Obiettivi e struttura della lezione ORIENTAMENTO STRATEGICO Obiettivo della lezione Fornire un quadro analitico di base delle strategie aziendali di sviluppo.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Economia e Governo delle Piccole Imprese
Advertisements

Limpresa : prospettive di lettura Limpresa è un fenomeno complesso: è un insieme di attività e di processi svolti da una comunità di persone, ma anche.
LA MICROSEGMENTAZIONE DEL MERCATO
Strategie di business Capitolo 17. Le strategie di business vanno definite, implementate e mantenute relativamente a tre elementi che vanno tra loro collegati:
Capitolo 4 L’analisi di settore (1)
Marketing MARKETING DEL TURISMO Facoltà di Scienze Politiche e
PROF. ARTURO CAPASSO 8.
Prof. Arturo Capasso Anno Accademico
PIANO DI MARKETING.
Economia e direzione delle imprese La programmazione: contenuti, processi e tecniche.
Sessione 14 La comunicazione per il mercato Clienti e strategie operative.
Il piano di marketing strategico
di una strategia di marketing
S.W.O.T. Strenghts, Weacknesses,Opportunities,Threats
LA CATENA DEL VALORE E’ UN MODO PER DESCRIVERE L’INTRECCIO DI RELAZIONI COMPETITIVE E COOPERATIVE CHE SI ADDENSANO INTORNO AD UNA SPECIFICA IMPRESA.
Le 5 forze del modello competitivo di Porter
Tassonomia delle azioni strategiche (cap. 11 da par.1.4) Strategie basate sull sviluppo delle risorse interne e strategie di collaborazione con altre imprese.
Percorsi formativi per l’autoimpreditorialità giovanile
LA DIVERSIFICAZIONE Edoardo Sabbadin.
Il vantaggio competitivo e la catena del valore
L’analisi strategica capitolo 28
Il caso GP TEXTILE BULGARIA
Il ciclo di direzione aziendale: l’organizzazione d’impresa e i percorsi alternativi di sviluppo aziendale Mercoledì 18 giugno.
Il progetto di business nella nuova economiaLezione 8: L'analisi di settore1 LANALISI DI SETTORE.
MARKETING PER LA NUOVA IMPRESA Come migliorare i risultati di vendita con gli strumenti del marketing.
Marketing Il concetto di marketing.
Nuove Strategie di Sourcing in Asia powered by Mediatex srl.
Il sistema aziendale.
Formulazione degli obiettivi
Le strategie complessive
La strategia d’impresa: modalità competitive e scelte strategiche
I rapporti tra l’impresa e il mercato
L’orientamento strategico della gestione
7 - Strategie di differenziazione e diversificazione
Dipartimento PRIME Area di Economia Agroalimentare e Territoriale Marketing Testi di riferimento: CERCOLA R. (1997): Marketing, ETASLIBRI KOTLER P. (1993):
Prezzo.
Il processo decisionale Per decidere dove porre i confini, e quindi quali attività internalizzare (make, gestire attraverso l’organizzazione interna) e.
Progetto «Fare Impresa» I termini e i concetti utilizzati sono stati presi da P.Dubini Management Egea 2012.
Gli interrogativi strategici
Gli obiettivi strategici della gestione
Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” Facoltà di Giurisprudenza
APPROFONDIMENTO sulle STRATEGIE AZIENDALI
Modulo Formativo Imprese, strategie, mercati Roberto Grandinetti.
Strategia d’impresa (introduzione al problema strategico)
Analisi di settore e comportamenti concorrenziali
CORSO DI ECONOMIA POLITICA MACROECONOMIA Docente: Prof.ssa M. Bevolo
MARKETING STRATEGICO.
Il vantaggio di costo un’impresa possiede un vantaggio di costo quando riesce a produrre a costi unitari comparativamente più bassi dei concorrenti.
MARKETING. RAPPORTO AZIENDA-MERCATO AZIENDA MERCATO Denaro Informazioni Comunicazioni Beni e servizi Obiettivi:  Profitto  Sviluppo.
Analisi dell’ambiente esterno
LEZIONE PRELIMINARE 2 VANTAGGIO COMPETITIVO: Come crearlo e sostenerlo nel tempo.
LEZIONE PRELIMINARE 1 F.A.Q.. Perché economia e gestione delle imprese?
1 Obiettivi dell’applicazione aziendale: - Rapporti tra organizzazione e mercato nelle imprese alberghiere (teoria dei costi di transazione e definizione.
Obiettivi e struttura della lezione ORIENTAMENTO STRATEGICO Obiettivo della lezione Fornire un quadro analitico di base delle strategie aziendali di sviluppo.
Obiettivi e struttura della lezione ORIENTAMENTO STRATEGICO E STRATEGIE COMPLESSIVE Obiettivo della lezione Fornire un quadro analitico di base delle strategie.
Obiettivi e struttura della lezione LE STRATEGIE COMPETITIVE Obiettivo della lezione Analizzare i comportamenti competitivi delle imprese Struttura della.
LA GESTIONE STRATEGICA. MISSIONE La MISSIONE è il mezzo con cui l’impresa esplicita e comunica ai suoi interlocutori in che cosa vuole essere identificata.
Laboratorio di Creazione d’Impresa L-A Strategia, Business, Settore.
Corso di STRATEGIE D’IMPRESA Corso di Strategie d’Impresa * * * * * Terza Unità Didattica La prospettiva delle risorse Corso di Strategie d’Impresa – Terza.
Impresa e mercato Cristina Ponsiglione. Contenuti del documento Il modello di Porter Strategie per il raggiungimento del vantaggio competitivo Analisi.
CATENA DEL VALORE A cura di Fabrizio Bugamelli. CATENA DEL VALORE Disaggrega un’impresa nelle sue attività strategicamente rilevanti allo scopo di comprendere.
L'Arena Competitiva Area in cui l'impresa decide di operare / competere investendo le proprie risorse Strumenti/ modelli: Modello di Abell Ciclo di vita.
Lezione n. Parole chiave: Corso di Laurea: Codice: Docente: A.A Mauro Sciarelli Il marketing: la politica di prodotto 12 Marketing, gamma,
Capitolo 12 LE STRATEGIE E I PERCORSI ALTERNATIVI DI SVILUPPO AZIENDALE Università di Napoli, Federico II Prof. Sergio Sciarelli.
LE STRATEGIE COMPETITIVE
LE FUNZIONI DELL’IMPRESA E LE TEORIE SULLE FINALITA’ IMPRENDITORIALI Università di Napoli, Federico II Prof. Sergio Sciarelli.
Obiettivi e struttura della lezione Obiettivo della lezione Approfondire l’analisi dell’ambiente competitivo, delle forme prevalenti di mercato e delle.
1 Le leve del marketing mix: il prezzo A cura di Fabrizio Bugamelli.
Modello della concorrenza allargata (1di6)‏
Obiettivi e struttura della lezione ORIENTAMENTO STRATEGICO E STRATEGIE COMPLESSIVE Obiettivo della lezione Fornire un quadro analitico di base delle strategie.
Transcript della presentazione:

Obiettivi e struttura della lezione ORIENTAMENTO STRATEGICO Obiettivo della lezione Fornire un quadro analitico di base delle strategie aziendali di sviluppo ed accennare ai processi di risanamento Struttura della lezione - gestione strategica ed operativa

Strategia Nei confronti dell’evoluzione dell’ambiente esterno, l’imprenditore può adottare differenti atteggiamenti

Definizione di strategia - un disegno elaborato dall'imprenditore, che individua le direttrici da seguire per raggiungere determinate mete (obiettivi). - è il mezzo per conseguire traguardi di tempo non breve, definiti in funzione dell’evoluzione del rapporto tra l’impresa e l’ambiente nel quale questa opera - si caratterizza per tre elementi fondamentali: 1. a. la formulazione a livello alto – direzionale, 2. b. la proiezione a lunga scadenza 3.C. la priorità dei traguardi da raggiungere

Gestione strategica ed operativa Strategia complessiva: scelta della/e aree d’affari Strategia competitiva: come competere in ciascuna delle aree d’affari Strategia funzionale: modalità di attuazione nelle diverse funzioni di gestione operativa

Obiettivi e struttura della lezione LE STRATEGIE COMPETITIVE Obiettivo della lezione Analizzare i comportamenti competitivi delle imprese Struttura della lezione - analisi di settore (concorrenza allargata, modello Abell) - catena del valore - leadership di costo - differenziazione - focalizzazione

La concorrenza allargata L’attrattività di un settore deve essere valutata analizzando le 5 forze competitive (Porter), ampliando cioè l’analisi della concorrenza anche a quella potenziale.

Il modello di Abell Il modello delimita il campo in cui si svolge la competizione sulla base dei 3 elementi principali:

Il modello di Abell IMBARCAZIONI DA DIPORTO Scafo in fibra Scafo di legno Praticare vela Pesca Zona 1 Zona 2 Sci d’acqua Funzioni d’uso Clienti Tecnologie

Il modello di Abell INTERMEDIAZIONE TURISTICA Telefono Web Face to face Business Leisure Studio Incoming outgoing Funzioni d’uso Clienti Tecnologie

Il modello di Abell INTERMEDIAZIONE TURISTICA

La catena del valore L’impresa, con la sua attività, crea un valore per il cliente, che è misurato dal prezzo che questi paga o sarebbe disposto a pagare per ottenere il prodotto. Il margine è il valore che residua all’azienda dopo aver coperto i costi associati allo svolgimento di tutte le attività necessarie per progettare, produrre, promuovere e commercializzare il prodotto.

Leadership di costo strategia competitiva attraverso la quale le imprese tentano di ottenere un Vantaggio Competitivo attraverso la riduzione dei costi rispetto ai concorrenti

Differenziazione Si ricerca il vantaggio competitivo incrementand o il valore percepito dei prodotti o dei servizi rispetto a quelli di altre aziende

Focalizzazione le imprese si posizionano in nicchie di mercato, meno attrattive per altri concorrenti, in cui riescono ad ottenere vantaggi competitivi

La strategia competitiva: il caso Disney Fondata nel 1924, nel 1937 viene prodotto il primo lungometraggio animato Biancaneve e i sette nani 1984 profitti di 242 mln $, 77% da parchi a tema, 1% da incassi cinematografici M. Eisner (da Paramount) diviene Presidente 3 decisioni innovative: 1.Aumento dei prezzi d’ingresso dei parchi a tema (dall’84 al 89 si passa da 186 mln $ a 787 mln $ di profitti ) 2.Sviluppo di nuovi film e programmi televisivi (Re Leone incassa 740 mln $ al botteghino, + 1 Mld $ merchandising + home video) 3.Diversificazione puntando sulle risorse uniche di Disney: a)Canali televisivi (Disney Channel) b)Produzione televisiva c)Nuovi parchi a tema d)Disney Stores e)Turismo: hotel e navi da crociera f)Settore editoriale Nel 84 il valore di mercato della Disney era di 2 mld di $, nel ’94 diviene di 28 mld $ Nel 2008 Disney fattura 68,9 miliardi di dollari

La strategia competitiva: il caso Disney

Il modello VRIO la forza di un’impresa sarà tanto maggiore quanto più potrà mettere in campo delle “competenze distintive” ossia attributi e condizioni non in possesso di altre imprese concorrenti

Obiettivi e struttura della lezione STRATEGIE COMPLESSIVE Obiettivo della lezione Fornire un quadro analitico di base delle strategie aziendali di sviluppo ed accennare ai processi di risanamento Struttura della lezione - le strategie complessive - lo sviluppo orizzontale - l’integrazione verticale - la diversificazione produttiva - l’espansione internazionale - la gestione delle crisi (cenni)

Obiettivi strategici Gli obiettivi strategici imprenditoriali - SVILUPPO DIMENSIONALE (crescita del volume d’affari); - RIEQUILIBRIO GESTIONALE (risposta alla crisi); - RIDUZIONE DEL RISCHIO (continuità aziendale); - MANTENIMENTO DELLE POSIZIONI (difesa del mercato); - DISINVESTIMENTO PARZIALE (ridimensionamento); - USCITA DAL MERCATO (cessione o liquidazione).

Sviluppo dimensionale Le alternative strategiche di sviluppo dimensionale

Sviluppo dimensionale Effetti, limiti e cause dello sviluppo dimensionale

Integrazione orizzontale Con l’integrazione orizzontale l’impresa punta a conseguire una maggiore forza nel settore in cui opera mediante la crescita della propria capacità produttiva e/o mediante l’acquisizione di imprese concorrenti. Lo scopo è di far crescere la quota di mercato. Il principale vantaggio è di consentire di sfruttare economie di dimensione e di espansione.

Integrazione verticale Con le strategie di integrazione verticale l’impresa assume il controllo di uno stadio di produzione o di distribuzione adiacente (a monte o a valle) rispetto al preesistente campo di attività. Mira a far crescere il valore aggiunto.

I rapporti tra l’impresa ed i mercati si sviluppano tramite contratti legati alle transazioni necessarie per acquisire le risorse o cedere i prodotti. Il costo della transazione è uguale non soltanto al prezzo pagato per il suo acquisto, ma anche allo sforzo sostenuto dall’acquirente e dallo stesso venditore per ricercare le informazioni utili a perfezionare la contrattazione ed a gestire e controllare la relazione. La teoria dei costi di transazione Costo di scambio + Costi informativi + Costi di gestione e controllo della relazione = Costo di transazione

Internalizzazione Esternalizzazione Teoria dei costi di transazione Costo di transazione > Costo di produzione MAKE Costo di transazione < Costo di produzione BUY Ogni impresa può decidere se internalizzare (”make”) o esternalizzare (“buy”) attività. Secondo questa teoria tale decisione dipende dalla comparazione tra costi di transazione e costi di produzione. Ci sono tuttavia dei limiti all’applicazione di questo modello, che dipendono dal contenuto strategico di tali scelte.

Diversificazione produttiva La diversificazione conglomerale si realizza allorché tra attività vecchie e nuove non intercorre nessun collegamento né di tecnologia né di mercato. La diversificazione laterale si traduce nell’espansione verso nuove aree di affari rispetto alle quali sussistono, però, dei collegamenti tecnologici o di marketing. Esempio di diversificazione laterale

Espansione internazionale Le alternative di sviluppo internazionale possono essere viste come tappe di un processo sequenziale