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La teoria della crescita economica

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Presentazione sul tema: "La teoria della crescita economica"— Transcript della presentazione:

1 La teoria della crescita economica
Capitolo 4 La teoria della crescita economica

2 Risponderemo alle seguenti domande
Analizzeremo il sistema nel lungo periodo e ci porremo molte domande tra le quali: Quali sono i fattori determinanti della crescita Cosa si intende per condizione di equilibrio di lungo periodo (stato stazionario) Quale effetto ha la crescita della popolazione sul tasso di crescita Quali effetti ha un aumento del tasso di risparmio sulla crescita

3 Dall’analisi di breve a quella di lungo periodo
CRESCITA: Incremento tendenziale del PIL nel corso del tempo I dati mostrano che nel corso dei decenni e dei secoli la quantità dei beni prodotti e gli standard di vita sono aumentati enormemente Il PIL pro capite negli USA è oggi dieci volte superiore a quello di un secolo fa I tassi di crescita differiscono enormemente tra paesi I livelli di reddito pro capite sono anch’essi diversi tra paesi (65.000$ in USA e 390$ in Etiopia) R.Capolupo-Appunti macro2 (grafici e tabelle dal DeLong)

4 R.Capolupo-Appunti macro2 (grafici e tabelle dal DeLong)
definizioni Per confrontare gli standard di vita tra diversi paesi nel corso del tempo dovremo distinguere tra : PIL aggregato Y PIL pro capite= Pil aggregato/popolazione PIL per lavoratore= Pil aggregato/forza lavoro Tasso di crescita del Pil= Pilt –Pilt-1/Pilt-1 Tasso di crescita del Pil procapite ( o per lavoratore che useremo indifferentemente in quanto assumeremo che la FL cresce allo stesso tasso della popolazione ): R.Capolupo-Appunti macro2 (grafici e tabelle dal DeLong)

5 R.Capolupo-Appunti macro2 (grafici e tabelle dal DeLong)
Fonti della crescita Accumulazione di capitale Miglioramenti nello stato della tecnologia Può l’accumulazione del capitale sostenere la crescita perpetua dell’economia? No sulla base del modello di crescita tradizionale. Motivo: Data l’ipotesi di rendimenti marginali decrescenti del capitale, sarebbe necessaria una crescita continua del capitale e ciò richiederebbe risparmi sempre più elevati da parte degli agenti. Nonostante ciò, si arriverebbe al punto in cui la PMK  0 e potrebbe diventare addirittura negativa (se non valesse la condizione di Inada per il capitale K->  la PMK->0). In tal caso la crescita si arresterebbe. R.Capolupo-Appunti macro2 (grafici e tabelle dal DeLong)

6 Fatti stilizzati di Kaldor
Il fattore lavoro L misurato in termini di ore di lavoro cresce più lentamente del capitale (K) e del prodotto (Y) Nel lungo periodo il rapporto K/L è progressivamente aumentato Il rapporto K/Y non mostra alcun trend ascendente o discendente, ovvero i tassi di crescita del capitale e del prodotto seguono lo stesso andamento La remunerazione del capitale (tasso di interesse reale o tasso di profitto sul capitale) non mostra un trend significativo. I salari reali invece mostrano un trend ascendente. Le quote relative dei salari e dei profitti sul reddito nazionale sono state abbastanza stabili nel corso del tempo R.Capolupo-Appunti macro2 (grafici e tabelle dal DeLong)

7 Nuovi fatti stilizzati
Per i paesi industrializzati il trend di crescita è positivo ma non è uniforme tra i periodi Crescita elevata in tutte le economie sviluppate (paesi OCSE) a partire dagli anni’50 (inclinazione della linea di trend molto elevata) Diminuzione dei tassi di crescita a partire dagli anni ’70 (la linea di trend presenta una minore inclinazione) Convergenza dei livelli di reddito fra le economie OCSE ma non per le altre economie (convergenza significa che i paesi con un minor rapporto K/L crescono più velocemente dei paesi con un più alto K/L) La maggior parte dei paesi poveri appare incapace di uscire da trappole di povertà. I miracoli economici accadono ma riguardano solo alcuni paesi (attualmente Sud-Est Asiatico) I modelli teorici della crescita sono capaci di spiegare questi fatti? R.Capolupo-Appunti macro2 (grafici e tabelle dal DeLong)

8 Il ruolo dell’accumulazione
Qual è il ruolo dell’accumulazione del capitale nel processo di crescita? Consente la crescita nel medio periodo Allorché si raggiunge lo stato stazionario la crescita è dovuta a fattori esogeni (progresso tecnico) e non all’accumulazione del capitale Nello stato stazionario un aumento dell’accumulazione (maggiore risparmio) può aumentare il livello del reddito e del capitale procapite ma non il tasso di crescita Tutto ciò può essere dimostrato sulla base del modello di Solow. R.Capolupo-Appunti macro2 (grafici e tabelle dal DeLong)

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CRESCITA dei G7 R.Capolupo-Appunti macro2 (grafici e tabelle dal DeLong)

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Convergenza G7 R.Capolupo-Appunti macro2 (grafici e tabelle dal DeLong)

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PIL paesi OCSE R.Capolupo-Appunti macro2 (grafici e tabelle dal DeLong)

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E per i paesi poveri? In contrapposizione all’alta crescita dei paesi industrializzati le tecnologie si diffusero molto lentamente agli altri paesi in tutto il secolo XX e la crescita dei paesi non appartenenti al nucleo dei paesi industrializzati fu molto lenta Questo significa che la distribuzione mondiale dei redditi divenne sempre più disuguale. Per illustrare il fenomeno, Lant Pritchett , studioso della crescita ha coniato il termine “divergence big time” In termini di livelli di reddito e di produttività il mondo odierno è più disuguale di quanto non sia mai stato prima L’abitante medio di un paese in via di sviluppo ha un tenore di vita (Y/L) che è pari a 1/6 di quello di un paese industrializzato R.Capolupo-Appunti macro2 (grafici e tabelle dal DeLong)

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Pesi poveri R.Capolupo-Appunti macro2 (grafici e tabelle dal DeLong)

14 Modello di crescita standard: Robert Solow
Si parte dalla funzione di produzione aggregata : Dove K è il capitale e L è il lavoro. R.Capolupo-Appunti macro2 (grafici e tabelle dal DeLong)

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Proprietà: Rendimenti di scala costanti:  Y=F(K,L) Rendimenti decrescenti del capitale e del lavoro presi isolatamente (l’altro costante) Date le proprietà su esposte la F(.), ponendo =1/L, può essere scritta in forma intensiva: R.Capolupo-Appunti macro2 (grafici e tabelle dal DeLong)

16 Introduciamo il progresso tecnico E
Nella funzione precedente introduciamo il fattore E= progresso tecnico Anche in questa forma la F() non è di alcuna utilità. Dobbiamo esplicitarla e utilizzeremo una funzione Cobb Douglas R.Capolupo-Appunti macro2 (grafici e tabelle dal DeLong)

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proprietà I parametri del modello sono E e . In particolare  è compreso tra 0 e1. Può essere interpretato come il parametro che indica la rapidità con la quale i rendimenti dell’investimento diventano decrescenti. Più precisamente indica l’elasticità dell’output per lavoratore rispetto allo stock di capitale per lavoratore Quando il capitale cresce il valore di  si avvicina allo zero e assumeremo che non possa diventare negativo e quindi l’incremento di produzione dovuto a un incremento unitario del capitale (PMK) diminuisce. R.Capolupo-Appunti macro2 (grafici e tabelle dal DeLong)

18 La funzione di produzione
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19 Perché si usa la funzione C-D?
Per la sua flessibilità: rappresenta un’intera famiglia di funzioni di produzione in cui E e  possono assumere qualsiasi valore Noti i valori di E e  si è in grado di calcolare quale è il livello di produzione per lavoratore per ogni possibile valore del capitale per lavoratore E’ una funzione crescente quindi si adatta al requisito intuitivo che una maggiore quantità di fattore induce una maggiore quantità di prodotto Gli economisti la scelgono per la facilità di calcolo che consente rispetto ad altre forme più complesse Facilita infatti il calcolo dei tassi di crescita:Per calcolare il tasso di crescita di una grandezza elevata a potenza basta moltiplicare la potenza per la variazione proporzionale della grandezza stessa R.Capolupo-Appunti macro2 (grafici e tabelle dal DeLong)

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Implicazioni Quando il parametro a è vicino a zero, intervengono rendimenti marginali rapidamente decrescenti degli aumenti del capitale per lavoratore. Un aumento del capitale per lavoratore genera un aumento del livello di produzione molto minore di quello generato dall’ultimo aumento del capitale per lavoratore. I rendimenti decrescenti dell’accumulazione di capitale intervengono in modo rapido e violento. R.Capolupo-Appunti macro2 (grafici e tabelle dal DeLong)

21 E se  =1? (crescita endogena)
Se nella funzione di produzione Cobb-Douglas il parametro a = 1, il livello di produzione per lavoratore è direttamente proporzionale al capitale per lavoratore (e l’accumulazione di capitale è un fattore permanente di crescita) se si raddoppia il capitale per lavoratore, si raddoppia il livello di produzione per lavoratore. Non vi sono rendimenti decrescenti dell’accumulazione di capitale. Quando il parametro a è vicino a 1, ma minore di 1, i rendimenti decrescenti dell’accumulazione di capitale intervengono in modo lento. R.Capolupo-Appunti macro2 (grafici e tabelle dal DeLong)

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23 Funzione di produzione flessibile
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24 Ancora sulla flessibilità della funzione CD
Variando, l’esponente del rapporto capitale/lavoro (K/L) varia la pendenza della curva rappresentativa della funzione di produzione e quindi l’entità dei rendimenti decrescenti del capitale per lavoratore. Il parametro E indica il livello corrente di efficienza del lavoro o il livello della tecnologia. Un elevato valore di E indica che è possibile ottenere un livello di produzione per lavoratore più elevato per ogni dato valore dello stock di capitale R.Capolupo-Appunti macro2 (grafici e tabelle dal DeLong)

25 Altri fattori di crescita: la popolazione
L’altra variabile da considerare nella teoria della crescita è la forza lavoro. Utilizzando delle astrazioni si assume che L cresca a un tasso costante = n. Il tasso di crescita di n che può variare nel corso del tempo e tra paesi è dato da: Lt+1 = (1+n)Lt La figura successiva mostra il livello della popolazione quando il suo tasso di crescita è pari al 2% all’anno. La popolazione raddoppierebbe in circa 35 anni R.Capolupo-Appunti macro2 (grafici e tabelle dal DeLong)

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27 Tasso di crescita di E (efficienza del lavoro)
Supponiamo ora che E cresca al tasso g. Anch’esso può variare nel tempo e tra paesi. Il tasso di crescita da un anno all’altro è: Et+1 =(1+g) Et Generalmente si assume che la crescita di E avvenga a un tasso costante (al tasso g = 1.5% all’anno). Se l’efficienza del lavoro cresce a un tasso proporzionale costante dell’1.5% all’anno, essa impiegherà circa 47 anni per raddoppiare. R.Capolupo-Appunti macro2 (grafici e tabelle dal DeLong)

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Tasso di crescita di E R.Capolupo-Appunti macro2 (grafici e tabelle dal DeLong)

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Tasso di crescita di K Assumiamo che il progresso tecnico sia assente e che la funzione dei produzione sia: Se il risparmio è una frazione costante del reddito: S= sY Ed assumiamo che l’economia sia chiusa avremo: I=S=sY Assumiamo inoltre che il capitale si deprezzi ogni periodo di una frazione  e che aumenta invece per effetto di nuovi investimenti Lo stock di capitale crescerà secondo la formula: Kt+1= Kt+ sY-  Kt l’equazione dinamica fondamentale del modello ci dice che la variazione del capitale (spostando K(t) al I membro) è uguale al risparmio (investimento) meno il deprezzamento del capitale R.Capolupo-Appunti macro2 (grafici e tabelle dal DeLong)

30 Quali elementi abbiamo per costruire il modello?
Avendo fatto le nostre ipotesi sul tasso di crescita della forza lavoro,, sul tasso di crescita di E sulla crescita del capitale ( seondo cui la variazione del capitale si avrà solo se aumenta il risparmio e quindi (l’investimento netto ( ottenuto sottraendo dall’investimento lordo l’ammontare di capitale che si è deprezzato) abbiamo tutti gli elementi per costruire il modello di crescita. Si noti che la costruzione del modello è semplice ma l’interpretazione dei fatti della crescita molto più complessa R.Capolupo-Appunti macro2 (grafici e tabelle dal DeLong)

31 Cosa possiamo inferire da questi elementi?
Quando lo stock di capitale dell’economia e il livello del PIL reale crescono allo stesso tasso, il rapporto K/Y è costante e l’economia è in equilibrio Ciò significa che l’economia si trova sul suo sentiero di crescita bilanciata di stato stazionario Generalmente tale sentiero è determinato da cinque fattori:E (livello di efficienza del lavoro), g (tasso di crescita dell’efficienza del lavoro), tasso di risparmio s, tasso di crescita della popolazione n e tasso di deprezzamento dello stock di capitale  In questa versione semplificata sono assenti sia E sia il suo tasso di crescita (g) e si assume che anche la forza lavoro sia costante R.Capolupo-Appunti macro2 (grafici e tabelle dal DeLong)

32 Cosa si intende per sentiero di crescita bilanciata?
Equilibrio di breve periodo: Domanda=Offerta prezzi stabili e costanti Nello studio della crescita di lungo periodo le variabili non sono mai stabili ma crescono nel tempo (cresce lo stock di capitale, il progresso tecnico, la popolazione). Per definire l’equilibrio dobbiamo ricercare una situazione nella quale tutte le variabili crescano insieme allo stesso tasso costante. In tal caso i rapporti chiave (K/Y, K/L, Y/L) saranno stabili. Definiremo equilibrio di crescita bilanciata di sato stazionario (o più semplicemente stato stazionario) la situazione nella quale tali rapporti sono costanti nel tempo e verso cui l’economia convergerà se dovesse allontanarsene. R.Capolupo-Appunti macro2 (grafici e tabelle dal DeLong)

33 Algebricamente:Kt+1= Kt-Kt+It
sostituendo sYt al posto di It e dividendo per L: R.Capolupo-Appunti macro2 (grafici e tabelle dal DeLong)

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riordinando i termini (spostando Kt/L sul lato sinistro e ricordando che sY = sf(K/L)) si ha : La R.Capolupo-Appunti macro2 (grafici e tabelle dal DeLong)

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Stato stazionario la variazione dello stock di capitale deve essere pari a zero quando si raggiunge lo stato stazionario. Il che comporta che R.Capolupo-Appunti macro2 (grafici e tabelle dal DeLong)

36 Risultati modello standard
In questo modello la crescita si arresta non appena si raggiunge lo stato stazionario. Pertanto la crescita del capitale fa crescere il reddito ma solo al di fuori dello stato stazionario. In sintesi: l’accumulazione del capitale e il tasso di risparmio che la rende possibile non ha effetto sulla crescita di lungo periodo che è zero s influenza la crescita ma solo nella transizione verso lo stato stazionario R.Capolupo-Appunti macro2 (grafici e tabelle dal DeLong)

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Graficamente: K/L Y/L sf(k/L) K/L* K/L R.Capolupo-Appunti macro2 (grafici e tabelle dal DeLong)

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spiegazione La retta rappresenta il deprezzamento del capitale, la curva f(K/L) è la funzione di produzione e quindi il prodotto per addetto (l'inclinazione della curva è la PMK). La curva che sta al di sotto di essa sf(K/L) è il risparmio o l'investimento per addetto. Essa ha la stessa pendenza della curva del prodotto ma giace al di sotto di essa essendo pari a s(Y/L) (valore inferiore). Il punto di incontro tra il risparmio (investimento) e il deprezzamento rappresenta lo stato stazionario. Esiste solo un punto, come si vede nella figura, in corrispondenza del livello di K/L in cui gli investimenti risultano uguali al deprezzamento (intersezione delle retta  (K/L) e sf(K/L). Questo punto che rappresenta lo stato stazionario è caratterizzato da un livello di investimento necessario (chiamato così perché mantiene costante il capitale per addetto –deprezzamento) che è esattamente pari all'investimento o risparmio effettivo (sf(K/L)). Questo punto rappresenta l'equilibrio di lungo periodo. Quale che sia il livello iniziale dello stock di capitale l'economia finirà per raggiungere lo stato stazionario (steady-state). Al di sotto del valore di K/L di stato stazionario l'investimento effettivo supera l'investimento necessario (deprezzamento) e il capitale cresce. Al di sopra dl valore di K/L di stato stazionario accade il contrario : l'investimento necessario è > dell'investimento effettivo e lo stock (K/L) decresce. Nello stato stazionario la variazione dello stock di capitale deve essere pari a zero. R.Capolupo-Appunti macro2 (grafici e tabelle dal DeLong)

39 Modo alternativo di spiegare lo stato stazionario
La formula ci dà il valore del prodotto per addetto di stato stazionario R.Capolupo-Appunti macro2 (grafici e tabelle dal DeLong)

40 Condizione di crescita bilanciata
La crescita sarà bilanciata solo se K/Y (κ) è costante. Questa condizione è soddisfatta solo se : Se il rapporto K/Y è inferiore (superiore) a questo valore esso crescerà (diminuirà) perché l’investimento netto sarà alto (basso) e questo farà aumentare (diminuire) lo stock di capitale R.Capolupo-Appunti macro2 (grafici e tabelle dal DeLong)

41 Moltiplicatore della crescita
Se dalla formula precedente del livello di reddito per lavoratore di stato stazionario denotiamo l’esponente /(1- ) =  , allora: Chiameremo  moltiplicatore della crescita. Il livello di Y/L di stato stazionario è dato dal prodotto tra il rapporto K/Y di stato stazionario elevato al moltiplicatore della crescita e dal livello di efficienza del lavoro R.Capolupo-Appunti macro2 (grafici e tabelle dal DeLong)

42 Cenni alla regola aurea
Se il tasso di risparmio =0, allora K=0 e Y=0  C=0 Se il tasso di risparmio =1, allora K e Y in livello saranno molto elevati, ma poiché gli agenti risparmiano tutto il reddito  C=0 Ci sarà dunque un livello del risparmio (e del capitale) compreso tra 0 e 1 che max il consumo? Si'. Questo ammontare di risparmio e di capitale è chiamato livello di capitale di regola aurea R.Capolupo-Appunti macro2 (grafici e tabelle dal DeLong)

43 Quando l’economia raggiunge il livello di capitale di regola aurea?
y= c+i c=y-i In steady state: c= f(k*)-k* ovvero il consumo di stato stazionario è pari alla differenza tra l’output e il tasso di deprezzamento(=investimento) R.Capolupo-Appunti macro2 (grafici e tabelle dal DeLong)

44 Graficamente: Condizione di max consumo: PMK=  k* F(k*) C** K**
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45 R.Capolupo-Appunti macro2 (grafici e tabelle dal DeLong)
spiegazione Per valutare le implicazioni della scelta di un livello di capitale di regola aurea dobbiamo ipotizzare un livello di capitale maggiore o minore di quello di regola aurea. In caso di k>k** l’inclinazione della fp (pari alla PMK) è minore dell’inclinazione della retta dell’investimento e ciò implica che l’output cresce meno del deprezzamento e quindi c* diminuisce. Nel caso in cui k<k** l’output cresce più del deprezzamento e c* aumenta. Il consumo è massimizzato quando le inclinazioni delle due curve sono uguali (PMK = ) R.Capolupo-Appunti macro2 (grafici e tabelle dal DeLong)

46 Contabilità della crescita (come si misura il progresso tecnico?)
L’obiettivo è: data la storia della crescita dell’output, quanto di essa è dovuta all’accumulazione dei fattori (K,L) e quanta parte è invece dovuta a A? La crescita dell’input capitale (gk) e del lavoro gN è osservabile dai dati della contabilità nazionale ma gA non è osservabile. Come misurarla? La contabilità della crescita ha inizio con Abramovitz (1956) e lo stesso Solow (1957) R.Capolupo-Appunti macro2 (grafici e tabelle dal DeLong)

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gA come differenza tra crescita dell’output e la crescita dovuta al contributo dei fattori Y= AK L(1- ) La relazione della contabilità della crescita, ricordando che il tasso di crescita di una variabile elevata a potenza è data dalla potenza per il tasso di crescita della variabile, è: gY = gA+ gK +(1- ) gL Il valore di gA non osservabile è imputato residualmente : gA = gY – [gK +(1- ) gL] R.Capolupo-Appunti macro2 (grafici e tabelle dal DeLong)

48 R.Capolupo-Appunti macro2 (grafici e tabelle dal DeLong)
gA  residuo di Solow o TFP (per distinguerla dalla produttività del lavoro (gy-gL) La caratteristica peculiare delle prime indagini è la misura di questo residuo. Solow nel 1957 dimostrava che negli USA nel periodo l’accumulazione dei fattori aveva contribuito per il 12.5% mentre il residuo per l’87.5% In una serie di famosi studi (Denison 1962, Griliches e Jorgenson 1967 riportarono il valore del residuo a livelli più plausibili Anche gran parte del dibattito odierno ha come oggetto lo stesso tema R.Capolupo-Appunti macro2 (grafici e tabelle dal DeLong)

49 Tassi di crescita bilanciata
Variabile o rapporto chiave Produzione aggregata (Y) Capitale aggregato (K) Produzione per addetto(Y/L) K/L Produzione per unità di lavoro effettivo ((Y/AL)= tasso di crescita di Y/L – tasso di crescita di A (gA-gA=0)) Capitale per unità di lavoro effettivo (K/AL) Tassi di crescita gN + gA gN + gA - gN =gA R.Capolupo-Appunti macro2 (grafici e tabelle dal DeLong)

50 Cenni alla crescita endogena
Il modello di Solow è certamente utile per studiare la crescita ma il suo principale difetto è quello di non fornire alcuna spiegazione sui miglioramenti tecnologici che essendo assunti esogeni restano non spiegati dal modello. L'assunto fondamentale che distingue i modelli di crescita endogena da quello di Solow è che i fattori accumulabili (o riproducibili) non obbediscono alla legge dei rendimenti marginali decrescenti ma possono essere caratterizzati da rendimenti costanti (o addirittura crescenti). Sotto quali condizioni la MPK non diminuisce? Quando si creano delle esternalità positive che sono assenti nel modello di Solow. Diverse tipologie esternalità sono state considerate nei diversi modelli di crescita endogena. Noi presenteremo il modello più semplice di crescita endogena (senza esternalità) dal punto di vista didattico conosciuto come modello AK. In tale modello i rendimenti di scala del solo fattore accumulabile , il capitale, sono costanti R.Capolupo-Appunti macro2 (grafici e tabelle dal DeLong)

51 R.Capolupo-Appunti macro2 (grafici e tabelle dal DeLong)
Modello AK con l'assunzione aggiuntiva che 1 si ha: dove la PMK =A Ricordando l'equazione dinamica del capitale ed esprimendo tutto in termini procapite (lettere minuscole es. k=K/L) abbiamo: e il tasso di crescita (dividendo per k) è: R.Capolupo-Appunti macro2 (grafici e tabelle dal DeLong)

52 R.Capolupo-Appunti macro2 (grafici e tabelle dal DeLong)
conclusioni Se si raddoppia s , raddoppia il rapporto κ (dati i valori degli altri parametri) e il livello del reddito per lavoratore aumenta di 2 elevato al moltiplicatore della crescita (/1- ) Un aumento di n abbassa il rapporto κ perché aumenta l’investimento necessario nell’economia (data la formula del rapporto) Lo stesso accade per il tasso di deprezzamento: abbassa κ e anche il livello del reddito per lavoratore Lo stesso dovrebbe valere per g . L’investimento necessario aumenta e quindi κ diminuisce. Tuttavia l’aumento di g innalza il sentiero di crescita di stato stazionario attraverso spostamenti della funzione di produzione (parametro E e l’effetto finale sarà positivo). R.Capolupo-Appunti macro2 (grafici e tabelle dal DeLong)


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