Capacity Building Seminar WP5: Port Baseline Survey

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Capacity Building Seminar WP5: Port Baseline Survey FB10: Institute of Oceanography and fisheries, (IOF) Split Croatia Živana Ninčević Gladan

Obiettivo generale: fornire informazioni sulla presenza ed i possibili effetti negativi di organismi nocivi e patogeni (Harmful Organisms and Pathogens- HAOPs) nei porti e nelle aree limitrofe come hotspots dello scarico delle BW. Valutare la presenza di specie invasive nel porto. Mettere a disposizione dei ricercatori che partecipano allo studio formazione e risorse, come la valutazione della situazione e la futura supervisione e il controllo del porto. Elaborare e documentare le prove della presenza di specie invasive nel porto. Creare le basi per un database sulle specie invasive nel porto di Šibenik. Fornire una base per un futuro programma di monitoraggio a lungo termine delle specie invasive nei porti croati. Fornire la base per una possibile individuazione precoce di specie invasive nei porti e tempestiva comunicazione della stessa. Al fine di ottenere risultati paragonabili, è stato messo a punto un protocollo per i PBS con riportati metodi e la frequenza di campionamento, il numero minimo di stazioni di campionamento e il modo di illustrazione dei risultati.

DEFINIZIONE DELL’AREA DI STUDIO Il primo passo per la progettazione è decidere sulle pasi dell’area di studio. First step in developing a design plan is to decide on the extent of survey area. Punti da prendere in considerazione per definire l’area di studio sono: In quali zone dei porti avvengono le operazioni di shipping, con conseguente possibile scarico di BW? Dove si sono svolte in passato le attività connesse allo shipping? Questo potrebbe includere relitti e ancoraggi per le barche a vela. Dove si trovano altri vettori di NIS, come impianti di acquacoltura e per lo smaltimento del materiale dragato dal porto? Quanto sono diversificati gli habitat nelle vicinanze? Quanto facilmente e in sicurezza questi habitat possono essere campionati? Qual’è il tasso di ricambio idrico tra I porti e le aree circostanti? Quali risorse sono disponibili?

SITI DI CAMPIONAMENTO 1. Distribuzione dei siti di campionamento

2. Numero dei siti di campionamento Il campionamento sarà effettuato in un certo numero di siti, o posizioni esatte, all'interno di un porto. Il numero di siti richiesti per un'indagine adeguata dipenderà dalle dimensioni e dal tipo di porto e, idealmente, sul parametro biologico indagato. Come requisito minimo, dovrebbero essere selezionati almeno tre punti di campionamento per ogni parametro biologico per porto. 3. Parametri 3.1 Parametri abiotici Per i parametri abiotici, i requisiti minimi sono la misura della temperatura e della salinità in ciascun sito di campionamento. Inoltre, dovrebbe essere valutata la trasparenza dell'acqua utilizzando un disco di Secchi. Al fine di garantire una migliore caratterizzazione delle condizioni ambientali nei porti, potrebbero essere misurate le concentrazioni dei nutrienti, dell’ossigeno e della clorofilla ‘a‘. Potrebbero anche essere prelevati campioni di sedimento al fine di valutarne la granulometria e il contenuto organico. Questo permetterà una caratterizzazione degli habitat associati alle eventuali specie trovate di epifauna ed endofauna introdotta.

3.2 Parametri biotici Batteri patogeni per l’uomo (Vibrio cholera - sierotipi 01 e 0139 - Escherichia coli, enterococchi intestinali); Plancton (fitoplancton, zooplancton, ittioplancton); Cisti di dinoflagellati; Epibenthos e comunità ittiche; Flora e fauna bentonica (alghe, piante acquatiche, invertebrati)

FREQUENZA E TEMPISTICA DEI CAMPIONAMENTI A causa della distribuzione stagionale degli organismi marini e dei differenti cicli vitali delle diverse forme di vita, il campionamento dovrebbe essere effettuato almeno due volte all'anno. Le cisti di dinoflagellati, epibenthos, le comunità ittiche, gli organismi incrostanti, le alghe e l’endofauna del benthos dovrebbero essere campionati nel periodo primaverile e autunnale. Le comunità planctoniche dovrebbero essere campionate 3-4 volte all'anno (frequenza stagionale). Gli agenti patogeni per l’uomo dovrebbero essere campionati almeno quattro volte l'anno in acqua e due volte l'anno nei sedimenti (simultaneamente al campionamento dell'acqua). Il campionamento di zooplancton per la ricerca del Vibrio cholerae (sierotipi O1 e O139) è facoltativo. Se il campionamento (secondo il protocollo PBS) è stato fatto negli ultimi 3 anni, i dati ottenuti potrebbero essere utilizzati per il PBS.

6. CAMPIONAMENTO Dati ambientali La posizione GPS di ciascun punto di campionamento dovrebbe essere registrata usando il sistema di coordinate WGS84. Temperatura e salinità dovrebbero essere misurate utilizzando o una sonda CTD o data logger immergibili in acqua. La trasparenza dell’acqua dovrebbe essere valutata utilizzando il disco di Secchi. I sedimenti possono essere campionati utilizzando transetti, benne e box-corer.   Patogeni umani In ciascun sito, dovrebbe essere prelevato un campione di acqua (1 L) a circa 30 cm di profondità. Il campionamento dovrebbe seguire le linee guida descritte nella direttiva europea sulle acque di balneazione (2006/7/EC). Il sedimento (strato superficiale) può essere prelevato mediante l’utilizzo di benne o box-corer.

Fitoplancton I campioni devono essere prelevati utilizzando un retino da plancton (maglia 20 µm), che permette di effettuare un’analisi qualitativa ed una stima semiquantitativa su una scala da 1 a 5 (1=raro, 5=molto abbondante). In ogni sito andrebbe fatta una pescata verticale. Per essere certi di aver effettuato un campionamento adeguato, possono essere eseguite delle pescate orizzontali. Le pescate orizzontali dovrebbero essere fatte a circa 2 m di profondità e con una velocità approssimativa di 0.30 m s-1. Per ottenere analisi quantitative accurate, per ogni stazione può essere raccolto un campione utilizzando bottiglie o campionatori in PVC. I campioni dovrebbero essere conservati o tenuti a basse temperature e poi trasportati in laboratorio per l’incubazione e la messa in coltura in base alle analisi da effettuare. I campioni di fitoplancton andrebbero analizzati con il metodo di Utermöhl (Utermöhl, 1958).

Zooplancton Ittioplancton Per ottenere i campioni zooplanctonici dovrebbe essere effettuata una pescata verticale con un retino avente maglie della dimensione appropriata all’area (200 μm o più piccola se possibile). Affinchè il campionamento sia adeguato, basta un solo campione per ciascuna stazione. La dimensione delle maglie dipende dal range dimensionale dello zooplancton nell’area di studio e deve essere riportata insieme ai dati. La velocità di traino dovrebbe essere circa 1 m s-1 e la rete dovrebbe essere fermata ad 1 m sopra il fondo.   Ittioplancton I campioni di ittioplancton dovrebbero essere prelevati con un retino avente maglie di 300 μm trainato verticalmente. Al fine di garantire un campione adeguato, sia qualitativamente che quantitativamente, andrebbero effettuate tre pescate verticali, tra i10 e i 15 m di distanza.

Cisti di dinoflagellati Per la determinazione delle cisti di dinoflagellati, dovrebbe essere campionato il sedimento superficiale utilizzando un carotiere a gravità ( come il carotatore Phleger) o utilizzando un operatore subacqueo per raccogliere i sedimenti a mano. I campioni potrebbero essere raccolti anche utilizzando una benna Van Ween. Se non è da eseguire la germinazione delle cisti, il campione grezzo deve essere fissato il più presto possibile per evitare il cambiamento della composizione (rapporto di cisti vitali e vuote) dovuto all’ excistamento. Come fissativi andrebbero utilizzati formalina o glutaraldeide (Matsuoka e Fukuyo, 2000).

Epifauna mobile e comunità ittica L’epifauna mobile, come ad esempio granchi, pesci e gamberi, andrebbe campionata in ogni sito utilizzando delle trappole. Le trappole sono selettive e forniscono solo misure relative di abbondanza delle specie. Tuttavia, la metodologia per il campionamento dell’epifauna nelle aree portuali è molto limitata e, per esempio, l’utilizzo di reti da traino e da posta non è possibile. In ciascun sito devono essere lasciate tre trappole per almeno 48 ore. Gli organismi catturati dovrebbero essere identificati e conservati in un dispositivo di raffreddamento. Una volta in laboratorio, deve essere eseguita l'identificazione delle specie e gli esemplari devono essere misurati, pesati, preparati e conservati. I pesci e gli invertebrati più grandi possono essere congelati, i piccoli invertebrati fissati. Per campionare i pesci vicino alla costa dovrebbe essere utilizzato il tramaglio. Metodo alternativo Interviste con i pescatori locali L’esperienza locale e estera suggerisce che le specie infestanti ben visibili sono spesso rilevate dai pescatori, piscicoltori, club di divers e comunità locali per attività ricreative marine. Così, potrebbe essere molto utile coinvolgere le comunità locali nella segnalazione di eventuali avvistamenti di specie non autoctone. La raccolta dei dati sarà effettuata mediante interviste, secondo l'approccio ‘Conoscenza Ecologica Locale’ (Local Ecological Knowledge-LEK) (Azzurro et al., 2011).

Sommozzatori: 3 transetti , posizionati a 10-15 m l’uno dall’altro verticale – substrato duro, orizzontale – substrato molle 15 m 50 m Flora e fauna bentonica lungo transetti verticali

Per ogni transetto: Sezione verticale: Quadrati di campionamento di 0,1 m2 (0,25 x 0,4 m) Un quadrato di campionamento ciascuna profondità (-0,5, -3,0 e -7,0 m)- metodo distruttivo Inoltre: campionamento random a ciascuna della tre profondità predefinite

Campionamento con quadrato (0,25 x 0,4 m) – campionamento distruttivo

Inoltre: campionamento random a ciascuna della tre profondità predefinite Particolarmente importante per le grandi specie! Paraleucilla magna 0.5 m 3.0 m 7.0 m

Documentazione fotografica Quadrato di campionamento Censimento visivo a 5 m a sinistra / destra dei quadrati

Campionamento orizzontale (substrati mobili): Transetto perpendicolare al porto (50 m); Campionamento dell’endofauna bentonica con carotatore a mano (ø 18 cm). Le carote devono essere raccolte a 1 m e a 50 m. I campioni sono poi trasferiti in una net bag (1 mm di diametro). 1 m 50 m

Ricerca visiva, censimento e raccolta, se necessario Ricerca visiva, censimento e raccolta, se necessario. Foto e documentazione video lungo il transetto 1 m 50 m

Problemi del lavoro in campo: Logistica - Trasporti Visibilità Pericoli (attrezzi da pesca, rifiuti) Cambi repentini di profondità (yo-yo diving)

La maggior parte del tempo per lo studio delle comunità bentoniche dei porti non è spesa nell’attività di campo ma nelle analisi in laboratorio

Biological Port Baseline Survey, PBS

Stazioni di campionamento della colonna d’acqua nel porto di Bari (6 stazioni)

Strategia di campionamento della colonna d’acqua e del sedimento Fino a Marzo 2015 sono stati effettuati nel porto di Bari 5 (PBS): Campagna pilota– 20 Marzo 2014; Campagna primaverile– 25 Maggio 2014; Campagna estiva– 5 Agosto 2014 (BA1, BA2, BA3) e 10 Settembre 2014 (BA4, BA5, BA8); Campagna primaverile – 4 Novembre 2014; Campagna invernale – 19 Febbraio 2015 e 23 Marzo 2015 (solo fitoplancton).

FB5 CNR-ISMAR Porto di Ancona Stazioni di campionamento nell’area di Ancona (6 stazioni) Data Elementi Biologici Marzo 2014 Maggio 2014 Luglio-Agosto 2014 Ottobre 2014 Febbraio 2015 Comunità planctoniche, patogeni umani, parametri abiotici comunità bentoniche, comunità ittiche

FB5 CNR-ISMAR Porto di Venezia Stazioni di campionamento nel porto di Venezia (9 stazioni) Data Elementi Biologici Marzo 2014 Maggio 2014 Luglio-Agosto 2014 Ottobre 2014 Febbraio 2015 Comunità planctoniche, patogeni umani, parametri abiotici comunità bentoniche, comunità ittiche

FB6 – OGS, Porto di Trieste Data Elementi biologici Maggio 2014 Giugno 2014 Settembre 2014 Gennaio 2015 Comunità planctoniche, patogeni umani, parametri abiotici comunità bentoniche, comunità ittiche

Colonna d’acqua Cisti di dinoflagellati Comunità ittiche Flora e fauna bentonica Maggio 2014 Luglio 2014 Novembre 2014 Febbraio 2015 Giugno 2014 Dicembre 2014 Luglio 2015 Dati del monitoraggio nazionale 2013 Siti di campionamento della meiofauna e cisti di dinoflagellati nel porto di Koper

Siti di campionamento nell’area di Pula (4 stazioni) Data Elementi biologici Novembre 2014 Dicembre 2014 Febbraio 2015 Aprile/Maggio 2015 Marzo 2016 Comunità planctoniche, patogeni umani, parametri abiotici comunità bentoniche cisti di dinoflagellati cisti di dinoflagellati, comunità bentoniche Epifauna mobile e pesci

Data Elementi biologici Novembre 2014 Dicembre 2014 Febbraio 2015 Aprile/Maggio 2015 Marzo 2016 Comunità planctoniche, patogeni umani, parametri abiotici comunità bentoniche cisti di dinoflagellati Epifauna mobile e pesci

FB10 IOF Porto di Šibenik Date Elemento biologico Dicembre 2013 Comunità planctoniche, comunità bentoniche, comunità ittiche, cisti di dinoflagellati e parametri abiotici Aprile 2014 Comunità planctoniche, comunità ittiche, parametri abiotici e patogeni umani Giugno 2014 Comunità bentoniche e cisti di dinoflagellati Agosto 2014 Dicembre 2014 Comunità planctoniche, parametri abiotici e patogeni umani Patogeni umani

Porto di Split Dati precedenti: 4 stazioni Maggio, Agosto, Ottobre 2011: parametri abiotici, comunità planctoniche e cisti di dinoflagellati Aprile, Ottobre 2011: comunità bentoniche, comunità ittiche Data Elemento biologico April 2014 June 2014 August 2014 Comunità planctoniche, comunità ittiche, parametri abiotici e patogeni umani Comunità bentoniche, cisti di dinoflagellati

Dati ottenuti dal programma di monitoraggio nazionale Data Elemento biologico Maggio 2011 Luglio 2011 Ottobre 2011 Comunità planctoniche, cisti di dinoflagellati, comunità ittiche, flora e fauna bentonica Comunità planctoniche Port of Ploče

Porto di Bar Data Elemento biologico Febbraio 2015 Aprile 2015 Giugno 2015 Comunità planctoniche, patogeni umani, parametri abiotici Comunità planctoniche, patogeni umani, parametri abiotici, cisti di dinoflagellati, epifauna mobile e comunità ittiche, flora e fauna bentonica Comunità planctoniche, patogeni umani, parametri abiotici

Porto di Durazzo Data Elemento biologico Giugno 2014 Ottobre 2014 Comunità planctoniche, parametri abiotici, comunità bentoniche