pronto Soccorso) 4) Convalida del Sindaco 5) Entro 48 ore il sindaco trasmette gli atti al Giudice di Sorveglianza competente 6) Durata è limitata a 8 gg prorogabili di altri 7 su proposta psichiatra di reparto

32 Servizi a vuoto e rifiuti ricovero
SERVIZIO A VUOTO Siate assolutamente certi che non ci sia qualcuno (Malori in parcheggi o zone verdi – Incidenti con proiettati) PAZIENTE CHE RIFIUTA RICOVERO Con firma Senza firma Paziente si allontana La persona non necessita di soccorso Comunicate sempre con la C.O. 118 Infine, ricordatevi che chiunque ha diritto al soccorso (…ma non alla gestione del soccorso!)

33 LO STATO DI NECESSITA’ (Art. 54 C.P.)
Esistono delle circostanze (c.d. “scusanti”) che non permettono il perfezionarsi del reato. La più ricorrente nel soccorso è LO STATO DI NECESSITA’ (Art. 54 C.P.) Non è punibile chi commette reato costretto dalla necessità di salvare se o gli altri dal pericolo attuale di grave danno alla persona. Requisiti sono: Pericolosità attuale Grave danno alla persona Proporzionalità fra pericolo e l’azione Esempi: taglio dei vestiti, rottura del vetro di un’auto o della porta di una casa

34 Il trasporto di soggetti con limitazione della libertà personale
accompagnati presso le camere dei fermati; arrestati presso le camere di sicurezza; persone agli arresti domiciliari; persone con misure di sicurezza o di prevenzione in atto.

35 Accompagnati presso le camere dei fermati Arrestati presso le camere di sicurezza
Per queste due categorie di persone non sorgono problemi operativi in quanto sarà sufficiente seguire le istruzioni delle Forze dell’Ordine che hanno in carico le persone e che ne sono a tutti gli effetti responsabili.

36 Persone agli arresti domiciliari Persone con misure di sicurezza o di prevenzione in atto
Queste due categorie sono quelle più problematiche in quanto presentano, nel caso dell’arrestato, impossibilità ad allontanarsi da casa. Per i soggetti sottoposti a misure gli obblighi sono diversi in base al provvedimento attivo

37 IL RUOLO DELL’AUTISTA IN SERVIZIO
A cura di Riccardo Borlenghi

38 L’autista soccorritore ha il compito di:
1. IL RUOLO DELL’AUTISTA SOCCORRITORE L’autista soccorritore ha il compito di: Trasportare in condizioni di assoluta sicurezza il paziente in ospedale, nel modo più appropriato rispetto alle condizioni oggettive e soggettive in cui l’intervento ha luogo e nel minor tempo pratico possibile

39 Gestione del rischio Non ha mai senso correre dei rischi:
1. IL RUOLO DELL’AUTISTA SOCCORRITORE Gestione del rischio Non ha mai senso correre dei rischi: L’inutilità deriva dall’oggettiva contraddizione che un incidente rappresenta nell’attività di soccorso Grave insuccesso: l’azione di soccorso non è stata portata a termine e potrebbe essere complicata dall’esigenza di intraprendere una nuova azione di soccorso per i soggetti coinvolti Invece di salvare si può compromettere la vita del paziente, propria e di terzi

40 Il principio di cautela
1. IL RUOLO DELL’AUTISTA SOCCORRITORE Il principio di cautela Attenersi alle comuni regole di prudenza e diligenza Evitare tutte le manovre che ci pongono in situazione di pericolo, o che non rientrano nelle nostre competenze o che determinano l’incapacità di gestire l’evento in modo controllato

41 Le “condizioni soggettive” del trasporto
1. IL RUOLO DELL’AUTISTA SOCCORRITORE Le “condizioni soggettive” del trasporto Condizioni sanitarie del paziente Condizioni psicologiche dei soggetti coinvolti (paziente, equipaggio, terzi), con particolare riferimento a quelle dell’autista

42 Le “condizioni oggettive” del trasporto
1. IL RUOLO DELL’AUTISTA SOCCORRITORE Le “condizioni oggettive” del trasporto Che influiscono in modo determinante sul comportamento dell’autista: Luogo d’intervento Condizioni meteorologiche Condizioni ambientali Tipo di evento Condizioni del mezzo Condizioni del traffico e della viabilità

43 Il “minor tempo pratico possibile”
1. IL RUOLO DELL’AUTISTA SOCCORRITORE Il “minor tempo pratico possibile” è il tempo in termini relativi e non assoluti, ovvero la scelta del percorso migliore e una conduzione del mezzo più prossima possibile ad un moto rettilineo uniforme (condizione ideale perché l’equipaggio possa lavorare e per limitare gli effetti meccanici sul paziente critico) Il raggiungimento dell’ospedale in 10 minuti percorrendo a folle velocità le peggiori strade possibili, con curve e fondo dissestato, rischiando un incidente, non ha alcun valore rispetto ad una durata doppia che ha consentito un trasporto corretto.

44 I requisiti dell’autista
Per poter svolgere il ruolo delicato che abbiamo precedentemente delineato occorre una notevole preparazione e una grande umiltà: Il fine è di riuscire a controllare tutti i fattori che possono concorrere a metterci in una situazione di disagio, di difficoltà, di eccitazione e di turbamento Non è quello di formare dei piloti dalla tecnica impeccabile

45 2. I REQUISITI La tecnica Il possesso di una buona tecnica di guida facilita la capacità di controllare meglio il mezzo di soccorso e quindi di limitare gli effetti negativi del trasporto sul paziente Se la buona tecnica viene utilizzata per migliorare la qualità del servizio e non per elevare il limite di sicurezza del trasporto siamo in una prospettiva corretta

46 I requisiti Occorrono: Esperienza Attitudine Perizia
per far fronte alle condizioni oggettive e soggettive in cui si opera

47 2. I REQUISITI Esperienza … di guida L’aspirante deve utilizzare abitualmente l’autovettura, con sicurezza e tranquillità, da un periodo di tempo sufficiente per considerarlo un guidatore maturo e responsabile Deve possedere Dimestichezza e sicurezza nella guida in tutte le condizioni Capacità di adattamento a mezzi diversi Capacità di utilizzo corretto dei dispositivi meccanici (freno, frizione, sterzo, acceleratore)

48 Esperienza … di servizio
2. I REQUISITI Esperienza … di servizio E’ un soccorritore di adeguata anzianità con buona esperienza di capo equipaggio. Deve quindi possedere anche: Capacità di gestire con sicurezza situazioni di pericolo Capacità di affrontare con tranquillità e serenità situazioni con notevole carico psicologico Capacità di controllare autorevolmente l’evento derivano dalla propria esperienza di situazioni analoghe

49 2. I REQUISITI Attitudine L’attitudine alla guida deve essere comunque posseduta, anche se con la formazione e l’esperienza può essere migliorata

50 Attitudine significa Perfette condizioni fisiche e psichiche
2. I REQUISITI Perfette condizioni fisiche e psichiche Serenità e tranquillità Calma e sicurezza Reattività al pericolo Capacità di concentrazione, di orientamento e di gestire lo stress (fisico e psicologico) Fiducia in se stessi Capacità decisionale e organizzativa

51 Sintomi di non Attitudine
2. I REQUISITI Sintomi di non Attitudine Eccessivo protagonismo Insicurezza e paura Imprudenza Incapacità di controllare i propri sentimenti Irascibilità e scontrosità verso gli utenti della strada Disattenzione e superficialità nel gestire il proprio ruolo

52 Fattori attitudinali a rischio
2. I REQUISITI Fattori attitudinali a rischio Soggetto forzato a divenire autista pur non avendone le attitudine e/o la volontà Soggetto che smania di divenire autista a qualunque costo e che si comporta da aspirante in modo assai diverso da come si comporterà da effettivo

53 Perizia Il fattore perizia comprende: Abilità tecnica Conoscenza
2. I REQUISITI Perizia Il fattore perizia comprende: Abilità tecnica Conoscenza Affidabilità Di abilità tecnica ne abbiamo già parlato in precedenza e tratteremo in dettaglio alcuni aspetti legati alla tecnica nelle prossime lezioni: vediamo ora più in dettaglio cosa intendiamo per “conoscenza” ed “affidabilità”

54 Conoscenza = TUTTO E DI PIU’ 2. I REQUISITI
del territorio e della toponomastica non è pensabile essere sicuri e tranquilli se manca questo requisito o se dipendiamo dalla capacità del navigatore al nostro fianco. Per poter gestire eventuali imprevisti bisogna sapere dove ci si trova, la strada migliore da percorrere ed eventuali alternative in funzione delle condizioni ambientali e di quelle del paziente. del proprio automezzo delle condizioni di quest’ultimo e di come affrontare situazioni anomale e d’emergenza. dei propri limiti e dei propri compiti, del Codice della Strada, delle responsabilità giuridiche e morali

55 Conoscenza 2. I REQUISITI delle procedure per la gestione del servizio
siano esse esterne (norme, Leggi e Regolamenti, Protocolli operativi, convenzioni, contratti, ecc.) che interne (disposizioni associative) e delle procedure di pronto soccorso: l’autista estraneo dalle manovre di soccorso, che guida e basta, non è più in linea con quanto previsto dalle norme in vigore. di come comportarsi in situazioni particolari soccorso in strada, soccorso autostradale, incidente all’autolettiga, guasto, soccorso in casi pericolosi. di eventuali situazioni anomale del territorio strade chiuse, presenza di passaggi a livello, presenza di cantieri, condizioni del traffico, allagamenti, frane, orari di accesso a particolari infrastrutture, ecc…

56 2. I REQUISITI Affidabilità Attraverso perizia tecnica e conoscenza l’autista soccorritore raggiunge l’affidabilità: capacità tecnica di svolgere il proprio intervento in modo sistematico, appropriato, sicuro e non casuale, in qualsiasi condizione oggettiva e soggettiva

57 I compiti operativi dell’autista
Durante il servizio Rispettare le leggi e norme vigenti in materia, con particolare riferimento al Codice della Strada, e trasportare in condizioni di assoluta sicurezza e nel modo più appropriato il paziente in ospedale nel minor tempo pratico possibile. Garantire la sicurezza del paziente, dell’equipaggio e di terzi durante le attività di soccorso. Posizionare l’autolettiga in modo appropriato e provvedere al posizionamento ed al trasporto delle attrezzature necessarie per lo svolgimento del servizio. Prestare le azioni di soccorso necessarie per il trattamento sanitario del paziente, mettendosi a disposizione del capo equipaggio.

58 I compiti operativi dell’autista
Tenere le comunicazioni con il centralino e la Centrale Operativa del 118. Nel caso di interventi con altri mezzi di soccorso svolgere un ruolo di coordinamento tra i capi equipaggio e la Centrale Operativa per la gestione del servizio e l’individuazione delle specifiche destinazioni. In qualità di soccorritore, dotato di esperienza ed anzianità di servizio, essere un punto di riferimento per i colleghi e vigilare sul comportamento degli stessi e di terzi, intervenendo per consigliare comportamenti più opportuni al fine di garantire la massima qualità del servizio ed evitare qualsiasi inutile e dannosa interferenza con i terzi. Decidere il percorso più idoneo per lo svolgimento del servizio e decidere, in accordo con il Capo Equipaggio, responsabile per quanto riguarda gli aspetti sanitari, la destinazione più opportuna per tutelare la salute e la sicurezza del paziente.

59 Principi fondamentali
4. LE RESPONSABILITA’ Principi fondamentali Massima prudenza in considerazione del Numero di persone a bordo Numero di persone che possono essere coinvolte Danni rilevanti in funzione della velocità Ingenti danni economici potenziali

60 Principi fondamentali
4. LE RESPONSABILITA’ Principi fondamentali Massima cautela Nel dubbio di eseguire una determinata manovra è sempre opportuno astenersi e agire solo in base a ciò di cui siamo sicuri e per cui siamo addestrati Bisogna evitare che a causa di una guida scorretta il paziente subisca impatti negativi, sia fisici che emotivi, che possono influenzare il suo stato di salute

61 Prescrizioni 5. LA CONDOTTA DI GUIDA
Oltre a tutto ciò che già è stato elencato, l’autista soccorritore deve: Una volta avuti i dati pianificare l’intervento Prima della partenza accertarsi che i membri dell’equipaggio siano a bordo e le porte siano chiuse Avere sempre una guida difensiva e preventiva, prevedere gli errori e le disattenzioni degli altri utenti della strada Avvisare e coordinare i colleghi su quando possono scendere dal mezzo Individuare i dati salienti dell’evento e/o operare per il controllo del traffico (viabilità passiva) e della scena

62 5. LA CONDOTTA DI GUIDA Non appena possibile ripristinare il flusso del traffico Conoscere le attività che devono essere svolte a veicolo fermo In caso di incidenti, infortuni, aggressioni e delitti rilevare i dati salienti e comunicarli prontamente alle Autorità Non usare mai per nessun motivo i dispositivi di segnalazione visiva e acustica al di fuori dei servizi urgenti d’istituto Utilizzare i mezzi solo ai fini istituzionali dell’Associazione Tenere un comportamento esemplare, non tenere atteggiamenti ostili od aggressivi verso gli altri

63 TECNICHE DI GUIDA SICURA SITUAZIONI PARTICOLARI
A cura di Mario Isola

64 TECNICHE DI GUIDA IMPADRONIRSI DI ALCUNE TECNICHE INSEGNATE NELLE SCUOLE DI GUIDA SICURA SERVE PER POTER CONDURRE L’AMBULANZA CON PIU’ TRANQUILLITA’ NON PER DIVENTARE PILOTI NO PERICOLO AZIONE ISTINTO SCELTA

65 ATTENZIONE / CONCENTRAZIONE
TECNICHE DI GUIDA ATTENZIONE / CONCENTRAZIONE MINOR TEMPO DI PERCEZIONE ED OSSERVAZIONE DEL PERICOLO VALUTAZIONE CORRETTA REAZIONE APPROPRIATA NON DISTRARSI MAI = SICUREZZA

66 TECNICHE DI GUIDA CONSIDERAZIONI PRELIMINARI ADERENZA DEI PNEUMATICI
DIFFERENZA TRA VETTURA E FURGONE: I TRASFERIMENTI DI CARICO MOTORI A BENZINA E DIESEL TRAZIONE ANTERIORE E POSTERIORE SISTEMI ELETTRONICI DI ASSISTENZA ALLA GUIDA LA PERCEZIONE DELLA VELOCITA’

67 ADERENZA DEI PNEUMATICI
E’ FUNZIONE DI MOLTI FATTORI QUALI: Tipo di pneumatico utilizzato Stato d’usura e pressione di gonfiaggio Tipo di asfalto Condizioni meteo (strada asciutta, bagnata, sporca, innevata…) Temperatura esterna PER RAPPRESENTARE IN MODO SCHEMATICO L’ADERENZA MASSIMA DI UN PNEUMATICO SI UTILIZZA UN OVALE. SE LA FORZA ESERCITATA DA UN’ACCELERAZIONE, UNA FRENATA O UNA STERZATA, DISEGNATE CON UNA FRECCIA, ESCE DALL’OVALE SI HA SLITTAMENTO

68 I TRASFERIMENTI DI CARICO
PESO: la differenza di peso tra un’auto ed un furgone (ambulanza) si traduce in MAGGIORI FORZE CENTRIFUGHE MAGGIOR INERZIA IN FRENATA BARICENTRO PIU’ ALTO significa MAGGIOR RISCHIO DI RIBALTAMENTO ASSETTO PIU’ MORBIDO equivale a MAGGIOR ROLLIO E BECCHEGGIO

69 I TRASFERIMENTI DI CARICO
ACCELERAZIONE FRENATA

70 I TRASFERIMENTI DI CARICO
STERZATA A SINISTRA STERZATA A SINISTRA STERZATA A DESTRA

71 MOTORI A BENZINA E DIESEL
DEVONO ESSERE GUIDATI IN MANIERA DIVERSA MOTORE A BENZINA Coppia motrice a regime di giri più alto ( rpm) Si utilizzano marce più corte MOTORE DIESEL Coppia motrice a regime di giri più basso (2000 – 3000 rpm) Si utilizzano marce più lunghe E’ INUTILE E DANNOSO UTILIZZARE UN MOTORE DIESEL AD ALTO NUMERO DI GIRI, COSI’ COME UN MOTORE BENZINA AD UN REGIME DI GIRI TROPPO BASSO (RISCHIO DI DETONAZIONE)

72 TRAZIONE ANTERIORE E POSTERIORE
QUASI TUTTE LE AMBULANZE SONO A TRAZIONE ANTERIORE Le due soluzioni tecniche manifestano differenze di comportamento soltanto nel caso del sovrasterzo di potenza SOTTOSTERZO  Perdita di aderenza delle ruote anteriori SOVRASTERZO  Perdita di aderenza delle ruote posteriori La trazione anteriore ha avuto maggior diffusione perché generalmente più facile da guidare, con minor tendenza a sbandare in caso di variazioni di trazione o manovre brusche

73 SISTEMI ELETTRONICI DI ASSISTENZA ALLA GUIDA
QUANDO CI SI METTE ALLA GUIDA DI UN VEICOLO E’ OPPORTUNO SAPERE SE ESSO E’ DOTATO DI SISTEMI ELETTRONICI DI ASSISTENZA ALLA GUIDA TRA I PIU’ COMUNI: ABS (Anti Blocking System): sistema anti bloccaggio delle ruote in frenata EBD e BAS (Electronic Brakes Device / Brake ASsistance): sistemi di ripartizione della frenata in maniera differente sulle ruote ESP(Electronic Stability Program): sistema elettronico di controllo della stabilità TCS e ASR (Traction Control System / Anti Spin Regulation): sistemi di anti pattinamento in accelerazione

74 LA PERCEZIONE DELLA VELOCITA’
Relativa, ovvero percepita sulla base di ciò che ci sta intorno (spazi aperti o vie strette) Reale, ovvero la velocità effettiva E’ NECESSARIO SEMPRE Avere un’idea precisa dello spazio necessario a fermare il mezzo Guardare lontano

75 TECNICHE DI GUIDA USO DEL FRENO USO DEL CAMBIO E DELLA FRIZIONE
La frenata d’emergenza senza ABS La frenata d’emergenza con ABS USO DEL CAMBIO E DELLA FRIZIONE USO DELLO STERZO Tecniche di sterzata Evitamento di un ostacolo improvviso PERDITA DI ADERENZA ACQUAPLANO

76 USO DEL FRENO Il freno deve essere premuto il più dolcemente possibile, e progressivamente rilasciato verso la fine della frenata L’uso del freno provoca uno sbilanciamento del mezzo La frenata deve essere fatta con il tacco destro sollevato dal pavimento A bassa velocità è meglio bloccare le ruote che frenare in maniera poco efficace Ad alta velocità è da evitare assolutamente il bloccaggio delle ruote

77 USO DEL CAMBIO E DELLA FRIZIONE
La guida di un mezzo di soccorso richiede la massima dolcezza e fluidità Non scalare mai prima di aver rallentato sufficientemente il mezzo, provochereste un inutile innalzamento dei giri motore che può portare al bloccaggio delle ruote motrici o comunque a strattonamenti Rimanete sempre con il regime di giri corretto Utilizzate la frizione in fase di accelerazione e frenata per evitare strappi Ricordatevi che nel vano sanitario ogni accelerazione viene percepita amplificata Non guidate con la mano destra sulla leva del cambio Cenni sul punta-tacco e la doppietta

78 LE TECNICHE DI STERZATA SONO SOSTANZIALMENTE DUE
USO DELLO STERZO Premesso che nella stragrande maggioranza delle curve che ci troviamo ad affrontare non abbiamo bisogno di muovere le mani dalla loro posizione originaria, se tale eventualità si dovesse verificare LE TECNICHE DI STERZATA SONO SOSTANZIALMENTE DUE Con movimento delle mani dopo il cross-arms Con movimento delle mani prima di iniziare la sterzata

79 USO DELLO STERZO Le curve veloci devono sempre essere affrontate a velocità costante Nella fase di inserimento di curve lente si può iniziare a sterzare con il piede ancora sul freno Al crescere della velocità si deve agire sullo sterzo con più dolcezza e dando meno angolo Nel caso di frenata improvvisa raddrizzare lo sterzo

80 EVITAMENTO DI UN OSTACOLO IMPROVVISO
Cercate sempre di prevedere tutto ciò che può diventare un potenziale ostacolo (bambini, animali, oggetti a bordo strada) Guardate lontano, questo vi consentirà di avere più tempo di reazione Agite sempre per scelta e non per istinto: evitare un ostacolo finendo nella corsia opposta può creare un incidente di proporzioni ben più gravi Valutate se è meglio evitare l’ostacolo o investirlo.

81 ACQUAPLANO Fenomeno che si può verificare in caso di pozzanghere, pioggia forte, asfalto poco drenante, sedi stradali concave… E’ la perdita di aderenza, solitamente sull’asse anteriore, a causa della formazione di un “cuscinetto” d’acqua sotto le ruote, che i pneumatici non riescono ad evacuare Mantenere le ruote dritte, senza frenare: il mezzo rallenterà sino a riprendere aderenza Tenere lo sterzo con forza: il mezzo tenderà a sbandare

82 RAFFICHE DI VENTO Si possono verificare sbilanciamenti che devono essere previsti e contrastati con lo sterzo Attenzione soprattutto ai ponti ed all’uscita delle gallerie

83 COMPORTAMENTI DA ADOTTARE IN SERVIZIO
Uso della radio: ricordarsi di comunicare il “caricato” e “l’attesa” Posizionamento delle attrezzature: è compito dell’autista Nel caso di soccorso in casa posizionare la barella in prossimità del portone con la testa rivolta verso quest’ultimo, abbassare le spondine, slacciare le cinghie Indicazioni all’equipaggio: ricordarsi di comunicare ai colleghi QUANDO possono scendere e da DOVE.

84 SVOLGIMENTO DI SERVIZI IN CONDIZIONI PARTICOLARI
GUIDA CON PIOGGIA GUIDA CON NEVE E GHIACCIO GUIDA NOTTURNA GUIDA CON NEBBIA SERVIZI CON INCENDI SERVIZI CON PALI O TRALICCI CADUTI FUORIUSCITA DI SOSTANZE PERICOLOSE AVVERTENZE IN CASO DI INTERVENTO DELL’ELIAMBULANZA

85 INTERVENTO DI ELIAMBULANZA
Ove - per gravità dell'incidente – dovesse intervenire l'eliambulanza, l'autista dovrà: Disporre il proprio veicolo in "zona di sicurezza" in modo tale da lasciare lo spazio necessario per l'atterraggio dell’elicottero. Accertarsi che siano in funzione i dispositivi lampeggianti a luce blu, in modo da rendere maggiormente visibile dall’alto il luogo d’intervento. Non avvicinarsi mai con l’ambulanza all’elicottero qualora questo abbia ancora le pale in rotazione. Il tetto dell’ambulanza è più alto dell’asse orizzontale delle pale. Il contatto accidentale con queste porta ad una inevitabile catastrofe.

86 INTERVENTI IN COLLABORAZIONE CON LE FORZE DELL’ORDINE
A cura di Adolfo Vescovo e Paolo Meani

87 LE FORZE DELL’ORDINE

88 Le forze di polizia sono 5:
Polizia di Stato Arma dei Carabinieri Guardia di Finanza Corpo degli Agenti di Custodia Corpo delle Guardie Forestali Nell’ambito più ampio delle forze dell’ordine è compresa Polizia Municipale (oggi Polizia Locale)

89 Le forze di polizia Sul posto può essere presente personale in borghese Si riconosce in tal caso da: Giubbotto del corpo per reparti in borghese Distintivo di riconoscimento (tesserino e/o placca metallica) Distintivo di riconoscimento “alt polizia” ovvero la “paletta” La Polizia di Stato è presente in alcuni contesti con le “specialità”

90 Quando serve la pattuglia?
Solitamente l’intervento è preordinato tramite interscambi fra le C.O.T. e il 118 Per cui la pattuglia arriverà in posto automaticamente

91 La richiesta della pattuglia
Se l’invio della pattuglia non è stato già predisposto tramite accordi con la centrale bisogna richiedere al 118 di contattare le forze dell’ordine nel caso di:

92 Interventi in soccorso di persone che presentano
Interventi in soccorso di persone che presentano lesioni a seguito di un fatto-reato Incidenti stradali Esecuzioni di T.S.O. Pazienti violenti (psichiatrici, ubriachi), molesti o minacciosi Presenza di persone terze ostili (parenti di vittime) Trasporto persone sottoposte a misure limitative della libertà personale In ogni caso in cui sia in corso una situazione di pericolo per le cose o le persone (incendio, sparatorie) o sia necessario il mantenimento o il ripristino dell’ordine pubblico

93 Interventi in collaborazione
Può sembrare banale ma spesso nascono incomprensioni La pattuglia dice di non trasportare perché tanto il paziente è morto La pattuglia dice che se lo trasportiamo la scena del crimine s’inquina e che dobbiamo essere sicuri che non sia morto La pattuglia crede che magari qualcuno di voi sia un medico ERRORE! solo il 118 e l’equipaggio dell’ambulanza decidono sul trattamento del paziente!

94 Interventi in collaborazione
Ricordiamo la regola base: non siamo medici per cui non possiamo fare diagnosi di morte Il trasporto non viene eseguito solo in caso di lesioni palesemente incompatibili con la vita (corpo decapitato, maciullato, depezzato, eviscerazione del cuore)

95 Problemi di coordinamento
Possono venire a crearsi due situazioni poco piacevoli: Da una parte l’agente che continua a chiedere i documenti mentre il paziente è esaminato dai soccorritori; Dall’altra i soccorritori che caricano il paziente e senza dire nulla alla pattuglia sul posto partono per l’ospedale. Da parte nostra, prima di partire alla volta dell’ospedale, informiamo la pattuglia operante della destinazione e delle condizioni del paziente: se le sue condizioni lo permettono, lasciamo spazio agli adempimenti delle forze dell’ordine

96 Persona violenta Nei casi in cui l’intervento presupponga il contatto con soggetti violenti o presumibilmente tali (risse, liti, persone ubriache, pazienti psichiatrici, TSO, manifestazioni di piazza, parenti ostruzionisti) LA TUTELA DELLA NOSTRA PERSONA E’ PREVALENTE RISPETTO ALL’ESPLETAMENTO DEL SOCCORSO Ricordiamoci che l’Art 54 c.p. indica fra le scusanti lo STATO DI NECESSITA’ e il soccorritore volontario non rientra fra i soggetti che hanno obbligo giuridico a esporsi al pericolo In tal caso è doveroso richiedere e pretendere l’intervento delle FF.OO. e attendere il loro arrivo prima di operare

97 Persona violenta Avvicinarsi con cautela e senza movimenti bruschi
Chiamare con la voce, a distanza, un soggetto che dorme Non trattarlo come un deficiente o peggio ancora con arroganza Se non risponde avvicinarsi tenendo libera la via di fuga Non posizionarsi a “cavalcioni” sul paziente o in posizione di equilibrio labile Non utilizzare orecchini, capelli sciolti lunghi o cinturoni che sono punti di presa Non mettere la mani “alla cieca”: tenere conto che spesso i tossicomani occultano siringhe nei risvolti dei pantaloni, nelle tasche interne delle giacche, nelle calze o nei pantaloni I clochard per difendersi dormono a volte con “cocci” di bottiglia in mano o coltelli Se lo girate o sollevate utilizzare punti a vista e non frugate nelle coperte Attenti agli “amici” o presunti tali che possono schierarsi contro di voi IN CASO DI REAZIONE VIOLENTA ALLONTANARSI E INFORMARE IL 118


Scaricare ppt "RESPONSABILITA’ CIVILE, PENALE e DISCIPLINARE"

Presentazioni simili


Annunci Google