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COMPORTAMENTI E SCELTE NEGLI EVENTI AVVERSI

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Presentazione sul tema: "COMPORTAMENTI E SCELTE NEGLI EVENTI AVVERSI"— Transcript della presentazione:

1 COMPORTAMENTI E SCELTE NEGLI EVENTI AVVERSI
F. Cancellieri Messina 12/13 novembre

2 Osservatorio Permanente Eventi Giudiziari in Ambito Medico
OPEGAM Osservatorio Permanente Eventi Giudiziari in Ambito Medico

3 OPEGAM Analizzare criticamente le norme e le procedure che regolano l’attività degli operatori sanitari, per meglio comprenderle e farle comprendere

4 OPEGAM Analizzare fatti, eventi, documenti, linee guida, protocolli, circolari di indirizzo, suggerimenti ed inviti, in particolare del Ministero della Salute, dell’Istituto Superiore della Sanità, dell’AIFA e dell’AGENAS

5 O OPEGAM Tutelare, nelle opportune sedi giudiziarie, l’esercente la professione medico-sanitaria che, nello svolgimento della propria attività, si sia attenuto alle linee guida e buone pratiche accreditate dalla comunità scientifica, secondo il prudente giudizio della competente sezione operativa

6 OP OPEGAM Costituire un osservatorio permanente dei casi giudiziari in tema di responsabilità medica sotto ogni forma (medica, sanitaria, farmaceutica, delle strutture ambulatoriali, ospedaliere, delle aziende sanitarie, ecc…)

7 OPEGAM Studiare analiticamente il rischio sanitario, nelle sue cause, modalità di realizzazione per individuare protocolli e procedure non idonee

8 OPEGAM La Sezione operativa è costituita da legali e periti. Offre ai soci un primo servizio di consulenza gratuita. I soci possono costituire sezioni autonome intestate a singole discipline scientifiche

9 OPEGAM L’Associazione nel perseguire i suoi fini istituzionali si avvale di: Comitato Scientifico Sito Internet

10 OPEGAM Incontro sulle polizze assicurative degli operatori sanitari Accordo con A.O. per procedure formative su norme e comportamenti per prevenire il contenzioso giudiziario

11 OPEGAM Accordo col Presidente del Tribunale di Messina per seminari congiunti operatori sanitari, magistrati e avvocati. Accordo per formazione di polizia giudiziaria per le indagini in campo sanitario

12 LINEE GUIDA Sono state definite dall’Institute of
Medicine degli Stati Uniti d’America. Documenti che contengono raccomandazioni finalizzate ad ottimizzare l’assistenza al paziente, fondate sulla revisione sistematica delle prove di efficacia e su una valutazione di benefici e danni di opzioni assistenziali alternative

13 SENTENZA 09\07\14 TRIBUNALE DI CREMONA
… la responsabilità civile del sanitario è legata quasi solo al mancato raggiungimento del risultato. … il quale deve comunque provare di aver seguito le linee guida…

14 LINEE GUIDA Sono state definite dall’Institute of
Medicine degli Stati Uniti d’America. Documenti che contengono raccomandazioni finalizzate ad ottimizzare l’assistenza al paziente, fondate sulla revisione sistematica delle prove di efficacia e su una valutazione di benefici e danni di opzioni assistenziali alternative

15 PROCEDURE Linee guida Situazione locale Procedure

16 CONDIVISIONE Le procedure devono essere
discusse ed approvate da tutto il personale che dovrà attuarle

17 PRATICA Tutti gli operatori sono OBBLIGATI
ad attuare le procedure nel rispetto delle proprie competenze. L’inosservanza delle procedure è elemento di censurabilità

18 AGGIORNAMENTO Tutti gli operatori sono coinvolti
oltre che nei processi di pianificazione, in quelli di implementazione e valutazione

19 Risoluzione del P.E. per migliorare la sicurezza del paziente
… tra l'8 e il 12% dei pazienti ricoverati negli ospedali comunitari è vittima di eventi avversi, come le infezioni sanitarie correlate. Quotidiano sanità online 20/05/2015

20 Non farsi prendere dal panico
Conservare i comportamenti routinari e rispettare le procedure. Mantenere l’atteggiamento professionale e il rispetto dei ruoli

21 Colpe e colpevoli Non cercare le responsabilità Non ipotizzare cause o errori Rinviare ogni discussione

22 Documentazione clinica
Non alterare i testi della documentazione clinica Non cancellare, non correggere. E’ possibile, ma non sempre consigliabile aggiungere per spiegare.

23 Documentazione clinica
Descrivere con precisione e con i termini corretti l’evento e le misure conseguentemente adottate. Ove presente, chiedere consulenza medico-legale.

24 Documentazione clinica
Porre particolare attenzione per evitare che ciò che si scrive possa evidenziare una colpa. Esempio: sospetto di lesione non sufficientemente ricercata

25 Documentazione clinica
Conservare con grande attenzione tutta la documentazione: Esami di laboratorio Consulenze specialistiche Referti e documenti (foto, tracciati ecc…) di indagini strumentali) Esiti di analisi e referti presentati dalla paziente Blakeman PJ et al, BJOG 2001

26 Documentazione clinica
E’ possibile che parte della documentzione (CTG) possa essere passibile di deterioramento nel tempo, in tal caso conviene eseguirne fotocopia e conservarla in cartella firmata ed ancorata all’originale

27 Documentazione clinica
La perizia ed il processo si basano sulla cartella clinca. Una cartella ordinata e completa è un validissmo testimone a difesa

28 Documentazione clinica
E’ utile istituire una “cartella” del’evento avverso. Tale documento può essere introdotto ufficialmente come aggiunta alla cartella clinica o essere utilizzato in maniera informale per obiettivare l’evento

29 Documentazione clinica
La eventuale compilazione di tale documento deve essere effettuata alla presenza di tutti gli operatori che hanno in qualsiasi modo partecipato alle prati- che assistenziali in cui si è verificato l’evento. La compilazione deve nascere dal confronto fra tutte le opinioni e deve diventare la versione ufficiale e univoca di quanto accaduto.

30 Documentazione clinica
Non ci si deve accordare su una versione “falsa” di quanto avvenuto. Si deve concordare una descrizione univoca di quanto accaduto per acquisire credibilità

31 Organi La conservazione ed il trattamento di cadaveri ed organi umani è regolamentato dalle norme contenute nel regolamento di Polizia Mortuaria

32 Cadaveri Per 24 ore dopo la morte ogni
cadavere deve essere mantenuto in osservazione per verificare la possibilità di ripresa da una morte apparente

33 Regolamento polizia mortuaria
Art. 8 Nessun cadavere può essere chiuso in cassa, né sottoposto ad autopsia, a trattamenti conservativi a conservazione in celle frigorifere, né essere inumato, tumulato, cremato, prima che siano trascorse 24 ore dal momento del decesso …

34 Regolamento polizia mortuaria
Art. 9 Nei casi di morte improvvisa ed in quelli in cui si abbiano dubbi di morte apparente, l'osservazione deve essere protratta fino a 48 ore …

35 Cadaveri Per 24 ore dopo la morte ogni
cadavere deve essere mantenuto a disposizione dell’autorità giudiziaria e perciò non può essere trattato con conservanti (formalina o altro) né sepolto. E’ anche preferibile evitare per questo tempo la cella frigorifera

36 Organi Per 24 ore dopo la morte ogni organo
deve essere mantenuto a disposizione dell’autorità giudiziaria e perciò non può essere trattato con conservanti (formalina o altro) né distrutto o eliminato. E’ anche preferibile evitare per questo tempo la cella frigorifera Tsai E et al, Obstet Gynecol 2001

37 Placenta La placenta va conservata sempre in
presenza di un evento avverso, ma anche quando tutto appare essere avvenuto senza complicazioni. E’ opportuno abituarsi a selezionare le placente non solo sulla scorta dell’esame ispettivo, ma anche sulla storia clinica e sulla possiblità di eventuali controvesie Fleishmann N et al, J. Urol 2002

38 Placenta La placenta è stata definita la “scatola nera” del
parto e anche“diario di bordo” o testimone solo apparentemente silenzioso La sua mancanza fa subito sorgere il quesito sui motivi che la hanno determinata e fanno sorgere sospetti sulla possibilità di comportamenti poco limpidi degli operatori et al, J. Urol 2002

39 Placenta Conviene sempre conservare generosi campioni di placenta e ricordare che la placenta può essere conservata per tre giorni in frigorifero

40 Placenta La placenta è certamente da considerare dal punto di vista medico legale un prezioso strumento biologico per documentare esposizione a sostanze tossiche o ad agenti infettivi o altro.

41 Placenta La placenta può dimostrarsi il migliore alleato per evidenziare la assenza di responsabilità nel determinismo dell’evento avverso, mostrando patologie infettive, alterazioni metaboliche o altre possibili eziologie imprevedibili.

42 Guardia In presenza di richiesta di intervento dall’esterno:
Convocare il reperibile Telefonare ai carabinieri Informare il sostituto P.M. Non disporre di mezzo proprio

43 ASSICURAZIONI Leggere con molta attenzione le polizze possibilmente con la consulenza di un esperto per sfuggire a clausole che ci possono lasciare “soli”

44 ASSICURAZIONI Fare molta attenzione alle relazioni dei
CTP delle compagnie ed esigere di leggerne preventivamente i testi.

45 Conclusioni La possibilità dell’evento avverso è
presente nell’attività medica, chirurgica in particolare e va sempre considerata. E’ bene che chi esercita questa attività professionale agisca ogni volta tenendolo presente, non per vivere con angoscia la professione, ma per essere pronto ad affrontarlo quando si presenti

46 GRAZIE

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