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I diritti locali tra Comuni e monarchie

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Presentazione sul tema: "I diritti locali tra Comuni e monarchie"— Transcript della presentazione:

1 I diritti locali tra Comuni e monarchie

2 Italia comunale: gli statuti
Straordinaria fioritura, espressione dell’autonomia conquistata nel corso del XII secolo Baluardo della libertà comunale, protetto da rigorosi canoni interpretativi Rinvio ai paragrafi sull’argomento di Comuni e Impero

3 Gli statuti Alberto da Gandino: Quaestiones statutorum
A verbis statuti non est recedendum Difesa rigorosa del dettato statutario contro le interpretazioni ‘manipolatrici’ dei giuristi, che sostengono, dal loro canto, L’interpretazione passiva della norma statutaria alla luce dei principi del diritto comune

4 Il Regno di Sicilia e le consuetudini
1130: nascita del Regno dopo la conquista normanna nel secolo precedente Fioritura di consuetudini Consuetudini di Bari redatte dai giudici Andrea e Sparano Tavola di Amalfi: raccolta alluvionale di consuetudini riunite alluvionalmente tra il sec. XII ed il XIX, in uso fino al Seicento

5 Il Regno di Sicilia e le consuetudini
Statuti di Benevento ( approvato nel e definitivamente pubblicato nel 1230) con una graduazione delle fonti del seguente tenore: «primum capitulum est ut secundum consuetudines approbatas, et legem longobardam, et eis deficientibus secundum legem romanam iudicetur» Consuetudines neapolitanae, poste in vigore dal 1306 Consuetudini di Messina Il fenomeno consuetudinario, dapprima sviluppato secondo maggiori margini di autonomia, è sottoposto dai Normanni e dagli Svevi a controllo

6 Il Regno di Sicilia e la legislazione regia
1140: Assise di Ariano di Ruggero II Liber Constitutionum (Liber Augustalis) di Federico II di Svevia: 1231 Il più grande monumento legislativo laico dell’età bassomedievale, ordinato in tre libri dedicati al diritto pubblico, al diritto penale, al processo e al diritto privato Esempio precoce di un’attività legislativa regia ordinata, tendenzialmente sistematica e ricca

7 Il Regno di Sicilia e la legislazione regia
Graduazione delle fonti 1. Liber Constitutionum 2. Consuetudini locali 3. Il diritto longobardo come diritto territoriale 4. Il diritto comune romano L’opera, in vigore sino al Settecento, è accompagnata dall’ apparato di glosse di Marino da Caramanico e dai commentari di Andrea da Isernia e di altri giuristi

8 Il Regno di Germania La frammentazione politica si riflette sul versante legislativo: Landrechte e Stadtrechte Landrechte: Sachsenspiegel ( ) (Specchio sassone), composto dal giurista Eike von Repgow: testo, dapprima in latino, poi trasposto nel tedesco della Sassonia, capace di forte influenza sui testi successivi consuetudinari dell’area tedesca. Combinazione di due modelli processuali: il sistema probatorio prevede il duello, la testimonianza e il giuramento

9 Il Regno di Germania Landrechte (diritti territoriali):
Scwabenspiegel ( ) (Specchio svevo), derivato dallo Sachsenspiegel: vede la luce ad Augsburg in Baviera. Combinazione di norme consuetudinarie bavaresi, capitolari franchi, norme imperiali, testi romanistici e canonistici. Stadtrechte (Diritti delle città), analoghi ai nostri statuti, con sfera però circoscritta alle mura cittadine (a differenza dei nostri statuti spesso estesi al contado)

10 Il Regno di Francia Distinzione del territorio in due grandi aree
Pays de droit écrit nella Francia Meridionale, dove è radicata la tradizione romanistica, alimentata dalla diffusione del Breviario Alariciano e del Corpus iuris civilis , rinnovato dalla scienza del diritto di impronta bolognese. Convivono consuetudini locali, messe per iscritto, accanto al diritto romano come diritto sussidiario Il fenomeno delle renunciationes alle norme romane (es. rinuncia ai benefici del s.c. velleiano)

11 Il Regno di Francia Livre de Jostice et de Plet: consuetudini di
Orléans Etablissements de Saint Louis (1270): consuetudini dell’Anjou e di Tours Coutumes de Beauvaisis scritte da Philippe de Beaumanoir(ca. 1280) della contea di Clermont

12 Il Regno di Francia Pays de droit coutumier nel Nord della Francia: influsso della legge salica combinato con elementi diversi di formazione consuetudinaria Testi scritti: Coutumier di Normandia (fine sec. XII) Grand coutumier de Normandie (ca. 1270) integrato da norme romane Très Ancienne Coutume de Bretagne ( ) Grand coutumier de France (XIV secolo) : consuetudini di Parigi destinate ad una grandissima influenza su tutto il territorio francese

13 Il Regno di Francia Ordonnance di Filippo il Bello (1312) volta a disciplinare l’insegnamento del diritto civile e canonico nell’università di Orléans: la Francia è un paese a diritto consuetudinario; il diritto romano è ammesso a titolo di consuetudine locale approvata dal re e non in quanto diritto imperiale Nell’insegnamento del diritto e nella prassi il diritto romano è da considerarsi ratio scripta (raison écrite), espressione dei principi razionali di giustizia Dal 1454, con l’ordonnance di Montil-lez Tours di Carlo VII, si avvia il processo di redazione scritta delle coutumes

14 La Penisola iberica Dal sec. IX al XIII diritti locali fonte prevalente del diritto in Spagna Cartas pueblas (carte di popolazione) Fueros municipali «brevi » Fueros municipali più estesi (verso la fine del sec. XII) con largo utilizzo di sentenze giudiziali

15 La Penisola iberica 4 famiglie di Fueros
Fuero de Jaca e de Tudela: area aragonese e navarra Fuero de Salamanca : area dell’Estremadura leonese Fuero de Cuenca (1233) : area dell’Estremadura castigliana Costums de Lérida (1228) e Tortosa (1279) : area catalana

16 La Penisola iberica A partire dal secolo XIII si manifesta tendenza alla costruzione di testi uniformi, unificati per aree territoriali Fuero general ( ) in Navarra Fueros de Aragon (1247) in Aragona (senza prevalenza sui diritti locali) Usatges di Barcellona ( Usatici) (ca. 1160) con ampia circolazione al di fuori della Catalogna Fuero Juzgo (I metà XIII sec.) promosso da Ferdinando III in Castiglia: traduzione in castigliano del Liber iudiciorum Fuero Real voluto da Alfonso X (1255) per la Castiglia: testo unificante sulla base del Liber iudiciorum anche con disposizioni tratte dal Liber Extra, esteso a molte città castigliane

17 La Penisola iberica Las Siete Partidas ( ) (Pandectas castillanas), opera promossa da Alfonso X di Castiglia, composta da giuristi dotti tra cui Fernando Martinez de Zamora (allievo di Azzone): monumento legislativo destinato a grande influenza 7 libri tratti quasi interamente dalle fonti romano-canoniche medievali normative e dottrinali (vi sono alcune norme castigliane) Non entrano immediatamente in vigore Ordinamiento de Alcalà (1348) di Alfonso XI le mette in vigore come diritto sussidiario dopo il diritto regio e i Fueros locali

18 Scandinavia Dal Duecento sono messe per iscritto le consuetudini locali delle province dei tre regni di Danimarca Svezia e Norvegia Es. : Lex Iutiae (1241) in Danimarca Consuetudini del Västergötland in Svezia Norvegia: Magnus Lagaböter promuove testo legislativo esteso all’intero territorio norvegese (1270)

19 Scandinavia Svezia: Magnus Eriksson promuove un testo legislativo (Landslag) esteso all’intero territorio svedese extraurbano (ca. 1350) ed un altro (stadtlag) per quello urbano (1352), in vigore fino al 1734 Edsöre : patti giurati tra i sudditi ed il re per la conservazione della pace pubblica, sanzionati dai giudici del re in caso di violazione : strumento di potenziamento dei poteri monarchici


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