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Genesi 1,1-2,4a Inno a Dio Creatore.

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Presentazione sul tema: "Genesi 1,1-2,4a Inno a Dio Creatore."— Transcript della presentazione:

1 Genesi 1,1-2,4a Inno a Dio Creatore

2 Prospettiva Parte del Pentateuco, dove il centro è l’ esodo e l’alleanza Primo capitolo della Genesi Genesi 1 non è l’unico testo che parli della creazione Non affermazioni sulla creazione, ma viene celebrato il Dio Creatore Domanda: non come, ma perché Dio ha creato il mondo “l’interrogativo originario dell’uomo minacciato nella sua esistenza minacciata, la domanda circa il principio come fondamento e sostegno dell’esistere nel presente. Il problema originario del fondamento e sostegno dell’esistenza è comune a tutta l’umanità, si incontra presso tutte le razze, culture e religioni, è proprio dell’essere umano”.

3 Genesi Titolo: Bürë´šît:
5,1: “questo è il libro della genealogia di Adamo” Bürë´šît: “principio della Bibbia, principio dell’essere stesso nella creazione, principio di quella catena ininterrotta di eventi e di parole che noi chiamiamo storia della salvezza, principio del dialogo tra Dio e l’uomo, principio che avrà la sua riedizione decisiva e definitiva nell’ «in principio era il Verbo» del prologo di Giovanni”

4 Genesi: struttura 1-11: il protagonista è l’uomo, Adamo e la storia universale 12-50: ha per soggetto Abramo, i primi patriarchi e l’inizio della storia di Israele, popolo eletto

5 Genesi 1-11 Genesi 12-50 2,4a Cielo e terra 5,1 6,9 Noè 10,1
Adamo 6,9 Noè 10,1 I tre figli di Noè 11,10 Sem 11,27-25,11 Terach- Abramo 25, Ismaele 25,19-35, Isacco – Giacobbe 36,1-37,1 Esaù- Edom 37,2-50,26 Giacobbe: Giuseppe e i suoi fratelli

6 Genesi 1-11 Struttura di insieme Linguaggio simbolico
Contesto storico: esilio Dove: Babilonia Confronto con i testi di mitologia antica

7 1,1-2,4a: primo racconto di creazione
Stile: non descrittivo, non racconto, ma “riflessione in forma narrativa” Genere letterario: inno (cfr. Sal 8; Sal 104), liturgia Struttura: litania, formule inclusione tra 1,1 e 2,4a: c’è la ripetizione degli stessi vocaboli (cielo e terra/ terra e cielo, principio- origine, creare); ripetizione di alcuni ritornelli: Dio disse, 10 volte, allusione alle dieci parole del Decalogo e fu sera e fu mattina (1, ) e così avvenne (1, ) e vide che era cosa buona (1, ).

8 8 OPERE IN 6 GIORNI INTRODUZIONE: 1,1-2 1. LUCE 4. SOLE,LUNA, STELLE
separazione 2.FIRMAMENTO ACQUA E ARIA a. TERRA ASCIUTTA a. CREATURE TERRESTRI b. VEGETAZIONE b. VEGETAZIONE 7 CONCLUSIONE: 2,1-4

9 1° giorno Creazione della luce Separazione delle tenebre 2° giorno Creazione del firmamento Separazione dei due abissi 3° giorno Creazione della terra e delle piante Separazione dell’acqua 4° giorno Creazione degli astri Strumenti della luce 5° giorno Creazione dei pesci e degli uccelli Nell’acqua e nell’aria 6° giorno Creazione degli animali e dell’uomo Sulla terra

10 Parola di Dio inizio comando adempimento giudizio conclusione
Dio disse comando Vi sia … Si radunino … Sia fatta adempimento E così avvenne giudizio E Dio vide che era cosa buona conclusione E fu sera e fu mattino … giorno

11 In principio…

12 1 In principio Dio creò il cielo e la terra.
Titolo “In principio”: non è l’inizio temporale, ma esistenziale, l’origine che da’ senso, la struttura originaria di ogni essere vivente dipendente da Dio e soprattutto dell’uomo, creatura di Dio; “Dio creò”: questo verbo ha sempre per soggetto Dio nella Bibbia e si trova nei testi post- esilici, come il Deuteroisaia per parlare dell’opera esclusiva di Dio, della creazione e della salvezza; l’esilio veniva visto come un ritorno al caos originario; per dire Dio è usato ~yhil{a/ al plurale: non è, come qualcuno ha pensato, reminiscenza politeistica, ma in ebraico e nelle lingue semite spesso si usa il plurale per dire Dio per eccellenza; “Il cielo e la terra”: merismo, per dire tutto, sono i due estremi che riassumono l’intero essere.

13 ..il cielo e la terra

14

15 2 Ora la terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e (ma) lo spirito di Dio aleggiava sulle acque. Immagini negative: deserto senza vita, tenebra che nega la luce, abisso che minaccia, caos Spirito di Dio aleggiava: soffio, alito di vita che vola

16 PRIMO GIORNO 3 Dio disse: “Sia la luce! ”. E la luce fu. 4 Dio vide che la luce era cosa buona/bella e separò la luce dalle tenebre 5 e Dio chiamò la luce giorno mentre chiamò le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: primo giorno.

17 Dio disse: “Sia la luce!”
E la luce fu.

18 Dio disse: Parola di Dio
Prima creatura: luce Dio vede, constata Cosa buona, bella Separa chiama

19 SECONDO GIORNO 6 Dio disse:
“Sia il firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque”. 7 Dio fece il firmamento e separò le acque, che sono sotto il firmamento, dalle acque, che sono sopra il firmamento. E così avvenne. 8 Dio chiamò il firmamento cielo. E fu sera e fu mattina: secondo giorno.

20 Dio disse: “Sia il firmamento”
Dio chiamò il firmamento… CIELO

21

22 Dio vide che era cosa buona.
TERZO GIORNO 9 Dio disse: “Le acque che sono sotto il cielo, si raccolgano in un unico luogo e appaia l’asciutto” E così avvenne. 10 Dio chiamò l’asciutto terra mentre chiamò la massa delle acque mare. E Dio vide che era cosa buona. 11 E Dio disse: “La terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi da frutto, che facciano sulla terra frutto con il seme, ciascuno secondo la sua specie”. E così avvenne: 12 la terra produsse germogli, erbe che producono seme, ciascuna secondo la propria specie e alberi che fanno ciascuno frutto con il seme, secondo la propria specie. Dio vide che era cosa buona. 13 E fu sera e fu mattina: terzo giorno.

23 Dio disse: “Le acque che sono sotto il cielo, si raccolgano in un solo luogo e appaia l’asciutto”

24 E così avvenne Dio crea l’asciutto Ricorda il passaggio del mar Rosso
la possibilità della vita

25 “La terra produca germogli, erbe alberi da frutto”
Dio disse: “La terra produca germogli, erbe alberi da frutto” Precisa organizzazione dell’universo , una prima fondamentale classificazione dei vegetali in 3 categorie

26 E così avvenne

27 QUARTO GIORNO Dio disse: “Ci siano fonti di luci nel firmamento del cielo, per separare il giorno dalla notte; siano segni per le feste, per i giorni e per gli anni 15 e siano fonti di luci nel firmamento del cielo per illuminare la terra”. E così avvenne: 16 Dio fece le due fonti di luci grandi: la fonte di luce maggiore per regolare/governare il giorno e la fonte di luce minore per regolare la notte, e le stelle. 17 Dio le pose nel firmamento del cielo per illuminare la terra 18 e per regolare/governare giorno e notte e per separare la luce dalle tenebre. E Dio vide che era cosa buona. 19 E fu sera e fu mattina: quarto giorno.

28 Dio disse: “Ci siano luci nel firmamento del cielo, per distinguere il giorno dalla notte”

29 E così avvenne

30 E Dio vide che era cosa buona.
Quinto giorno 20 Dio disse: “Le acque brulichino di esseri viventi e uccelli volino sopra la terra, davanti al firmamento del cielo”. 21 Dio creò i grandi mostri marini e tutti gli esseri viventi che guizzano e brulicano nelle acque, secondo la loro specie, e tutti gli uccelli alati secondo la loro specie. E Dio vide che era cosa buona. 22 Dio li benedisse: “Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite le acque dei mari; gli uccelli si moltiplichino sulla terra”. 23 E fu sera e fu mattina: quinto giorno.

31 “Le acque brulichino di esseri viventi ……”
Dio disse: “Le acque brulichino di esseri viventi ……”

32 “…e uccelli volino nel cielo”
Ornamento del cielo e del mare: pesci e uccelli Mostri marini: non figure mitiche, ma creature Elemento nuovo: benedizione, possibilità di trasmettere la vita “…e uccelli volino nel cielo”

33 E così avvenne E Dio vide che era cosa buona

34 E Dio vide che era cosa buona.
SESTO GIORNO 24 Dio disse: “La terra produca esseri viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e animali selvatici secondo la loro specie”. E così avvenne: 25 Dio fece gli animali selvatici secondo la loro specie e il bestiame secondo la propria specie e tutti i rettili del suolo secondo la loro specie. E Dio vide che era cosa buona.

35 “La terra produca esseri viventi ….
Elemento nuovo: benedizione degli animali e degli uomini, capacità e possibilità di trasmettere la vita Benedizione diretta di Dio: unico datore di vita Divisione degli animali in 3 categorie (bestiame, rettili, bestie selvatiche) Dio disse: “La terra produca esseri viventi ….

36 “…bestiame, rettili e bestie selvatiche”

37 E Dio vide che era cosa buona

38 26 E Dio disse: “Facciamo l’uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza: domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutti gli animali selvatici e su tutti i rettili che strisciano sulla terra”. 27 Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò. 28 Dio li benedisse e disse loro: “Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra; soggiogatela e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente, che striscia sulla terra”. 29 Poi Dio disse: “Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra e ogni albero in cui è il frutto, che produce seme: saranno il vostro cibo. 30 A tutti gli animali selvatici, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni erba verde”. E così avvenne. 31 Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno.

39 “Facciamo l’uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza”
Dio disse: “Facciamo l’uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza”

40 a immagine di Dio lo creò maschio e femmina li creò
Dio creò l’uomo a sua immagine a immagine di Dio lo creò maschio e femmina li creò

41 Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco,
E così avvenne Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa MOLTO buona

42 Creazione degli animali e degli uomini nello stesso giorno
Stessa benedizione Tutto inizia con “Facciamo”. Questo verbo al plurale è stato interpretato in diversi modi: per i Padri della chiesa è la Trinità; per alcuni ci sono reminiscenze mitologiche- politeistiche; si potrebbe trattare di una deliberazione presa dal consiglio divino, come all’inizio di Giobbe; è un plurale maiestatis, che però come forma non si trova in ebraico; molti parlano di un pluralis deliberativo, coortativo- esortativo, Dio esorta se stesso

43 Immagine e somiglianza
il primo vocabolo immagine sottolinea l’essere riproduzione plastica dell’originale, il secondo somiglianza evidenzia la distanza con l’originale; l’antropologia cerca di capire anche che tipo di somiglianza si tratta: fisica, spirituale, il dominio sugli animali, l’uomo visto come sovrano- vicario di Dio sulla terra. Sicuramente vuole mettere in risalto il ruolo dell’uomo, la sua dignità ma anche la sua missione, il suo compito. Sembra che l’ipotesi più appropriata sia la consapevolezza dell’uomo creato come partener di Dio, capace di dialogare con Dio: ecco la sua grande dignità. Anche il dominio che l’uomo deve esercitare non è sfruttamento, ma compito di responsabilità; infatti, in questo momento l’uomo è creato erbivoro, è un regno di pace.

44 SETTIMO GIORNO  1 Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere. 2 Dio, nel settimo giorno portò a compimento il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro. 3 Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli creando aveva fatto. 4aQueste sono le origini del cielo e della terra, quando vennero creati.

45 …cessò da ogni suo lavoro
Dio nel settimo giorno…. …cessò da ogni suo lavoro

46 Dio benedisse il settimo giorno
perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli creando aveva fatto

47 Il Sabato è creato come luogo di incontro tra Dio e l’universo; sarà istituito al monte Sinai (Es 20,8-11) e coincide con la costruzione del santuario nel deserto (Es 31,12-17): c’è un parallelismo tra la creazione del mondo e la costruzione del santuario, tra creazione e liturgia (altre mitologie concludono il racconto con la costruzione del tempio). Il sabato è il fine della creazione, è “una finestra che dall’eternità si apre sul tempo”: a differenza di altre religioni, dove lo spazio in cui è costruito il tempio diventa sacro, per il popolo ebraico il tempo è sacro, il sabato è la possibilità di incontro con Dio, oltre il tempo stesso, l’ebreo si ferma per fare spazio alla Presenza; il significato del sabato ci dice la nostra origine da Dio, ma anticipa anche il nostro fine, ciò che avverrà nell’escatologia, l’incontro con Dio faccia a faccia. Lungi dall’essere un giorno “perso”, il riposo del sabato è santo, giorno di pace e armonia; è anche un giorno di lode e di riconoscenza a Dio datore di vita, nostro Creatore. Fine dell’uomo: sabato, incontro con Dio Spazio all’uomo che fa spazio a Dio Tutto appartiene a Dio, anche il tempo Dio ha creato il tempio, la casa


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