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La storia della Psicologia: motivazioni (Hearst, 1979)

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Presentazione sul tema: "La storia della Psicologia: motivazioni (Hearst, 1979)"— Transcript della presentazione:

1 La storia della Psicologia: motivazioni (Hearst, 1979)
Evitare trappole del passato Le novità spesso sono problemi antichi Imparare a vedere le proprie teorie con umiltà, quelle degli altri con tolleranza (provvisorietà) integrare in un sistema unificato apporti sparsi (intra e inter-disciplinare) usarla come euristica valutare potenza di idee semplici ma originali rapporti discipline di confine e diverse individuare linee future di tendenza

2 Presentismo: errori di visione nella storia della scienza
Falsificazionismo (Popper, 1934) Rivoluzioni scientifiche (Kuhn, 1962) e rotture epistemologiche Giustificazionismo e convenzionalismo. Es. Bellarmino vs. Galileo (adesione eliocentrismo copernico) compromesso “convenzionalista”: salvare i principi ufficiali ricorrendo a ipotesi ausiliarie (dogmatista) Ingenuo cumulativismo Il lessico scientifico è una convenzione storicamente determinata in evoluzione non costante (es.: disabilità, comportamento, temperamento) Le dinamiche sociologiche della comunità scientifica spiegano lo sviluppo della scienza (non razionalità) La  deriva evoluzione storica complessiva (idee, scienze, autobiogr. interna vs. esterna)

3 Dal presentismo/continuismo alla rivoluzione
Continuismo risale a Condorcet (1795) Presentismo: tendenza a leggere la storia della scienza in funzione delle conoscenze attuali Frattura, Francia Koyré, “Dal mondo del pressappoco all’universo della precisione” (1957): la possibilità che emerga un concetto scientifico dipende dalla disponibilità tecnologica (es.: tachistoscopio) Popper: falsificazionismo (valore assoluto), corroborazione (conferma provvisoria), es. corvi neri Una teoria è scientificamente fondata se si regge su ipotesi falsificabili (metologia di verifica empirica): psicoanalisi e materialismo dialettico Progresso: falsificazione teorie valide in un periodo storico, rottura consapevole Valido logicamente, non fattualmente

4 Scienza “normale”, paradigmi e modelli: Kuhn e Boyd e la psicologia 1
Periodi storici scienza normale (fase paradigmatica), anomalie (scienza normale in crisi), rivoluzione scientifica, fase post-paradigmatica (ricerca di nuovo paradigma). Es. S -(>) R (pavloviano, meccanicista, riduzionista, associazionista, skinneriano?), S-O-R (Woodworth, Tolman, Lazzeroni, mediazionista, cognitivista) o paradigma sperimentale di Seligman Kuhn: in fase paradigmatica il lavoro scientifico è continuista, i “rompicapo” sono ai confini della disciplina e sono problem-solving; durante le rivoluzioni si pongono nuovi problemi Kuhn (1970): paradigma (Masterman 22 usi) come matrice disciplinare (generalizzazioni simboliche di valore universale e come modelli metaforici) o come casi esemplari (senso stretto, es.: paradigma rispondente) (Kuhn, 1983) Incommensurabilità dei concetti di lessici scientifici differenti (Priestley: aria deflogistizzata, Lavoisier: ossigeno)

5 Paradigmi e modelli: Kuhn e Boyd e la psicologia 2
Paradigma: spiegare come e perché, formulare leggi, avanzare teorie, predisporre tecniche, ipotizzare applicazioni e costituire una comunità di ricercatori Boyd e Kuhn (1983): modelli metaforici costitutivi (irriducibili stesso livello di analisi, HIP), valore di apertura induttiva, sostitutivi (es.: atomo come sistema solare miniaturizzato, HIP) funzione esegetica Autori a favore dell’interpretazione kuhniana della storia della : Palermo (1971), Lazzeroni (1979, 1985, 1995) Autori a sfavore dell’interpretazione kuhniana della storia della : Briskman, 1972; Warren, 1971) Equivalenza Paradigma (watsoniano, pavloviano) - comunità di scienziati - scuole (Lipsia, Wurzburg, Berlino)

6 Modelli di storiografia psicologica (Luck, 1996)
Personalistico Storia delle idee (zeitgeist), dispiegamento Storia dei problemi Storia della società, significato civile, politico, istituzionale, discontinuità Boring History of Experimental Psychology (1929) Boring II ed. (1950), Watson (1968) Pongratz (1967) Luck (et al., 1987, 1996), Watson (1977)

7 Cartesio (1596-1650), razionalismo e la sua eredità: il dualismo mente-corpo
Presupposti al Dualismo cartesiano: scoperta circolazione sangue, automi idraulici (giardini S. Germain) res extensa (macchina corpo oggetto studio scienze naturali): arco riflesso (es: retrazione arto) S ambiente= sorgente cambiamento (Secenov e riflessologia sovietica) Livelli di conoscenza: 1. Fisiologico (fisica, c. passiva) 2. Spirito (res cogitans), sensazione cosciente (ghiandola pineale sistema di connessione, non cervello) 3. Percezione (movimento permette identificazione, localizzazione e rappresentazione) Razionalismo (idee innate conoscenza immediata). Sottrazione della scienza dell’uomo alla teologia: se corpo=macchina, interazione mente-corpo, allora studio funzioni Dicotomia scienze natura/dello spirito

8 Empirismo: derivazioni, superamento razionalismo cartesiano, presupposto alla nascita della 
Hobbes ( ): la sensazione come principio della conoscenza, importanza elemento materiale per l’idea, ruolo determinante osservazione Hume ( ), strutture percettive apprese, A. Comte ( ): fondatore sociologia, legge dei 3 stadi (teologico, metafisico e positivistico), contro introspezione e cogito cartesiano J.Stuart Mill ( ), H. Spencer ( ): empirismo ingenuo (leggi di natura) J. Locke ( ): critica idee innate (Saggio sull’intelletto umano), tabula rasa, derivazione idee 1. esperienza sensibile, 2. intelletto (coscienza)


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