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laboratorio di consulenza

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Presentazione sul tema: "laboratorio di consulenza"— Transcript della presentazione:

1 laboratorio di consulenza
PRÂGMATA laboratorio di consulenza per le organizzazioni La formazione degli operatori territoriali sportivi finalizzata all'utilizzo della pratica motoria come valorizzazione dell'etica dello sport La formazione del ruolo di operatore territoriale come strategia elettiva per la generazione di prassi di promozione della salute sul territorio L’AICS ha individuato la necessità di dare un segnale forte ai propri associati riguardo alle linee di indirizzo dell’associazione sulle questioni relative agli ambiti di applicazione dell’associazione stessa, e in particolare alla macro area della “promozione della salute” sul territorio; inoltre, ha anticipato la necessità di iniziare a lavorare sulla propria modalità organizzativa, iniziando dalla formazione dei propri ruoli dirigenziali. In particolare, si è inteso, attraverso il progetto realizzato, offrire ai dirigenti regionali AICS strumenti concettuali e operativi per declinare il proprio “fare” esperienziale in “competenza” trasferibile ai vari operatori del settore con cui essi hanno a che fare. Tale processo di trasferibilità risulta necessario attivarlo a partire dalla condivisione, attraverso il percorso formativo, degli obiettivi che l’associazione si propone di raggiungere in merito alla promozione di una cultura dell’etica dello sport, nonché attraverso l’incremento di competenze di gestione degli obiettivi del proprio ruolo anche in ambiti non appartenenti allo sport. Inoltre, l’incremento di competenze dei dirigenti, oltre che tradursi in una ulteriore occasione per il territorio di generare una cultura di promozione della salute, diviene una leva attraverso la quale l’associazione stessa sarà “costretta” a intraprendere misure di miglioramento continuo rispetto alle proprie proposte e offerte. Obiettivo generale del progetto si configura quindi come “generare sul territorio nazionale una cultura della promozione della salute e del benessere”. Tale obiettivo sarà perseguito attraverso interventi formativi, i cui obiettivi sono qui sotto esplicitati. Anno 2010 FORMAZIONE A DISTANZA - PRIMO FINE SETTIMANA

2 Obiettivi del progetto: Obiettivi del percorso formativo:
PRÂGMATA Laboratorio di consulenza per le organizzazioni Obiettivi del progetto: “generare sul territorio nazionale una cultura di promozione della salute e del benessere” Obiettivi del percorso formativo: “costruire nel ruolo degli operatori territoriali competenze per la messa in atto sul territorio di prassi in linea con lo sviluppo di una cultura di promozione della salute” L’obiettivo del percorso formativo individuato per i dirigenti regionali dell’AICS è: “costruire nel ruolo dei dirigenti regionali competenze di generazione di una cultura della promozione della salute e del benessere”. Operativamente, le competenze che saranno oggetto di sviluppo/costruzione durante il percorso formativo possono essere descritte come: Competenze di carattere relazionale/gestionale (saper essere): competenza di gestione delle controversie; competenza di mantenersi come punto di riferimento sul territorio per i gestori dei servizi AICS; competenza di individuazione, costruzione e consolidamento di una rete di servizi sul territorio per costruire delle partnership e per la gestione di situazioni critiche; competenza di comunicazione efficace con i propri associati e con le organizzazioni/servizi della rete; competenza di gestione della squadra; competenza nella anticipazione di aspetti che concernono la presa di decisione. Competenze di carattere tecnico (saper fare) competenza di reperimento di risorse per l’attivazione di interventi/progetti FORMAZIONE A DISTANZA - PRIMO FINE SETTIMANA

3 Identità Personale e Identità di Ruolo
PRÂGMATA Laboratorio di consulenza per le organizzazioni Identità Personale e Identità di Ruolo IDENTITÀ PERSONALE DI RUOLO Essere Saper Essere Fare Saper Fare Esperienza Formazione e supervisione Capacità Competenza Teorie generali personali Cultura organizzativa Obiettivi stabiliti dalla persona Obiettivi stabiliti da terzi

4 Legata all’esperienza/Replica
PRÂGMATA Laboratorio di consulenza per le organizzazioni Capacità e Competenza CAPACITÀ COMPETENZA Non Trasferibile Trasferibile Legata all’esperienza/Replica Formazione Previsione Anticipazione Persona Ruolo Controllo Gestione Meccanismo Processo

5 ETICA “Etica” è un termine che viene dal greco, “έθος”, e che significa “abitudine, uso, costume, carattere” . Si intende per etica, la scienza che ha come oggetto di studio i valori (che riguardano la persona e le relazioni tra questa e le istituzioni) in virtù dei quali le persone costruiscono matrici interattive.

6 SPORT occasione di partecipazione e di assunzione di responsabilità (Codice Europeo di etica sportiva) l’espressione o il miglioramento della condizione fisica e psichica, lo sviluppo delle relazioni sociali o l’ottenimento di risultati in competizioni di tutti i livelli (Carta Europea dello Sport)

7 OPERATORE TERRITORIALE
costituisce un ruolo di interfaccia tra i “valori” che costituiscono la mission dell’AICS e il territorio/comunità in cui l’operatore si colloca. L’operatore sportivo costituisce pertanto anche il ruolo che più di tutti può agire competenze di tipo progettuale e promozionale rispetto a strategie di gestione dei propri associati coerenti con la mission dell’associazione stessa. L’operatore, in quanto adulto del gruppo, costituisce infatti per i ragazzi un veicolo, oltre che un riferimento, essenziale nell’orientarsi rispetto alla pratica sportiva.

8 Obiettivo del ruolo: operatore territoriale
sviluppare nel territorio prassi generative di salute, nell’ambito delle attività contemplate da AICS, in un’ottica di cultura di squadra

9 Sanità e salute Sul concetto di Sanità siamo tutti d’accordo : un medico italiano e statunitense al di là della lingua parlata che praticano hanno un sistema di significati (es. diagnosi, virus ecc.) che gli consente di comprendersi. La Salute non è riconducibile ad una sola definizione ma il suo significato è dato dalla “teoria” di riferimento adottata, vi entrano a pieno titolo l’aspetto fisico, quello psicologico, quello sociale, quello ambientale, e ancora per ultimo ma non per ultimo il significato che ognuno di noi ha del “concetto di salute”. Integrazione dei servizi: comporta la definizione di relazioni tra servizi, e tra servizi e cittadini. I criteri che comportano la strutturazione dei servizi in un’ottica di integrazione sono: - orientamento al sistema paese. Il servizio non sarà progettato pensando esclusivamente all’utente “destinatario”, ma sarà progettato tenendo conto dell’intero sistema-paese che caratterizza lo spazio geografico in cui il servizio stesso andrà a collocarsi e in cui si collocano gli utenti possibili. “Campo di applicazione” del servizio/intervento sarà dunque il territorio in cui esso si inserisce. - architettura del servizio fondata sulla cultura della rete. Il servizio sarà strutturato tenendo conto delle specifiche competenze dei ruoli necessari a perseguire gli obiettivi del servizio stesso. Tali competenze saranno reperite internamente alla struttura/servizio ma anche esternamente: pertanto il servizio sarà progettato tenendo in considerazione di far riferimento a competenze già presenti sul territorio. - orientamento alla “promozione”. Il servizio, in quanto inserito in una rete già operante, non si pone obiettivi preventivi, ma si pone obiettivi di “trasformazione” della realtà “osservata”, e dunque assume un potenziale generativo per tutta la rete nella quale si colloca. - riferimento a criteri di efficacia ed efficienza. Il servizio sarà progettato facendo riferimento a criteri di efficacia ed efficienza gestionale. Tale requisito “costringe” il progettista ad esplicitare i riferimenti teorici che fondano il servizio, le prassi che lo caratterizzeranno, in quanto nella progettazione saranno inclusi anche gli indicatori di risultato e di processo e la strategia per la valutazione dell’efficacia e in itinere del servizio stesso. FORMAZIONE A DISTANZA - PRIMO FINE SETTIMANA

10 Prevenzione e Promozione
Con il termine promozione si intende una serie di attività finalizzate all’attivazione, facilitazione di processi interattivi in cui poter generare, sviluppare azioni ritenute più funzionali rispetto ad obiettivi predefiniti. Si fonda sulla generazione delle configurazioni discorsive e comportamentali che anticipano (cioè non rendono possibile) l’insorgenza della “patologia”. Con il termine prevenzione si intende una serie di procedure finalizzate ad evitare l’insorgenza di malattie. Si fonda sulla previsione di condizioni identificate come dannose o nocive e questo è possibile solo se si assumono legami causali tra gli eventi e se si agisce sul CORPO. Emanazione del modello medico/sanitario (e dunque che si rifà al concetto di sanità) è il concetto di prevenzione. Emanazione del modello dialogico (che si rifà al costrutto di salute) è il costrutto di promozione della salute. FORMAZIONE A DISTANZA - PRIMO FINE SETTIMANA

11 La salute in termini di “lessico” (da dizionario)
1 Condizione psicofisica dell'organismo: essere in buona, cattiva s. 2 Buona condizione psicofisica, benessere: essere, stare in s.; essere il ritratto della s. || brindare, bere alla s. di qlcu., in suo onore 3 lett. Salvezza; in senso spirituale, salvazione, redenzione: s. eterna • In funzione di escl. come formula di saluto o di augurio || salute!, come risposta a qlcu. che starnutisce | alla salute!, salute!, si dice quando si brinda oppure a chi ha esagerato nel fare qlco., spec. nel bere o nel mangiare La salute in termini di “concetto” Affinchè la “salute” diventi una dimensione “operativa”, ossia affinchè la sua definizione consenta agli operatori di collocarsi in termini di condivisione di presupposti operativi, è necessario avvalersi di una definizione del costrutto di salute. La definizione scientifica del costrutto di salute rientra nel modello teorico della identità dialogica. Aspetti critici della definizione individuata dall’OSM è che cosa significa “completo benessere fisico, mentale e sociale”. In termini operativi, cosa ci consente di asserire che una persona si trova in questo stato? Costituzione del World Health Organization del 1948: “salute” è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non meramente l’assenza di malattia o infermità. FORMAZIONE A DISTANZA - PRIMO FINE SETTIMANA

12 Definizione salute come da O.M.S.
Dichiarazione di Alma-Ata del 1978: “la Conferenza riafferma fortemente che la salute, che è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non meramente l’assenza di malattia o infermità, è un fondamentale diritto umano e che il conseguimento del più alto livello possibile di salute è il più importante obiettivo sociale del mondo intero, la cui realizzazione richiede l’azione di molti altri settori sociali ed economici oltre al settore della salute”. Carta di Ottawa del 1986: “la promozione della salute è il processo che consente alla gente di esercitare un maggior controllo sulla propria salute e di migliorarla. Per conseguire uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale l’individuo o il gruppo deve poter individuare e realizzare le proprie aspirazioni, soddisfare i propri bisogni e modificare l’ambiente o adattarvisi. La salute è, pertanto, vista come una risorsa per la vita quotidiana, non come obiettivo di vita. La salute è dunque un concetto positivo che insiste sulle risorse sociali e personali oltre che sulle capacità fisiche. Di conseguenza, la promozione della salute non responsabilità esclusiva del settore sanitario, ma supera anche la mera proposta di modelli di vita più sani per aspirare al benessere”.

13 La salute Salute: l’insieme delle modalità di configurazioni discorsive della realtà che contemplano, in termini di anticipazione, l’insorgenza di patologie e/o la generazione di teorie sulla malattia La salute alla luce della teoria della identità dialogica costituisce quindi l’insieme delle configurazioni che si generano a partire dalla produzione di certe modalità discorsive in seno al territorio. FORMAZIONE A DISTANZA - PRIMO FINE SETTIMANA

14 Definizione teorica di riferimento: Organizzazione-Matrice,
PRÂGMATA Laboratorio di consulenza per le organizzazioni Definizione teorica di riferimento: Organizzazione-Matrice, Organizzazione: matrice di relazioni che si struttura a partire dalla collocazione che assumono entro di essa i diversi ruoli assegnati istituzionalmente/formalmente. Per lo studio della diapositive 3, 4, 5 , 6, 7, 8, 9 e 10 vedi dispensa Pragmata “definizione e costruzione del ruolo” FORMAZIONE A DISTANZA - PRIMO FINE SETTIMANA

15 La matrice organizzativa
Ruolo Punto di snodo di processi organizzativi Capacità personali Banda di oscillazione della matrice Obiettivi di Ruolo Obiettivi Virtuali Competenze di ruolo Angolo di oscillazione della matrice FORMAZIONE A DISTANZA - PRIMO FINE SETTIMANA

16 UN’ ORGANIZZAZIONE SI CARATTERIZZA PER LA PRESENZA DI:
PRÂGMATA Laboratorio di consulenza per le organizzazioni UN’ ORGANIZZAZIONE SI CARATTERIZZA PER LA PRESENZA DI: MISSION: chi sono? OBIETTIVO: che cosa voglio raggiungere? STRATEGIE: come? ECONOMICHE RISORSE: con che cosa? UMANE AZIONE: cosa faccio?

17 STATUTO AICS del 20.12.2008 STATUTO raccolta di norme fondamentali,
ad esempio relative alla costituzione di uno stato, una regione, un ente, un'associazione o un gruppo sociale STATUTO AICS del

18 CAPO I (1-6) NATURA E FINALITÀ
CAPO II ATTIVITÀ CAPO III FUNZIONAMENTO CAPO IV SOCI CAPO V PROCEDIMENTI DISCIPLINARI CAPO VI STRUTTURE TERRITORIALI CAPO VII ORGANI DELL’ASSOCIAZIONE CAPO VIII ORGANI PROVINCIALI CAPO IX ORGANI REGIONALI CAPO X ORGANI NAZIONALI CAPO XI ALTRI ORGANISMI NAZIONALI CAPO XII VARIE E FINALI

19 che opera in conformità con il decreto legislativo 460/97
CAPO I (1-6) NATURA E FINALITÀ Chi è? Cosa fa 8. favorire l'elevazione culturale e migliorare il benessere e la condizione psico-fisica dei propri associati e dei cittadini in generale, degli italiani all'estero e dei migranti in Italia. (ex art.1) 9. favorire la partecipazione dei bambini, dei giovani, delle donne, degli anziani, dei cittadini comunque svantaggiati sul piano fisico, sociale, culturale, economico, alle attività di cui al capo II. (ex art.2). - 10. Opera per tutelarne formalmente e concretamente i diritti, in particolare quali utenti e partecipanti alle attività organizzate dall'Associazione. (ex art.1) un'associazione senza scopo di lucro che opera in conformità con il decreto legislativo 460/97 Dove agisce? Territorio nazionale, Paesi dell'Unione Europea, Mondo.

20 Art.7 Organizzazione delle attività
CAPO II ATTIVITÀ Art.7 Organizzazione delle attività 1.Per il raggiungimento degli scopi di cui al capo I, l'Associazione, negli ambiti di intervento di cui al presente capo II, organizza in particolare attività sportive e di promozione sociale, finalizzandole alla maturazione di una coscienza critica, al discernimento etico, all'esercizio delle responsabilità, all'espressione della dignità della persona umana, alla socializzazione.

21 Art.8 Attività sportive L'Associazione sostiene i valori dello sport contro ogni forma di sfruttamento, di violenza, d'alienazione. 2. Promuove a tutti i livelli iniziative e attività per la piena affermazione del principio dello sport di cittadinanza. 3. Avversa la pratica del doping nello sport, impegnandosi a tutti i livelli per contrastarne l'uso. In questo senso, aderisce incondizionatamente alle norme sportive antidoping emanate dal CONI.

22 4. Con riferimento all'articolo 2 della nuova disciplina dei rapporti tra CONI ed Enti di Promozione Sportiva, l'Associazione promuove ed organizza le seguenti attività sportive e motorie: (ex art.3) a) attività motorio - sportive a carattere amatoriale, seppure con modalità competitive, con scopi di ricreazione, crescita, salute, maturazione personale e sociale, di formazione fisico - sportiva e di avviamento alla pratica sportiva, realizzate specialmente attraverso "centri di formazione fisico -sportiva" per tutte le fasce di età e categorie sociali; b) attività formative: corsi e altre iniziative a carattere formativo per dirigenti, tecnici, arbitri, giudici di gara e altre figure di operatori sportivi; c) attività sussidiarie: di cultura, di comunicazione, d'indagine e di ricerca, editoriali a carattere culturale, informativo e tecnico-didattico, tutte finalizzate alla promozione e alla diffusione della pratica sportiva.

23 -Attività di Promozione Sociale, Culturali, Formative, Turistiche,
Art.9 -Attività di Promozione Sociale, Culturali, Formative, Turistiche, Ambientali e del Tempo libero. L'Associazione promuove ed organizza inoltre le seguenti attività di promozione sociale, culturali, formative, turistiche, ambientali e del tempo libero: (ex art.3) a) Promozione dell' associazionismo e del volontariato sociale in tutte le loro forme, intesi come partecipazione democratica alle azioni di solidarietà e di cittadinanza; (ex art.3) b) Educazione alla responsabilità civile ed alla cittadinanza attiva; c) Difesa e innovazione dello stato sociale in una prospettiva di crescita del ruolo dell'economia sociale, dell'impresa sociale e dei soggetti non profit, nel rispetto del principio di sussidiarietà; d) Politiche nei confronti degli anziani e del rapporto tra le generazioni; e) Politiche giovanili, valorizzazione e sviluppo delle aggregazioni e dei linguaggi giovanili, come forma specifica di associazionismo giovanile, partecipazione a consulte e forum dei giovani; f) Assistenza; (ex art.3) g) Promozione di politiche di difesa e di sostegno delle persone diversamente abili; h) Tutela dei diritti dei minori, fondata sul pieno riconoscimento della loro cittadinanza;

24 Art.9 (segue) i) Formazione, educazione, istruzione; (ex art.3) j) Informazione e formazione dei propri soci; k) Informazione e aggiornamento anche professionale per il mondo della scuola, i docenti e gli studenti di ogni ordine e grado; l) Formazione professionale; (ex art.3) m) Comunicazione, informazione, editoria, emittenza radiotelevisiva; (ex art.3) n) Attività radioamatoriali, nuove tecnologie e comunicazione telematica; o) Cultura, letteratura, arte, fotografia, spettacolo, animazione, musica, cinema, teatro e, più in generale, l' attività culturale in tutte le sue forme e espressioni artistiche ed espressive; (ex art.3) p) Tutela, salvaguardia, valorizzazione e recupero del patrimonio artistico, architettonico, culturale, e dei beni culturali;(ex art.3) q) Educazione ad un positivo rapporto con la natura e tutela, salvaguardia, valorizzazione e recupero del patrimonio paesaggistico e ambientale; r) Protezione civile; (ex art.3) s) Turismo, turismo sociale turismo consapevole e turismo etico come forma di approfondimento e arricchimento della conoscenza tra le persone ed i territori in cui vivono, turismo rurale, agriturismo; (ex art.3) t) Programmi di mobilità, gemellaggi e scambi internazionali; u) Giochi, hobby, ricreazione; (ex art.3)

25 Art.9 (segue) v) Promozione della finanza etica e dell'educazione al consumo critico, e tutela dei diritti dei consumatori, degli utenti e, più in generale, dei cittadini; (ex art.3) w) Cooperazione internazionale e cooperazione decentrata; x) Promozione di attività interculturali ed interetniche quali occasioni di educazione alla convivenza con persone di culture diverse e promozione di una società aperta e multiculturale; y) Lotta all'esclusione, al razzismo, alla xenofobia, all'intolleranza, al disagio, all'emarginazione, alla solitudine; z) Promozione della cultura della convivenza civile, delle pari opportunità dei diritti, delle differenze culturali, etniche, religiose, di genere, della tutela delle diversità linguistiche nonché della libertà di orientamento sessuale e di una cultura antiproibizionista, favorendo la progettazione di percorsi individuali di crescita nel pieno rispetto del diritto di ogni singolo individuo alla propria autodeterminazione; - aa) Impegno per l'affermazione di una cultura non violenta e pacifista e per la ricerca di soluzioni politiche dei conflitti; - bb) Lotta alla pena di morte; - cc) Affermazione della cultura della legalità;

26 Obiettivi generali di AICS Statuto AICS: art. 1 comma 8, 9, 10
PRÂGMATA Laboratorio di consulenza per le organizzazioni Obiettivi generali di AICS Statuto AICS: art. 1 comma 8, 9, 10 Obiettivo generale: 8. Agisce per favorire l'elevazione culturale e migliorare il benessere e la condizione psico-fisica dei propri associati e dei cittadini in generale, degli italiani all'estero e dei migranti in Italia Linee strategiche: 9. Nell'ambito delle finalità e dei principi generali, si impegna a favorire particolarmente la partecipazione dei bambini, dei giovani, delle donne, degli anziani, dei cittadini comunque svantaggiati sul piano fisico, sociale, culturale, economico, alle attività di cui al capo II. 10. Opera per tutelarne formalmente e concretamente i diritti, in particolare quali utenti e partecipanti alle attività organizzate dall'Associazione. STATUTO AICS, ART. 1 COMMA 8, 9, 10: “8.Agisce per favorire l'elevazione culturale e migliorare il benessere e la condizione psico-fisica dei propri associati e dei cittadini in generale, degli italiani all'estero e dei migranti in Italia. 9. Nell'ambito delle finalità e dei principi generali, si impegna a favorire particolarmente la partecipazione dei bambini, dei giovani, delle donne, degli anziani, dei cittadini comunque svantaggiati sul piano fisico, sociale, culturale, economico, alle attività di cui al capo II. 10. Opera per tutelarne formalmente e concretamente i diritti, in particolare quali utenti e partecipanti alle attività organizzate dall'Associazione”. FORMAZIONE A DISTANZA - PRIMO FINE SETTIMANA

27 OBIETTIVI E LINEE STRATEGICHE COMITATI REGIONALI/ PROVINCIALI
PRÂGMATA Laboratorio di consulenza per le organizzazioni OBIETTIVI E LINEE STRATEGICHE COMITATI REGIONALI/ PROVINCIALI STATUTO AICS: Artt. 38, 40 OBIETTIVO GENERALE: PROMUOVONO NEL TERRITORIO DI COMPETENZA I PROGRAMMI NAZIONALI DI ATTIVITÀ E IL RAGGIUNGIMENTO DELLE FINALITÀ STATUTARIE DELL'ASSOCIAZIONE. LINEE STRATEGICHE: Comitati regionali e provinciali organizzano e gestiscono nel territorio di competenza, direttamente o tramite strutture collegate, le attività di livello regionale o interprovinciale previste dallo Statuto, anche in collaborazione con le altre articolazioni territoriali dell'Associazione. Gestiscono le iniziative nazionali di cui all'art. 10 del presente Statuto su delega della Direzione Nazionale. Coordinano l'iniziativa associativa dei comitati provinciali e/o zonali. Concorrono alla definizione e alla verifica delle scelte attuate dagli organismi nazionali. Rappresentano l'Associazione nei confronti delle sedi istituzionali e della società civile sul territorio regionale. STATUTO AICS: ART. 40 Art 40 I Comitati Regionali “1 L'insieme dei soci collettivi affiliati ai Comitati provinciali e zonali che hanno sede nel territorio di una regione, purché il numero delle società sportive non sia inferiore a 3, costituisce il Comitato Regionale. - 2 Conformemente al punto 2 dei principi emanati dal CONI, in presenza di un numero di società sportive inferiore a 3, nel territorio della Regione è istituita la figura del Delegato, per coordinare l'attività delle associazioni presenti. - 3 I Comitati regionali organizzano e gestiscono nel territorio di competenza, direttamente o tramite strutture collegate, le attività di livello regionale o interprovinciale previste dallo Statuto, anche in collaborazione con le altre articolazioni territoriali dell'Associazione. 4 Promuovono nel territorio di competenza i programmi nazionali di attività e il raggiungimento delle finalità statutarie dell'Associazione. - 5 Gestiscono le iniziative nazionali di cui all'art. 10 del presente Statuto su delega della Direzione Nazionale. - 6 Coordinano l'iniziativa associativa dei comitati provinciali e zonali. - 7 Concorrono alla definizione e alla verifica delle scelte attuate dagli organismi nazionali. - 8 Rappresentano l'Associazione nei confronti delle sedi istituzionali e della società civile sul territorio regionale.” FORMAZIONE A DISTANZA - PRIMO FINE SETTIMANA

28 Laboratorio di consulenza
PRÂGMATA Laboratorio di consulenza per le organizzazioni IL RUOLO DEL DIRIGENTE COMITATO REGIONALE E PROVINCIALE: LE COMPETENZE GESTIONALI competenze di gestione risorse umane competenze di progettazione e coordinamento progetti competenza di monitoraggio e valutazione efficacia competenze di gestione delle esigenze associative in ambito giuridico e fiscale competenze di intercettazione e gestione risorse economiche competenze di riferimento alla cultura di squadra competenze di attivazione e mantenimento reti interne all’associazione ed esterne con il territorio competenza gestione interlocuzione con enti istituzionali e territorio

29 5) L'attività sportiva dell'Associazione è di natura dilettantistica ed è retta dalle norme statali che la disciplinano. 6) Le attività a carattere agonistico sono organizzate nel rispetto dei regolamenti tecnici delle Federazioni Sportive Nazionali e delle Discipline Sportive Associate. 7) In armonia coi principi che reggono i rapporti tra il C.O.N.I. e gli enti di Promozione Sportiva, contribuisce all'organizzazione ed allo svolgimento delle attività sportive e formative anche attraverso accordi e apposite convenzioni che può stipulare con le Federazioni Sportive Nazionali e le Discipline Sportive Associate, per il miglior raggiungimento delle rispettive finalità e nel rispetto di quanto sancito dall'art. 2, lettera d, Titolo Primo della "Nuova Disciplina tra CONI ed Enti di Promozione Sportiva". (ex art.2)

30 Processi Organizzativi
PRÂGMATA Laboratorio di consulenza per le organizzazioni Processi Organizzativi Produzione/Servizi (Efficacia) Comportamenti Organizzativi Risultato Obiettivo (Efficienza) Controllo/analisi di Gestione DEFINIZIONE DI PROCESSO: TUTTO CIO’ CHE CONSENTE LA TRASFORMAZIONE DI UN OBIETTIVO (ASTRATTO) IN RISULTATO (CONCRETO) (Efficienza) FORMAZIONE A DISTANZA - PRIMO FINE SETTIMANA

31 Definizione di Competenza
Modalità tecnico-operative(S.F.EFFICACIA) e relazionali (S.E. EFFICIENZA) che consentono di anticipare scenari futuri possibili.

32 PRÂGMATA Laboratorio di consulenza per le organizzazioni Piramide della stratificazione dei ruoli all'interno di una organizzazione I ruoli al vertice della piramide organizzativa definiscono e gestiscono i processi per il perseguimento degli obiettivi stabiliti I ruoli alla base della piramide sono chiamati rendere attuativi i processi definiti I ruoli decisionali definiscono gli obiettivi dell’organizzazione SE SF

33 Percorso del salmone è colpa dei miei sottoposti
PRÂGMATA Laboratorio di consulenza per le organizzazioni Percorso del salmone è colpa dei miei sottoposti è colpa dei responsabili


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