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Il linguaggio precettivo delle immagini e il cd. missorium di Teodosio

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Presentazione sul tema: "Il linguaggio precettivo delle immagini e il cd. missorium di Teodosio"— Transcript della presentazione:

1 Il linguaggio precettivo delle immagini e il cd. missorium di Teodosio
Lessici e modelli precettivi nel linguaggio giuridico romano Palermo, 28 gennaio 2016 Il linguaggio precettivo delle immagini e il cd. missorium di Teodosio Togato Barberini. Patrizio romano che esibisce busti di maiores, appoggiandosi ad una palma con datteri. Ricordo d’imprese africane (?). di Gianfranco Purpura

2 Magistrato assiso sulla sella curulis, decorata da busti di maiores in virtù del ius imaginum. II sec. d.C.

3 Polibio VI, Rilievo da Preturi. I sec. a.C./ I d.C.
(Museo dell’Aquila. 1879)

4 Funus indictivum di un console presso Miseno.
(Aslan d'Abro Pagratide, 1877)

5 Giano bifronte, dio del passaggio, del tempo. Roma. Foro Boario. Arco di Giano o Ianus Quadrifrons

6 Pompei. Larario con busti di antenati. I sec. d.C.
Armaria con le ante spalancate in occasione della festa dei morti, nell’atrium di una casa romana con le imagines dei maiores (Feralia , 21 febbraio).

7 Ritratti romani con spiccati tratti realistici. (II/I sec. a. C.)
Busto in basanite di Livia Drusilla Busto Barberini in basanite, cd. di M. Giunio Bruto Busto di P. Cornelio Scipione Africano

8 La Basilica Aemilia con imagines clipeatae, disegnata in base
Immagines clipeatae Immagines clipeatae Immagines clipeatae Immagines clipeatae Immagines clipeatae La Basilica Aemilia con imagines clipeatae, disegnata in base ad una moneta di M. Emilio Lepido del 58 a.C.

9 Homines novi M. Tullio Cicerone Catone il Censore Caio Mario con le sue cicatrici

10 Marcello, morto nel 23 a.C. e ultimo nel funerale invertito di Ottaviano nel 14 d.C., con Augusto che per la prima volta precedeva tutti gli antenati per segnalare l’inizio della nova aetas. Roma. Teatro di Marcello.

11 Gesti numerici romani, effettuati piegando
le dita. Il sistema dactilonomico consentiva di contare da 1 a 99 su una sola mano, e da 1 a 9999 su entrambe; ma anche di effettuare tutte le operazioni aritmetiche, anche complesse.

12 Damnatio memoriae di Geta, cancellato dalla famiglia di Settimio Severo, disposta da Caracalla dopo l’assassinio del fratello e della madre Giulia Domna.

13 Roma. Arco di Settimio Severo.
La quarta riga dell’iscrizione, dove compare “optimis fortissimisque principibus”, sostituisce il testo che riportava il nome di Geta e che venne cancellato in seguito alla damnatio memoriae.

14 Roma. Colosso di Nerone, dinanzi al Colosseo. I sec. d.C.
Mausoleo degli Haterii (II sec. d.C.). Si notino le dimensioni sproporzionate della defunta per sottolinearne l’importanza. Roma. Colosso di Nerone, dinanzi al Colosseo. I sec. d.C. Testa colossale di Costantino. IV sec. d.C.

15 Palermo, Piazza Bologni. Carlo V raffigurato nel gesto della
pacatio militum/ mundi/maris. (Scipione Li Volsi, 1630)

16 Quaestor sacri palatii Primicerius notariorum Magistri scriniorum

17 Disco d’argento (lanx rotunda o missorium ) di Teodosio I
(19 gennaio 388 d.C.) D(ominvs) N(oster) THEODOSIVS PERPET(vvs) AVG(vstvs) OB DIEM FELICISSIMVM X (decennalium) (o XV ?) (quidecennalium)

18 Sulla X sarebbe stata marcata in un primo tempo a puntini una minuscola V, successivamente incisa a mano libera un’altra V lineare per meglio evidenziarla .

19 A Carranque, in Castiglia,
tre edifici lussuosi ed un mulino, si ritiene in base ad una epigrafe, che appartenessero alla villa dello spagnolo Materno Cinegio, praefectus praetorio Orientis dal 384 e console nel 388, morto il 14 marzo dello stesso anno. Una minuscola V si vedrebbe su di un presunto numerale (VIII) di un capitello della villa.

20 Base dell’obelisco di Costantinopoli con la famiglia di Teodosio
Base dell’obelisco di Costantinopoli con la famiglia di Teodosio. Lato sudest. A sinistra Onorio, e a destra Arcadio , in tribuna (390/392 d.C.). Lato nordovest. Tributo dei barbari. Da sinistra Arcadio con diadema e scettro, il Cesare Onorio con mano sul petto in segno di devozione, Teodosio Augusto iunior, in posizione centrale e di dimensioni maggiori, e Valentiniano II, Augusto senior a destra, più piccolo (390/392 d.C.).

21 Sulla X sarebbe stata marcata in un primo tempo a puntini una minuscola V, successivamente incisa a mano libera un’altra V lineare per meglio evidenziarla.

22 Spalato . Palazzo di Diocleziano
(293/305 d.C.)

23 Spalato . Palazzo di Diocleziano (293/305 d.C.)
Trabeazione con arco, già nella facciata del tempio di Adriano a Efeso (II d.C.) Spalato . Palazzo di Diocleziano (293/305 d.C.) Afrodisia. Sebasteion. Dittico in avorio con una scena di apoteosi con mappa IV/V sec. d.C. Okeanos (kaos) con mappa. Apoteosi di Augusto (41/58 d.C.)

24 Miniature. Età carolingia.
Vaticano. Sarcofago. Scena di Traditio legis con mappa (metà IV sec. d.C.) Miniature. Età carolingia.

25

26 Arcadio nel gesto della “mano parlante”
Berlino. Stele funebre di un medico. I sec. d.C. Sestertius del 140/141 d.C. Arcadio nel gesto della “mano parlante” Costante ( d.C.)

27 Ottaviano in un aureo del 28 a.C.:
[Leges et iura p(opuli) r(omani) restituit ]. Monreale Creazione del mondo. Roma. Mano di Cicerone Traditio Legis.

28 Tolosa. Cristo in mandorla. XI/XII sec.
Bisanzio. Cristo fra l’imperatore Zoe e Costantino VIII (?). XI sec.

29 Firenze. Placca di Agilulfo. (591/616)
Salerno. Avorio dell’XI/XII sec. I Re Magi in contrastato colloquio con Erode.

30 Halberstadt. Dittico del console Costanzo (III), nel gesto della “mano parlante”, che rivela già nel 417 la sua ambizione imperiale. Promulgazione dell’Editto di Rotari con il gesto della “mano parlante” in un manoscritto dell’XI sec.

31 Parigi. Luigi IX con “mano di giustizia”. 1320 ca. New York. Avorio con Cristo e la Maddalena (Noli me tangere). XI sec. Barcellona. S. Pietro. 1220/1240 ca. Le Mans. Miniatura con mano di Dio che impartisce i precetti per la celebrazione della messa . XI sec.

32 Parigi . Napoleone con “mano di giustizia”, ammantato di api. Olio su tela di J-A.D. Ingres. XI/XII sec. Parigi . “Mano di giustizia” Ricostruzione del 1804, dall’originale medievale perduto. S. Apollinare, ammantato di api. Ravenna. VI sec. d.C.

33

34 Le insegne del Comes sacrarum largitionum Orientis
Le insegne del Comes sacrarum largitionum Occidentis nell'edizione di O. Seeck. Le insegne del Comes sacrarum largitionum Orientis Ginevra. Il vassoio di largitio (missorium ) di Valentiniano I o II (364/392)

35 Firenze. Museo archeologico
Firenze. Museo archeologico. Il disco d'argento del magister militum e console Flavius Ardarbur Aspar con il figlio Ardarbur iunior pretore (434 d.C.) e con mappa, tra Roma e Costantonopoli, sormontati dai consoli Plinta e lo stesso Ardarbur, che impugnano gli scettri dell’imperium, a loro delegato dagli imperatori Teodosio II e Valentiniano III, presenti solo nei due minuscoli bustini che sormontano gli scettri.

36 Disco di Ardarbur 434 d.C.

37 Verso del cd. Missorium di Teodosio con flangia e iscrizione a puntini in greco, indicante
[pos(Òtej) l(itrîn) N met(£llou)], cioè “50 libbre di metallo”, pari a 16, 13 Kg. d’argento, in realtà 15, 344 Kg., a causa della cesellatura.

38 Dittico di Petronio Massimo
La Basilica Aemilia con imagines clipeatae, disegnata in base ad una moneta di M. Emilio Lepido del 58 a.C. Immagines clipeatae Immagines clipeatae Immagines clipeatae Immagines clipeatae Immagines clipeatae Dittico di Petronio Massimo (455) Dittico di Areobindo (506)

39 Il tema del re pastore che porta un animale sulle spalle (crioforo o moscoforo), compare sin da età antichissima in molte culture mediterranee, come attestano queste immagini, alcune plurimillennarie.

40 Costantino e il suo doppio (Sol Invictus)
Antigono Gonata I “due corpi del Re”, il mortale e l’immortale, in raffigurazioni del ‘400 Postumo e Probo

41 Emblemata con oscilla nello stibadium della villa di Faragola (Puglia)

42 Si noti la cascatella dal piano d'appoggio semicircolare per i cibi,
Emblemata con oscilla nello stibadium della villa di Faragola (Puglia). Si noti la cascatella dal piano d'appoggio semicircolare per i cibi, rinfrescato dall'acqua che da esso sgorgava.

43 Ravenna. L’ “Ultima Cena” raffigurata in S
Ravenna. L’ “Ultima Cena” raffigurata in S. Apollinare Nuovo su di uno stibadium, un divano semirotondo che riuniva gli amici nel banchetto (VI sec. d.C.). L’attore Michele Placido, l’archeologo Giuliano Volpe, rettore emerito dell'Università di Foggia e presidente del Consiglio Superiore dei Beni culturali ed il latinista Giovanni Cipriani sullo stibadium di Faragola.

44 Dalla mensa dello stibadium di Faragola scaturiva dell’acqua,
che alimentava il basso bacino antistante e rinfrescava per evaporazione i commensali. Oscillum marmoreo di età augustea, reimpiegato nello stibadium di Faragola.

45 Palermo. Teatro Massimo.
Oscilla.

46 Palermo, Zisa ( ). All'interno del salsabil (parádeisos), il sardiwan (simbolico trono) dal quale fluisce l’ “acqua vivificante”. Sardiwan nelle figure del soffitto ligneo della Cappella Palatina.


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