MUSICA E PARKINSON Dott. D’Amore Giuseppe.

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Transcript della presentazione:

MUSICA E PARKINSON Dott. D’Amore Giuseppe

Gioseffo Zarlino  (Chioggia, 31 gennaio 1517 – Venezia, 4 febbraio 1590) La sua fama principale è dovuta al suo lavoro di teorico musicale. Egli codificò la divisione dell'ottava in dodici parti che descrisse nel suo trattato le Istitutioni Harmoniche. In quest'opera, pubblicata a Venezia nel 1558, Zarlino chiarisce come la musica sia innanzitutto un sapere o meglio una scienza fondata sulla quantificazione delle voci e dei suoni musicali.

Cartesio (1596 - 1650) È stato un filosofo e matematico francese. È ritenuto fondatore della matematica e della filosofia moderna. Cartesio estese la concezione razionalistica di una conoscenza ispirata alla precisione e certezza delle scienze matematiche, così come era stata propugnata da Francesco Bacone, ma formulata e applicata effettivamente solo da Galileo Galilei.

Compendium Musicae Il motivo per il quale Cartesio studia il suono è quello di comprendere in maniera più ampia come la musica riesce a commuoverci. Egli assume di poter comprendere tale proprietà dall’esame che fa delle caratteristiche fondamentali che rendono commovente il suono, ovvero la durata ed il tono.

Neuroni a specchio

Neuroni a specchio

Neuroni a specchio

Neuroni a specchio

Neuroni a specchio

MUSICA e fondamenti di civiltà Come il linguaggio, la musica è uno dei fondamenti di ogni civiltà. Darwin: utilità della musica dal punta di vista evolutivo dai canti di richiamo derivò poi il linguaggio. L’uomo costruì i primi strumenti musicali più di 50.000- 60.000 anni fa: strumenti a percussione, flauti fabbricati con ossa. Iniziare con una breve panoramica della presentazione. Descrivere lo scopo principale della presentazione e i motivi per cui è importante. Introdurre gli argomenti principali. Per consentire sempre ai partecipanti di orientarsi, è possibile ripetere questa diapositiva introduttiva all'interno della presentazione, evidenziando il particolare argomento che verrà illustrato nelle diapositive successive.

MUSICA e fondamenti di civiltà Jaak Panksepp, neuropsicologo studioso delle emozioni: la musica deriva dalle grida emesse dai primi ominidi quando qualcuno si allontanava dal gruppo.

Nel mondo degli animali queste grida servono a conservare il contatto tra madre e figlio e all’interno del gruppo sociale. Questa è un'altra opzione per creare diapositive introduttive che utilizzano transizioni.

MUSICA: Attività cerebrale molto complessa • Coinvolge il lobo temporale destro, indispensabile per riconoscere ed eseguire le melodie, e il lobo temporale sinistro, da cui dipendono l’elaborazione del linguaggio musicale, ma anche la scrittura, la composizione e l’esecuzione della musica .

MUSICA: Attività cerebrale molto complessa Quali conoscenze avranno acquisito i partecipanti al termine della formazione? Descrivere brevemente i singoli obiettivi e i vantaggi che potranno trarre i partecipanti dalla presentazione.

Come il ritmo agisce su cuore e cervello Ascoltando musiche allegre o sentimentali, esaltanti o rilassanti si verificano modifiche del sistema nervoso vegetativo che regola la pressione arteriosa, il ritmo cardiaco, la respirazione, la sudorazione e altre reazioni fisiologiche. (Sistema Nervoso Vegetativo) Brani musicali come i ballabili o le marce per orchestra provocano risposte soprattutto di tipo motorio: quei momenti che ci portano, quasi nostro malgrado, a segnare il tempo con il piede o con l'oscillazione delle spalle. (Sistema Motorio)

Come il ritmo agisce su cuore e cervello Altri tipi di musica possono, invece, provocare soprattutto risposte respiratorie o cardiovascolari: il respiro rallenta e il cuore riduce la sua frequenza. (Sistema Nervoso Vegetativo) Poiché la musica è una forma di comunicazione strutturata, dotata di un suo linguaggio, gran parte della sua decodifica avviene nell'emisfero sinistro, preposto ai processi logici, mentre il destro ne coglie i processi emotivi (Sistema Cognitivo&Comportamentale)

MUSICA, MOVIMENTO e EMOZIONE Microsoft Eccellenza tecnica MUSICA, MOVIMENTO e EMOZIONE Un musicista proverà emozione mentre suona e a sua volta la comunicherà all’audience. Un ascoltatore proverà emozione in relazione alla musica stessa e all’esecuzione del musicista stesso. La musica induce sentimenti, reazioni del sistema vegetativo, variazioni del ritmo cardiaco e del respiro, ma anche motivazioni al movimento. Informazioni riservate Microsoft

MUSICA, MOVIMENTO e EMOZIONE Microsoft Eccellenza tecnica MUSICA, MOVIMENTO e EMOZIONE Le emozioni indotte dalla musica attivano i circuiti di compenso e gratificanti (reward) motivazionali, gli emisferi cerebrali, il mesencefalo e le regioni orbitofrontali e l’amigdala: L’amigdala attribuisce il significato emozionale degli stimoli. Se è disponibile contenuto video rilevante, come il video di un case study, la demo di un prodotto o altro materiale didattico, è possibile includerlo nella presentazione. Informazioni riservate Microsoft

NUCLEUS ACCUMBENS: ASPETTATIVA = PREMIO = GIOIA Il coinvolgimento del nucleus accumbens conferma recenti indicazioni del fatto che l'effetto emotivo della musica attiverebbe meccanismi di aspettativa e di anticipazione di uno stimolo desiderabile, mediati dal neurotrasmettitore dopamina: quando si tratta di un brano già familiare, il meccanismo dell’aspettativa sarebbe evocato dall'anticipazione mentale dei passaggi più godibili.

NUCLEUS ACCUMBENS: ASPETTATIVA = PREMIO = GIOIA

SUONATORI POMPEIANI

CERVELLETTO, TALAMO E AMIGDALA

Margot

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Il coro: l’unione fa la forza