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A cura di: Prof.ssa Isabella Moretti 4^ LSU Istituto Salesiano Maria Ausiliatrice a.s. 2015/2016.

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1 A cura di: Prof.ssa Isabella Moretti 4^ LSU Istituto Salesiano Maria Ausiliatrice a.s. 2015/2016

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3 La funzione di adattamento risponde al problema di ricavare sufficienti risorse dall’ambiente e di distribuirle nel sistema. A svolgere questo compito provvedono le istituzioni economiche. Affinché il sistema sociale possa raggiungere fini specifici occorre un potere in grado di decidere e mobilitare la società: è il compito delle istituzioni politiche. Il bisogno di integrazione consiste nella necessità di tenere uniti i membri della società e di coordinare le azioni evitando disordini, compito di cui, secondo Parsons, si incarica il sistema giuridico, controllando che si rispettino le regole e sanzionando i comportamenti devianti. I modelli latenti sono invece quella parte del sistema sociale che dipende dal mondo interiore degli individui, come forgiato dalle istituzioni educative, religiose e familiari.

4 «Sono necessari molti complicati processi per mantenere il funzionamento di ogni sistema sociale; se i suoi membri non intervenissero mai, una società cesserebbe di esistere molto presto». (T. Parsons, The Social System, 1951)

5 La società è composta da più sistemi stratificati e in connessione tra loro:  il sistema fisico-biologico  funzione di adattamento  il sistema personale in cui si svolge la vita interiore dell’individuo  raggiungere fini;  il sistema sociale, strutturato dalle posizioni, dai ruoli, dalle norme, dalle istituzioni;  il sistema culturale, fatto di conoscenze, simboli, valori. E’ il sistema culturale a dominare sugli altri, influenzando il sistema sociale e penetrando negli individui, portandoli ad adeguarsi alla cultura a cui appartengono e a seguire le regole del sistema sociale.

6  È la presenza nella società di diversi strati sociali (gruppi) che dispongono di un diverso accesso alle opportunità e risorse (mezzi economici, cultura, potere, prestigio sociale).  La disuguaglianza di posizioni tra i diversi membri della società è una delle cause principali del conflitto sociale

7  LE CASTE (stratificazione rigida e non modificabile, fondata sulla nascita, tipico della società indiana).  LE CLASSI SOCIALI (Marx - identificazione su base economica; è determinata dalla posizione che assumono gli individui rispetto alla proprietà dei mezzi di produzione, in un dato momento storico).  I CETI (Weber – insieme di persone con uno stesso status e stile di vita, in virtù della percezione di una comune appartenenza, riferita alla nascita o all’educazione ricevuta). ad es. il ceto accademico, il ceto politico e quello dell’informazione, il ceto dei lavoratori dipendenti.

8  La società è un insieme di strutture sociali e culturali interdipendenti; ognuna contribuisce al mantenimento in vita del sistema sociale (come organi di uno stesso corpo). Le disuguaglianze sono funzionali alla vita del sistema e seguono una logica interna (risorse personali/funzione sociale).

9 Sia Marx che Weber considerano gli interessi delle parti come alterazione del funzionamento sociale. --------------------------------------------------------------------------------------------------- MARX  La conflittualità sociale è generata dalle differenze di opportunità che si strutturano tra classi sociali diverse.  La storia è “storia di lotta di classe” ma il conflitto potrà essere superato. Antichità: liberi/schiavi Medioevo; servi/signori Mondo industriale: operai/padroni  situazione peggiore: pochi prevalgono su molti ma proprio per questo sarà più facile l’acquisizione di una coscienza di classe.

10  Gli interessi di CLASSE sono il motore della storia. Come?  Da classe in sé (classe oppressa) a classe per sé (classe cosciente dell’oppressione)  La coscienza di classe si acquisisce attraverso forme di organizzazione e sviluppo di una propria ideologia).  Visione finalistica della storia: il conflitto avrà fine con la Rivoluzione proletaria e la loro presa del potere; libera associazione di produttori (SOCIETA’ COMUNISTA: senza classi).

11  La conflittualità sociale è alimentata da diversi interessi ed è permanente.  Economici (classi: insieme di individui che condivide possibilità analoghe di procurarsi beni economici).  Politici (partiti. La stratificazione avviene perché:  le diverse fazioni al potere allocano diversamente le risorse  i membri dei vari gruppi hanno diverse possibilità di accesso alle risorse  Culturali (ceti: insieme di individui che condividono un certo status riconosciuto socialmente; lo status non coincide per forza di cose con la posizione economica).

12 TIPOLOGIE DI GRUPPO: In base ai criteri di accesso:  Gruppi formali: regole e procedure rigidamente definite per l’ammissione. Es. un partito politico; un gruppo sportivo.  Gruppi informali: Es. il gruppo dei pari In base al ruolo:  Gruppi totalitari: i membri sono totalmente assorbiti dal loro ruolo nel gruppo. Es. Il carcerato.  Gruppi segmentali: i membri sono solo in parte assorbiti dal ruolo nel gruppo. Es. il primario in un’equipe di lavoro. In base a dimensione, ruolo, fini:  Gruppi primari: piccole dimensioni e ruoli diffusi, con forte coinvolgimento affettivo. Es. La famiglia  Gruppi secondari: ampia estensione e minor connotazione affettiva. I rapporti tra i membri sono funzionali al raggiungimento di uno scopo. Es. La scuola, l’ospedale, etc.

13  La società moderna si caratterizza per la diffusione di associazioni e organizzazioni, ovvero gruppi con scopi limitati e con una chiara regolamentazione. Sono attori artificiali, costruiti per raggiungere obiettivi che vanno oltre le possibilità del singolo. Una volta costituiti hanno vita propria (scopi e decisioni collettive, patrimonio, sede).

14  In base ai fini, distinguiamo:  Associazioni:  condivisione dei fini (ideali o interessi)  associa persone per difenderli o realizzarli es. un sindacato, un cineclub, i donatori di sangue.  Le organizzazioni sono istituzioni: strutture di ampie dimensioni che coinvolgono risorse umane e materiali allo scopo di perseguire in modo razionale e coordinato fini collettivi.  la ragione è strumentale (l’identificazione coi fini è secondaria);  la partecipazione è mediata da una remunerazione; es. un’azienda di produzione, un ospedale.

15 Nobile francese del primo ‘800, scrive “La democrazia in America” (1835-1840) dedicato ad un paese nuovo, “nato senza re e senza nobili”. Lo colpì la diffusa presenza di associazioni volontarie. Differenza rispetto all’Europa per Tocqueville: dietro ad un’iniziativa importante in Francia c’è lo Stato, in Inghilterra c’è un signore e in America c’è un’associazione. Perché? Gli statunitensi imparano sin da piccoli a contare su se stessi; l’appoggio all’autorità pubblica avviene solo in caso di necessità. Da qui la spinta ad associarsi per i fini più diversi: commerciali, politici, letterari, religiosi e creativi. Il ruolo dell’associazionismo: antidoto contro un pericolo interno alla democrazia (individui resi uguali in seguito all’abolizione di vecchi legami, privilegi e obblighi familiari e della comunità e della corporazione economica, diventino deboli nei confronti dello Stato.

16  La Società civile occupa uno spazio facendosi largo tra istituzioni portanti della società (Stato e gruppi cui si appartiene per nascita).  Possibilità di associarsi nelle società moderne è diritto tutelato dalla legge.  Spesso un’associazione si dota di una sua organizzazione (es. il sindacato).  Fattori di influenza negativi:  Eccessiva forza dei legami familiari  Eccessiva forza del clientelismo

17 Qualche dato sull’associazionismo:  Adesione ad associazioni tende ad aumentare all’aumentare di reddito e istruzione.  In Europa è maggiormente diffuso al Nord (eccezione dell’Irlanda).  In Italia (idem nel Nord).

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19  Punti di forza:  efficacia ed efficienza (potere e controllo esercitati in base a conoscenza e competenza).  Limiti:  I fini individuali si sovrappongono a quelli dell’organizzazione  Più i compiti sono complessi  più è difficile standardizzare i comportamenti.

20 La rivoluzione industriale e la produzione di massa  Razionalità sinottica: fare delle scelte considerando tutti i dati rilevanti (obiettivi condivisi, mezzi necessari), attraverso procedure standardizzate in un quadro definito e delimitato; “eseguire procedure standardizzate”

21 La rivoluzione tecnologia e la produzione just in time  Razionalità incrementale: considera l’incertezza ambientale (no quadro definito); definisce obiettivi di massima e mette in atto aggiustamenti progressivi; “mettere in atto strategie flessibili” (adattarsi al cambiamento)

22  Razionalità sostanziale: tenta di comprendere come i diversi aspetti di una situazione siano collegati, interrogandosi sul loro significato e valutandoli n base ai propri criteri di giudizio. “comprendere e dare una direzione” (governare il cambiamento)


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