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Corso 4 – Le funzioni della mente: Le emozioni

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Presentazione sul tema: "Corso 4 – Le funzioni della mente: Le emozioni"— Transcript della presentazione:

1 Corso 4 – Le funzioni della mente: Le emozioni
Corpo ed emozioni Embodied Cognition e l’embodiment effects Componenti dell’emozione Valutazione cognitiva ed emozione Esperienza soggettiva ed emozione Modificazione corporee ed emozione Emozioni e differenze di genere Corpo e sessualità Identità sessuale Identità di genere Ruolo di genere Orientamento sessuale Tecniche educative e psicoterapiche

2 Capitolo 1 Corpo ed emozioni

3 Embodied Cognition La Embodied cognition è un concetto ideato da una corrente di filosofi, cognitivisti e ricercatori di intelligenza artificiale secondo i quali la natura della mente umana sarebbe ampiamente determinata dalla forma del corpo umano. Sostengono che tutti gli aspetti della cognizione (idee, pensieri, concetti e categorie) sarebbero plasmati da aspetti del corpo: Il sistema percettivo, le intuizioni che sottostanno alle capacità di movimento, le attività e le interazioni con l'ambiente e la comprensione ingenua del mondo sono integrati nel nostro corpo e nel nostro cervello. 1. Corpo ed emozioni 2 Corpo e sessualità 3. Tecniche educative e psicoterapiche Seminario

4 Embodiment effects 1/6 La social cognition si riferisce alla codifica, l’immagazzinamento, il recupero e il processamento, nel cervello, di informazioni relative a conspecifici, o membri della stessa specie. Un tempo la social cognition si riferiva ad un approccio specifico della psicologia sociale in cui questi processi erano studiati secondo i metodi della psicologia cognitiva e della teoria dell’elaborazione dell’informazione. Tuttavia il termine ha finito per essere più ampiamente utilizzato in tutta la psicologia e nelle neuroscienze cognitive. Per esempio, è usato per riferirsi a diverse abilità sociali alterate nell’autismo e altri disturbi. 1. Corpo ed emozioni 2 Corpo e sessualità 3. Tecniche educative e psicoterapiche Seminario Continua 

5 Embodiment effects 2/6 Gli stati corporei possono essere gli effetti della social cognition. Per esempio  Se si attiva lo stereotipo anziani le persone camminano lentamente ed eseguono decisioni lessicali più lentamente (Dijksterhuis & Bargh 2001). Allo stesso modo, vedere un membro del proprio gruppo coinvolge la muscolatura del sorriso (Vanman et al. 1997). Barsalou, L. W. (2008). Grounded cognition. Annual Review of Psychology, 59(1), doi: /annurev.psych 1. Corpo ed emozioni 2 Corpo e sessualità 3. Tecniche educative e psicoterapiche Seminario Continua 

6 Embodiment effects 3/6 Gli stati corporei non sono semplicemente gli effetti della cognizione sociale, ma anche la causa. Quando si adotta un’espressione del viso o una certa postura essa suscita stati mentali associati. Per esempio  coinvolgere la muscolatura del sorriso produce emozioni positive (Strack et al.1988), mentre accasciarsi produce emozioni negative (Strack 1993). Anche le azioni producono risultati simili. Annuendo con la testa produce emozioni positive (Wells & Petty 1980), mentre spingere via con le braccia produce effetto negativo (Cacioppo et al. 1993). Barsalou, L. W. (2008). Grounded cognition. Annual Review of Psychology, 59(1), doi: /annurev.psych 1. Corpo ed emozioni 2 Corpo e sessualità 3. Tecniche educative e psicoterapiche Seminario Continua 

7 Embodiment effects 4/6 Barsalou (2008) spiega questo fenomeno così:
Noi ci rappresentiamo delle situazioni familiari che contengono informazioni sul corpo e le fissiamo in memoria. Ad esempio  ricevere un regalo, produce una sensazione positiva e il sorriso. Quando si verifica anche una sola parte di questa situazione (ricevere un regalo), attiva il resto del modello situazionale, producendo stati del corpo associati (sorridere). Allo stesso modo, se si attiva un sorriso, s’innescano rappresentazioni di situazioni che lo contengono, che producono componenti dello schema associati (emozioni positive, la generosità). Barsalou, L. W. (2008). Grounded cognition. Annual Review of Psychology, 59(1), doi: /annurev.psych 1. Corpo ed emozioni 2 Corpo e sessualità 3. Tecniche educative e psicoterapiche Seminario Continua 

8 Embodiment effects 5/6 Continua  1. Corpo ed emozioni
2 Corpo e sessualità 3. Tecniche educative e psicoterapiche Seminario Continua 

9 Maratona Esperienziale: Dal mio corpo al tuo
Embodiment effects 6/6 [il video è stato rimosso] Maratona Esperienziale: Dal mio corpo al tuo Luglio 2011 1. Corpo ed emozioni 2 Corpo e sessualità 3. Tecniche educative e psicoterapiche Seminario

10 Le componenti dell’emozione
Diagramma schematico del processo emotivo. Le 6 componenti dell’emozione sono innescate dalle circostanze descritte da certe relazioni individuo-ambiente (Lazarus, 1991; Rosenberg, 1998). Continua 

11 6 componenti del processo emotivo
Valutazione cognitiva La valutazione del soggetto del significate personale delle sue circostanze attuali. Esperienza soggettiva Lo stato affettivo del tono sentimentale che colora l’esperienza privata. Tendenze al pensiero e all’azione L’urgenza di pensare o agire in modi particolari. Modificazioni corporee interne Le risposte fisiologiche, in particolare quelle che coinvolgono il sistema nervoso autonomo, come i cambiamenti del battito cardia co e dell’attività delle ghiandole sudoripare Espressioni facciali Le contrazioni muscolari che muovono i tratti del viso – come guance, labbra, naso e sopracciglia- in particolari configurazioni. Risposte all’emozione Come le persone regolano le loro emozioni, reagiscono ad esse o affrontano le situazioni che le hanno indotte. 1. Corpo ed emozioni 2 Corpo e sessualità 3. Tecniche educative e psicoterapiche Seminario

12 Valutazione cognitiva ed emozione
Schachter e Singer (1962) hanno ipotizzato che se si inducono le persone in uno stato generate di arousal autonomico, la qualità delle loro emozioni è determinata esclusivamente dalla loro valutazione della situazione. Si tratta della cosiddetta teoria bifattoriale delle emozioni  Le emozioni sono il risultato della combinazione di due fattori: uno stato iniziale di arousal inspiegabile più una spiegazione (o valutazione) cognitiva dell’arousal in questione. 1. Corpo ed emozioni 2 Corpo e sessualità 3. Tecniche educative e psicoterapiche Seminario

13 Teorie classiche sull’emozione degli anni ’60
Le prime teorie sull’emozione proponevano differenti relazioni Ira le componenti del processo emotivo.

14 Esperienza soggettiva ed emozione 1/6
Sebbene il processo iniziale di valutazione cognitiva possa verificarsi al di fuori della consapevolezza, l’esperienza soggettiva dell’emozione – la componente sentimentale – è per definizione consapevole. 1. Corpo ed emozioni 2 Corpo e sessualità 3. Tecniche educative e psicoterapiche Seminario Continua 

15 Esperienza soggettiva ed emozione 2/6
Valutazioni consce e inconsce (Ohman, 2000) Si presentano fotografie di ragni e serpenti a soggetti che: avevano paura dei serpenti, avevano paura dei ragni o non avevano alcuna fobia. In una condizione, le fotografie erano mostrate abbastanza a lungo da permettere ai soggetti il loro riconoscimento conscio. In un’altra condizione, si utilizzava una procedura denominata mascheramento retrogrado: le fotografie erano mostrate solo per 30 millisecondi e quindi mascherate da una foto neutrale, in modo che i partecipanti non ne riconoscessero il contenuto. I soggetti fobici dimostrarono risposte fisiologiche quasi identiche (aumento dell’attività delle ghiandole sudoripare) alle fotografie del loro oggetto fobico, indipendentemente dal fatto di aver visto coscientemente o no il ragno o il serpente. 1. Corpo ed emozioni 2 Corpo e sessualità 3. Tecniche educative e psicoterapiche Seminario Continua 

16 Esperienza soggettiva ed emozione 3/6
Non tutte le esperienze emotive sono dotate di una componente soggettiva. I ricercatori hanno affermato, in modo convincente, che le emozioni possono manifestarsi anche senza sentimenti consapevoli (Berridge & Winkielman, 2003). Berridge & Winkielman (2003) What is an unconscious emotion? (The case for unconscious “liking”). Cognition & Emotion, 17(2), doi: / 1. Corpo ed emozioni 2 Corpo e sessualità 3. Tecniche educative e psicoterapiche Seminario Continua 

17 Berridge & Winkielman (2003) What is an unconscious emotion?
Berridge, K., & Winkielman, P. (2003). What is an unconscious emotion? (The case for unconscious “liking”). Cognition & Emotion, 17(2), doi: / 1. Corpo ed emozioni 2 Corpo e sessualità 3. Tecniche educative e psicoterapiche Seminario Continua 

18 Esperienza soggettiva ed emozione 4/6
Quando presente, l’esperienza soggettiva conscia è molto importante. I sentimenti funzionano da feedback della rilevanza personale delle circostanze attuali. La componente sentimentale dell’emozione guida il comportamento, le decisioni e l’elaborazione delle informazioni (Clore, Gasper & Garvin, 2001). 1. Corpo ed emozioni 2 Corpo e sessualità 3. Tecniche educative e psicoterapiche Seminario Continua 

19 Esperienza soggettiva ed emozione 5/6
Sentimenti che modificano l’attenzione e l’apprendimento Tendiamo a prestare una maggiore attenzione agli eventi congruenti con i sentimenti che stiamo provando rispetto a quelli incongruenti. Di conseguenza, apprendiamo di più degli eventi in sintonia coni nostri sentimenti. Sappiamo che possiamo imparare meglio il materiale nuovo se riusciamo a correlarlo a informazioni già presenti in memoria. I nostri sentimenti durante l’apprendimento possono aumentare la disponibilità di ricordi in sintonia con quel sentimento, e questi ricordi sono più facili da correlare al materiale nuovo, anch’esso congruente con il sentimento in questione. Supponiamo che sentiate la storia di uno studente che viene bocciato. Se vi sentite tristi quando vi raccontano la storia, alcuni dei vostri ricordi su esperienze di insuccesso (specie gli insuccessi scolastici) possono essere facilmente accessibili, e la similarità tra questi ricordi e il materiale nuovo di qualcuno bocciato renderà facile la correlazione. Al contrario, se vi sentite felici quando vi raccontano la storia, i vostri ricordi più accessibili potrebbero essere troppo diversi da un fallimento scolastico per promuovere la correlazione tra vecchie memorie e materiale nuovo. 1. Corpo ed emozioni 2 Corpo e sessualità 3. Tecniche educative e psicoterapiche Seminario Continua 

20 Esperienza soggettiva ed emozione 6/6
Sentimenti che modificano la valutazione e i giudizi Le emozioni attivano la tendenza a riprodurre le stesse valutazioni cognitive che inizialmente hanno prodotto l’emozione stessa (Lerner & Keltner, 2001; Siemer, 2001). Se proviamo paura, per esempio, siamo portati a valutare le circostanze successive come incerte e incontrollabili, e ciò ci induce a considerare eventuali rischi futuri più probabili. AI contrario, il fatto di provare rabbia o felicità, sebbene siano sentimenti di valenza diversa, ci porta a valutare le circostanze successive come certe e controllabili, il che ci induce a considerare eventuali rischi futuri meno probabili (Johnson & Tversky, 1983; Lerner & Keltner, 2001). 1. Corpo ed emozioni 2 Corpo e sessualità 3. Tecniche educative e psicoterapiche Seminario

21 Modificazione corporee ed emozione 1/3
Emozioni intense, come paura o rabbia, producono cambiamenti fisici che hanno luogo durante I’arousal emozionale derivanti dall’attivazione della divisione simpatica del sistema nervoso autonomo. II sistema nervoso simpatico prepara il corpo ad agire in emergenza, stimolando l’organismo a produrre energia: 1. La pressione sanguigna e il battito cardiaco aumentano. 2. La respirazione diviene più rapida. 3. Le pupille si dilatano. 4. La sudorazione aumenta mentre la secrezione di saliva e muco diminuisce. 5. Il livello di zuccheri nel sangue aumenta per fornire più energia. 6. II sangue si coagula più velocemente in caso di ferite. 7. Il sangue è deviato dallo stomaco e dall’intestino al cervello e ai muscoli scheletrici. 8. I peli sulla pelle si rizzano, causando la pelle d’oca. Man mano che l’emozione decresce, il sistema nervoso parasimpatico – deputato alla conservazione dell’energia – prende il sopravvento e riporta l’organismo al suo stato normale. 1. Corpo ed emozioni 2 Corpo e sessualità 3. Tecniche educative e psicoterapiche Seminario Continua 

22 Modificazione corporee ed emozione 2/3
Le emozioni positive producono scarse modificazioni corporee perché le loro associate tendenze di pensiero e azione sono ampie e non specifiche? Questo è contraddetto dall’effetto di annullamento delle emozioni positive di Fredrickson et al (2000) The Undoing Effect of Positive Emotions 1. Corpo ed emozioni 2 Corpo e sessualità 3. Tecniche educative e psicoterapiche Seminario Continua 

23 Modificazione corporee ed emozione 3/3
1. Corpo ed emozioni 2 Corpo e sessualità 3. Tecniche educative e psicoterapiche Seminario Effetto di annullamento delle emozioni positive La gioia e la contentezza producono una più veloce ripresa cardiovascolare dall’arousal emotivo negativo persistente rispetto alla neutralità e alla tristezza.

24 Emozioni e differenze di genere 1/3
Le persone hanno forti credenze (ingenue) su come le emozioni differiscono in base al genere di appartenenza. Secondo lo stereotipo femminile, le donne sono più emotive; sperimentano ed esprimono emozioni più spesso. Gli uomini e le donne differiscono maggiormente nell’espressione delle emozioni – sia facciale sia verbale – che nell’esperienza soggettiva delle stesse (Fischer, 2000). 1. Corpo ed emozioni 2 Corpo e sessualità 3. Tecniche educative e psicoterapiche Seminario Continua 

25 Emozioni e differenze di genere 2/3
Gli stereotipi influenzano i rapporti emotivi su giudizi globali: “Quanto spesso vi sentite tristi o depressi” o in modo retroattivo “Quanto eravate in ansia durante l’esame della settimana scorsa?” Le differenze di genere svaniscono quando si parla del qui ed ora del proprio sentire: “Quanto vi sentite in ansia adesso?” Le persone sono più concentrate sullo specifico delle circostanze e dei sentimenti provati e meno sulla conformità di questi sentimenti alle credenze di genere. 1. Corpo ed emozioni 2 Corpo e sessualità 3. Tecniche educative e psicoterapiche Seminario Continua 

26 Emozioni e differenze di genere 3/3
Uomini e donne differiscono maggiormente nell’espressione delle emozioni – sia facciale sia verbale – che nell’esperienza soggettiva delle stesse (Fischer, 2000). Le donne, a causa del loro status inferiore, esprimono le emozioni “impotenti” di tristezza, ansia e paura (emozioni che fanno apparire la persona debole e indifesa); gli uomini, in sintonia con il loro status superiore, esprimono le emozioni “potenti” di rabbia, orgoglio e disprezzo (emozioni che servono a mantenere il controllo e il predominio; Fischer, 2000). 1. Corpo ed emozioni 2 Corpo e sessualità 3. Tecniche educative e psicoterapiche Seminario

27 Capitolo 2 Corpo e sessualità

28 Identità sessuale 1/2 L’identità sessuale  gli aspetti biologici, anatomo-fisiologiche del sesso. Assetto ormonale a prevalenza di testosterone o di estrogeni e caratteri sessuali primari e secondari morfologicamente tipici di maschi o di femmine. L’identità sessuale  determinata da 5 fattori biologici: (i) i cromosomi sessuali; (ii) la presenza di gonadi maschili o femminili; (iii) la componente neuro-endocrina; (iv) le strutture riproduttive accessorie interne; (v) gli organi sessuali esterni. 1. Corpo ed emozioni 2 Corpo e sessualità 3. Tecniche educative e psicoterapiche Seminario

29 Identità sessuale 2/2 L’ormone fondamentale nello sviluppo genitale è quello androgeno. Se le ghiandole sessuali dell'embrione producono androgeno a sufficienza, il neonato avrà genitali maschili; se l’androgeno non è sufficiente, il neonato avrà genitali femminili, anche se è geneticamente maschio. AI contrario, se si aggiungono artificialmente degli androgeni, il neonato avrà genitali maschili anche se è geneticamente femmina. La presenza o l’assenza del cromosoma maschile (Y) influenza lo sviluppo sessuale semplicemente perché determina se l’embrione secernerà androgeni. Lo sviluppo anatomico dell'embrione femminile non necessita di ormoni femminili, solo dell'assenza di ormoni maschili . In altre parole, la natura produce una femmina a meno che non intervenga l’androgeno. 1. Corpo ed emozioni 2 Corpo e sessualità 3. Tecniche educative e psicoterapiche Seminario

30 Identità di genere 1/2 L’identità di genere  le dimensioni soggettive del vissuto della propria identità sessuale. La maggior parte degli individui, affinché le loro esperienze sociali e sessuali siano gratificanti nella vita adulta, hanno bisogno di sviluppare un’appropriata identità di genere  I maschi devono arrivare a pensarsi come maschi e le femmine come femmine. 1. Corpo ed emozioni 2 Corpo e sessualità 3. Tecniche educative e psicoterapiche Seminario

31 Identità di genere 2/2 La transessualità 
Condizione di una persona la cui identità sessuale non è corrispondente alla condizione psicologica dell’identità di genere maschile o femminile e Sovente, persegue l’obiettivo di un cambiamento del proprio corpo, attraverso interventi medico-chirurgici. 1. Corpo ed emozioni 2 Corpo e sessualità 3. Tecniche educative e psicoterapiche Seminario

32 Ruolo di genere Ruolo di genere  le dimensioni sociali espressioni di norme comportamentali sul sesso. Diversamente da quanto avviene per gli altri primati, il comportamento sessuale umano è fortemente determinato dalla cultura che norma: l’incesto, l’attività sessuale tra i bambini, l’omosessualità, la masturbazione, i rapporti sessuali prematrimoniali, ecc. Per esempio L’incesto è proibito da quasi tutte le culture. Altri aspetti del comportamento sessuale. Alcune società molto permissive incoraggiano le attività autoerotiche e i giochi sessuali fra i bambini dei due sessi, cui e pure consentito di osservare l’attività sessuale degli adulti. l Chewa deli ‘Africa, ad esempio, credono che se ai bambini non è consentito di esercitarsi sessualmente, in seguito non saranno in grado di avere bambini. I Sambia della Nuova Guinea hanno istituzionalizzato la bisessualità: dalla prepubertà fino al matrimonio, il ragazzo vive con altri maschi e si impegna in pratiche omosessuali (Herdt, 1984). 1. Corpo ed emozioni 2 Corpo e sessualità 3. Tecniche educative e psicoterapiche Seminario

33 Orientamento sessuale
L’orientamento sessuale  Si riferisce alla scelta dell’oggetto del piacere sessuale. Secondo Alfred Kinsey può essere misurato dal grado in cui un individuo è sessualmente attratto da persone di sesso opposto e/o dello stesso sesso. L’orientamento sessuale sarebbe come un continuum che va dall‘esclusiva eterosessualità all’esclusiva omosessualità. Sulla scala a 7 punti di Kinsey, per esempio, gli individui che sono attratti esclusivamente da persone del sesso opposto e che hanno relazioni sessuali solo con tali persone si collocano all’estremità eterosessuale della scala (categoria 0); colora che sono attratti esclusivamente da persone del !oro stesso sesso e che stabiliscono relazioni sessuali solo con quelle tipo di persone si trovano all’estremità omosessuale del continuum (categoria 6). Gli individui che occupano le categorie 2-4 sono di solito definiti bisessuali. 1. Corpo ed emozioni 2 Corpo e sessualità 3. Tecniche educative e psicoterapiche Seminario

34 Scala Kinsey Valutazione Descrizione Esclusivamente eterosessuali. 1
Esclusivamente eterosessuali. 1 Prevalentemente eterosessuali, ma in alcune circostanze con tendenze omosessuali. 2 Prevalentemente eterosessuali, ma con una forte componente omosessuale. 3 Le tendenze eterosessuali e omosessuali si equivalgono (bisessualità). 4 Prevalentemente omosessuali, ma con una forte componente eterosessuale. 5 Prevalentemente omosessuali, ma in alcune circostanze con tendenze eterosessuali. 6 Esclusivamente omosessuali. livello 0 non hanno contatti fisici che portano ad attivazione sessuale od orgasmo e non hanno risposte fisiche nei confronti dei membri del proprio sesso. I contatti e le risposte sessuali sono esclusivamente con individui del sesso opposto. livello 1 hanno occasionali ma rari contatti sessuali con coinvolgimento psico-sessuale con individui del proprio sesso; od occasionali ma rari risposte psichiche senza contatti fisici. La grande preponderanza delle loro esperienze e risposte sessuali è diretta verso individui del sesso opposto. livello 2 hanno una maggiore attività e/o reazioni psichiche di tipo eterosessuale, ma mantengono una più che occasionale attività omosessuale e/o rispondono in modo abbastanza deciso a stimoli omosessuali. livello 3 sono al livello intermedio della scala eterosessuale-omosessuale. Sono ugualmente omosessuali ed eterosessuali nella loro esperienza aperta e nelle reazioni psichiche. In generale apprezzano entrambi i tipi di contatto e non hanno spiccate preferenze per l’uno o per l’altro. Rispondono fisicamente ai partner di entrambi i sessi ed è solo un motivo di circostanza che li può portare a contatti più frequenti con un sesso piuttosto che con l’altro. livello 4 hanno una maggiore attività o reazioni psichiche di tipo omosessuale, ma mantengono una più che occasionale attività eterosessuale e rispondono in modo abbastanza deciso a stimoli eterosessuali. livello 5 sono quasi esclusivamente omosessuali nella loro attività sessuale e nelle reazioni. Hanno occasionali ma rare esperienze eterosessuali e a volte reagiscono psichicamente a individui del sesso opposto. livello 6 sono esclusivamente omosessuali sia per quanto riguarda l’esperienza aperta omosessuale sia per le loro reazioni psichiche. Camperio Ciani, A. (2004). Il paradosso dei geni omosex. Darwin, 2(6), p. 45. 1. Corpo ed emozioni 2 Corpo e sessualità 3. Tecniche educative e psicoterapiche Seminario

35 Tecniche educative e psicoterapiche
Capitolo 3 Tecniche educative e psicoterapiche

36 La mia immagine del sesso
[il video è stato rimosso] Maratona Esperienziale: Dal mio corpo al tuo Luglio 2011 1. Corpo ed emozioni 2 Corpo e sessualità 3. Tecniche educative e psicoterapiche Seminario

37 Maternal-deprivation
Harry Frederick Harlow ( ) was an American psychologist best known for his maternal-separation and social isolation experiments on rhesus monkeys, which demonstrated the importance of care-giving and companionship in social and cognitive development. [il video è stato rimosso] Maternal-deprivation 1. Corpo ed emozioni 2 Corpo e sessualità 3. Tecniche educative e psicoterapiche Seminario

38 Social isolation [il video è stato rimosso]
Harry Frederick Harlow ( ) was an American psychologist best known for his maternal-separation and social isolation experiments on rhesus monkeys, which demonstrated the importance of care-giving and companionship in social and cognitive development. [il video è stato rimosso] Social isolation 1. Corpo ed emozioni 2 Corpo e sessualità 3. Tecniche educative e psicoterapiche Seminario


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