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IL CUBISMO I CRITICI E GLI STORICI DELL’ARTE INDIVIDUANO LA NASCITA DEL CUBISMO NEL 1907 QUANDO VENNE ORGANIZZATA UNA MOSTRA IN ONORE DI PAUL CEZANNE AD.

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1 IL CUBISMO I CRITICI E GLI STORICI DELL’ARTE INDIVIDUANO LA NASCITA DEL CUBISMO NEL 1907 QUANDO VENNE ORGANIZZATA UNA MOSTRA IN ONORE DI PAUL CEZANNE AD UN ANNO DALLA SUA MORTE. CEZANNE AVEVA COLPITO UNA GENERAZIONE DI GIOVANI ARTISTI IMPRESSIONATI DALLE SUE OPERE CHE SONO CONSIDERATE UNA RIVOLUZIONE IN QUANTO RINUNCIANO ALLE REGOLE DELLA: PROSPETTIVA SPAZIALITÁ VOLUMETRIA LO SPAZIO VIENE RIDOTTO A DUE SOLE DIMENSIONI E LE IMMAGINI DI OGGETTI, ANIMALI E PERSONE SONO SEMPLIFICATE E RICONDOTTE A PURE FORME GEOMETRICHE Juan Grus Ritratto di Picasso 1912 olio su tela, 93,3x74,4 cm Chicago, Art Institute Juan Gris Fruttiera e bottiglia 1914 olio, carta, colla e carboncino su tela, 92 x 65 cm Otterlo, Rijksmuseum Kroller-Muller

2 L’UNITÁ DELLA VISIONE VIENE SPEZZATA
L’IMMAGINE VIENE SCOMPOSTA IN TANTI FRAMMENTI E POI RICOMPOSTA SU DI UN UNICO PIANO SENZA ALCUNA PROFONDITÁ O PROSPETTIVA LE FIGURE SONO RAPPRESENTATE DA PIÚ PUNTI DI VISTA CONTEMPORANEAMENTE Fernand Léger Modelle nude nello studio olio su tela, x 95.9 cm New York, Guggenheim Museum George Braque Case all’Estaque 1908 olio su tela, 73 x 60 cm Berna, Kunstmuseum Il termine cubismo venne coniato da Matisse che, membro della giuria del Salon d'autumne del 1908, vedendo il quadro Case all'Estaque di Braque, avrebbe esclamato: "Tiens! Des petits cubes!" cioè Guarda. dei piccoli cubi!.

3 IL CUBISMO SI DIVIDE IN DUE FASI DISTINTE
CUBISMO ANALITICO È LA PRIMA FASE DEL CUBISMO CARATTERIZZATA DA SCOMPOSIZIONE DELLA FORMA IN VOLUMI GEOMETRICI SEMPLICI GLI OGGETTI SI FONDONO CON LO SPAZIO CIRCOSTANTE LE FIGURE SONO SPEZZATE DA LINEE E IN PIANI SOVRAPPOSTI CON LA RICOSTRUZIONE DEI VOLUMI IN BASE ALLA SENSIBILITÁ DEGLI ARTISTI. L’USO DI UN SOLO TONO CROMATICO NELLE OPERE PERCHÉ IL COLORE PERDE D’IMPORTANZA PABLO PICASSO Donna con mandolino, 1909 olio su tela, 92 cm x 73 cm San Pietroburgo, Museo dell’Ermitage

4 VENGONO CREATI I COLLAGE E I PAPIERS COLLES
CUBISMO SINTETICO TRA IL 1911 E IL 1912 SI SVILUPPA QUESTA SECONDA FASE CARATTERIZZATA DA: UNA MAGGIOR COMPLESSITÁ ED ORGANIZZAZIONE DELLE COMPOSIZIONI RECUPERO DEL VALORE CROMATICO INSERIMENTO DI OGGETTI REALI USO DI MATERIALI DIFFERENTI (CARTE DA GIOCO, GIORNALI, PEZZI DI LEGNO) VENGONO CREATI I COLLAGE E I PAPIERS COLLES PABLO PICASSO Natura morta con sedia impagliata 1912 collage di pittura ad olio, tela cerata, carta e corda su tela, 27×35 cm Parigi, Museo Nazionale Picasso

5 IL CUBISMO È UNO DEI MOVIMENTI ARTISTICI PIÚ INNOVATIVI
DELL’ARTE CONTEMPORANEA GLI ESPONENTI PRINCIPALI FURONO PABLO PICASSO ( ) GEORGES BRAQUE ( ) JUAN GRIS ( ) FERNAND LEGER ( )

6 IL QUADRO EMBLEMA DEL CUBISMO È LE DEMOISELLES D’AVIGNON
Questo dipinto è frutto di numerose rielaborazioni e ridipinture perché Picasso vi ha lavorato per provare le nuove idee che stava elaborando. Il quadro non rappresenta un risultato definitivo: semplicemente ad un certo punto Picasso ha smesso di lavorarci, abbandonandolo nel suo studio, e solo per caso suscitò la curiosità e l’interesse dei suoi amici. Anche il titolo in realtà è posticcio, avendolo attribuito il suo amico André Salmon. È praticamente certo che Picasso modifiche continuamente questo quadro proprio per le sollecitazioni che gli vengono dalla conoscenza delle opere di Cézanne e dall’interesse per le sculture primitive d’arte africana, molto di moda all’epoca. Il soggetto del quadro è la visione di una casa d’appuntamento in cui figurano cinque donne. In origine doveva contenere anche due uomini, un marinaio e uno studente di medicina, (presenti in molti disegni preparatori) poi scomparsi nelle successive modifiche apportate al quadro da Picasso. Questo dipinto segna la svolta che Picasso compie, con il cubismo, nella rappresentazione che da questo momento in poi tiene conto non solo di ciò che si vede in un solo istante, ma di tutta la percezione e conoscenza che l’artista ha del soggetto che rappresenta. Picasso al centro tra Amedeo Modigliani (a sn) e Andrè Salamon (a ds) Pablo Picasso giugno-luglio 1907 olio su tela, 243,9 x 233,7 cm New York, Museum of Modern Art

7 IL QUADRO EMBLEMA DEL CUBISMO È LE DEMOISELLES D’AVIGNON
SI ISPIRA ALL’ARTE AFRICANA E CAPOVOLGE OGNI IDEA DI BELLEZZA CREANDO FORME SPIGOLOSE E SEMPLIFICATE. La donna che tira la tenda sul fondo è cosparsa di un pesante strato di vernice. La testa cubista della figura che si accascia ha subito almeno due revisioni e dalla figura originale.

8 SI FRANTUMANO E RICOMPONGONO
SI ISPIRA ALL’ARTE DI CEZANNE E IN PARTICOLARE AL SOGGETTO DELLE BAGNANTI I CORPI E LE FORME VENGONO SCOMPOSTE E RICOMPOSTE IN MODO DISORDINATO E INNATURALE. GLI OGGETTI E I CORPI SI FRANTUMANO E RICOMPONGONO SIMULTANEAMENTE

9 Picasso dipinse in maniera differente ciascun personaggio.
Le cinque donne sembrano ignorarsi e focalizzano la loro attenzione su chi osserva Il risultato a cui giunge è in realtà disomogeneo La novità dell’opera è l’annullamento delle differenze tra pieni e vuoti, infatti l’intera immagine è costituita da una serie di piani solidi che si intersecano rappresentati seguendo il criterio della visione simultanea da più lati, che sembra ignorare qualsiasi legge anatomica. Su un volto frontale un naso di profilo, oppure, come nella figura in basso a destra, la testa appare ruotata sulle spalle di un angolo innaturale.

10 Per questo dipinto Picasso realizzò moltissimi disegni e schizzi preparatori

11 L’influenza dell’arte africana
Questo ritratto segna la fase di transizione verso il pieno cubismo. I lineamenti del volto sono poco naturalistici come il naso sproporzionato e gli occhi enormi evocano quelli delle maschere tribali Autoritratto 1907 olio su tela, 50x46 cm Praga, Národní galerie v Praze La contadina 1908 olio su tela, 81x56 cm San Pietroburgo, Hermitage Museum

12 Tre donne Donna con ventaglio 1908-1909 olio su tela, 200x178 cm 1908
San Pietroburgo, Hermitage Museum Donna con ventaglio 1908 olio su tela, 152x101 cm San Pietroburgo, Hermitage Museum

13 Un’altra fondamentale opera di Picasso è GUERNICA
Realizzata dopo il bombardamento aereo della città omonima durante la guerra civile spagnola da parte dell’aviazione tedesca Luftwaffe, il 26 aprile 1937 Guernica, 1937, olio su tela, 349×776 cm Madrid, Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia Con quest’opera Picasso voleva manifestare la sua opposizione ai regimi totalitari che si diffusero in Europa nel corso del XX secolo e lo fa mediante la rappresentazione di un terribile evento bellico: la distruzione durante la Guerra civile spagnola. Le dimensioni enormi furono scelte perché il quadro diventasse il “manifesto” della lotta contro la crudeltà e l'ingiustizia di tutte le guerre, i cui orrori sono visibili in ogni elemento dipinto.

14 La colomba, richiamo alla pace,
ha un moto di strazio prima di cadere a terra La lampada ad olio in mano ad una donna che scende le scale e posta al centro dell'opera indica l'involuzione tecnologica e sociale che ogni guerra, insieme alla distruzione, porta con sé Il bombardamento è evocato dal palazzo in fiamme Il cavallo agonizzante simboleggia il popolo spagnolo La lampadina diventa il vertice della composizione e rappresenta la luce divina che assiste alla distruzione umana Il toro rappresenta la brutalità 1 3 La madre che grida al cielo disperata con in grembo il figlio morto evoca la sofferenza Il cadavere con una stigmate sulla mano sinistra come simbolo di innocenza stringe nella mano destra stringe una spada spezzata da cui sorge un pallido fiore quasi a dare speranza per un futuro migliore. la donna che alza le braccia al cielo descrive la disperazione

15 Altri elementi che accrescono il senso drammatico sono:
il buio che avvolge ogni cosa la deformazione dei corpi, dalle linee che si tagliano vicendevolmente le bocche spalancate che lasciano vedere e lingue aguzze che fanno pensare ad urli disperati e laceranti, l'alternarsi di campi bianchi, grigi, neri, che accentuano le forme contorte e sottolineano l'assenza di vita. Picasso realizzò molti disegni preparatori e ben sette versioni di questo dipinto, apportando costanti modifiche alle differenti figure. Parlando di questa sua opera Picasso disse: “La mia produzione non è simbolica, solo Guernica lo è... In essa vi è un appello al popolo, un senso deliberatamente propagandistico

16 Dora Maar ( ) era una fotografa di origine jugoslava a cui si deve uno dei documenti più interessanti sull'arte moderna: "Reportage sull'evoluzione di Guernica", una serie di fotografie ora esposte a Madrid in cui viene ritratto tutto il percorso di creazione e cambiamento del grande dipinto. La fotografa venne ritratta in molte opere di Picasso tra le quali “Donna piangente” e “Ritratto di Dora Maar” Dora Maar 1937 olio su tela Parigi, Museo Picasso

17 I due disegni preparatori presentano le figure chiave della composizione finale:
il toro immobile come immagine di violenza brutale il cavallo sventrato e urlante, figurazione del popolo, la donna con la lampada Come punto focale del dipinto, Picasso delinea un braccio alzato con la mano stretta a pugno (il saluto delle forze spagnole repubblicane). Nella seconda versione il pugno stringe steli di grano, davanti a un sole cocente, come un segno di speranza.

18 Ma Picasso non convinto di questo simbolo “scontato” decide di toglierlo nella terza versione.
Togliendo il braccio centrale viene meno il perno compositivo e per risolvere il problema, Picasso solleva la testa del cavallo non più abbandonata verso terra, con il cavallo già ucciso, ma innalzata verso l’alto e con il cavallo in procinto di lanciare un grido di dolore.

19 Proseguendo nelle fasi di lavoro Picasso ha aggiunto colore e texture con ritagli di carta da parati, usando il rosso sangue per colorare le lacrime della donna. Più tardi rimosse tutti i colori. Li eliminò per il timore che potessero distogliere l’attenzione dal vero significato del quadro A partire dalla quinta versione Picasso poi delinea il guerriero caduto con la mano aperta sulla sinistra. Non raffigura l'eroe della tradizionale spagnola, ma un uomo senza vita e con le armi in frantumi, distrutte dai grandi motori della guerra moderna. Il pugno chiuso con il braccio in posizione verticale è sostituito dalle mani tese e ferite.

20 A lavoro quasi concluso Picasso aggiunge due elementi di valore e significato contrastante:
Un fiore tra le mani del sodato morto, emblema di speranza e rinascita, forti nonostante la violenza distruttrice e un’immagine della tecnologia moderna: la lampadina, in spagnolo chiamata "bombilla“, diminutivo di "bomba". Diventa quindi metafora per indicare la potenza terrificante della tecnologia che può distruggere.

21 Picasso fu anche un apprezzato ritrattista
Ritratto di Ambroise Vollard olio su tela, 92x65 cm Mosca, Museo Puškin Picasso fu anche un apprezzato ritrattista Ritratto di Gertrude Stein olio su tela, 99,6x81,3 New York, Metropolitan Museum of Art

22 L’incisore testimone del lavoro di Picasso disse:
Picasso ricercò sempre la semplificazione della forma ed emblema di questa ricerca è lo studio di un toro. La litografia venne realizzata tra il 5 dicembre 1945 e il 17 gennaio 1946 Litografia L’incisore testimone del lavoro di Picasso disse: “Quello che non riesco a capire è che lui ha finito dove avrebbe dovuto cominciare” Un giorno, in un atelier, Picasso disegnò un toro impeccabilmente classico e realistico: scuro, brutale, pesante, in cui strutture e volumi portanti si evidenziano e prendono forma. Picasso in undici passaggi arriva alla sintesi totale utilizzando un’unica linea di contorno. Tutti i passaggi fatti da Picasso per realizzare la sua opera e capire quindi la potenza del segno

23 Testa di toro Chitarra La femme a l’orange
Picasso realizzò anche sculture polimateriche L'opera è un assemblaggio di due oggetti trovati per caso: un sellino ed un manubrio di bicicletta. Oggetti comuni che Picasso eleva ad oggetti d’arte. Di quest'opera disse: "Così un giorno presi il sellino di una bicicletta e il manubrio mettendoli uno sopra l'altro, facendo di essi una testa di toro. Forte. Ma ciò che feci più tardi fu gettare via la testa di toro. Gettarla via - nello scolo della grondaia, da qualunque parte - ma lontano da me. Poi un operaio si avvicinò e la raccolse dal fosso e decise che forse avrebbe potuto ricavare un sellino e un manubrio da quella testa di toro. E se lo avesse fatto, sarebbe stata una cosa magnifica. Questa è l'arte della trasformazione". La Testa di toro fu colata in bronzo e l'artista si meravigliò della capacità del bronzo di dare unitarietà ai diversi elementi ma ci tenne anche a sottolineare che "se non si vedeva nient'altro che la testa, se il manubrio e il sellino non erano più riconoscibili, il lavoro perdeva di interesse“, perché scopo dell’arte è dimostrare che “nulla è come appare in un ribaltamento continuo dei significati”. Testa di toro 1942, Parigi, Museo Picasso Chitarra lamina e filo metallico New York, The Museum of Modern Art La femme a l’orange 1931 bronzo Parigi, Museo Picasso

24 Massacro in Corea 1951 olio su tela, 109,5×209,5 cm
Parigi, Museo Picasso L'opera rappresenta un episodio della guerra di Corea del 1950, unico episodio di scontro aperto tra il blocco orientale (Unione Sovietica) e quello occidentale (USA). L'opera si ispira a La fucilazione: 3 maggio 1808 di Francisco Goya, rappresentante la fucilazione di alcuni ribelli da parte delle truppe francesi I soldati non presentano stemmi o divise che possano ricondurre ad un esercito preciso, infatti Picasso non voleva schierarsi ma evidenziare i crimini compiuti da entrambe gli eserciti. Il quadro è un nuovo “manifesto pacifista” realizzato da Picasso e che prosegue il messaggio avviato con Guernica

25 A risaltare la drammaticità della scena sono i colori freddi.
Il quadro mostra due gruppi di figure: a destra un plotone di soldati pronti a fucilare un gruppo di donne e di bambini a sinistra Le donne e i bambini sono nudi per sottolinearne l'innocenza e l'impossibilità di difendersi. I loro volti straziati dal dolore presentano tutte le caratteristiche del cubismo Due donne aspettano un bambino, e nonostante questo, saranno fucilate. Con questo Picasso vuole porre in contrasto la forze generatrice dell’amore con quella distruttrice della guerra che non si ferma neppure davanti ad una vita innocente. Una delle donne ha lo sguardo rivolto verso l'alto, le braccia distese in segno di una disperata preghiera I bambini spaventati si stringono alle loro madri: uno piange e nasconde il volto; uno è in bracco alla mamma; un altro corre verso la madre, guardando terrorizzato i soldati. L'ultimo bambino, invece, sta raccogliendo un fiore, ignaro di ciò che accade intorno Gli uomini, con i fucili sollevati, procedono verso le donne, come il soldato in primo piano che porta in avanti la gamba sinistra. Indossano elmi di forma inusuale, anche la definizione dei corpi li disumanizza totalmente, rendendoli simili a robot o macchine da guerra. Un soldato tiene in mano la spada simbolo del potere; nei suoi occhi si leggono furore e odio, emozioni sottolineate dalla fermezza e dalla decisione che i loro corpi mostrano nell'atto che devono compiere. A risaltare la drammaticità della scena sono i colori freddi.

26 I disegni di luce di Pablo Picasso.
Si tratta di una serie di scatti realizzati dal fotografo albanese Gjon Mili che ritraggono Picasso mentre realizza disegni di luce, utilizzando scie luminose.

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