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Le virtù teologali si riferiscono direttamente a Dio Sono specifiche della morale cristiana. Non sono il frutto di un impegno umano, ma sono virtù infuse.

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Presentazione sul tema: "Le virtù teologali si riferiscono direttamente a Dio Sono specifiche della morale cristiana. Non sono il frutto di un impegno umano, ma sono virtù infuse."— Transcript della presentazione:

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2 Le virtù teologali si riferiscono direttamente a Dio Sono specifiche della morale cristiana. Non sono il frutto di un impegno umano, ma sono virtù infuse Loro fondamento è lapartecipazione della natura divina Le 3 VIRTU TEOLOGALI

3 Le virtù teologali fondano, animano e caratterizzano lagire morale del cristiano. Esse informano e vivificano tutte le virtù morali. Sono infuse da Dio nellanima dei fedeli per renderli capaci di agire quali suoi figli e meritare la vita eterna. Sono il pegno della presenza e dellazione dello Spirito Santo nelle facoltà dellessere umano

4 « La fede è la virtù teologale per la quale noi crediamo in Dio e nelle verità che Egli ha rivelato, secondo gli insegnamenti della Chiesa » FEDE

5 È compito del credente: custodirla: deve conservare la fede ricevuta. Pecca chi la nega o si mette in pericolo di perderla. aumentarla: in quanto virtù teologale, deve fare in modo di aumentare la propria fede, pregando e ricevendo i Sacramenti difenderla: ha lobbligo di combattere gli errori che si possano divulgare contro di essa diffonderla: deve impegnarsi a testimoniarla e a propagarla nei confronti di chi non ha mai sentito parlare del messaggio cristiano o ignora alcuni suoi contenuti

6 «La speranza è la virtù teologale per la quale noi desideriamo e aspettiamo da Dio la vita eterna come nostra felicità, riponendo la nostra fiducia nelle promesse di Cristo e appoggiandoci all'aiuto della grazia dello Spirito Santo per meritarla e perseverare sino alla fine della vita» «Manteniamo senza vacillare la professione della nostra speranza, perché è fedele colui che ha promesso» (Eb 10, 23) SPERANZA

7 «È la virtù teologale per la quale amiamo Dio sopra ogni cosa e il prossimo per amore di Dio» Lamore a Dio e lamore al prossimo hanno la stessa fonte, ma tra di loro cè una gerarchia. Il primo è lamore a Dio, il quale è, allo stesso tempo, fonte e radice dellamore al prossimo. Lamore al prossimo è, a sua volta, segno che lamore a Dio è autentico e non falso. CARITA

8 «Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché lamore è da Dio: chiunque ama è generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore. In questo si è manifestato lamore di Dio per noi: Dio ha mandato il suo Figlio unigenito nel mondo, perché noi avessimo la vita per Lui. In questo sta lamore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è Lui che ha amato noi» (1 Gv 4, 7-10).

9 Io non ti vedo, ma dentro ti sento come lo scorrere del Tempo, la primavera, l'estate, l'autunno, il freddo, e poi l'Eterno.


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