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LICEO SCIENZE UMANE “G.GENTILE”

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Presentazione sul tema: "LICEO SCIENZE UMANE “G.GENTILE”"— Transcript della presentazione:

1 LICEO SCIENZE UMANE “G.GENTILE”

2 modo di essere o associazione criminale?
Mafia e mafie modo di essere o associazione criminale?

3 Etimologia del termine
Termine arabo “Mu’afak”: protezione dei deboli Termine arabo “Mà hias”: spacconeria Derivazione dall’arabo parlato “Mà-fi-ha”: non c’è, non esiste Acronimo della frase “Morte Ai Francesi Indipendenza Anela” “Ma-ffia, ma -ffia” ovvero “mia figlia, mia figlia” Derivazione dal dialetto toscano “maffia” (miseria, ostentazione o spocchia)

4 “ I mafiusi della Vicaria”
(1863) dramma dialettale di Giuseppe Rizzotto e Gaetano Mosca Ebbe un successo esorbitante tanto da diffondere su tutto il territorio nazionale l’immagine del mafioso visto come “uomo d’onore”, individuo che, aderendo ad un sodalizio, si contrappone alle Istituzioni

5 Seconda metà dell’ottocento
In questi anni il termine mafia compare in documenti ufficiali e comunicazioni di funzionari dello Stato per indicare sia un “modo” di comportarsi estesamente diffuso nella società siciliana sia un’associazione a delinquere.

6 MAFIA Associazione Criminale Comportamento Mentalità Stato d’animo
“fenomeno complesso, polimorfico, consistente nell'uso di pratiche di violenza e di illegalità da parte di strati sociali dominanti o tendenti a diventare tali allo scopo di accumulare ricchezza e acquisire posizioni di potere, avvalendosi di un codice culturale non immodificabile e di un relativo consenso sociale…” U. Santino - L'antimafia difficile

7 “sistema che in Sicilia contiene e muove interessi economici e di potere di una classe che approssimativamente possiamo dire borghese; e non sorge e si sviluppa nel vuoto dello Stato ( cioè quando lo Stato, con le sue leggi e le sue funzioni, è debole o manca) ma dentro lo Stato. La mafia insomma altro non è che una borghesia parassitaria, una borghesia che non imprende ma soltanto sfrutta…” Leonardo Sciascia

8 “COSA NOSTRA” STRUTTURA
CUPOLA INTERPROVINCIALE CUPOLA PROVINCIALE CAPO-MANDAMENTO Mandamento CAPO-DECINA Decina CAPO-FAMIGLIA Famiglie

9 Arruolamento Coraggio e spietatezza Situazione familiare trasparente
Mancanza di vincoli con “sbirri” la prova di coraggio non è richiesta per professionisti, pubblici amministratori e imprenditori che prestano solo opera di fiancheggiamento e copertura in attività apparentemente lecite

10 GIURAMENTO DI FEDELTA’
Rito d’iniziazione Il neofita viene studiato, vagliato con attenzione portato in un luogo isolato con tre uomini d’onore GIURAMENTO DI FEDELTA’ gli viene punto un dito il sangue viene versato su un’immagine sacra l’immagine sacra viene bruciata viene tenuta in mano fino a che bruci interamente. viene pronunciata la formula: “ le mie carni devono bruciare come questa santina se non manterrò fede al giuramento”.

11 “ Uomo d’onore” si resta fino alla morte.
Le conoscenze del singolo "uomo d'onore" sui fatti di “Cosa Nostra” dipendono essenzialmente dal grado che lo stesso riveste nell'organizzazione

12 “ chistu è a stissa cosa” (questi è la stessa cosa)
Codice d’onore rispettare la consegna del silenzio la loquacità non è apprezzata obbligo assoluto di dire la verità Anche la presentazione di un “uomo d’onore” è puntualmente regolamentata dal codice di “Cosa Nostra” “ chistu è a stissa cosa” (questi è la stessa cosa)

13 L’arresto e la detenzione non spezzano i vincoli con Cosa Nostra ma attivano una solidarietà tra i vari appartenenti alla mafia. Se la detenzione riguarda un capo, questi è sostituito dal suo vice con il quale mantiene i contatti. Il capo, finita la detenzione, può chiedere, e ne ha il diritto, di venire a conoscenza delle decisioni adottate dal vice. Chi viene espulso ha l’obbligo del silenzio e non può avere contatti con altri membri di Cosa Nostra. Divieto di fare ricorso alla giustizia statale

14 mafia e mafie Sicilia: Cosa Nostra Campania: Camorra
Calabria: ‘Ndrangheta Puglia: Sacra Corona Unita e Remo Lecce Libera

15 “ essa è divenuta certamente un problema europeo, anzi mondiale.
La mafia però non è solo un problema locale o nazionale “ essa è divenuta certamente un problema europeo, anzi mondiale. A simboleggiare questo cambiamento, oggi non si parla quasi più di mafia, ma di mafie” Rita Borsellino

16 mafia all’estero Stati Uniti: Cosa Nostra Americana
Ex Urss: Organizatsva Giappone: Yakuza Turchia: Mafia Turca Cina: Triadi Nigeria: mafia Nigeriana Bulgaria: mafia Bulgara Messico: mafia Messicana Albania: mafia Albanese Colombia: Narcos

17 mafia vecchia mafia nuova
Era contraddistinta da un preciso “codice d’onore”. Non era permesso uccidere donne e bambini. È più violenta. Ha un carattere transnazionale Minaccia persone, settori e attività prima fuori dal suo raggio d’azione

18 Boss mafioso Imprenditore, industriale, uomo legato a banche, agenzie finanziarie, alla Borsa Si occupa personalmente delle decisioni di maggiore rilevanza. Partecipa a Consigli d’Amministrazione di banche e grandi società. Ricicla il denaro “sporco” investendo in Borsa, acquistando azioni e titoli, fondando imprese e società. “ L’imprenditore mafioso è più concorrenziale rispetto a quello tradizionale visto i metodi illegali che utilizza”

19 Attività illecite Traffico d’armi Prostituzione Contraffazione
Contrabbando di sigarette Traffico di stupefacenti Traffico di profughi clandestini Gioco d’azzardo Sequestri di persona Racket delle estorsioni e usura Furti Appalti Traffico di scafi Frodi agricole ai danni dell’UE

20 Economia della Mafia Il giro d’affari di Cosa Nostra, secondo recenti stime fornite dall’Eurispes, ammonta a 13 miliardi di euro l’anno 8.005 milioni in traffico di droga 2.841 milioni da crimini legati ad imprese (appalti truccati) 1.549 milioni dal traffico di armi 351 milioni dall’estorsione e dall’usura 176 milioni dalla prostituzione.

21 Circolazione illecita dei capitali
correnti monetarie che transitano da un istituto finanziario all’altro, da un Paese all’altro finché diventa impossibile individuare l’origine del flusso. Sono gestite da professionisti preparati appositamente

22 Due provvedimenti “allarmanti” adottati dall’Italia
Legge sul rientro dei capitali dall’estero Regolamenta le modalità per certificare che i capitali destinati a tornare in patria non siano provenienti da azioni criminali Legge sulle rogatorie internazionali Regolamenta le modalità di acquisizione all’estero delle prove di comportamenti illeciti. Le modalità previste appaiono farraginose e ostacolano il lavoro della magistratura

23 Mafia e Politica La politica contribuisce a perpetuare e a sviluppare il fenomeno mafioso, assicurando l'impunità, facendo funzionare le Istituzioni in modo da ospitare e favorire soggetti e attività direttamente o indirettamente collegati con i mafiosi, erogando il denaro pubblico ai mafiosi e ai loro alleati, criminalizzando le Istituzioni con l'introiezione di metodi e comportamenti illegali e mafiosi. È un discorso che comincia da lontano (basti ricordare la politica della Sinistra negli anni Ottanta del XIX secolo) e che finora non è stato smentito. Umberto Santino (Mafia e politica dalla prima alla seconda Repubblica)

24 La mafia concorre alla produzione della politica nei seguenti modi:
uso politico della violenza, con i cosiddetti delitti politico-mafiosi formazione delle rappresentanze nelle Istituzioni controllo sull'attività politico-amministrativa.

25 uso politico della violenza
I delitti politico-mafiosi non si qualificano come tali solo per la personalità della vittima ma anche per la finalità che essi perseguono in quanto mirano a bloccare processi che possono svilupparsi pericolosamente per i mafiosi e i loro alleati e a innescare dinamiche favorevoli alla evoluzione della mafia

26 Mafia, sistema elettorale e rappresentanza politica
In materia di rappresentanza, di sistema elettorale e di votazione la mafia non incontra alcuna difficoltà a individuare e ad appoggiare i propri referenti

27 Leggi n. 55 del 19 marzo 1990 e n. 16 del 18 gennaio 1992: preclusione alla possibilità di candidarsi alle elezioni amministrative per chi è sottoposto a giudizio penale o a misura di prevenzione, ancorché non definitiva, per associazione mafiosa o per favoreggiamento, o per altri reati alle elezioni politiche c'è comunque il via libera alla candidatura di imputati per gli stessi reati

28 L'art. 11 ter della legge n. 356 del 7 agosto 1992 ha introdotto il reato di scambio elettorale politico-mafioso In realtà il più delle volte non sono i mafiosi a cercare i candidati e l'oggetto dello scambio non è tanto la dazione di una somma di denaro quanto l'avvio di un rapporto che tornerà utile quando si presenterà l'occasione.

29 Controllo sull’attività politico-amministrativa
identificazione-compenetrazione con gruppi politici e burocratici rapporto di scambio, permanente o limitato con gli stessi presenza in organi elettivi come i consigli comunali

30 I mafiosi sono presenti direttamente come consiglieri comunali, assessori o sindaci, oppure hanno rapporti di parentela, di amicizia o di affari con rappresentanti delle Istituzioni Esercitano quindi un condizionamento che si concretizza nell'inosservanza del principio di legalità, nel mancato soddisfacimento dei diritti dei cittadini, nel favorire gli interessi di mafiosi e privati.

31 punto d'incontro tra mafia, imprenditori, funzionari e politici
Appalti punto d'incontro tra mafia, imprenditori, funzionari e politici “lucrare tangenti, collocare mano d'opera nei subappalti, far acquisire le forniture alle ditte "amiche". Ma l'obiettivo generale è più ambizioso: con le mani sugli appalti Cosa Nostra riesce a controllare gli aspetti essenziali della vita politica ed economica del territorio, perché condiziona gli imprenditori, i politici, i burocrati, i lavoratori, i liberi professionisti. Questo aspetto contribuisce a rafforzare il dominio sul territorio, consolida il consenso sociale, potenzia le singole famiglie mafiose nel territorio, nella società e nell'ambiente politico ed amministrativo” Commissione antimafia (relazione su mafia e politica del 1993)

32 ASSOCIAZIONI ANTIMAFIA Operano organizzando conferenze, dibattiti aperti, manifestazioni e militanze attive Libera Fondazione Antonio Caponnetto Centro Gerbera Gialla Fondazione Giovanni e Francesca Falcone Fondazione Ezio Galiano

33 Associazione “Cuntrastamu”
Centro di documentazione siciliano “Giuseppe Impastato” Fondazione “Progetto legalità in memoria di Paolo Borsellino e di tutte le altre vittime della mafia”

34 Hanno un ruolo attivo nella
promozione della cultura alla Legalità ed alla convivenza Civile coinvolgendo direttamente la società e tutti coloro che vogliono recuperare e coltivare il senso della cittadinanza e della legalità

35 Scuola e antimafia “Purtroppo i giudici possono agire solo in parte nella lotta alla mafia. Se la mafia è un’Istituzione antistato che attiva consensi perché ritenuta più efficiente dello Stato è compito della scuola rovesciare questo processo perverso, formando giovani alla cultura dello Stato e delle Istituzioni” Paolo Borsellino

36 Professoressa Rosaria Giardina
Lavoro realizzato da Lina Montelione VB Coordinamento Professoressa Rosaria Giardina


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