Qualità delle acque distribuite

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Transcript della presentazione:

Qualità delle acque distribuite Cervia – 16/03/2017 Ivo Vasumini

La qualità dell’acqua attraverso i numeri I controlli sulla qualità dell’acqua svolti dai laboratori di Romagna Acque si basano su un’accurata scelta dei punti di controllo e delle frequenze di prelievo. Tutta l’acqua distribuita viene approfonditamente controllata per garantirne la conformità ai rigorosi requisiti imposti dalla normativa nazionale attualmente in vigore, il D.Lgs.31/2001, integrato e modificato con il D.Lgs.27/2002, che disciplina la qualità delle acque destinate al consumo umano. n. CAMPIONI 2016 1° trim 2° trim 3° trim 4° trim Totale CAPACCIO 411 432 420 429 1.692 BASSETTE 517 529 575 579 2.200 STANDIANA 320 486 474 457 1.737 RETE 764 810 1.203 901 3.678 2.012 2.257 2.672 2.366 9.307 n. DETERMINAZIONI 2016 1° trim 2° trim 3° trim 4° trim Totale CAPACCIO 5.248 6.033 6.624 6.977 24.882 BASSETTE 13.676 13.931 15.509 14.293 57.409 STANDIANA 5.835 8.367 9.633 10.515 34.350 RETE 40.823 41.660 61.075 44.834 188.392 65.582 69.991 92.841 76.619 305.033

Il trend crescente dei controlli 2014 2015 2016 Tot. Determinazioni 166.682 183.401 305.033 Tot. Campioni 8.654 8.869 9.307 +10% +66% +2%

La qualità dell’acqua a CERVIA media 2016 UdM STANDIANA CAPACCIO CERVIA pH Unità di pH 7,7 7,8 7,9 Conduttività µS/cm 477 329 401 Clorito µg/L 157 32 221 Nitrato mg/L 8 2 6 Ammonio < 0,05 Ferro 1 3 Manganese < 1 Trialometani Totale 2,2 7,1 4,9 Enterococchi MPN/100 mL Batteri Coliformi a 37° C Escherichia Coli Durezza °F 18,7 18,1 18,2 Sodio 32,1 8,1 19,5 Fluoruro 0,1 Cloruro 54,0 11,2 30,8 Calcio 50,9 54,8 52,8 Nitrito < 0,01 Alcalinità mg/L CaCO3 130,4 156,6 142,8 Solfato 48,7 23,8 34,5 Residuo fisso a 180° C 334 231 281 Indice di Aggressività   12,0 12,1 12,2

Il monitoraggio dei fitofarmaci Campioni analizzati nel 2016 = 216 n. Principi attivi controllati per campione = 431 per un totale di 93.096 principi attivi analizzati Tutti i dati in uscita dagli impianti di potabilizzazione sono sempre risultati < 0,1 µg/L come previsto dalla norma

Il monitoraggio del GLIFOSATO Il glifosato è un analogo aminofosforico della glicina, ed è noto come erbicida totale (non selettivo). A novembre 2015, l'EFSA, Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, ha concluso che "è improbabile che il glifosato costituisca un pericolo di cancerogenicità per l'uomo" A maggio 2016 anche una riunione congiunta di esperti della Organizzazione mondiale della sanità e della FAO sui residui di pesticidi (JMPR) ha concluso che "è improbabile che il glifosato comporti un rischio cancerogeno per gli uomini come conseguenza della esposizione attraverso la dieta".[1] 152 controlli eseguiti sul GLIFOSATO nel 2016 Il valore riscontrato in uscita dagli impianti di potabilizzazione è risultato sempre inferiore a 0,05 µg/L ^ Joint FAO/WHO Meeting on Pesticide Residues (JMPR), 2016 extraordinary meeting, Ginevra, 9-13 maggio 2016

Il monitoraggio delle fibre di AMIANTO Tutte le prove eseguite sulle tratte interessate da presenza di tubature in cemento-amianto mediante la tecnica SEC (microcopia a scansione elettronica) hanno riportato che il numero di fibre di amianto totali è risultato inferiore al limite di rilevabilità strumentale (< 367 fibre/litro). il valore di riferimento attualmente considerato a livello internazionale è stato stabilito in sede USEPA (UNITED STATES ENVIRONMENTAL PROTECTION AGENCY) in 7 x 106 fibre/L;   non sussiste ad oggi obbligo di monitoraggio della concentrazione di fibre di amianto nell'acqua potabile, fatte salve specifiche prescrizioni stabilite dalla ASL competente in base all'art. 8 del D.Lgs. 31 /2001 e s.m.i., come parametro di ricerca supplementare in seguito ad una valutazione del rischio;

Il monitoraggio dei metalli Il monitoraggio dei metalli è stato svolto su oltre 3.600 campioni per un totale di 17.880 parametri determinati.

Il monitoraggio della legionella Legionella è un batterio di dimensioni variabili da 0,3 a 0,9 mm di larghezza e da 1,5 a 5 mm di lunghezza (mentre in coltura sono frequenti forme filamentose lunghe fino a 20 mm) ".[1] In ogni caso dai controlli eseguiti da Romagna Acque relativamente a Legionella Pneumophila e Legionella spp. le risultanze sono state tutte inferiori al limite di quantificazione del metodo (< 10 UFC/L). ^ http://www.legionellaonline.it/informazioni_generali.htm

Il monitoraggio delle microcistine L’eutrofizzazione delle acque, correlabile direttamente o indirettamente ai cambiamenti climatici sullo stato del corpo idrico e sullo sviluppo delle popolazioni fitoplanctoniche, ha in qualche modo favorito lo sviluppo e la proliferazione di organismi fotosintetici ubiquitari: i cianobatteri o alghe verdi-azzurre. Molte specie di cianobatteri, colonizzatori degli ecosistemi acquatici, producono come metaboliti secondari una grande varietà di tossine (cianotossine) potenzialmente pericolose per la salute. Nelle linee guida nazionali [1] il valore di parametro stabilito per la microcistina-LR (MC-LR) è pari a 1 µg/L. Nel 2016 sono stati analizzati 158 campioni con le seguenti risultanze: Microcistine Totali (µg/L) < 0.002 Microcistine: MC-RR (µg/L) Microcistine: MC-LA (µg/L) Microcistine: MC-LR (µg/L) Microcistine: MC-YR (µg/L) Microcistine: MC-LF (µg/L) Microcistine: MC-LW (µg/L) Microcistine: MC-LY (µg/L) Microcistine: dem-MC-RR (µg/L) Microcistine: dem-MC-LR (µg/L) [1] Linee guida nazionali di gestione del rischio cianobatteri per le acque destinate a consumo umano, pubblicate su rapporto Istisan 11/35.

ANALISI SENSORIALE Bassette Capaccio Standiana

ANALISI SENSORIALE: Risultati e conclusioni Dalla tabella risulta che il lotti 16LA07866, 16LA07873 e 16LA07880 presentano intensità più elevata per odore di cloro/ozono rimanendo però sempre al di sotto del livello DEBOLE. I medesimi lotti presentano anche aroma di cloro/ozono ma in questo caso i campioni 16LA07866 e 16LA07873 risultano prossimi al livello MOLTO DEBOLE, mentre 16LA07880 appena al di sopra dello stesso. Per quanto riguarda il profilo gustativo i 6 lotti mostrano caratteristiche confrontabili.

Le attività di RICERCA SCIENTIFICA Negli ultimi decenni, il settore della gestione delle risorse idriche è stato caratterizzato da rilevanti innovazioni e cambiamenti di vedute. In tale contesto la Società ritiene fondamentale essere sempre in prima linea riguardo alle innovazioni, alla ricerca, alle soluzioni teoriche e pratiche emerse dal dibattito accademico e scientifico; ha scelto dunque di investire nella ricerca, per essere sempre protagonista delle progressive evoluzioni delle competenze che via via si svilupperanno. La convenzione con la Facoltà di Scienze Ambientali di Ravenna I principali argomenti trattati: indagine sulla composizione chimica inorganica dell’acqua distribuita da Romagna Acque; caratterizzazione geochimica delle acque di fondo, della composizione chimica delle acque interstiziali e del sedimento e dei flussi acqua-sedimento dell’invaso di Ridracoli; valutazione della presenza di interferenti endocrini nelle acque ad uso potabile, pre e post trattamenti e del potenziale rischio per la salute umana. La convenzione con il POLITECNICO di MILANO I principali argomenti trattati: Studio di applicabilità di AOPs (Advanced Oxidation Processes) per la rimozione di microinquinanti emergenti; Ottimizzazione gestionale della sezione di adsorbimento su carbone attivo; Ottimizzazione della sezione di pre-ossidazione con biossido di cloro. Scopo dell’attività di ricerca è assicurare e preservare la massima qualità dell’acqua distribuita approfondendo tematiche emergenti di interesse scientifico.

La migliore acqua da bere non si trova necessariamente in una bottiglia Se vogliamo bere acqua pura dobbiamo porre maggiori sforzi nel proteggere fiumi, laghi e falde idriche

Grazie per l’attenzione Ivo Vasumini ivasumini@romagnacque.it