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SVILUPPO AGRICOLO E RURALE NEI LDCs

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Presentazione sul tema: "SVILUPPO AGRICOLO E RURALE NEI LDCs"— Transcript della presentazione:

1 SVILUPPO AGRICOLO E RURALE NEI LDCs

2 Indice degli argomenti
I sistemi agrari: definizione e classificazione 2. Il ruolo dell’agricoltura nello sviluppo:   2.1 Le teorie della modernizzazione.   2.2 La Rivoluzione Verde: risultati e limiti.   2.3 Lo sviluppo rurale integrato.   2.4 Lo sviluppo rurale sostenibile (SARD/FAO). 3. Risorse agricole, popolazione e alimentazione: la sicurezza alimentare. 4. Questione fondiaria e riforme agrarie

3 Contributo dell’ Agricoltura al PIL

4 Quota di reddito e popolazione mondiale, per macroregione
Fonte: Conti, De Matteis 1999

5 Il Diagramma di Fourastiè sulla struttura dell’occupazione
Paesi gruppo 1 Paesi gruppo 2 Paesi gruppo 3 10% occupati per settore 10% 65% Servizi Industria 80% Agricoltura 30% 5% tempo / stadi sviluppo

6 Concetti e Definizioni
Sistema agrario: modo di utilizzazione delle risorse territoriali, risultato di una combinazione di mezzi di produzione, inerti e viventi, messi in opera da un gruppo umano al fine di soddisfare i propri bisogni sociali (Mazoyer, M.1988). Sistemi di produzione Condizioni fisico-naturali Organizzazione sociale, proprietà e conduzione …….. Sistemi di produzione: combinazioni (nello spazio e nel tempo) delle risorse disponibili per ottenere produzioni animali e vegetali. Sono il frutto della combinazione di: Sistemi di coltivazione Sistemi di allevamento Itinerari tecnici ovvero la successione logica ed ordinata di operazioni colturali applicate ad una specie o più specie vegetali coltivate o animali allevate; Sistemi di trasformazione dei prodotti animali e vegetali

7 I fattori alla base della configurazione dei sistemi agrari
Fattori fisici Fattori tecnici Fattori sociali Fattori economici Fattori politici

8 I fattori fisici Clima:
Temperatura minima (5-6 °C) & durata della stagione agricola. Limiti latitudinali delle principali produzioni agricole. Acque: Piovosità (mm precipitazione medie annue x coltura) Inondazioni stagionali Sfruttamento falde acquifere Rilievo: Altitudine influisce negativamente sulla temperatura (-1°C per +200 m), positivamente sulle precipitazioni e sull’azione dei venti Pendenza (< 18%) Qualità dei Suoli: Composizione suoli: detriti minerali + sostanze organiche vegetali/animali. Fertilità: grado di ricchezza di humus e sali minerali, dalla grandezza delle particelle che li compongono, dalla presenza di microelementi utili per la crescita dei vegetali ecc.). La fertilità naturale si apprezza nella flora spontanea. Possibilità di alterazione da parte dell’uomo della composizione e della fertilità.

9 Apporto pluviometrico annuo World Resources Institute, 2003
I fattori fisici Apporto pluviometrico annuo World Resources Institute, 2003

10 I fattori fisici Tipi di clima

11 I fattori tecnici Agricoltura intensiva/estensiva: un sistema di produzione agricola è tanto più intensivo quanto più alte sono le quantità di input, tecnologia e capitale applicati su un ettaro coltivato al fine di aumentarne la resa, misurata dalla produttività (T/Ha). Metodi agricoli tradizionali propri di ogni civiltà (emersi storicamente dal particolare rapporto dell’uomo con il proprio ambiente). Basso rapporto K/L. Modelli agricoli moderni: intensivi di tipo occidentale, alto rapporto K/L. Forme avanzate di progresso tecnico: Motorizzazione, meccanizzazione Irrigazione artificiale Inseminazione artificiale degli armenti Lotta antiparassitaria.

12 I fattori sociali Regimi di proprietà fondiaria e segmentazione sociale: Terre comunitarie o collettive: Società rurali a struttura tribale o patriarcale (es: Africa sub-sahariana); Terre collettivizzate dei paesi ad economia pianificata; Forme di proprietà non strettamente individuale (Stato, Enti Pubblici, Enti Religiosi, cooperative, usi civici ecc.) contemplate dalle economie capitalistiche di mercato. Terre di proprietà privata individuale: Piccola proprietà (frammentazione fondiaria): spesso associata alla conduzione diretta delle aziende familiari. Grande proprietà (concentrazione fondiaria): gestita in economia con lavoratori salariati, affittata o appoderata (mezzadri) in Europa; haciendas in America Latina e latifondo, sfruttato in maniera estensiva da braccianti sottopagati che corrispondono una rendita al proprietario; piantagioni America Latina ed Africa.

13 I fattori economici A livello macro:
Grado di apertura al commercio internazionale, andamento della domanda sui mercati internazionali, progressi nei trasporti e nelle tecniche di conservazione determinano fenomeni di specializzazione regionale della produzione A livello micro: Performance economica dell’azienda agricola; individuazione dell’area del possibile miglioramento della rendita agricola attraverso modificazione del sistema di produzione. Il peggioramento della ragione di scambio

14 I fattori politici Colonialismo
Società dualistica: sistema capitalismo/sistema sociale indigeno (autoctono); Agricoltura di Piantagione/Policoltura di Sussistenza. Neocolonialismo Agricoltura d’esportazione per accumulare i capitali da destinare allo sviluppo dell’industria locale; attrazione di IDE di multinazionali agroalimentari straniere. Politiche Produttivistiche Aumento della produttività della terra applicando mezzi meccanici, sistemi irrigui, fertilizzanti e pesticidi, ed introducendo nuove varietà di sementi – Es: Rivoluzione Verde -. Piani di Aggiustamento Strutturale: cash crop vs food crop

15 Classificazione dei sistemi agrari nei PVS
Sistemi agricoli di sussistenza Sistemi agrari speculativi Agricoltura dei grandi spazi Agricoltura di piantagione

16 Sistemi agrari di sussistenza
Agricoltura itinerante: taglia e brucia Sistemi tradizionali Caratteristiche: Coltivazione/Allevamento Policoltura Tecnologia scarsamente produttiva Regioni arretrate con: Scarsa Popolazione Vastità spazi

17 Sistemi agrari speculativi
Caratteristiche: Grande disponibilità di terre Scarsa manodopera Alto investimento di capitale Alta specializzazione Estensivo: cereali, allevamento Integrazione con l’industria: sistemi agroindustriali Luoghi di produzione e consumo separati, integrati a scala internazionale Regioni a clima temperato: Grandi Pianure USA, Pampa Argentina, llanos del Venezuela, Australia occidentale, Nuova Zelanda, steppe Sudafrica.

18 Sistemi agrari di Piantagione
Caratteristiche: Export-oriented (modello coloniale) Monocoltura Buoni collegamenti trasporto (modello coloniale) Agricoltura intensiva Controllate dalle multinazionali, che incidono sull’economia di intere regioni (es: United Fruit): Modello a: coinvolgimento società contadina autoctona Modello b: coinvolgimento pochi grandi proprietari terrieri Regioni tropicali-umide: l’America Centrale ed insulare, Sud-Est Asiatico, Sud-Est del Brasile, Regione Golfo di Guinea: a) caucciù nel sud-est asiatico (Malesia ed Indonesia) b) cacao nei paesi africani affacciati sul Golfo di Guinea ed in Brasile c) palma da olio in Malesia d) canna da zucchero nei Caraibi ed in Brasile e) caffè in Brasile, in Colombia e nella Costa d'Avorio f) arachidi in Senegal g) banane in Costa d'Avorio e Costarica.

19 Che cosa si intende per sviluppo agricolo
I) Modernizzazione dell’agricoltura (50-70) II) Sviluppo rurale integrato (80) III) Sviluppo rurale ed agricoltura sostenibile (90)

20 Modernizzazione dell’agricoltura: Rivoluzione Verde
Obiettivi: Aumentare la produttività (T/Ha) Strategie: Infrastrutture + Tecnologie moderne (alto rapporto K/L) Limiti: Impatto ambientale Sperequazione sociale Indebitamento Dipendenza tecnologica

21 Sviluppo Rurale Integrato
Obiettivi Miglioramento dei servizi basici alle famiglie: assistenza scolastica e sanitaria Valorizzazione dell’individuo e sua realizzazione Attivazione di un processo di sviluppo endogeno Strategie Tecnologie appropriate Valorizzazione del capitale umano e delle risorse locali Trasferimento di know-how accessibile Assistenza tecnica agli attori locali dello sviluppo Intersettorialità Limiti: Approccio microregionale, scarsa enfasi alla dimensione politica nazionale

22 Sviluppo rurale ed agricoltura sostenibile (SARD)
Modello di sviluppo dell’agricoltura non determinato ex-ante, rivolta e promossa da una classe di piccoli proprietari di aziende agricole, che soddisfa i requisiti di: Viabilità economica integrità ambientale Equità sociale intra ed inter-generazionale. Definizione FAO Council, nel 1989: l’Agricoltura Sostenibile per lo Sviluppo Rurale (SARD) consiste nella gestione e conservazione delle risorse naturali, e nell’orientamento del cambiamento tecnologico e istituzionale nella direzione del raggiungimento, nel tempo, della piena soddisfazione dei bisogni umani, per le generazioni attuali e quelle future. Essa conserva i suoli, l’acqua, le risorse genetiche delle piante e degli animali, non degrada l’ambiente, è tecnicamente appropriato, economicamente viabile e socialmente accettabile.

23 Sviluppo rurale ed agricoltura sostenibile (SARD)
Obiettivi Sicurezza alimentare Occupazione rurale e produzione di reddito (per sradicare la povertà) Conservazione delle risorse naturali e protezione dell’ambiente Iniziative Formazione Utilizzazione di incentivi economici Sviluppo di tecnologie appropriate Garanzia di disponibilità ed accesso agli alimenti Produzione per il mercato Occupazione e produzione di reddito per alleviare la povertà Gestione delle risorse ambientali Strategie: Riforma delle politiche agrarie e riforma agraria Partecipazione Diversificazione delle fonti di reddito Conservazione della qualità della terra e migliore gestione degli input

24 Quindi…… Lo sviluppo dell’agricoltura da mezzo (semplice supporto allo sviluppo economico di tipo industriale/urbano) diviene fine in sé, in quanto anello fondamentale nel processo di sviluppo rurale e strutturazione del territorio, il cui risultato è apprezzabile nei termine di una migliore qualità della vita per gli individui.

25 La Sicurezza Alimentare
Definizione Analisi geografica Criteri di classificazione dei Paesi Le dimensioni del problema

26 Sicurezza Alimentare: definizione
Per sicurezza alimentare si intende l’accesso da parte di tutti ad una quantità sufficiente di alimenti, tale da garantire una vita sana e riproduttiva. Ciò presuppone il verificarsi di due condizioni, ovvero: disponibilità di alimenti = produzione nazionale + importazioni accessibilità agli alimenti = disponibilità di reddito sufficiente per l’acquisto sul mercato degli alimenti di cui si necessita. allocazione efficiente degli alimenti = equa distribuzione per la riproducibilità dei benefici nel tempo

27 Allocazione efficiente
Ciclo Sicurezza Alimentare / Nutrizione

28 L’impatto sul ciclo di vita degli individui: il circolo vizioso

29 Popolazione denutrita nel Mondo

30 Popolazione denutrita nel Mondo

31 Popolazione denutrita nel Mondo

32 Commercio prodotti agricoli

33 Commercio prodotti agricoli

34 Commercio prodotti agricoli

35 Popolazione denutrita nel Mondo
Anni Regione % popolazione denutrita Individui denutriti (milioni) Africa Sub-sahariana 36 33 170.4 203.5 Medio oriente e Nord Africa 8 10 248 39.2 Asia e Pacifico 20 16 569.2 519.0 America Latina e Caraibi 13 59.5 52.9 Tot Regioni in Via di Sviluppo 17 823.8 814.6 Anni Regione % popolazione denutrita N. individui denutriti (milioni) 2015 2030 Africa Sub-sahariana 34 22 15 186 184 165 Nord-est e Nord Africa 10 8 6 36 38 35 America Latina e Carabi 11 7 5 55 45 32 Cina e india 16 3 348 195 98 Resto dell’Asia 19 166 114 70 Tot Regioni in Via di Sviluppo 18 791 576 400

36 Il Dietary Energy Supply Index
Il Dietary Energy Supply Index (DES) è un indicatore di disponibilità energetica pro-capite, attraverso la misura della disponibilità individuale media di cibo nel Paese considerato Non indica il consumo effettivo di cibo, ma la disponibilità individuale media di cibo nel Paese considerato.

37 DES nel Mondo

38 La composizione del DES
E’ utile rilevare la composizione della dieta seguita dagli individui di ciascun Paese: a tal fine il DES è disaggregato nelle sue componenti - ovvero la percentuale di calorie derivante da cereali, grassi e proteine - in riferimento ad uno standard nutrizionale ritenuto capace di garantire una vita sana e riproduttiva.

39 DES in Africa Sub-Sahariana

40 DES nei Paesi Industrializzati
Africa Sub-Sahariana

41 Consumo di carne

42 L’Indice di Sicurezza Alimentare
I.S.A. = O,77{ [ x1/(1+ X6) ]* (1+ X2)²º} + 0,23{X4 * [X3/(1+ X5)]} dove: x1 = l’apporto calorico giornaliero per abitante in percentuale dei bisogni x2 = tasso annuale di crescita dell’apporto calorico giornaliero per abitante x3 = indice di produzione alimentare x4 = ratio d’autosufficienza x5 = variabilità della produzione x6 = variabilità del consumo I.S.A.> 0, inoltre i) Se ISA < 0.80 allora si ha un livello di Sicurezza Alimentare Basso ii) Se 0.80 < ISA < 1 allora si ha un livello di Sicurezza Alimentare Medio iii) Se ISA > 1 allora si ha un livello di Sicurezza Alimentare Alto

43 Le dimensioni del problema della sicurezza alimentare
Distribuzione e commercio Tecnologie moderne Erosione suoli Crescita demografica INSICUREZZA ALIMENTARE Dimensione appezzamentiagricoli

44 Bibliografia Boggio F., De Matteis F., Geografia dello sviluppo, (cap 11), UTET 2002. Conti S., Dematteis G., Geografia dell’economia Mondiale (Cap. 5), UTET, 1999. FAO/SARD, FAO, The State of Food Insecurity in the World 2000. FIDA (Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo), Lo Stato della Povertà Rurale Mondiale, 1995. Mazoyer M., 1988, Histoire de l’agriculture du Monde Pomfret R., Percorsi diversi per lo sviluppo economico, Il Mulino, 1992. FAO, D.W. Norman, F.D. Worman , D. Siebert, E. Modiakgotla , The farming systems approach to development and appropriate technology generation, (


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