campania Le regione del vino 2016/2017 IPSEOA 5kc Michele Pannocchia
la campania Dal punto di vista fisico, la regione della Campania può essere divisa in due zone: una montuosa ed una piana (50,8%) . la zona montuosa comprende l'Appennino campano, formato da una serie di elevazioni, acrocori e altopiani fra i quali si aprono numerosi e facili valichi e scorrono i fiumi principali della regionela zona piana non è una superficie unitaria, ma è suddivisa in tante pianure divise da tanti rilievi dell'antiappennino; e cioè dal rilievo vulcanico il vesuvioLe coste della Campania sono alte e frastagliate e in pianura basse e sabbiose.
Piano di monte vergine taurasi L’Irpinia pur essendo una zona ristretta geograficamente parlando, è ricchissima di vigneti e può vantare 19 DOP e ben 3 DOCG: Greco di Tufo, Fiano di Avelino e Taurasi E’ sulla produzione di questi vini che si basa il lavoro di feudi di San Gregorio, l’azienda vinicola leader del sud Italia. Relativamente giovane, fondata solo nel 1986, in pochi anni è riuscita a imporsi anche nel mercato internazionale facendo conoscere i vini campani nel mondo. Recuperarono viti anche di 150 anni soprattutto nell’area di Taurasi, affiancandole ad impianti nuovi e moderni. Ultima novità è la possibilità di personalizzare le bottiglie, direttamente dallo store online si può scegliere uno dei loro vini. I vini di Feudi accompagnano i pasti, dal Greco di Tufo per l’antipasto e il primo, al buonissimo Taurasi Riserva per il secondo fino al passito prodotto dalle loro uve di Fiano
Il clima La Campania è una regione d’Italia che si affaccia sul Mar Tirreno, caratterizzata da clima Mediterraneo lungo le coste che diventa progressivamente continentale verso le zone interne e montuose, soprattutto nei rilievi irpini della Campania. Le piogge della Campania sono abbondanti a causa della conformazione orografica. I venti che soffiano più frequentemente in Campania provengono in prevalenza dai quadranti occidentali e meridionali. Le temperature sono molto miti lungo le coste per gran parte dell’anno. Le estati sono calde con valori che superano diffusamente i 30°C e che in corrispondenza delle ondate di calore spesso raggiungono e superano i 35°C. In Inverno le aree costiere restano abbastanza miti. i valori massimi superano spesso i 10°C anche durante il mese di Gennaio. possono scendere anche a –10°C durante le irruzioni artiche continentali
I vitigni della campania Di seguito tutti i vitigni autorizzati per la regione Campania iscritti nel Registro Nazionale delle varietà di vite per uve da vino, approvato con D.M. 7 maggio 2004 e successivi aggiornamenti, e menzionati in almeno una delle Denominazioni di Origine (DOCG, DOC, IGT) per la regione Campania. Tra le varietà autoctone campane che riescono ad esprimere i vini di maggiore livello qualitativo sicuramente bisogna elencare il Piedirosso, la Falanghina, la Coda di Volpe, il Fiano e il Greco. Il Piedirosso è un vitigno a bacca rossa che deve il suo nome ai suoi "piedi rossi" ovvero ai suoi raspi che, nella fase di avanzata maturazione dei grappoli, assumono un caratteristico coloro rosso in, cioè . E' un vitigno da sempre utilizzato negli uvaggi ma vinificato da solo ha dimostrato di poter produrre vini dalla spiccata personalità gusto-olfattiva, offrendo ottimi risultati anche in surmaturazione. La Falanghina è un vitigno a bacca bianca di origine greca. La sua maturazione tardiva consente ai produttori di modulare a proprio piacimento il periodo della raccolta, spesso in epoca di surmaturazione, in modo da ottenere profili di acidità e alcool coerenti con la propria idea di piacevolezza dei prodotti. oggi sul mercato ha enorme successo.
castel san lorenzo rosso è un vino DOC la cui produzione è consentita nella provincia di Salerno, in particolare nel paese di Castel San Lorenzo. si utilizzano vitigni di tipo: barbera (60%/80%) e sangiovese (20%/30%). caratteristiche organolettiche colore: rubino più o meno intenso. odore: vinoso, caratteristico, a volte fruttato. sapore: secco, leggermente acidulo, giustamente tannico. titolo alcolemico: 11,5%
costa d'amalfi rosso è un vino DOC la cui produzione è consentita nella provincia di Salerno. si utilizzano vitigni di tipo: piedirosso (40%/60%) ,aglianico (0.0%/60%) ,schioppettino: (0.0%/60.0%). Caratteristiche organolettiche colore: rubino più o meno intenso odore: vinoso sapore: asciutto, di medio corpo, giustamente tannico titolo alcolemico: 10,5%
penisola sorrentina rosso è un vino DOC la cui produzione è consentita nella città metropolitana di Napoli. si utilizzano vitigni tipo: : piedirosso (40%/60%) ,aglianico (0.0%/60%) ,schioppettino: (0.0%/60.0%). Caratteristiche organolettiche colore: rubino più o meno intenso odore: vinoso sapore: asciutto, di medio corpo, giustamente tannico titolo alcolemico:10,5%
lacryma christi del vesuvio rosso o rosato è un vino DOC la cui produzione è consentita nella città metropolitana di Napoli.si usa solo vitigno aglianico(0,0%/20%). Caratteristiche organolettiche colore: dal rosso rubino al rosato più o meno intenso. odore: gradevolmente vinoso. sapore: secco, armonico. titolo alcolemico:10,5%
colento bianco è un vino DOC la cui produzione è consentita nella provincia di Salerno. si utilizzano vitigni di tipo: Fiano: (60.0% - 65.0%), Trebbiano Toscano: (20.0%/30.0%), Greco Bianco: (10.0%/15.0%) e Malvasia Bianca: (10.0%/15.0%) Caratteristiche organolettiche colore: paglierino più o meno intenso. odore: delicato caratteristico. sapore: fresco, armonico. titolo alcolemico:11%
PRODOTTI TIPICI CAMPANI pizza margherita La pizza Margherita è una tipica pizza napoletana condita con pomodoro, mozzarella, basilico fresco, sale ed olio. La mozzarella, nella pizza Margherita tradizionale, non è quella di bufala, ma il fior di latte È, assieme alla pizza marinara, la più popolare pizza napoletana. questi tre ingredienti rappresentavano la bandiera italiana.
Sartu napoletano Il sartù di riso è un piatto tipico della tradizione napoletana: il nome deriva dal francese “sur tout”, che significa “soprattutto”. Infatti i cuochi francesi a Napoli per rendere il riso più gradito ai napoletani fecero questa ricetta che nascondeva il riso, mettendo tantissimi ingredienti, quali carne trita, piselli, funghi e pancetta.