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L’ARTE DEL SEICENTO In Italia, divisa ancora in molti stati, la maggior parte dei quali sottoposti al dominio spagnolo, il Seicento fu un secolo di grande.

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Presentazione sul tema: "L’ARTE DEL SEICENTO In Italia, divisa ancora in molti stati, la maggior parte dei quali sottoposti al dominio spagnolo, il Seicento fu un secolo di grande."— Transcript della presentazione:

1 L’ARTE DEL SEICENTO In Italia, divisa ancora in molti stati, la maggior parte dei quali sottoposti al dominio spagnolo, il Seicento fu un secolo di grande fermento e sviluppo artistico, soprattutto a Roma che nel corso del secolo divenne il centro culturale e artistico più importante. PAPI, CONGREGAZIONI RELIGIOSE e NOBILI divennero committenti d’arte con lo scopo principale di celebrare Roma e la Chiesa Cattolica come centro del mondo. Nel corso del secolo si sviluppano due stili artistici profondamente differenti IL NATURALISMO di CARAVAGGIO IL CLASSICISMO di Annibale CARRACCI IL BAROCCO Uno stile “stravagante”, che si fonda sull’ intenzione dell’artista di stupire, di creare illusione nello spettatore. È lo stile sostenuto fortemente dai papi del tempo perché esaltava la potenza e la gloria della Chiesa e di Roma. Si sviluppò in tutti gli ambiti dell’arte: in architettura con Gianlorenzo BERNINI e Francesco BORROMINI in scultura con Gianlorenzo BERNINI in pittura con PIETRO DACORTONA Esempi eccellenti di architettura barocca si trovano anche a Torino, esempio principale la cupola della cappe,la della sindone realizzata da GUARINO GUARINI Attenzione alla realtà che viene presa come modello dagli artisti. I generi pittorici cambiano: la natura morta le scene di genere la pittura di paesaggio. I soggetti cambiano: frutti, fiori anche appassiti per rappresentare lo scorrere inesorabile del tempo e il decadere della bellezza. momenti di vita quotidiana e di lavoro la natura e il paesaggio protagonisti assoluti dei dipinti perché strumento di ricerca della bellezza e della verità

2 IL CLASSICISMO ANNIBALE CARRACCI (1560-1609)
IL MASSIMO ESPONENTE DI QUESTA CORRENTE ARTISTICA DEL SEICENTO É ANNIBALE CARRACCI ( ) Nato e cresciuto a Bologna, qui effettuò la sua prima formazione basata sullo studio: della cultura classica, riscoperta dopo gli anni del Manierismo dei grandi maestri del Rinascimento dal vero con una particolare attenzione alla resa analitica del mondo reale Accrebbe la propria formazione a Roma, deve ebbe modo di vedere e studiare i modelli dell’antichità e le opere di Michelangelo. Durante questo soggiorno sviluppò uno stile nuovo e molto apprezzato dall’aristocrazia romana dalla quale ottenne numerose commissioni, dai soggetti più differenti, ma tutte basate sul: rispetto dei canoni e dell’equilibrio classico resa realistica del paesaggio e delle anatomie colori brillanti ripresi dal Cinqueento veneziano Annibale, insieme al fratello Agostino e al cugino Ludovico fondarono a Bologna un’Accademia chiamata degli incamminati nella quale i giovani artisti potevano formarsi studiando i classici dell’arte antica ma anche le opere di artisti a loro più vicini. Inoltre si studiava anche lettere, scienze, filosofia, matematica…

3 L’ambiente è quello di una povera osteria.
In molte opere Annibale Carracci ritrae la povertà del popolo, la dimessa quotidianità dei lavoratori, soggetto principale della pittura di genere. È ritratto un uomo intento a mangiare una scodella di fagioli all’interno, ed è fissato nel momento in cui si porta il cucchiaio alla bocca con espressione famelica e lo sguardo diffidente, rivolto allo spettatore. L’ambiente è quello di una povera osteria. In primo piano sulla tovaglia bianca spiccano alcune cibarie, tipiche dell’alimentazione contadina (pane, porri e vino), descritti con minuzia di particolari e grande realismo. La mano sinistra, callosa e sporca, stringe una pagnotta, a sottolineare ancora la condizione di estrema povertà dell’uomo. Il disegno è veloce e poco accurato. I colori sono terrosi e cupi. Mangiafagioli c. olio su tela, 57x68 cm Roma, Galleria Colonna

4 La fuga in Egitto 1604 olio su tela Roma, Galleria Doria Pamphili Un’opera a soggetto religioso dove però protagonista assoluto è il paesaggio classico animato anche dalla vita dei lavoratori

5 Volta della Galleria Farnese
A affresco, 18x16 m Roma, Galleria di Palazzo Farnese La decorazione venne commissionata da Odoardo Farnese, esponente di una delle più importanti famiglie romane. Carracci crea un soffitto illusionistico utilizzando la quadratura L’illusionismo è accentuato dalla rappresentazione scorciata delle architetture decorate anche da sculture sempre dipinte con colori che simulano i diversi materiali (bronzo, oro, stucco) La cromia è brillante e luminosa Le anatomie dei corpi sono strutturate sullo studio dei reperti archeologici che Annibale ha la possibilità di studiare a Roma. La creazione di un’architettura dipinta in cui inserire i vari dipinti, realizzati come grandi tele appese e incorniciate da ricche cornici dorate

6 Per celebrare Alessandro Farnese, padre del committente ed importante condottiero, viene scelto come soggetto principale il trionfo di Bacco e Arianna, collocato nel riquadro centrale.


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