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Il Bilancio delle Società di Calcio

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Presentazione sul tema: "Il Bilancio delle Società di Calcio"— Transcript della presentazione:

1 Il Bilancio delle Società di Calcio
Le Fonti Legislative e Federali Il Sistema di Valori delle Società di Calcio I Diritti alle Prestazioni dei Calciatori La Capitalizzazione dei Costi del Vivaio Le Plusvalenze di Cessione dei Calciatori Cison di Valmarino, sabato 14 dicembre 2002 Castelbrando

2 Le fonti legislative e federali
Le norme che disciplinano attualmente la redazione dei bilanci delle Società di Calcio (S.d.C.) provengono da una molteplice serie di fonti: Norme legislative Norme Federali 1) Legge n. 91 del (abolizione del vincolo sportivo) 2) D. Lgs. 127 del (bilancio di esercizio) 3) D.L. 485 del (c.d. decreto “spalmaperdite”) convertito nella Legge n. 586 del Delibera FIGC del 16 settembre 1966 Norme Organizzative Interne Federali (N.O.I.F.) Le Raccomandazioni Contabili della FIGC Delibera del 1966 è stata ripresa nel contenuto dall’art. 10 della L. 91/81 secondo cui “Possono stipulare contratti con atleti professionisti solo società sportive costituite nella forma di società per azioni o a responsabilità limitata”. E’ curioso il controsenso della delibera FIGC poiché la costituzione in SpA era una logica conseguenza della marcata inadeguatezza della precedente forma associativa delle sdc, all’interno delle quali si assisteva ormai inesorabilmente al passaggio della dimensione sportiva da finalità a strumento per perseguire obiettivi economici che paradossalmente non potevano essere distribuiti nonostante la trasformazione in società di capitali. La valorizzazione della dimensione sportivo sociale del calcio, in effetti, può proficuamente coesistere con quella più strettamente economica. Castelbrando, 14 dicembre 2002 Moreno Mancin

3 Le fonti legislative e federali
Legge n. 91/81 Eliminazione del “vincolo” a tempo indeterminato Individuazione dello “sportivo professionista” Obbligo di costituirsi come società di capitali Enti “no-profit” per legge Istituzione dell’Indennità di Preparazione e Promozione (I.P.P.) IPP: reintegrare i costi sostenuti dal club per la crescita sportiva, agonistica e di immagine del giocatore e risarcire la società che si priva delle sue prestazioni Durata max del contratto è fissata in cinque anni. Legge n° 91 non abolisce vincolo in generale, ma vincolo a tempo indeterminato: da intendersi come diritto di esclusiva a tempo indeterminato sulle prestazioni sportive di un calciatore. Il lavoratore è inquadrato come lavoratore subordinato, pur sempre sui generis. Ipp contrasta con spirito di fondo di eliminazione del vincolo, in quanto introduce un ulteriore legame tra calciatore e società. L'IPP non era obbligatoriamente prevista da L. 91/81 ma concedeva una facoltà alle singole federazioni sportive. Il ribadire l’assenza dello scopo di lucro (art. 10 c.2 L. 91/81) con l’impossibilità di ottenere un rimborso del capitale superiore alla quota capitale svuotava tali istituzioni di qualsiasi funzione manageriale poiché anche nell’eventualità del conseguimento degli utili questi non potevano essere distribuiti. L’investimento in queste aziende diveniva per lo più un fatto personale, ispirato da imprenditori mecenati che volevano dar lustro al proprio nome associandolo a quello di una società di calcio illustre. Esse sono diventate uno strumento pubblicitario per il quale una gestione ispirata a criteri di managerialità ed economicità costituiva un mero “optional”. Il diritto a percepire l’IPP si prescrive al termine della seconda stagione successiva alla scadenza contrattuale (art.98 NOIF) Castelbrando, 14 dicembre 2002 Moreno Mancin

4 Le fonti legislative e federali
Possibilità di iscrivere in apposito conto le IPP maturate al e di ammortizzarle in 3 anni Legge n. 586/96 Figlia della “Sentenza Bosman” Soppressione dell’IPP Eliminazione del divieto di distribuzione dei dividendi Abolizione del limite del V.N. azioni come importo max attribuibile alle azioni in caso di liquidazione Si prevede un “Premio di Addestramento e Formazione Tecnica” per ultima società dove il calciatore ha svolto attività dilettantistica Sentenza Bosman: 1) abolizione di qualsiasi restrizione di carattere economico alla libera circolazione dei calciatori della UE in quanto lavoratori; 2) abolizione di qualsiasi limite al numero di giocatori stranieri in una squadra appartenente ad uno stato membro. Apertura ai mercati finanziari per raccolta di capitali. Tuttavia si incappa spesso nel solito errore all’italiana di pensare che una legge produce automaticamente gli effetti che essa desidera. Perché le riforme siano efficaci non è sufficiente che una legge preveda determinati comportamenti. È necessario, invece, che esista una cultura tra gli operatori ed un ambiente sociale ed economico atto a recepirli e farli propri. Ciò non si è verificato nel mondo calcistico dove la possibilità di quotarsi in borsa e soprattutto la capacità di produrre utili e di ampliare la base azionaria non era ancora tra le finalità e gli obiettivi dei presidenti allora in carica. Destinazione di una quota non inferiore al 10% dell’utile a scuole di formazione sportiva Castelbrando, 14 dicembre 2002 Moreno Mancin

5 Le fonti legislative e federali
Conseguenze sull’economia delle società di calcio Rilevanza del Bilancio Espansione del numero di stakeholder Da Impresa sportiva in senso stretto a “Media Company” Interesse a produrre congrue remunerazioni “Borsa Valori” Società di Calcio: da Aziende “No Profit” ad Imprese Risorse sempre meno controllabili: da vincolo illimitato a svincolo completo calcialtori si perde il controllo su risorsa economica fondamentale di queste società. Ciò comporta un aumento del rischio operativo a cui le Sdc sono sottoposte per tre motivi: 1)Si perde il controllo della risorsa che dopo cinque anni può decidere di abbandonare la società. 2) Si perde quella che poteva essere una risorsa importante dal punto di vista economico e finanziario legata all'IPP che contribuiva, in parte, a ripagare la perdita dell'atleta e la sua sostituzione. 3) Per non subire tali perdite si è innescata una rincorsa ("Take Over") scalata alle remunerazioni che finiscono con l'incorporare il prezzo che si sarebbe andato a pagare per l'acquisto dell'atleta presso altra società. L'assurdo è che tali somme, oltre ad essere cresciute in commistione con il fenomeno Diritti TV si sono riversate all'esterno del Sistema Sdc per affluire nelle tasche dei giocatori, contribuendo all'aumento di indebitamento e ad acuire le difficoltà economiche in cui versa il sistema calcio. Dal 1996 si toglie ultimo retaggio storico relativo al divieto di distribuzione degli utili, a mio avviso, concausa delle attuali distorsioni in termini di conduzione delle SdC in completa assenza di criteri ispirati al principio di economicità aziendale. A mio modo di vedere, l'interesse a produrre congrue remunerazioni non è che non sia mai stato avvertito dal Più probabilmente è stato subordinato alle esigenze sportive di accappararsi le prestazioni dei migliori giocatori nel mercato per raggiungere traguardi sportivi prestigioni a scapito degli equilibri economici aziendali. Altra possibilità, da non trascurare è data da una economicità realizzata e garantita allìinterno di un gruppo economico ovvero in termini di immagine che la stessa presidenza di una nota squadra di calcio è in grado di assicurare per la diffusione planetaria che ha questo sport (vedi Gheddaffi che per entrare nelle grazie dei mercati finanziari europei sembrava disposto ad acquistare la Lazio). Oggi principali SdC si presentano al proprio "pubblico" come veicolo di trasmissione delle informazioni che fa leva su spettacolo calcistico. E' uno sport che si presta in maniera eccezionale all'utilizzo di mass media che entrano in contatto con milioni di persone. Lo sviluppo esponenziale delle pay tv e della trasmissione satellitare che ha aumentato enormemente il bacino di destinatari delle informazioni deve essere cavalcato sfruttando anche le possibilità che le nuove tecnologie sono in grado di offrire per sfruttare la propria immagine e quella dei propri atleti. Costituisce la sfida che ogni società di calcio deve saper affrontare se vuole uscire da crisi che attualmente le attanaglia. Chi saprà spostare il proprio baricentro da erogazione dello spettacolo sportivo a sfruttamento del brand a 360° facendo comunque leva sulla produzione evento potrà affrontare e superare il difficile momento che il sistema calcio si trova ad affrontare. Le risorse sono sempre meno controllabili Aumenta il livello di rischio Castelbrando, 14 dicembre 2002 Moreno Mancin

6 Il sistema di valori delle S.d.C.
Calciatori Emittenti TV F.I.G.C. & Lega Tifosi Altri Clienti e Fornitori STAKEHOLDER S.d.C. Soci & Risparm. Altre S.d.C Stakeholder che gravitano attorno alle società di calcio sono importanti alla luce della nostra analisi per tre motivi 1) Costituiscono tutti possibili mezzi o destinatari dell'informazione che la Sdc Media company può raggiungere; 2) La particolare tipologia di destinatari influisce sulla formazione delle grandezze economiche e finanziarie che si ritrovano nei prospetti di sintesi del bilancio e che meritano di essere osservati e analizzati con un occhio di particolare riguardo 3) Al tempo stesso rilevano tutti come potenziali destinatari delle informazioni di bilancio in quanto spettatori più o meno interessati all'andamento economico e non solo sportivo di una o più sdc. Oggi più che mai anche per l'amplificazione data dai mass media alla crisi del settore. Stampa Finan- ziatori Sponsor Castelbrando, 14 dicembre 2002 Moreno Mancin

7 Il sistema di valori delle S.d.C.
Grandezze rilevanti nell’economia delle S.d.C. Finanziarie Patrimoniali Economiche Diritti prestazioni sportive calciatori Costi del Vivaio capitalizzati Diritti per compartecipazioni ex art. 102-bis NOIF Sponsorizzazioni Ricavi da incassi Proventi diritti TV Costi/Ricavi per prestito calciatori Royalty Brand Plus/Minusvalenze cessione calciatori Crediti/Debiti vs Enti-Settore specifico Debiti per compartecipazioni ex art. 102-bis NOIF Tutte e tre le tipologie di grandezze messe in evidenza sono caratteristiche di queste società e soprattutto sorgono per scambi e rapporti che si vengono ad instaurare tra la società stessa ed i propri particolari stakeholders. E' importante sottolineare come questo insieme di grandezze spiega il 90% del bilancio di una società di calcio. Castelbrando, 14 dicembre 2002 Moreno Mancin

8 Il sistema di valori delle S.d.C.
Significatività del bilancio si gioca sulla valutazione dei “Diritti alle Prestazioni sportive dei Calciatori” Chiavi di lettura e valutazione del grado di discrezionalità Il rischio specifico connesso ai crediti è limitato a causa della specie dei soggetti verso cui sono in essere Le rimanenze di qualunque specie non sono presenti o comunque assumono una rilevanza trascurabile Le immobilizzazioni materiali assumono di norma un valore modesto Il rischio di svalutazione dei titoli non assume, laddove potenzialmente presente, valori significativi Castelbrando, 14 dicembre 2002 Moreno Mancin

9 Diritti Pluriennali alle Prestazioni dei Calciatori
Costituisce una immobilizzazione immateriale Può derivare da «accordo di trasferimento» o da «cessione del contratto» di un calciatore professionista (art. 95 NOIF) o non (art. 96 NOIF) Titolo giuridico per l’iscrizione in bilancio è dato da stipula del contratto di cessione (e non dal deposito presso la Lega – Raccomandazione Contabile n° 1) Con cessione del vincolo a seguito della L. 91/81, alcuni Autori [Cfr Di Grazia, 1982] anche alla luce di una nota della Direzione Generale delle imposte dirette (nota n. 9/1690 del ), avevano associato a tale diritto la natura di onere pluriennale piuttosto che di bene immateriale, poiché era venuta meno la controllabilità tipica del diritto di proprietà sulla risorsa in oggetto. A supporto di questa tesi si sosteneva inoltre la disponibilità della risorsa, a differenza di qualsiasi altro “bene immateriale” e materiale normalmente considerato è a tempo determinato. Successivamente anche il Fisco ha concordato con l’interpretazione aziendalistica e giuridica prevalente di associare a tale diritto la configurazione di bene immateriale. La rilevanza non è di secondo piano, poiché da tale classificazione deriva la possibilità o meno di dilazionare in cinque esercizi l’eventuale plusvalenza ottenuta. Bene immateriale od onere pluriennale? Castelbrando, 14 dicembre 2002 Moreno Mancin

10 Diritti Pluriennali alle Prestazioni dei Calciatori
Iscrizione al costo di acquisto stabilito da contratto Ammortamento a quote costanti « in relazione alla residua possibilità di utilizzazione » Ammortamento deve essere fatto individualmente con il metodo indiretto per ogni diritto acquistato Valore da ammortizzare e valore residuo di realizzo sono grandezze strettamente interconnesse in quanto la determinazione del primo dipende strettamente dal secondo. In passato tali valori sono stati spesso utilizzati come pretesto per abbattere costi di ammortamento al fine di cosmetizzare bilanci già seriamente in rosso. Spiegare sistema di determinazione del valore da ammortizzare. Dal 1996 come vedremo tra poco si sono risolti tutti i problemi relativi alla determinazione delle prime due classi di valori, mentre paradossalmente non ci si è mai posti il problema di determinazione del terzo. Valore da ammortizzare, valore residuo di realizzo e « valore durevolmente inferiore »? Castelbrando, 14 dicembre 2002 Moreno Mancin

11 Diritti Pluriennali alle Prestazioni dei Calciatori
Conseguenze dell’evoluzione normativa sui bilanci delle società di calcio 1981 1981 1996 1996 A M M O R T A M E N T I Molto lenti, teoricamente lungo intera vita sportiva del calciatore Calcolati sul valore al netto IPP presunta Calcolati su durata contratto + 2 anni Ammortamenti calcolati lungo durata del contratto Castelbrando, 14 dicembre 2002 Moreno Mancin

12 Diritti Pluriennali alle Prestazioni dei Calciatori
Aspetti contabili principali Acquisto/cessione di diritti pluriennali prima della scadenza Prolungamento di contratti in essere Acquisto diritti di giocatori svincolati e rinnovo contratto a scadenza Primo contratto da professionista di atleta proveniente dalle giovanili o dilettante Cessione a tempo determinato (prestito) Castelbrando, 14 dicembre 2002 Moreno Mancin

13 Diritti Pluriennali alle Prestazioni dei Calciatori
Acquisto/cessione di diritti pluriennali La società “A” cede il contratto del giocatore XY alla società “B” per *. I diritti di tale atleta, in forza alla società A da tre stagioni, erano stati acquistati per e la durata contrattuale originariamente prevista era pari a 5 anni. Diritti Plur. Prestazioni 10.000 F.do amm.to Diritti 6.000 Plusvalenze cessione 11.000 Crediti vs Lega calcio 15.000 * si omette l’IVA per semplicità espositiva Castelbrando, 14 dicembre 2002 Moreno Mancin

14 Diritti Pluriennali alle Prestazioni dei Calciatori
Prolungamento di contratto non ancora scaduto Alla fine dell’esercizio “n+3”, nell’ambito della medesima società, si procede al rinnovo del contratto dell’atleta XY acquistato nell’esercizio “n” per con una durata originariamente prevista pari a 5 anni. Il nuovo contratto stipulato con l’atleta, prima della scadenza del precedente, ha durata triennale. Gli ammortamenti determinano la seguente distribuzione di valori: Esercizio Amm.to F.do amm.to V.C.N. n n n n n n Qualche autore in occasione del rinnovo del contratto ha sollevato le distorsioni di un simile modo di procedere poiché si continua ad utilizzare un cespite funzionante, non imputando ammortamenti in conto economico o cmq ammortamenti di valore notevolmente inferiore a quello corrispondente al valore dei diritti. Tuttavia, si risponde a tali critiche osservando che tale modalità di procedere è a tutt’oggi consona con quanto previsto dai PC e al tempo stesso dalla normativa vigente che richiede una sistematica valutazione della residua possibilità di utilizzazione delle immobilizzazioni iscritte in bilancio. Castelbrando, 14 dicembre 2002 Moreno Mancin

15 Diritti Pluriennali alle Prestazioni dei Calciatori
Acquisto diritti di giocatori svincolati e rinnovo contratto a scadenza Prima del decreto 485/96 l’acquisto del giocatore svincolato poteva essere subordinato al pagamento dell’IPP Attualmente lo svincolo essendo effettivo alla scadenza non comporta alcun costo per l’acquisto o conferma del cartellino IPP costo pluriennale ammortizzabile iscritto in Stato Patrimoniale Nessun valore iscritto in S.P. Si rileva solo il costo emolumenti giocatori in C.E. Castelbrando, 14 dicembre 2002 Moreno Mancin

16 Diritti Pluriennali alle Prestazioni dei Calciatori
Primo contratto da professionista di atleta proveniente dalle giovanili o dilettante Acquisto dall’esterno Corresponsione di un “Premio di preparazione e formazione tecnica” determinata ai sensi art. 99 NOIF Indennità da ammortizzare lungo durata prevista dal contratto Provenienza da proprie squadre giovanili Diritto per ogni società di stipulare primo contratto da professionista (art. 6 della L. 81/91) Nessun costo pluriennale da iscrivere in Stato Patrimoniale Castelbrando, 14 dicembre 2002 Moreno Mancin

17 Diritti Pluriennali alle Prestazioni dei Calciatori
In sintesi Acquisto a parametro zero Rinnovo contratto scaduto a proprio giocatore Primo contratto da professionista di un proprio giocatore del vivaio Nessuna evidenza tra le attività di S.P. Riportare tali informazioni in Nota Integrativa (PC. n. 16 & 24) Castelbrando, 14 dicembre 2002 Moreno Mancin

18 Diritti Pluriennali alle Prestazioni dei Calciatori
A) Valore della produzione: 1) ricavi delle vendite e delle prestazioni; 2) … 5) altri ricavi e proventi, con separata indicazione dei contributi in conto esercizio. B) Costi della produzione: per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci; per servizi; per godimento di beni di terzi; Prestito temporaneo calciatori L’art. 103 delle N.O.I.F prevede la possibilità per la società titolare del diritto alle prestazioni sportive di cedere a titolo temporaneo ad un’altra società tale diritto. La cessione temporanea del contratto con il giocatore ha durata per una sola stagione sportiva ed è ammesso il rinnovo tra le stesse società per la sola stagione successiva. Una riflessione va fata per la società che concede il prestito. In effetti ci si è posti il problema se continuare ad ammortizzare i DPC oppure no per società cedente. Risposta ormai consolidata è ovviamente affermativa poiché ricavo costituisce un componente positivo di reddito correlato all'impiego seppur esterno all'azienda del DPC. Infatti in ogni caso il diritto all'impiego del calciatore verrebbe a prescriversi alla scadenza pattuita nel contratto e quindi viene a realizzarsi ugualmente anche se il deperimento avviene a favore di terzi per il quale, però si riceve comunque un compenso. Ad analoga conclusione si perviene partendo dal presupposto che l'ammortamento va eseguito solamente se la risorsa sottostante genera utilità per l'azienda. Se è vero che la società cedente non può usufruire delle prestazioni direttamente e quindi non contribuisce alla realizzazione dei ricavi da gare è altrettanto vero che si riceve per il prestito un ricavo di gestione caratteristica. Il prestito dà origine ad un “ricavo di gestione caratteristica” per la società cedente e ad un “costo per godimento di beni di terzi “ per la società cessionaria Castelbrando, 14 dicembre 2002 Moreno Mancin

19 Diritti Pluriennali alle Prestazioni dei Calciatori
Definizione di “Asset” secondo gli IAS Le attività sono (Framework for the Preparation and Presentation of Financial Statement – I.A.S.C.): - Risorse CONTROLLATE dall’impresa - Risultato di operazioni svolte in PASSATO - Dalle quali sono attesi FUTURI BENEFICI ECONOMICI per l’impresa La definizinoe di un'attività secondo il Framework degli IAS, identifica le loro caratteristiche essenziali, senza però specificare i criteri che devono essere soddisfatti per l'iscrizione in bilancio (slide successiva). - Controllo di una risorsa non implica la proprietà del bene (infatti non si possiede "il calciatore" ma si dispone di un diritto all'uso delle sue prestazioni e forse su stipendio si potrebbe già pensare di introdurre possibilità di sfruttamento della sua immagine senza ulteriori compensi aggiuntivi!). Per controllo si intende pertanto la potesta di usufruire dei benefici economici futuri limitando l'accesso a tali benefici da parte di terzi. Essa trae origine in genere, da diritti legali giuridicamente riconosciuti. In assenza di diritti legali è più difficile dimostrarne il controllo (es programmi di formazione non garantiscono controllo della risorsa personale anche se generano benefici futuri). - Attività sono frutto di eventi verificatisi in passato. Non è possibile identificare come attività, pertanto, operazioni o eventi che si devono ancora verificare. La semplice intenzione di acquistare un giocatore, ovviamente, non soddisfa tale requisito e quindi non identifica un'attività. - Il futuro beneficio economico insito nelle attività si traduce nella capacità a contribuire direttamente o indirettamente, all'afflusso di risorse finanziarie nell'impresa. - Una risorsa immateriale deve essere identificabile per poter essere distinta chiaramente dall'avviamento. Ciò si verifica sicuramente se l'attività è separabile, cioè se l'impresa è in grado di disporre economicamente di tale attività senza dover anche privarsi dei benefici economici futuri che derivino da altri beni. Fare subito riferimento a come queste caratteristiche si plasmano su DPC. - Esclusivamente per le risorse immateriali, esse devono essere anche IDENTIFICABILI (IAS n. 38) Castelbrando, 14 dicembre 2002 Moreno Mancin

20 Diritti Pluriennali alle Prestazioni dei Calciatori
Un’attività immateriale deve essere rilevata contabilmente come tale se e solo se: 1) È probabile che affluiranno all’impresa benefici economici futuri attribuibili all’attività considerata - Incertezza è insita dello svolgimento dell'attività d'impresa. Tuttavia deve esserci una probabilità dimostrabile nell'afflusso di benefici economici all'impresa. - Prezzo o valore misurabile attendibilmente. Ciò non implica che il valore debba essere certo e non stimato, ma che la stima non può essere realizzata con una certa ragionevolezza ed in maniera condivisibile l'attività non può essere iscritta. 2) Il costo dell’attività può essere determinato in maniera attendibile Castelbrando, 14 dicembre 2002 Moreno Mancin

21 Diritti Pluriennali alle Prestazioni dei Calciatori
Criteri di valutazione – art C.c. le immobilizzazioni sono iscritte al costo di acquisto o di produzione; […]; il costo delle immobilizzazioni, materiali e immateriali, la cui utilizzazione è limitata nel tempo deve essere sistematicamente ammortizzato in ogni esercizio in relazione con la loro residua possibilità di utilizzazione. […] l’immobilizzazione che alla data della chiusura dell’esercizio risulti durevolmente di valore inferiore a quello determinato secondo i numeri 1) e 2) deve essere iscritta a tale minor valore; questo non può essere mantenuto nei successivi bilanci se sono venuti meno i motivi della rettifica effettuata.” Il C.c. prevede per la valutazione di tutte le voci il confronto del valore iscritto con uno alternativo atto a dare evidenza dell'effettivo valore del bene qualora vi sia una perdita di valore al fine dell'esplicazione degli effetti del principio di prudenza. Valore durevolmente inferiore non sembra poter essere associato al mero valore di mercato: 1) perchè codice quando ha voluto riferisi a tale grandezza lo ha espressamente richiamata 2) la realizzabilità delle immobilizzazioni avviene tipicamente per via indiretta, ovvero tramite l'utilizzo. Perché non trova applicazione come la trova ordinariamente la valutazione a mercato delle rimanenze? Risposte: 1) tipicamente perchè non adduce nessun beneficio fiscale 2) è di complessa determinazione 3) non è agevolmente verificabile dall'esterno. Castelbrando, 14 dicembre 2002 Moreno Mancin

22 Diritti Pluriennali alle Prestazioni dei Calciatori
L’interpretazione fornita dai principi contabili PC. n. 16 – “Le immobilizzazioni materiali” “Valore recuperabile tramite l’uso” IAS 36 – “Impairment of assets”, PC n. 24 – “Le immobilizzazioni immateriali” “Valore di realizzo”, definito come il maggiore tra prezzo netto di vendita e valore d’uso Castelbrando, 14 dicembre 2002 Moreno Mancin

23 Diritti Pluriennali alle Prestazioni dei Calciatori
“Valore recuperabile tramite l’uso” Si ipotizzi che un dato impianto, dopo due anni dal suo acquisto, presenti un VCN di (C.A F.A. 800). Si stima che la durata economica residua sia di altri tre anni, nel corso dei quali sono probabili i seguenti eventi: Se questo fosse stato il criterio da utilizzare dal mio punto di vista sino al 1999 quando è entrato in vigore il PC n. 24 la maggior parte dei bilanci delle Sdc professionistiche avevano un bilancio non conforme ai principi contabili!!! Castelbrando, 14 dicembre 2002 Moreno Mancin

24 Diritti Pluriennali alle Prestazioni dei Calciatori
“VALORE DI REALIZZO” Il valore di costo delle immobilizzazioni immateriali non può eccedere il proprio valore recuperabile stabilito come «il maggiore tra il valore realizzabile dell’alienazione e quello effettivo d'uso delle immobilizzazioni stesse» [PC n. 24] Valore realizzabile dall’alienazione Valore di alienazione: ammontare ricavato dalla cessione dell’immobilizzazione in una vendita contrattata a prezzi normali di mercato tra parti bene informate e interessate. Valore d’uso: valore attuale dei flussi di cassa futuri attribuibili alla continuazione dell’utilizzo dell’immobilizzazione, compresi quelli derivanti dallo smobilizzo della stessa al termine della sua vita utile. E' necessario fare riferimento e confronto con quanto statuito da PC n. 16 per evidenziare differenze e come questo ha impattato con bilancio delle società di calcio. Valore d’uso Castelbrando, 14 dicembre 2002 Moreno Mancin

25 Diritti Pluriennali alle Prestazioni dei Calciatori
Costo di acquisto Durata contratto anni 5 F.do amm.to 4.000 VCN Valore d’uso 500 Valore di mkt 2.000 Svalutazione 4.000 Ip. 2) Illustrare anche la terza ipotesi e cioè un valore di mercato inferiore al vcn ma con un valore d’uso superiore al valore di mkt e anche al vcn. L’ipotesi due descritta sopra è la situazione che ha caratterizzato la situazione del sistema calcio sino ad oggi. Per questo la svalutazione degli asset sino ad oggi non è stata fatta ma non era nemmeno necessaria. In futuro, se non si vorranno realizzare bilanci falsi diventerà un passaggio improrogabile soprattutto, come vedremo, in tutte quelle società che presentano una sistematica insufficienza a produrre remunerazioni economico – finanziarie sufficienti a reintegrare i costi di generati dalla gestione. Questo sia per la sempre maggior apertura verso gli IAS, sia per la rilevanza che lo strumento di bilancio dovrebbe acquisire una volta distintosi da mero strumento per la determinazione del reddito imponibile, come sembra proporre il nuovo decreto di riforma del bilancio civilistico. Valore d’uso Valore di mkt Svalutazione - Castelbrando, 14 dicembre 2002 Moreno Mancin

26 Diritti Pluriennali alle Prestazioni dei Calciatori
Un’impresa deve valutare ad ogni chiusura di bilancio se esistono elementi che supportano una possibile perdita di valore di un’attività (“Impairment test”) Fonti informative esterne Diminuzione significativa del valore di mkt di un’attività Variazioni significative con effetto negativo nell’ambiente tecnologico, di mkt, economico o normativo Valore contabile netto dell’attivo superiore alla capitalizzazione del mkt Fonti informative interne Evidente obsolescenza o deperimento materiale di un’attività Cambiamenti significativi con effetto negativo nel modo in cui un’attività è utilizzata (es. ristrutturazione aziendale) Andamento economico di un’attività è, o sarà, peggiore di quanto previsto Risulta evidente come sia le fonti informative interne che esterne se trasposte nell'attuale contesto del calcio professionistico rilevino molte affinità e si concretizzino in eventi con un elevata probabilità di accadimento. In particolare si segnalano: - ormai imminente trend ribassista dei prezzi di mercato dei calciatori, già avviato nell'ultima sessione di mercato; - crisi del settore calcio e soprattutto crisi del settore televisivo con molte società sull'orlo di una crisi irreversibile che avrà ripercussioni a cascata sulle Sdc professionistiche che hanno fatto di tale fonte di reddito la principale risorsa economica di gestione; - Per società quotate (vedi Lazio) il rischio di avere un VCN degli asset superiore alla capitazzazione di mkt è stata fino a qualche settimana fa molto più di una mera ipotesi o caso di studio!!! - il danneggiamento materiale di un'attività è evidente che può causare una diminuzione anche patrimoniale del "cespite giocatore" e quindi un impoverimento dei benefici economici futuri attesi dal giocatore. Ma ciò che è rilevante notare è soprattutto che questa costituisce solo una delle ipotesi di svalutazione, sebbene la più evidente. - i rischi di ristrutturazione aziendale potrebbero costituire l'immediato futuro di queste aziende. Se non vogliamo che IAS e PC rimangano mere affermazioni di principio, belle da leggere e studiare ma niente di più è necessario che dirigenti d'azienda e società di revisione ne diano attuazione anche quando gli effetti conducono a situazioni non positive per l'azienda. Se bilancio deve essere documento che favorisce la lettura della situazione dell'azienda al fine di favorire lo sviluppo e gli scambi nel mercato in cui si opera è necessario rivalutare tale strumento e la corretta esplicazione dei principi che lo sostengono. Castelbrando, 14 dicembre 2002 Moreno Mancin

27 Diritti Pluriennali alle Prestazioni dei Calciatori
Valore durevolmente inferiore dei Diritti alle Prestazioni dei Calciatori Eventi legati al singolo calciatore Ripercussioni significative sulla capacità di disporre pienamente della funzionalità dell’atleta Eventi relativi ai DPC nel loro complesso Incapacità di generare benefici economico - finanziari futuri sufficienti a coprire i flussi in uscita Castelbrando, 14 dicembre 2002 Moreno Mancin

28 Diritti Pluriennali alle Prestazioni dei Calciatori
Eventi legati al singolo calciatore 1) Relativo al caso in cui, in pendenza di contratto, il calciatore decida di abbandonare l’attività agonistica 2) Il calciatore, a seguito di grave infortunio, è costretto ad abbandonare l’attività agonistica 3) Ipotesi di infortunio non tale da configurare l’immediato abbandono dell’attività da parte del calciatore, ma da determinare incertezza in merito alla recuperabilità del valore del diritto Castelbrando, 14 dicembre 2002 Moreno Mancin

29 Diritti Pluriennali alle Prestazioni dei Calciatori
3) Non si è in grado di stimare con ragionevole precisione l’impatto negativo dell’assenza temporanea del giocatore. Come determinare il valore durevolmente inferiore? 2) Si è in grado di stimare con ragionevole precisione l’impatto negativo dell’assenza temporanea del giocatore (mancati introiti da sponsor, abbonamenti, rendimento sportivo squadra, ecc.) 1) Si stima abbandono definitivo attività Castelbrando, 14 dicembre 2002 Moreno Mancin

30 Diritti Pluriennali alle Prestazioni dei Calciatori
TRATTAMENTO CONTABILE SITUAZIONE 1) Stralcio del Valore Contabile netto in bilancio 1) Si stima abbandono definitivo attività 2) Stima del valore di realizzo e svalutazione se inferiore al VCN 2) Si è in grado di stimare l’impatto negativo dell’assenza temporanea del giocatore I PC e gli IAS su questi punti sono molto dettagliati e precisi. In particolare, per le ipotesi 2) e 3) non è sufficiente svalutare ma è necessario portare a conoscenza del lettore tutte le informazioni sufficienti per poter comprendere il processo valutativo e le ipotesi prese alla base della stima. In altri termini il lettore deve essere messo nella condizione di poter apprezzare e fornire un giudizio sull'ammontare e l'attendibilità della svalutazione e soprattutto sulle cause che la hanno generata. Nell'ipotesi 3), oltre a tali ultime informazioni è importante riportare i motivi per cui non è stato possibile effettuare una stima attendibile della svalutazione da apportare. 3) Dare evidenza della perdita potenziale in N.I., non suscettibile di alcuna stima attendibile 3) Non si è in grado di stimare l’impatto negativo dell’assenza temporanea del giocatore. Castelbrando, 14 dicembre 2002 Moreno Mancin

31 Diritti Pluriennali alle Prestazioni dei Calciatori
Eventi relativi ai DPC nel loro complesso IAS 36 CGU: Il più piccolo gruppo di attività che comprende l’attività in oggetto e che genera flussi finanziari in entrata indipendenti Se non è possibile stimare valore di realizzo di una o più attività Nelle S.d.C. la principale CGU è individuabile nella “prima squadra” Individuazione di una Cash Generating Unit [CGU] Castelbrando, 14 dicembre 2002 Moreno Mancin

32 La capitalizzazione dei Costi del Vivaio
I costi del vivaio sono costi che le società di calcio sostengono per la promozione e l’organizzazione dell’attività sportiva giovanile Oneri pluriennali (voce B.I. - Immobilizzazioni immateriali) Possono essere capitalizzati solo nella loro globalità Ammortizzabili seguendo un piano di ammortamento a quote costanti in 5 esercizi (Raccomand. Contabile n.2) Concedere al facoltà di capitalizzare i costi comporta una difficile confrontabilità tra i bilanci poiché consente un trattamento diverso in ordine ad operazioni di esercizio simili. Sarebbe auspicabile meno eterogeneità nelle rilevazioni contabili di periodo e nei processi di stima e valutazione di fine esercizio. Occorre parere positivo della Lega per rinviare tali costi ai successivi esercizi Castelbrando, 14 dicembre 2002 Moreno Mancin

33 La capitalizzazione dei Costi del Vivaio
Costi capitalizzabili: Premi di formazione e addestramento tecnico Vitto, alloggio, locomozione gare Rimborsi spese a calciatori Allenatori, istruttori e tecnici vivaio Assicurazione infortuni Spese sanitarie Trattamento Contabile Capitalizzazione indiretta attraverso la voce A.4 del Conto Economico Solo costi di struttura e gestione “propriamente riferibili e imputabili al vivaio” Rispettare i vincoli imposti dall’art n. 5 del Codice Civile Castelbrando, 14 dicembre 2002 Moreno Mancin

34 La capitalizzazione dei Costi del Vivaio
Associabili anche a costi di formazione del personale Tradizionalmente equiparati a costi di R&S Rispetta i requisiti per iscrizione come attività? Castelbrando, 14 dicembre 2002 Moreno Mancin

35 La capitalizzazione dei Costi del Vivaio
Società Calcistiche Ricerca di base Attività di sviluppo di nuove conoscenze Avvio del giovane all’attività sportiva agonistica Ricerca applicata Verifica delle doti fisico - tecniche del giovane Verifica di impiego economico dei risultati della ricerca di base Sviluppo Si profila impiego del giovane a livello professionistico Introduzione di prodotti o processi con caratteristiche innovative e migliorative Castelbrando, 14 dicembre 2002 Moreno Mancin

36 La capitalizzazione dei Costi del Vivaio
In sintesi Capitalizzabili, potenzialmente, solo i costi associati alla fase di sviluppo (IAS 38) Capitalizzazione dei costi per singolo calciatore, per il quale si prevede lo sbocco professionistico nell’immediato futuro (di ardua determinazione!!!) Preferibile non capitalizzare i costi del vivaio e spesarli in conto economico in ogni esercizio La difficoltà nel capitalizzare questi costi sta nel fatto che non si rispetta la condizione di controllo della risorsa e oltretutto non si è nemmeno in grado di rispondere al requisito della "probabilità" dei benifici economici futuri. Iscrivere tra i DPC eventuali premi di formazione e addestramento corrisposti per acquisto di giovani Castelbrando, 14 dicembre 2002 Moreno Mancin

37 Le Plusvalenze da Cessione dei DPC
Aspetti rilevanti Momento temporale di rilevazione secondo le norme federali (NOIF e Raccomandazioni Contabili) Componente Ordinario o Straordinario di reddito? La rilevazione contabile delle permute dei giocatori ed il meccanismo delle plusvalenze sopravvalutate Il sistema di valori derivante dalle Compartecipazioni ex art. 102-bis NOIF Castelbrando, 14 dicembre 2002 Moreno Mancin

38 Le Plusvalenze da Cessione dei DPC
Momento temporale di rilevazione secondo le norme federali Stipula del contratto tra le parti Fasi rilevanti 30 giugno Deposito presso la Lega per il “visto di esecutività” Effetti retroattivi alla data di stipula del contratto ai sensi art del Cod. civ.: 1) Si sia ottenuto visto prima approvazione del bilancio anche dopo il 30.06 2) Sia stata definita nel contratto la retroattività degli effetti Il momento temporale per la contabilizzazione è il perfezionamento contrattuale che si realizza con la stipula da parte di entrambi i contraenti. Questo evento infatti costituisce certezza all’operazione di trasferimento mentre il deposito in lega ne costituisce solo la ratifica. Il rischio di un’applicazione elastica di tale termine è di dare luogo e agevolare politiche di bilancioe di annacquamento di capitale anticipando plusvalenze connesse al trasferimento dell’atleta. Si critica l’indicazione in bilancio preventiva come una possibile violazione del principio di prudenza. Secondo la mia interpretazione non c’è nessuna violazione in tal senso se si viene a conoscenza della ratifica prima dell’approvazione del bilancio. C'è chi suggerisce da un lato di spostare chiusura di bilancio al Chi di anticipare la data di deposito presso la lega. Chi invece è d'accordo su tale data poiché la campagna acquisti costituisce l'atto iniziale di una stagione e non finale dell'altra. Pertanto si suggerisce la rilevazione integrale dopo il 30.06 Rilevazione contabile effetti della cessione Castelbrando, 14 dicembre 2002 Moreno Mancin

39 Le Plusvalenze da Cessione dei DPC
Componente Ordinario o Straordinario di reddito? IAS 8: “ricavi o costi che emergono da fatti od operazioni che sono chiaramente distinti dalla gestione ordinaria dell’impresa e quindi non si prevede che essi si ripetano spesso o con regolarità” Straordinario Relaz. Al D.Lgs. 127/91: “l’aggettivo straordinario, riferito a proventi ed oneri, non allude all’eccezionalità o anormalità dell’evento, bensì all’estraneità della fonte all’attività ordinaria” - Per Ias sono straordinari solo i componenti di reddito che derivano da accadimenti del tutto eccezionali quali, terremoti, alluvioni, distruzioni di impianti, esproprio di beni, ecc. E' ordinaria tutta l'attività caratteristica e le attività ad essa connesse. E' la natura del fatto o dell'operazione in relazione all'attività svolta ordinariamente dall'impresa piuttosto che dalla frequenza con cui ci si attende che tali fatti si verifichino. Tant'è che la cessione di immobilizzazioni per IAS è degna solamente di un approfondimento nelle note al bilancio. Interpretazione del PC 16 su plusvalenze afferma infatti che dalla lettura della relazione si può stimare che plusvalenze da cessione alla luce della norma civilistica sono tipicamente ordinarie. Per Pc 29 Sono da considerarsi straordinari gli eventi o le operazioni quando ricorrono entrambe le seguenti condizioni: a) Gli eventi sono casuali e accidentali e le operazioni, connesse o meno a tali eventi, sono estranee all’attività ordinaria dell’impresa. La straordinarietà dell’evento o della operazione va determinata in funzione della loro natura in relazione alla normale attività dell’impresa. Restano conseguentemente esclusi gli eventi che, pur accidentali e non ricorrenti nel loro verificarsi o nel loro ammontare, siano connessi alla normale attività b) Gli eventi o le operazioni sono infrequenti. PC n. 29: a) gli eventi sono casuali e accidentali e le operazioni, connesse o meno a tali eventi, sono estranee all’attività ordinaria dell’impresa; b) Gli eventi o le operazioni sono infrequenti Castelbrando, 14 dicembre 2002 Moreno Mancin

40 Le Plusvalenze da Cessione dei DPC
La rilevazione contabile delle permute dei giocatori Si ipotizzi la cessione di un giocatore da parte della Soc. “A” alla Soc. “B” il cui costo del DPC è di 1.000, ammortizzato per 600. Si ipotizzi, inoltre, che la Soc. “B” ceda ad “A” un giocatore il cui VCN è pari a 300 (costo 900 – F.do amm.to 600). Ip.1) Il giocatore ceduto da A a B è valutato 600, mentre quello venduto da B a A è valutato 100 Ip.2) Il giocatore ceduto da A a B viene valutato 1.300, mentre quello venduto da B a A viene valutato 800 Castelbrando, 14 dicembre 2002 Moreno Mancin

41 Le Plusvalenze da Cessione dei DPC
Ip.1) Il giocatore ceduto da A a B è valutato 600, mentre quello venduto da B a A è valutato 100 Società A Società B Diritti Plur. Prestazioni Lega C/Trasferimenti 1.000 (a) F.do amm.to 600 (a) 100 (b) Plusvalenze 200 (a) Lega C/Trasferimenti Diritti Plur. Prestazioni 900 (d) F.do amm.to 600 (d) 600 (c) Minusvalenze 200 (d) 100 (d) Castelbrando, 14 dicembre 2002 Moreno Mancin

42 Le Plusvalenze da Cessione dei DPC
Ip.2) Il giocatore ceduto da A a B viene valutato 1.300, mentre quello venduto da B a A viene valutato 800 Società A Società B F.do amm.to Plusvalenze Diritti Plur. Prestazioni 1.000 (a) 600 (a) Lega C/Trasferimenti 800 (b) 900 (a) 1.300 (a) Diritti Plur. Prestazioni 900 (d) F.do amm.to 600 (d) Lega C/Trasferimenti 1.300 (c) Plusvalenze 500 (d) 800 (d) Castelbrando, 14 dicembre 2002 Moreno Mancin

43 Le Plusvalenze da Cessione dei DPC
Considerazioni di sintesi E’ un meccanismo che non elimina i costi ma li trasferisce solamente ai periodi futuri Il trend dei prezzi di mercato è previsto decrescente in futuro. Rischio di minusvalenze su eventuali acquisti gonfiati di oggi Non produce alcun beneficio finanziario Ricordare che incombe il rischio Irap su plusvalenze realizzate. La corretta valutazione degli asset avrebbe limitato l’applicazione e gli effetti distorsivi delle plusvalenze Castelbrando, 14 dicembre 2002 Moreno Mancin

44 Le Plusvalenze da Cessione dei DPC
Il sistema di valori derivante dalle compartecipazioni ex art. 102-bis NOIF DEF: Accordo tra società cessionaria e cedente, che prevede un diritto di partecipazione di quest’ultima agli effetti patrimoniali conseguenti alla titolarità del contratto con il quale la cessionaria ha acquisito i DPC del giocatore ceduto, in misura paritaria con la cessionaria. La partecipazione è limitata ai risultati patrimoniali di un “affare in comune” La soc. cedente perde ogni diritto alle prestazioni sportive sul calciatore Il contratto tra la società cessionaria e calciatore deve essere almeno biennale L’accordo di partecipazione ha durata di un anno e può essere rinnovato Castelbrando, 14 dicembre 2002 Moreno Mancin

45 Le Plusvalenze da Cessione dei DPC
La società A acquista nell’esercizio 2002/03 il diritto alle prestazioni del calciatore Rossi per € dalla società B. Stipula un contratto economico con il giocatore per 5 anni. Cede con altro contratto il diritto di partecipazione ex art. 102-bis NOIF alla società B per € , durata un anno. Scritture della Soc. A Diritti Plur. Prestazioni (a) Debiti per compart. ex art. 102-bis NOIF (b) Lega c/trasferimenti * si omette l’IVA per semplicità espositiva Castelbrando, 14 dicembre 2002 Moreno Mancin

46 Le Plusvalenze da Cessione dei DPC
Scritture della Soc. B Diritti Plur. Prestazioni (a) F.do amm.to Diritti (a) Plusvalenze cessione (a) Compartecipazioni ex art. 102-bis NOIF (b) Lega c/trasferimenti (a) * si omette l’IVA per semplicità espositiva Castelbrando, 14 dicembre 2002 Moreno Mancin

47 Le Plusvalenze da Cessione dei DPC
Nell’esercizio 2003/04 il giocatore Rossi viene trasferito dalla società A alla società C per € Scritture della Soc. A Diritti Plur. Prestazioni (a) Debiti per compart. ex art. 102-bis NOIF 50.000 Lega c/trasferimenti (b) (a) (b) F.do amm.to Diritti (a) Oneri da compartecip. (*) (b) Plusvalenze cessione (a) (*) [50% ( – )] Castelbrando, 14 dicembre 2002 Moreno Mancin

48 Le Plusvalenze da Cessione dei DPC
Scritture della Soc. B Compartecipazioni ex art. 102-bis NOIF 50.000 Lega c/trasferimenti (a) Proventi da compartecipazioni 10.000(*) (a) (a) (*)Trattandosi di partecipazione finanziaria il corrispettivo non è assoggettato ad IVA. Operazione fuori campo IVA ai sensi art. 2 DPR 633/72 Castelbrando, 14 dicembre 2002 Moreno Mancin

49 Le Plusvalenze da Cessione dei DPC
Considerazioni di sintesi E’ corretto classificare le Compartecipazioni ex art. 102-bis NOIF tra gli investimenti di natura finanziaria Le Raccomandazioni contabili lo inseriscono in una voce specifica tra le Immobilizzazioni Finanziarie. Dato l’orizzonte temporale dell’investimento sarebbe più opportuno inserire i corrispondenti valori nell’Attivo Circolante Valutazione al costo ovvero al “valore durevolmente inferiore” di fine esercizio Castelbrando, 14 dicembre 2002 Moreno Mancin

50 Caratteristiche degli schemi di bilancio
Grandezze rilevanti nell’economia delle S.d.C. 1 – Collocazione negli schemi di bilancio 2 – Significato economico di tali grandezze 3 – Criteri di valutazione adottati 4 – Aspetti critici nella misurazione e nella valutazione di tali voci di bilancio Castelbrando, 14 dicembre 2002 Moreno Mancin

51 Caratteristiche degli schemi di bilancio
Non esiste (e non è mai esistita nemmeno in passato) una normativa speciale per le S.d.C. Disciplina generale delle società ex art e segg. del Codice Civile. Piano dei conti e schemi di bilancio proposti da FIGC / Lega non hanno valore normativo La situazione economico finanziaria delle S.d.C. è monitorata dalla Co.vi.soc. attraverso dati di bilancio Castelbrando, 14 dicembre 2002 Moreno Mancin

52 Caratteristiche degli schemi di bilancio
B.I. Immobilizzazioni immateriali 1) costi di impianto e di ampliamento 2) costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità 7) Capitalizzazione costi vivaio 8) Diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori 9) altre Stato patrimoniale Attivo B.III. Immobilizzazioni finanziarie Partecipazioni in: Imprese controllate Altre imprese Compartecipazioni ex art. 102-bis NOIF Castelbrando, 14 dicembre 2002 Moreno Mancin

53 Caratteristiche degli schemi di bilancio
Stato Patrimoniale Crediti Vs Clienti Crediti vs Sponsor Crediti vs società calcistiche Crediti vs Lega Calcio Crediti per diritti televisivi Stanza di compensazione per regolamento posizioni debitorie/creditorie fra società della Lega Castelbrando, 14 dicembre 2002 Moreno Mancin

54 Caratteristiche degli schemi di bilancio
D. Debiti 1) obbligazioni 5) Acconti 13) altri debiti 14) Debiti per compartecipazioni ex art. 102-bis NOIF 15) Debiti per sponsorizzazioni 16) Debiti vs Enti – settore specifico Stato patrimoniale Passivo Castelbrando, 14 dicembre 2002 Moreno Mancin

55 Caratteristiche degli schemi di bilancio
Stato Patrimoniale Debiti vs Lega Debiti vs società calcistiche Altri enti Debiti vs Enti settore specifico Quota incassi al relativa agli abbonamenti per la stagione successiva Acconti Castelbrando, 14 dicembre 2002 Moreno Mancin

56 Caratteristiche degli schemi di bilancio
Conto Economico – A. Valore della produzione 1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni 5) Altri ricavi e proventi Ricavi da cessione temporanea calciatori Proventi televisivi Contributi in c/esercizio Sponsorizzazioni Royalty Ricavi da Gare: Campionato Coppa Italia Coppe Internazionali Altre gare Castelbrando, 14 dicembre 2002 Moreno Mancin

57 Caratteristiche degli schemi di bilancio
Conto Economico – C. Proventi e Oneri finanziari 15. – Proventi da partecipazioni, con separata indicazione di quelli relativi ad imprese controllate e collegate - da compartecipazioni ex art. 102 bis NOIF 16. – Altri proventi finanziari in imprese controllate in imprese collegate in altre imprese da compartecipazioni ex art. 102 bis NOIF 17. – interessi e altri oneri finanziari, con separata indicazione di quelli verso imprese controllate e collegate e verso controllanti - da compartecipazioni ex art. 102 bis NOIF Castelbrando, 14 dicembre 2002 Moreno Mancin


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