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Ministero dellIstruzione, dellUniversità e della Ricerca Dipartimento per la Programmazione Direzione Generale per gli Affari Internazionali Progetto realizzato.

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Presentazione sul tema: "Ministero dellIstruzione, dellUniversità e della Ricerca Dipartimento per la Programmazione Direzione Generale per gli Affari Internazionali Progetto realizzato."— Transcript della presentazione:

1 Ministero dellIstruzione, dellUniversità e della Ricerca Dipartimento per la Programmazione Direzione Generale per gli Affari Internazionali Progetto realizzato 1° Circolo Didattico De Amicis – San Cataldo

2 Lincontro del nostro progetto formativo con il mondo scolastico europeo nasce nel 2001, anno del primo partenariato Socrates–Comenius 1 con le scuole di Den Helder (Olanda) e di Gorlice (Polonia) denominato In viaggio con… e proseguito con Tasselli di un solo mondo con le scuole di Milena (Italia), ST. Nicolas (Belgio) e Gorlice (Polonia) Prima Giornata Europea celebrata a San Cataldo

3 Incontro con le delegazioni dei paesi partner

4 Il nostro Progetto di partenariato scolastico In Viaggio Con… ha promosso iniziative di sensibilizzazione interculturale. La nostra scuola per rispondere agli inviti di rinnovamento, sospinta e motivata da urgenze e problemi educativi emergenti, naviga a pieno ritmo nei progetti e nelle iniziative di educazione interculturale, segno di una sensibilità che va coltivata e promossa. Si sono realizzate esperienze interculturali con partner ufficiali e non, istituendo una vera e propria rete di partenariato per favorire lo scambio culturale fra le diverse realtà. Si sono stabilite forme di collegamento, anche informali, per il confronto di esperienze e di strategie educative.

5 I bambini della Polonia e dell Olanda incontrano gli alunni del 1°Circolo San Cataldo

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7 Il progetto attenziona la fruizione del patrimonio culturale come efficace veicolo per il rinnovamento del sapere. La conoscenza dei beni culturali viene posta alla base delleducazione alla cittadinanza ed alla memoria storica, viste nella loro dimensione nazionale ed europea. Liniziativa ha favorito la promozione dei principi dellaccoglienza, dei valori della solidarietà e della democrazia, per ampliare gli orizzonti culturali degli alunni coinvolti. In tal modo si è voluto implementare la consapevolezza della propria identità e delle proprie radici, al fine di acquisire gli abiti mentali della condivisione, della tolleranza, del rispetto reciproco e favorire il superamento di condizionamenti culturali stereotipati e pregiudiziali.

8 I bambini di San Cataldo accolgono le scuole partner

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10 una programmazione comune fra insegnanti delle scuole italiane e straniere, la conoscenza delle differenti esperienze culturali e professionali, lo scambio di produzione e materiali didattici realizzati dagli alunni. Polonia - Auschwitz Incontro con le delegazioni Italia - Agrigento Tali esperienze sono state significative, ai fini del cambiamento e dellinnovazione e della diffusione di attività fondate su:

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12 Scoprire nei propri territori tracce delle culture di altri popoli.

13 Favorire negli alunni la capacità di Abitare il limite, quel luogo che pur preservando la propria identità consente di essere più prossimi alle alterità

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15 Realizzare scambi tra le diverse realtà di Valigie Tematiche contenenti: materiali didattici frutto di ricerche e azioni su contenuti specifici come ad esempio alimentazione, giochi e giocattoli, ambiente; prodotti, manufatti tipici e folkloristici realizzati e/o recuperati dagli alunni nell ambiente, relativi alle tematiche considerate

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19 Stesura di un libro a capitoli alterni: Ciascun capitolo (scritto dagli alunni delle diverse realtà, nella propria lingua) racconta la storia di 3 bambini che si incontrano nei diversi paesi per trascorrere una vacanza insieme. La storia è stata ideata a seguito di una ricerca- azione sugli aspetti storici, artistici, economici e naturalistici di ciascuna nazione ed ha favorito la produzione e lo scambio di CD multimediali, videocassette, fotografie, carte tematiche su tradizioni, feste, musiche, monumenti e specialità gastronomiche.

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22 Gli alunni negli anni hanno avuto non solo lopportunità di conoscere e visitare paesi stranieri, ma soprattutto la possibilità di vivere in modo autonomo unesperienza ricca di stimoli culturali e umani. Particolare rilevanza all interno di ogni viaggio ha assunto il tempo trascorso con le famiglie dei loro coetanei, che ha permesso concretamente di conoscere in prima persona lingue, culture e abitudini diverse da quelli della terra di origine.

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24 Agli Stage Europa (tenutisi in occasione dei diversi incontri) hanno partecipato oltre alle delegazioni estere, i genitori degli alunni, rappresentanze del mondo istituzionale ed associativo locale, operatori culturali e scolastici di diverse realtà scolastiche locali

25 Queste iniziative hanno favorito un coinvolgimento fattivo dei territori che da un canto hanno «messo in vetrina» le loro peculiarità sociali, naturali ed antropologiche e dallaltra si sono avventurati, con curiosità ed interesse, nella scoperta dei misteri rappresentati dalle diversità etniche, religiose ed umane.

26 Durante tali iniziative sono stati allestiti atelier artistici, animazioni e performance curate dalle delegazioni, laboratori attivi di tipo gastronomico ed artigianale. Nelloccasione sono stati promossi workshop per favorire il confronto tra le diverse realtà scolastiche, larricchimento metodologico e didattico ed agevolare la conoscenza dei rispettivi programmi nazionali al fine di sperimentare percorsi comuni e strategie simili di tipo euristico.

27 In questottica partendo dal programma di insegnamento francese delle scienze e dalle didattiche freinetiane della scuola belga, si sono attuate nella nostra sciola, esperienze di arricchimento dell offerta formativa imperniate sella logica delle micro-botteghe artigianali. Queste attività partono sempre da «mini stage» realizzati presso aziende artigianali locali, per riprodurre successivamente a scuola gli ambienti di lavoro visitati e dar vita a progetti finalizzati alla produzione di manufatti, prodotti ed arredi, poi messi a disposizione della comunità scolastica per attività di informazione, di sensibilizzazione e di scambio. Tali attività oltre a sperimentare mediante la didattica laboratoriale nuove strategie euristiche e ludiche hanno permesso di sperimentare nuovi percorsi mirati a prevenire forme di disagio e di emarginazione e a dar vita a nuovi processi di integrazione sociale e mediazione linguistica e culturale. Infatti in questottica sono stati costituiti allinterno dei locali scolastici una galleria dei popoli europei e un museo della didattica

28 Tutto questo mira a favorire la rottura di schemi consolidati che rinserrano gli atteggiamenti e le dinamiche relazionali all interno di logiche identitarie campanilistiche ed etnicamente elitarie. Quindi si vuol dare all azione formativa una prospettiva ed una sensibilità umana, culturale e psicologica che superi gli ostacoli rappresentati dalle frontiere. Pertanto la cooperazione europea diventa un mezzo per sviluppare una pedagogia dell umiltà capace di interlocuzioni compiute e rispettose di tutte le identità, in grado di aprirsi in modo funzionale e flessibile alle sollecitazioni che provengono da altre realtà e di progettare percorsi congruenti e coerenti con i bisogni formativi di tutti gli alunni ed in particolare di quelli che partono da una situazione di svantaggio sociale favorendo la rottura di consolidati schemi pregiudiziali e stereotipi etnicamente elitari.

29 In quest ottica, al fine di favorire l integrazione sociale scolastica degli alunni stranieri si sono realizzati percorsi di mediazione linguistica e culturale.

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31 Da questa iniziativa è arrivata una forte spinta al cambiamento, non solo per lidea di favorire lapprendimento precoce della lingua straniera,nella scuola dell infanzia, ma anche perché consente di rimodulare lofferta formativa, i percorsi didattici e le strategie di formazione degli insegnanti.

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33 Promozione di percorsi metacognitivi, attraverso un approccio ludico e creativo, che consentono agli alunni di esplorare strutture linguistiche e competenze comunicative differenti da quelle della lingua madre.

34 Si intendono incrementare le opportunità di multilinguismo introducendo nella scuola primaria l insegnamento di altre lingue europee (inglese, francese, spagnolo), linsegnamento dell arabo e dell italiano come seconda lingua.

35 Festa dell Europa 8 & 9 Maggio

36 Iniziativa promossa in collaborazione con da diverse scuole ed associazioni che consente a genitori e alunni di vivere giornate di esperienze ludico-formative ispirate a tematiche riguardanti lEuropa e lintercultura.

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38 Il vero apprendimento che ci è venuto dalle esperienze realizzate, è quello di concepire la scuola, come luogo che: accoglie l integralità della persona; ne celebra la unicità, la sacralità e linsostituibilità ; si piega sul soggetto in formazione, accompagnandolo lungo un cammino sull erba di cui sono chiari e definiti i punti di partenza e di arrivo, mentre il percorso si adatta alle effettive compatibilità e potenzialità di ognuno.

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40 La Commissione di valutazione, dopo aver preso in esame tutti gli elaborati valutabili, ha individuato dieci scuole Label. Anche la nostra scuola, il Primo Circolo Didattico De Amicis di San Cataldo ha ottenuto : Scuole Label 2010 La cerimonia di premiazione si è svolta a Milano il 18 ottobre 2010 Vedi il Filmato della premiazione


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