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Le categorie spazio-temporali. La categoria tempo nel bambino

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Presentazione sul tema: "Le categorie spazio-temporali. La categoria tempo nel bambino"— Transcript della presentazione:

1 Le categorie spazio-temporali. La categoria tempo nel bambino
Metodologie ed esperienze didattiche

2 Acquisire le principali coordinate temporali
Componenti della nozione del tempo (successione, contemporaneità, ciclicità, durata) e organizzazione metrica (giorno, ore, minuti, ma anche mese, anno, secolo ecc.) Il tempo fisico e il tempo storico La linea del tempo Esercizi sulle sequenze temporali (prima, dopo – successione) (mentre, durante – contemporaneità) L’idea di durata: la percezione psicologica (carattere intensivo) e la durata reale (carattere estensivo) L’organizzazione metrica del tempo: giorno, settimana, mese, anno

3 Un anno vissuto insieme
Conoscenze sul concetto di tempo: calendario, data, cronologia, durata… Operazioni cognitive di tipo storico: fonte orale, fonte scritta, evento, fatto, mutamento, trasformazione, periodo L’esperienza didattica: a partire dall’inizio dell’anno si annotano su un “diario di bordo” gli eventi principali della classe (didattici e personali)… dopo alcuni mesi (metà anno?) si cerca di ricostruire il passato della classe (ricordi orali, fonti scritte, registrazioni…); si confrontano ricordi e fonti scritte su una lunga striscia di carta – un calendario in orizzontale – si trascrivono per ogni giorno fatti e avvenimenti Riflessioni sul concetto di fonte orale-fonte scritta, fatto, durata, periodo, data, trasformazione… A fine anno si srotola la lunghissima striscia nel cortile e i bambini ripercorrono, giocando e riflettendo, il loro primo anno di scuola elementare

4 Il passato personale Dalla retrospezione di un anno al passato del bambino come campo tematico scelto Il lavoro sulle fonti [di ambito familiare (fotografie, oggetti, giocattoli - racconti), amministrativo (certificato)]: raccolta e classificazione (fonte orale, scritta, iconografica…) analisi delle fonti e inferenze organizzazione delle informazioni (successione, contemporaneità) tematizzazione (linguaggio, gioco, alimentazione…) individuazione dei mutamenti Verifiche: “leggere” il proprio passato cogliendo successioni e/o trasformazioni, valutare quali fonti sono più attendibili, organizzare un breve testo

5 Il passato familiare La ricerca si estende all’”albero genealogico” fino ai bisnonni Fonti di ambito familiare (memorie orali e fotografie), amministrativo (anagrafiche), letterario (annali, libri di storia locale) Costruzione di grafici temporali per mettere a confronto le generazioni (una striscia per bambino, con suddivisione per anni a partire dal bisnonno più lontano nel tempo; strisce del tempo disposte parallele) Considerazioni sul periodo storico di nonni e bisnonni, eventi storici e di storia locale per contestualizzare il passato familiare Approfondimento sui lavori svolti dalle varie generazioni – riflessione sui settori (primario – secondario – terziario): costruzioni di grafici (numero di bisnonni contadini, nonne casalinghe, mamme lavoratrici) e considerazioni sui mutamenti delle occupazioni nel tempo… Operazioni cognitive: chiedersi il perché dei mutamenti, formulare problemi, fare ipotesi, ottenere spiegazioni, collegare le informazioni Allargare ad altri temi: abbigliamento, alimentazione, utensili, gioco…

6 Il tempo fisico e il tempo storico
Il tempo fisico è assolutamente omogeneo Il tempo storico non è uniforme (pur procedendo cronologicamente per secoli, anni…): periodi in cui scorre lento (preistoria), periodi di accelerazione (rivoluzione francese) Il tempo storico è organizzato anche per epoche: periodi caratterizzati da modi di vita sostanzialmente costanti (quadri di civiltà) L’insegnamento della storia si muove tra due poli: analisi di quadri di civiltà (aspetti strutturali in un’ottica più statica) e presentazione di eventi che determinano o accompagnano le trasformazioni (in un’ottica dinamica del processo storico) Contestualizzazione temporale e spaziale (grafici temporali e cartine geostoriche)

7 La preistoria Introduzione al metodo storico
Preconoscenze spontanee, acquisite dai media, a casa, a scuola Ricostruire il passato: - Il passato non esiste più e non si può risuscitare - esistono tracce di quel passato che ci danno informazioni - lo studioso (storico, archeologo) trae informazioni da quelle tracce (fonti), le elabora e formula ipotesi sulla vita nel passato lontano - per la preistoria le tracce sono molto rare, si riferiscono alla vita materiale (ossa, selci, pollini, resti di focolai, crani…) - con i reperti trovati e l’aiuto di altre scienze (biologia, geologia, botanica …) gli studiosi sono riusciti a ricostruire il modo di vita degli uomini primitivi ma la ricostruzione – in forma di testo storico – è sempre parziale e provvisoria perché nuovi ritrovamenti archeologici possono arricchire o modificare il quadro descritto

8 Laboratori didattici in Trentino (1)
Soprintendenza per i beni archeologici della PAT (Trento): 15 laboratori didattici e 5 di ricerca storica (scavo archeologico e ricerca), percorsi tematici, percorsi sulle tecnologie (argilla, tessitura, rame, tecniche decorative in età romana), 5 percorsi cronologici. Consulenza alle scuole per percorsi sul territorio e formazione docenti. Museo tridentino di Scienze Naturali (Trento): sezione sulla Preistoria con laboratori (cacciatori-raccoglitori, archeologia…) e visite guidate a siti archeologici (palafitte del Lago di Ledro) Castello del Buonconsiglio (Trento): percorsi di ricerca sull’arte medievale e moderna, Trento rinascimentale e città del Concilio, castelli trentini (Castel Beseno, Castel Stenico). Materiali didattici, formazione docenti.

9 Laboratori didattici in Trentino (2)
Museo Diocesano Trentino (Trento): proposte didattiche di storia e storia dell’arte locale (S. Vigilio, la cattedrale, Bernardo Cles, Trento antica); lettura guidata di opere d’arte (quando il quadro racconta… Preziosi altari, Dentro lo scrigno…) Museo Storico Italiano della Guerra (Rovereto): laboratori con utilizzo di documenti su tematiche di storia contemporanea; percorsi nel museo, sul territorio, sulla città. Museo Storico in Trento Onlus (Trento). Per la scuola elementare: laboratori di simulazione; laboratori sui documenti; il Museo nascosto; itinerari multimediali nella storia. Corsi di formazione per docenti, materiali on line, convenzioni con le scuole.

10 Laboratori didattici in Trentino (3)
Museo Civico (Rovereto): attività didattica di tipo scientifico, geologico-naturalistico, archeologico. Visite guidate a siti archeologici (paleolitico, neolitico, età romana). Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico. Museo Civico (Riva del Garda): proposte didattiche in ambito archeologico, storico e artistico. Percorsi sul territorio, laboratori di ricerca archivistica, visita al museo; laboratori di costruzione di oggetti e manipolazione; simulazione di scavi. Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina (San Michele all’Adige): sezione didattica con laboratori e percorsi tematici: analisi e manipolazione di oggetti, operazioni concrete (fare il burro, tessere, macinare), tecniche tradizionali, informazioni. Materiali didattici multimediali.


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