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Prof. Bertolami Salvatore

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Presentazione sul tema: "Prof. Bertolami Salvatore"— Transcript della presentazione:

1 Prof. Bertolami Salvatore
Jeremy Bentham Jeremy Bentham (15 febbraio 1748 – 6 giugno 1832) è stato un filosofo e giurista inglese. Fu un politico radicale e un teorico influente nella filosofia del diritto anglo-americana. È conosciuto come uno dei primi proponenti dell'utilitarismo, dei diritti degli animali e del liberalismo. Jeremy Bentham Jeremy Bentham (15 febbraio 1748 – 6 giugno 1832) è stato un filosofo e giurista inglese. Fu un politico radicale e un teorico influente nella filosofia del diritto anglo-americana. È conosciuto come uno dei primi proponenti dell'utilitarismo e dei diritti degli animali che influenzò lo sviluppo del liberalismo. Bentham fu uno dei più importanti utilitaristi, in parte tramite le sue opere, ma in particolare tramite i suoi studenti sparsi per il mondo. Tra questi figurano il suo segretario e collaboratore James Mill e suo figlio John Stuart Mill, oltre a vari politici (e Robert Owen, che divenne poi uno dei fondatori del socialismo). Argomentò a favore della libertà personale ed economica, la separazione di stato e chiesa, la libertà di parola, parità di diritti per le donne, i diritti degli animali, la fine della schiavitù, l'abolizione di punizioni fisiche, il diritto al divorzio, il libero commercio, la difesa dall'usura, e la depenalizzazione della sodomia. Fu a favore delle tasse di successione, restrizioni sul monopolio, pensioni e assicurazioni sulla salute. Ideò e promosse un nuovo tipo di prigione, che Bentham chiamò Panopticon. Morendo nel 1832 non lasciò solo il retaggio della sua dottrina morale e politica, ma anche quello di un'istituzione nuova in Inghilterra, l'Università di Londra, distinta dalle tradizionali università inglesi di Oxford e Cambridge per il suo carattere rigorosamente laico e subito tacciata dagli avversari come «l'Università senza Dio». Pensiero filosofico La consapevolezza degli squilibri socio-economici, causati dallo sviluppo industriale dell'Inghilterra della seconda metà del settecento, trovò espressione in Bentham come in altri nella dottrina dell'utilitarismo. Bentham è considerato l'iniziatore di questa corrente di pensiero proprio per le sue riforme alla legislazione britannica. Nel 1789 pubblica la sua opera principale Introduzione ai princìpi della morale e della legislazione. Bentham riformula il principio della «massima felicità per il massimo numaero di persone» degli illuministi (Cesare Beccaria, Helveétius, Hutcheson). Se la morale vuole diventare una scienza deve basarsi sui fatti (come nel positivismo) e non su astratti valori, infatti la felicità, di cui sopra, non è altro che il piacere. Piacere e dolore sono fatti quantificabili così da poter essere assunti come criterio dell'agire. Bentham formula un'algebra morale cioè un calcolo quantitativo che ci permetta di conoscere le conseguenze dell'agire quantificando la felicità prodotta indirizzandoci verso azioni che massimizzino il piacere e minimizzino il dolore. Le buone azioni saranno quindi le azioni che promuovono la felicità non solo per il singolo ma anche per la collettività, viceversa le cattive azioni ostacolano la felicità. Se quindi la ricerca del piacere, del singolo, è ben indirizzata promuoverà la felicità di tutti, per cui egoismo e altruismo tendono a confondersi. Forte di questa teoria, Bentham, non ritiene valida l'ipotesi contrattualistica del giusnaturalismo, alla base dello Stato non vi è alcun contratto sociale ma una necessità utilitaria di promuovere collettivamente la felicità, il piacere di tutti. Le leggi avranno così il compito di incoraggiare le azioni buone (cioè che promuovono l'utile) e di impedire e sanzionare quelle che ostacolano il bene comune. Vita Bentham nacque a Spitalfields, Londra, in una ricca famiglia Tory. Era un bambino prodigio e, bambino, fu trovato seduto alla scrivania del padre, intento a leggere una storia dell'Inghilterra in più volumi. Cominciò lo studio del Latino a soli tre anni.[1] Frequentò la Westminster School e nel 1760 fu mandato dal padre al Queen's College di Oxford, dove raggiunse il grado di Bachelor nel 1763 e di Master nel Ricevette una formazione da avvocato e (anche se non praticò mai) fu ammesso all'attività forense nel Rimase profondamente frustrato per la complessità del corpus giuridico inglese, che soprannominò "the Demon of Chicane". Tra le sue tante proposte per riforme legali e sociali: un progetto per la costruzione di una prigione, che egli chiamò Panopticon. Benché non abbia avuto realizzazione pratica, l'idea influenzò significativamente le successive generazioni di pensatori. Il filosofo francese del ventesimo secolo Michel Foucault attribuiva al Panopticon il ruolo di paradigma di riferimento per tutta una serie istituzioni penitenziarie del diciannovesimo secolo. Bentham intratteneva corrispondenze con molte persone influenti. Adam Smith, per esempio, fu contrario a porre un limite legale ai tassi di interesse, prima che le argomentazioni di Bentham lo convincessero del contrario. In seguito alla corrispondenza con Mirabeau e altri capi della Rivoluzione Francese, gli venne conferita la cittadinanza onoraria francese, benché Bentham sia stato un critico feroce del principio rivoluzionario dei diritti naturali e della violenza che dilagò dopo la presa del potere da parte dei Giacobini (1792). Nel 1823, insieme a John Stuart Mill, fondò la Westminster Review, il periodico del movimento "Radicale"; attraverso questa pubblicazione, insieme ad un gruppo di giovani discepoli, esercitò una notevole influenza nella vita pubblica inglese.[2]. Frequentemente, Bentham è associato alla fondazione dell'Università di Londra, specificatamente dell'UCL (University College London), malgrado avesse già 78 anni all'apertura dell'UCL, nel 1826, e lui non avesse partecipato attivamente alla sua costituzione. Comunque, è probabile che, senza la sua ispirazione, l'UCL non sarebbe stata fondata in quel periodo. Bentham credeva fortemente che l'educazione dovesse essere fruibile il più largamente possibile, e in particolare anche a chi non apparteneva alle classi sociali superiori o alla Chiesa, criteri che erano invece indispensabili per gli studenti di Oxford e Cambridge. Dal momento che l'UCL fu la prima Università inglese ad ammettere tutti, senza distinzione di razza e credo politico o religioso, essa fu decisamente coerente con la visione di Bentham, il quale inoltre patrocinò la nomina di uno dei suoi allievi, John Austin, come primo Professore di Giurisprudenza nel 1829. Come richiesto nel suo testamento, il suo corpo fu preservato e conservato in una cassa di legno, chiamata la sua "Auto-Icona", all'University College London. L'Auto-Icona è conservata alla fine del chiostro sud della parte principale del College e può essere visitata. Ciò ha portato alla nota, ma falsa, storia secondo cui l'Auto-Icona verrebbe occasionalmente portata alle riunioni del College Council (in cui Bentham risulterebbe "presente ma non votante"). L'Auto-Icona ha sempre avuto una testa di cera, dal momento che il capo di Bentham fu gravemente danneggiato nel processo di preservazione. Prof. Bertolami Salvatore

2 La scuola di Jeremy Bentham
Bentham fu uno dei più importanti utilitaristi, trai suoi discepoli: James Mill e suo figlio John Stuart Mill, oltre a vari politici (e Robert Owen, che divenne poi uno dei fondatori del socialismo). Prof. Bertolami Salvatore

3 Jeremy Bentham: principi
libertà personale ed economica, separazione di stato e chiesa, la libertà di parola, parità di diritti per le donne, diritti degli animali, fine della schiavitù ed abolizione di punizioni fisiche, diritto al divorzio, libero commercio, e difesa dall'usura, restrizioni sul monopolio, pensioni e assicurazioni sulla salute. Ideò e promosse un nuovo tipo di prigione, che Bentham chiamò Panopticon. Prof. Bertolami Salvatore

4 Prof. Bertolami Salvatore
Dolore e piacere Bentham (Principi di morale e di legislazione, 1789) considera il desiderio di limitare il dolore e di cercare il piacere la molla fondamentale dell'agire umano. Da questo punto di vista svolge le sue considerazioni politiche, etiche, economiche. Quando si dichiara per il "laissez faire", basa la sua argomentazione sul fatto che le restrizioni alla libertà rappresentano fonti di dolore, sulla stessa tesi si basa anche la valutazione positiva che gli utilitaristi danno dell'industria e dello scambio: poiché il fine di quelle attività è il desiderio di aumentare il proprio benessere, tali attività sono perfettamente giustificate e da sviluppare. Prof. Bertolami Salvatore

5 Benessere individuale e collettivo
Il legame fra benessere individuale e benessere collettivo era offerto dalla teoria della "mano invisibile", secondo la quale i fini del singolo e quelli della società si armonizzano in modo naturale. Per Bentham, il criterio per giudicare la bontà delle leggi è verificare il loro effetto sulla quantità complessiva di felicità goduta dal maggior numero possibile di individui; calcolare se il provvedimento o la norma in oggetto ha per effetto la maggior felicità del maggior numero. Prof. Bertolami Salvatore

6 Jeremy Bentham e le leggi
Bentham argomenta che gli uomini non ubbidiscono alle leggi perché vi riconoscono le leggi naturali, ma perché credono che le conseguenze che derivano dall'ubbidire siano migliori di quelle che derivano dal non ubbidire. Infine, anche il suo sostegno a un governo rappresentativo basato sul suffragio universale deriva da un calcolo di utilità: è utile per il governo non tiranneggiare i governati, poiché questi altrimenti si ribellano. Prof. Bertolami Salvatore

7 Prof. Bertolami Salvatore
Giurisprudenza Espositiva, che chiarisce quello che le leggi contengono e dispongono; Censoria, indica ciò che leggi dovrebbero contenere e disporre “Quale che la legge è, è largamente diverso nei diversi paesi: mentre quel che dovrebbe essere è in tutti i paesi in ampia misura lo stesso. L’espositore quindi è sempre il cittadino di questo o quel paese: il censore è o dovrebbe essere il cittadino del mondo” Prof. Bertolami Salvatore

8 Prof. Bertolami Salvatore
Liberalismo politico Motto di ogni buon cittadino è “obbedire puntualmente, censurare liberamente”. Prof. Bertolami Salvatore

9 Prof. Bertolami Salvatore
Liberismo economico L’attività del Governo, in Economia, è negativa, ovvero esperire azioni rivolte a rimuovere ostacoli economiche e barriere protettive. Lo stato deve pensare a garantire la libertà del funzionamento del mercato, la sicurezza, l’assistenza … Prof. Bertolami Salvatore

10 Forma di Stato: potere legislativo
Democratica con forte connotazione popolare: Potere legislativo con Camera unica, con rappresentanti eletti dal popolo e revocabili, con durata di mandato molto breve (per evitare radicalizzazioni); Diritto di voto quasi universale (con esclusione di minori, soldati e militari perché sottoposti al comando militare, illetterati) Prof. Bertolami Salvatore

11 Forma di Stato: potere esecutivo
Potere esecutivo, con Primo ministro nominato dall’Assemblea; egli stesso sceglierà gli altri Ministri, ad eccezione di quello della Giustizia di nomina assembleare; Sottoposizione al controllo dell’Assemblea Prof. Bertolami Salvatore

12 Forma di Stato: potere giudiziario
potere giudiziario, con a capo il Ministro della Giustizia che sceglie gli altri giudici, col compito di punire i trasgressori; Sottoposizione al controllo dell’Assemblea Prof. Bertolami Salvatore

13 Riferimenti bibliografici
J. Bentham, A Fragment on Ontology, in J. Bentham, The Works of Jeremy Bentham, vol. VIII, J. Bowring , New York, Russell & Russell Inc., 1962, J. Bentham 1789, An Introduction to the Principles of Morals and Legislation, Oxford, Basil Blakwell, 1960 J. Bentham, Essay on Logic, in J. Bentham, The Works of Jeremy Bentham. Prof. Bertolami Salvatore


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