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Obiettivo DIPO 2011 Percorsi diagnostico terapeutici condivisi in ambito territoriale (PDTA) Criticità, problematiche e proposte Valutazione delle risorse.

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1 Obiettivo DIPO 2011 Percorsi diagnostico terapeutici condivisi in ambito territoriale (PDTA) Criticità, problematiche e proposte Valutazione delle risorse in essere nelle aziende e nuove tecnologie

2 PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE DEL TUMORE DEL POLMONE
Gabriele Patrini UO Pneumologia – Azienda Ospedaliera di Crema

3 ACCOGLIENZA ED ACCETTAZIONE
DIAGNOSI, STADIAZIONE, COMUNICAZIONE DELLA DIAGNOSI DECISIONE COLLEGIALE FASE TERAPEUTICA RIVALUTAZIONI E FOLLOW-UP

4 ACCOGLIENZA ED ACCETTAZIONE
L’accesso del paziente pneumologico avviene tramite le seguenti modalità: Autopresentazione in Pronto Soccorso; Invio in Ambulatorio Specialistico da parte del Medico di Medicina Generale; Trasferimento da reparto a reparto; Richiesta di consulenza in caso di paziente ricoverato. Invio diretto da parte di altri Specialisti (es.radiologo)

5 DIAGNOSI, STADIAZIONE, COMUNICAZIONI AL PAZIENTE
Lo specialista Pneumologo Formalizza la diagnosi, con acquisizione esame cito-istologico Prescrive e organizza gli esami di stadiazione (in base ad età, performance status, performance status,patologie associate concomitanti, prospettive terapeutiche, ecc) Comunica della diagnosi (supporto psicologico) Predispone per l’incontro multidisciplinare. Deve essere ben chiarita la tempistica degli interventi. I tempi massimi sono comunque quelli della R-ONC.

6 DECISIONE COLLEGIALE Presso il presidio di Crema avviene ogni Mercoledì utile (dalle 11 alle 13), presso il Centro Oncologico; Riunione del gruppo multidisciplinare di cura: Pneumologo Oncologo Medico Centro Oncologico Psicologa (opzionale) Radioterapista Chirurgo toracico Palliativista Radiologo Patologo Evitare di discutere di opzioni terapeutiche alla presenza del paziente. La discussione collegiale precede la comunicazione al paziente delle decisioni terapeutiche. Minimizzare l’impatto del paziente con il mondo medico, presentando solamente lo specialista che lo prenderà in cura. Identificazione del case maneger del momento. Passare dalla fiducia nelle persone alla fiducia nei percorsi.

7 DECISIONE COLLEGIALE 2 Discussione del caso, eventuale richiesta di marcatori molecolari per terapie ad alto costo (collaborazione fra Anatomie Patologiche di Crema e Cremona e Servizio di Genetica di Cremona); Decisioni terapeutiche e comunicazione al paziente (a cura dello Specialista di riferimento); Avvio della fase terapeutica: Chemioterapia Chirurgia Radioterapia Supporto psicologico Cure palliative

8 LINEE GUIDA PER IL TRATTAMENTO
Linee Guida Regionali (ROL) e Internazionali Obiettivi: Guarigione Aumento della sopravvivenza Miglioramento della qualità di vita

9 FOLLOW-UP (il più possibile collegiale)
CARCINOMA BRONCOGANO PRIMITIVO : FOLLOW-UP BASE 1 mese 3 mesi 6 mesi 9 mesi 12 mesi 18 mesi 24 mesi 30 mesi 36 mesi 48 mesi 60 mesi Peso X P.S. Rx Torace + l.l. S FBS S/TCT Citologia su escreato P.F.R. + E.G.A. ETG Addome Markers Routine(LDH Albumina) TAC Toraco/Mediastinica + TAC Addome Superiore TAC Cerebrale Scintigrafia ossea Legenda: X = tutti S = operati TCT = terapia alte energie (curativa)


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