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Stratificazione storica 1. il futuro urbanistico dellarea degli Ospedali Riuniti non è ancora stato sottoposto ad adeguato dibattito consiliare, che ne.

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Presentazione sul tema: "Stratificazione storica 1. il futuro urbanistico dellarea degli Ospedali Riuniti non è ancora stato sottoposto ad adeguato dibattito consiliare, che ne."— Transcript della presentazione:

1 Stratificazione storica 1

2 il futuro urbanistico dellarea degli Ospedali Riuniti non è ancora stato sottoposto ad adeguato dibattito consiliare, che ne configuri una diversa destinazione rispetto a quella prescritta dal P.R.G., sempre confermata da tre Consigli Comunali (Amministr. Galizzi, Vicentini, Veneziani), espressiva e dimostrativa del suo valore inconfutabile di pubblica utilità per la nostra città. la titolarità a definire, in collaborazione con le altre eventuali Istituzioni, le linee fondamentali dello sviluppo del territorio, rimane assoluta prerogativa del Consiglio Comunale. 2 Premessa

3 ogni previsione inserita nel P.R.G. equivale a dichiarazione di interesse pubblico per la comunità cittadina; occorre portare avanti lo sviluppo programmato di scelte utili, evolvibili nel rispetto della natura assegnata, nei confronti di logiche legate allinsana monetizzazione con cambiamento duso per la vendita del fondo in considerazione. La variante introdotta non può, né deve disconnettere il piano. Tutto ciò sul piano della saggezza delle scelte e sul piano democratico. Premessa 3

4 Limpianto degli Ospedali Riuniti costituisce un rilevante brano urbanistico-architettonico di città dovuto alla cultura del primo Novecento di notevole valore ambientale, nel bacino di Fontanabrolo, per la sua amenità naturale denominato Conca doro un brano storico, un racconto significativo, ora parte della città e testimonianza anche di tutte le realtà storico- politiche; deve perciò essere conservato nella sua forma e non sconvolgere la città. Occorre trovare, se mai, una conversione della funzione che non tradisca la sua continuità costitutiva. 4 Premessa

5 I nuovi insediamenti non devono sconvolgere o tradire la forma e il significato del brano urbano. per lOspedale, che ha in sé i limiti organici della sua funzione, occorre trovare una conversione con soluzioni compatibili. Premessa 5

6 In una propria delibera del 2004, il Consiglio Comunale di Bergamo, approvava latto integrativo dellaccordo di programma firmato a Cernobbio dal Ministero della Salute, dalla Regione Lombardia, dal Comune di Bergamo, dalla Provincia, dalla Direzione degli Ospedali Riuniti e dallUniversità secondo il quale larea vendibile può arrivare sino a 80.000 mq in modo da adattare le previsioni urbanistiche assicurando la priorità strategica del campus universitario e valorizzando la parte alienabile in funzione delle necessità finanziarie (76,5 mln di ) per il nuovo ospedale. Questarea, usufruibile per edilizia privata, può consentire un ricavo di circa 100 mln di, superiore al necessario; sufficienti ad affrontare anche le spese di trasloco e acquisto di nuove attrezzature. 6 Premessa

7 Il Consiglio Comunale di Bergamo esprimeva inoltre laccettazione e la condivisione dellosservazione di Italia Nostra, che in proposito si era espressa: la riconversione dellattuale struttura ospedaliera da sede universitaria a zona residenziale, oltre che stravolgere il quadro strutturale del PRG, porterebbe, in un contesto urbanistico deficitario soprattutto in termini infrastrutturali, un carico urbanistico difficilmente sostenibile e largamente superiore a quello indotto dalla sede universitaria. [In fase di controdeduzioni il Consiglio Comunale concordava: onde consentire una più marcata individuazione della funzione universitaria, si ritiene opportuno meglio esplicitare tale destinazione sulla tavola usi del suolo e modalità di intervento dei dati quantitativi delle Norme tecniche di attuazione]. 7 Premessa

8 Recentemente il Rettore dellUniversità di Bergamo ha pubblicamente manifestato più volte la sua inspiegabile avversità ad accettare la destinazione a campus universitario dellarea degli OO. RR. di Bergamo, prescritta dal P.R.G. In seguito a ciò Lombardia Infrastrutture, proprietaria dellarea, ha formulato una proposta speculativa che prevede una edificabilità di 132.368 mq. di cui 76.226 mq. (57,58 %) per uso residenziale, 21.897 mq.(16,54 %) per terziario-commerciale, uffici, centri benessere e commerciali, 7.420 (5,61 %) per uso alberghiero, 20.000 mq. (15.11 %) usi universitari, 6.825 mq. (5.16%) altro: fondazione azienda ospedaliera, scuola materna, asilo nido, chiesa. Questa soluzione consentirebbe un realizzo di circa 140-160 milioni di euro, cifra enormemente superiore alle necessità dellOspedale nuovo! 8 Premessa

9 Possiamo dire che una proposta auspicata, sentita, caldeggiata, voluta, attesa, già sancita con strumenti giuridici e burocratici, sta cedendo il passo ad una speculazione edilizia, alla più indegna delle soluzioni che istituzioni pubbliche possono avallare? Diciamo di si, la si chiami come si vuole, ma questa non è riqualificazione, non è un dono alla nostra città, ma è solo un rozzo tornaconto per pochi, cui il Consiglio Comunale non deve dare un avallo. 9 Premessa

10 Stratificazione storica 10

11 PRG vigente Superficie territoriale: mq 141.957 Spazi duso pubblico e servizi localizzati: Piazze, parcheggi coperti, giardini, servizi tecnici e amministrativi, servizi sociali, culturali e ricreativi Area min slp mq 91.204Area max slp mq 98.833 Servizi universitari: Didattica, altri servizi annessi Area min slp mq 61.632Area max slp mq 71.139 Residenze * ed attività economiche: Area min slp mq 63.516Area max slp mq 69.051 * Nellambito delle quantità definite per le destinazioni duso residenziali potranno essere destinati a studentati 4.124 mq di Slp 11

12 Pesi insediativi del progetto regionale 12

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15 Alcune possibili soluzioni 15 Raggruppamento del centro amministrativo e di alcune sedi delle facoltà universitarie esistenti istituzione di nuove facoltà, ad esempio una facoltà medica sede di scuole di specializzazione post laurea, es. specializzazione in geriatria insediamento di istituti di ricerca 15

16 Alcune possibili soluzioni 16 Raggruppamento del centro amministrativo e di alcune sedi delle facoltà universitarie esistenti

17 Campus universitario a Bergamo 17 Unentità giuridica, educativa e sociale costituita da un complesso organico comprendente: una cittadella degli studi unità residenziali abitative locali per studio, intrattenimento, tempo libero Tutto ciò nellambito di una concezione urbanistico architettonica unitaria, nel rispetto dellunità della struttura storica.

18 18 A livello didattico questo consentirebbe: lintegrazione tra le facoltà mettendo in comune gli spazi e i servizi per la didattica la possibilità per gli studenti di sfruttare lofferta multidisciplinare complessiva la possibilità per l Università di ottimizzare e razionalizzare luso delle risorse Campus universitario a Bergamo

19 Maggior valorizzazione del concetto di dipartimento che permetterebbe di leggere la presenza universitaria per raggruppamenti disciplinari omogenei e dare risalto alla ricerca come attività principale per la garanzia della qualità dei docenti; il punto focale del campus sarà sempre costituito da una biblioteca centralizzata come luogo dincontro fra didattica e ricerca, fra studenti e docenti, fra Università e città. Una realtà nuova e più qualificata consentirebbe di entrare in quella concorrenza di saperi con una maggior forza attrattiva per raggiungere una vera eccellenza di studi. 19 Campus universitario a Bergamo

20 Infine si potrà dare maggiore evidenza alla funzione di alta formazione e di educazione ricorrente come elemento qualitativo che rafforzi i legami con il mondo esterno allUniversità, sia tramite i legami con le istituzioni di ricerca internazionali che con il sistema produttivo locale e nazionale. Sappiamo che i rapporti con altre sedi universitarie esistono già, anche con modalità e frequenze rilevanti, tuttavia va rilevato che con una struttura più vicina al Campus ciò sarebbe più facile e meglio coordinato. Campus universitario a Bergamo 20

21 Per la nostra città è loccasione di riconfermare un epicentro storico nel suo tessuto urbano e riconoscersi in una diversa identità; evitare la promiscuità nelluso del territorio con situazioni di anomala concentrazione e frammentazione di inquinanti insediamenti universitari. Costituirebbe il radicamento di una docenza altamente qualificata, di attrezzature di alto livello, determinerebbe un ulteriore rilancio culturale della città. 21 Campus universitario a Bergamo

22 22 Questa grande cellula-studio potrebbe vivere in autonomia allinterno della città su cui non verrebbe a gravare funzionalmente. La stanzialità studentesca potrebbe ridurre limpatto rispetto allattuale Ospedale con un minor peso sulle strutture circostanti e un minore inquinamento ambientale. Campus universitario a Bergamo

23 Esempi in Italia 23 Altre città italiane hanno colto opportunità simili, tra gli altri si citano gli esempi di Lecco, Reggio Emilia con il riuso del complesso degli ospizi di San Lazzaro, e di Forlì con il recupero dellospedale novecentesco.

24 Carbonara Pasquale Architettura pratica Volume terzo, Tomo secondo. Composizione degli edifici. Sezione 7°: edifici per listruzione e la cultura. Parte seconda. Le Università da pag. 1083 a pag. 1400. 24 Testimonianza bibliografica

25 Alcune possibili soluzioni 25 istituzione di nuove facoltà, ad esempio una facoltà medica

26 Una facoltà medica troverebbe nella nostra città una collocazione di eccellenza. Esistono spazi per linserimento nella prevista zona universitaria di insegnamenti per un corso regolare di laurea in medicina, sia per quelli riguardanti le materie dei primi anni della facoltà, sia per quelli specifici delle varie cliniche. La vicinanza dellOspedale Nuovo realizzerebbe ununicità della facoltà di medicina con soluzioni ottimali. 26 Facoltà di medicina

27 Alcune possibili soluzioni 27 sede di scuole di specializzazione post laurea medica, es. specializzazione in geriatria

28 Il problema dellinvecchiamento acquista sempre più una dimensione sociale dimportanza estrema: esso si accompagna allaumento delle patologie croniche ad alta invalidità e di lunga durata, ad unassistenza continuativa ad alta intensità, ad una richiesta di ricovero correlato oltre che alle patologie, alle condizioni di solitudine o di disagio socio-economico. Si aggiunga il 2,5% di soggetti ricoverati con età inferiore ai 60 anni: ciò allarga il bisogno di tipo sanitario e assistenziale ad altre fasce detà funzionalmente non più autosufficienti. 28 Il problema dellinvecchiamento

29 la catena dei bisogni non più soddisfatta dal sistema familiare, parentale, da badanti o con un vicinato più o meno idonei, condurrà a condizioni non più sostenibili né psicologicamente, né economicamente il potenziamento dei servizi sociosanitari, pur già validi, presto non sarà adeguato, cosicché aumenterà la richiesta di ricovero in strutture protette (RSA), ultima tappa dopo linsufficienza di tutti i precedenti presidi. Il problema dellinvecchiamento 29

30 Una previsione sociodemografica della bergamasca ci deve condurre, con la considerazione dei vari indici, a valutazioni delle esigenze future. Il fabbisogno posti-letto della nostra provincia è valutato intorno al 7%, più una percentuale del 6,7% di ospiti provenienti da altre province. 30 Previsioni sociodemografiche

31 [Indici per una valutazione del fabbisogno posti-letto: caratteristiche degli ospiti da ricoverare, numero p.l. autorizzati, p.l temporanei sollievo, per convalescenza, dimissione da reparti ospedalieri e riabilitativi con impossibilità di assistenza domiciliare, p.l. di pronto intervento per inserimenti immediati in attesa di collocazione più idonea o permanente per soggetti in stato vegetativo persistente, a causa di incidenti della viabilità o provenienti da centri di rianimazione. (2,2 x1000 ab. nel 2001)]. Previsioni sociodemografiche 31

32 Valutato necessario un aumento del numero delle RSA di dimensioni non superiori ai 120-150 letti, funzionalmente adeguate alla necessità, inserite nella città, non più dislocate nelle periferie nelle quali lanziano si senta disperso in mezzo a strutture ed edificazioni, psicologicamente opprimenti o addirittura alienanti, si ritiene proponibile e attuabile la conversione di parte dellorganismo degli OO.RR. in un Ospedale geriatrico, collegato ad una scuola di specializzazione in Geriatria, connessa ad una Facoltà di medicina. 32 Residenza Sanitaria Assistita

33 Tale RSA, sita in città, potrebbe usufruire di buona parte delle strutture edilizie esistenti, dellutilizzo di apparecchiature medico-sanitarie e degli attuali servizi di comunicazione. Inoltre, costituirebbe punto di riferimento scientifico a disposizione della rete delle RSA di tutta la provincia. 33 Residenza Sanitaria Assistita

34 Alcune possibili soluzioni 34 insediamento di istituti di ricerca

35 Occasioni irripetibili Occasioni irripetibili 35 Riteniamo che la possibilità di realizzare una delle ipotesi presentate, sostituendo lattuale ospedale mediante un progetto variamente articolato, risolva le necessità sanitarie, sociali e culturali della città rappresentando unoccasione unica ed irripetibile.

36 Alla città, alle sue istituzioni ed in particolare al Comune di Bergamo spetta la responsabilità di scelte determinate per soddisfare i bisogni e rispettare la continuità storico- civica della città. 36


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