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Evoluzionismo e società in Herbert Spencer

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Presentazione sul tema: "Evoluzionismo e società in Herbert Spencer"— Transcript della presentazione:

1 Evoluzionismo e società in Herbert Spencer

2

3 Importanza storica di Spencer
Inserendo la storia umana nel divenire universale sembra confermare con la scienza la fede nel progresso della sua epoca Fornisce l’ultimo schema interpretativo generale di natura e storia a partire dall’antica concezione filosofica di armonia fra ordine cosmico e finalità umane

4 Lavora coi principi più ampi delle scienze
INCONOSCIBILE NATURA SCIENZE FILOSOFIA Lavora coi principi più ampi delle scienze

5 Procedendo per generalizzazione progressive…
Indistruttibilità della materia Continuità del movimento 3) Persistenza della forza Principio di ridistribuzione continua della materia e del movimento = EVOLUZIONE

6 Evoluzione è il passaggio da OMOGENEO INDEFINITO a ETEROGENEO DEFINITO (e coerente)

7 Riprende da: Karl von Baer Jean-Baptiste de Lamarck

8 Principles of Sociology, 1876-96
La natura umana è il soggetto dell’evoluzione sociale, che procede con le stesse modalità della realtà in generale I fattori dello sviluppo sono l’azione dell’ambiente sull’uomo, dell’uomo sull’ambiente e le azioni reciproche fra gli uomini

9 “Del pari io credo che le esperienze di utilità, organizzate e consolidare attraverso tutte le passate generazioni umane, siano venute producendo delle corrispondenti modificazioni nervose che, mediante la continua trasmissione e accumulazione, sono diventate in noi determinate facoltà di intuizione morale, determinate emozioni in risposta alla condotta giusta o sbagliata, le quali in apparenza non hanno una base nell’esperienza individuale di ciò che è utile” (Autobiography, II, pp )

10 Un esempio di modularità del sistema di Spencer
Nella psicologia: le funzioni conoscitive derivano dall’esperienza della specie e sono fissate a priori nel soggetto. Nell’etica: i principi di condotta sono un adattamento all’ambiente e si affinano al livello della specie in base alla trasmissibilità dei sentimenti morali

11 L’evoluzione della società umana
Si passa da SOCIETÀ MILITARE a SOCIETÀ INDUSTRIALE N.B. è sempre un passaggio da omogeneo indifferenziato a eterogeneo differenziato

12 La società militare Si tratta di una società organizzata per l’attacco e la difesa, in cui gli individui sono subordinati all’autorità e la loro cooperazione è forzata “Il tratto caratteristico della struttura militare è che le sue unità sono soggette a costrizioni nelle loro varie azioni combinate. Come la volontà del soldato è sospesa in modo che egli divenga totalmente esecutore della volontà del suo ufficiale, così la volontà del cittadino, in tutti gli affari pubblici e privati, è sopraffatta da quella del governo. La cooperazione, con cui viene mantenuta la vita delle società militari, è una cooperazione forzata” (Sociology, I, p. 552)

13 La società industriale
Si tratta di una società organizzata per la produzione dove gli individui entrano spontaneamente in rapporti di cooperazione “Questa relazione [la transazione commerciale], in cui la reciproca prestazione di servizi non è forzata e in cui nessuno è subordinato ad altri, diviene la relazione predominante in tutta la società, proporzionalmente al prevalere delle attività industriali. […] Ne risulta un tipo caratterizzato sotto ogni aspetto da quella stessa libertà individuale, che è implicita in ogni transazione commerciale. La cooperazione, mediante la quale si svolgono le multiformi attività sociali, diventa una cooperazione volontaria” (Sociology, I, p. 557)

14 Se la società industriale pienamente sviluppata è il punto più avanzato dell’evoluzione
allora i fini che in essa si pone l’uomo sono i più perfezionati CONSEGUENZA Il codice di condotta dell’uomo che in essa vive rappresenta un’etica “assoluta”

15 Distinzione etica assoluta e relativa
garantisce la felicità in un futuro abbastanza lontano da escludere qualsiasi rivolgimento repentino a favore di un graduale miglioramento è insieme radicalmente progressista ammettendo mutamenti profondi nella natura dell’uomo e conservatrice escludendo la possibilità di cambiamenti duraturi indotti dalle istituzioni politiche

16 Due conseguenze importanti…
1) La politica è sottoposta alla sociologia e all’etica 2) La questione principale in politica non è la rappresentatività, ma la limitazione delle funzioni dello Stato all’amministrazione della giustizia e alla politica estera

17 Il progresso “intermittente”
Lo scarto fra la realtà presente e il modello finale non si riempie automaticamente L’evoluzione può arrestarsi o anche regredire

18 “The sole thing about which I feel confident is that no higher types of social organization can grow until international antagonisms and, consequently, wars cease. You have faith in teaching, which I have not—you believe men are going to be changed in their conduct by being shown what line of conduct is rational. I believe no such thing. Men are not rational beings, as commonly supposed. A man is a bundle of instincts, feelings, sentiments, which severally seek their gratification, and those which are in power get hold of the reason and use it to their own ends, and exclude all other sentiments and feelings from power. There is no hope for the future save in the slow modification of human nature under social discipline” Spencer a A.J. Skilton, 10 gennaio 1895

19 Le minacce il socialismo il militarismo Accentuazione del gradualismo

20 Spencer e il darwinismo sociale
Un approfondimento Spencer e il darwinismo sociale

21 Spencer è estraneo al darwinismo sociale imperialista o agli sviluppi in senso eugenetico…
Karl Pearson ( ) Sir Francis Galton ( )

22 Ma viene accusato di avere una concezione “gladiatoria” della vita dal suo amico Thomas Henry Huxley

23 Per Spencer la guerra ha esaurito il suo ruolo storico
1) Integrazione degli individui fino alla formazione della stato-nazione 2) Contributo allo sviluppo tecnologico Ormai è un intralcio all’affermarsi della società industriale

24 Però è vero che se la meta dell’evoluzione storica-sociale è non conflittuale, la transizione verso di essa è segnata da una conflittualità naturale che non deve essere artificiosamente soppressa o alleviata

25 Spencer introduce il concetto di “sopravvivenza del più adatto”
Respingerà sempre i tentativi di darvi un significato valutativo

26 Se l’espressione deve avere significato solo in rapporto a uno specifico ambiente naturale e alla popolazione biologica che vi si trova… …si sarebbe dovuto usare “chi è adatto” o “il più adatto” in senso relativo


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