Le opzioni di semplificazione per il riconoscimento dei costi: aspetti operativi ed applicativi Roma, 4 Marzo 2010 Utilizzo delle tabelle standard di unità di costo Prime esperienze delle Regioni: l’esperienza di Regione Lombardia Sofia Giorgi U.O. Autorità di Gestione, Direzione Generale Istruzione, Formazione e Lavoro
Sistema di accreditamento Premessa Per rendere più efficaci le politiche di intervento per lo sviluppo del capitale umano e l’inserimento lavorativo, Regione Lombardia ha avviato a partire dal 2006 un percorso di integrazione dei sistemi di formazione e lavoro, approvando la L.R. 22/2006 (sul Mercato del Lavoro) e L.R. 19/2007 (sul Sistema di Istruzione e Formazione). Con tali interventi regione ha stabilito il principio della centralità della persona e conseguentemente libertà di scelta, responsabilità e fiducia. Per sostenere tali principi, Regione ha rafforzato la rete degli operatori accreditati, con una revisione del sistema di accreditamento, tramite il quale vengono selezionati gli operatori per erogare servizi di formazione e al lavoro, individuato lo strumento più adatto a rendere fruibili i servizi degli operatori in un’ottica integrata: la dote; regolamentato l’Offerta formativa, inviatando gli operatori accreditati a presentare un’offerta dei servizi da inserire sul sito regionale, se coerente con gli standard di prodotto e costo definiti da Regione. Sistema di accreditamento Offerta formativa Dote Regione regolamenta il mercato con la definizione di standard qualitativi e di costo relativamente ai servizi previsti nella Dote
La definizione degli standard Regione Lombardia ha definito Le tipologie di dote che possono essere attivate in funzione degli obiettivi degli interventi: Dote formazione (per lo sviluppo del capitale umane anche di persone non attive nel mercato del lavoro); Dote lavoro, per un miglior posizionamento nel mercato del lavoro di: Persone attive che percepiscono indennità/ammortizzatori sociali (interventi contro la crisi); Persone attive che non percepiscono indennità/ammortizzatori sociali. L’elenco dei servizi che compongono la dote, aggregati nelle due macroclassi: Servizi formativi; Servizi al lavoro. Gli standard dei servizi, che definiscono per ogni servizio: i contenuti dei servizi; il numero max di ore di servizi erogabile; i costi standard per ogni ora di servizio; gli output previsti. La metodologia di calcolo dei costi standard.
Gli standard dei servizi di formazione
Gli standard dei servizi al lavoro
La metodologia di calcolo del costo standard dei servizi di formazione La metodologia utilizzata per il calcolo del costo standard è la seguente: Identificazione della base dati Individuazione dei bandi significativi, presenti nella banca dati dei progetti finanziati dal POR FSE 2000/2006, per Formazione IV anno, Dispersione scolastica, Formazione extra-obbligo (Continua, Permanente, Superiore, Superiore IFTS, Superiore extra-obbligo, Specializzazione). Creazione di un database dei progetti conclusi nell’ambito dei bandi individuati, comprensivo di dati fisici e finanziari Calcolo del costo ora/allievo per progetto Calcolo per ciascun progetto del costo orario per allievo secondo la seguente formula: Costo del progetto / N. ore / N. Allievi Costo del progetto è la spesa certificata dal funzionario, che comprende tutte le voci di costo previsti per i progetti Preparazione Realizzazione Diffusione dei risultati Direzione e valutazione Costi amministrativi e generali N. ore è il numero di ore svolte nell’ambito del progetto. N. Allievi è il numero di allievi che hanno partecipato al progetto. Applicazione dell’indicizzazione ISTAT (tasso inflazione) al costo orario di ciascun progetto. Calcolo del costo medio orario per allievo Calcolo della media dei costi orari per allievo indicizzati dei singoli progetti (€ 13.34)
La metodologia di calcolo del costo standard dei servizi al lavoro Nella programmazione 2000-2006 non sono stati finanziati progetti con contenuti specifici confrontabili con i contenuti dei servizi al lavoro previsti nell’ambito della Dote. La metodologia utilizzata per il calcolo del costo standard è, quindi, la seguente: Identificazione del costo medio dei contratti delle professionalità coinvolte nell’erogazione del servizio Realizzazione di una indagine di mercato finalizzata a rilevare i costi della figura del tutor (professionalità di riferimento della Dote). Definizione della retribuzione lorda annuale tipica della figura del tutor. Stima del costo aziendale corrispondente Stima degli oneri a carico dell’azienda a partire dalla retribuzione tipica del tutor definita. Determinazione del costo aziendale annuo comprensivo dei costi indiretti, nella misura del 20% Calcolo del costo medio orario per servizio (€ 32,00) Calcolo del costo medio orario per servizio secondo la seguente formula: Costo totale / n. medio ore di lavoro Costo totale è pari al costo aziendale di cui al punto 2. N. medio ore di lavoro è pari alla media delle ore di lavoro annue dichiarate dagli operatori (1530). Si sottolinea che, sulla base di segnalazioni esterne o considerazioni di Regione su nuovi servizi o possibili incongruità del costo standard, le tabelle dei servizi e le relative unità di costo possono essere aggiornate in progress.
Esempio di applicazione (1/2) Il Cittadino accede alla Dote seguendo il seguente iter: Il Cittadino può profilarsi sul portale di Regione Lombardia scoprendo se ha i requisiti per ottenere una determinata dote. Il Cittadino, per perfezionare la domanda di dote, deve recarsi presso un Operatore Accreditato e scegliere a quali corsi accedere tra quelli disponibili nell’offerta formativa regionale e quali servizi al lavoro utilizzare. Con l’aiuto dell’Operatore, la persona definisce il Piano di Intervento Personalizzato (PIP), che può prevedere il coinvolgimento di altri Operatori accreditati (rete degli operatori); il PIP definisce i servizi che compongono il percorso personalizzato, gli operatori che li erogano e il costo complessivo sulla base delle ore previste per ogni servizio valorizzate al costo stanrdard Accesso alla Dote Scelta dei servizi Definizione del Piano di Intervento Personalizzato
Esempio di applicazione (2/2) Il percorso della Dote prosegue con le seguenti fasi: Una volta definito il PIP, il Piano viene valutato e, in presenza dei requisiti di ammissibilità (definiti dall’Avviso pubblico), la Dote viene assegnata al Cittadino. Il Cittadino fruisce dei servizi secondo quanto è stato approvato nel Piano. Successivamente all’erogazione, l’Operatore richiede la liquidazione dei servizi; il Cittadino, ove previsto, può richiedere la liquidazione di una indennità di partecipazione. La liquidazione può avvenire anche in itinere. La domanda di liquidazione e la documentazione attestante l’erogazione delle attività viene verificata e (se approvata) si procede alla liquidazione della somma ammissibile. Assegnazione della Dote Erogazione dei servizi Richiesta di liquidazione Verifica dell’erogazione delle attività Sono state avviate iniziative con il modello dote per un importo complessivo di € 357 Meuro Le doti ad oggi assegnate interessanto circa 80.000 persone
Le verifiche sul sistema informativo Tutta la documentazione relativa alla partecipazione e all’attuazione della dote avviene tramite il Sistema Informativo Le verifiche avvengono Con controlli automatici da parte del sistema informativo Con controlli manuali, attraverso la compilazione di una check list presente sul sistema informativo, per gli item di controllo che non possono essere controllati in automatico dal sistema Le fasi interessate dalle verifiche documentali sono: Selezione della dote Presentazione della domanda di liquidazione I beneficiari danno prova dell’avanzamento attraverso: la tenuta del diario di bordo, dei timesheet dei professionisti, del registro delle presenze, etc. la produzione degli output definiti dalle tabelle degli standard minimi dei servizi (p.e. bilancio delle competenze, scheda individuale, etc.); l’emissione della fattura o altro documento contabile attestante l’erogazione dei servizi.
Le verifiche in loco sulle operazioni da parte di Regione In caso di ricorso a costi standard, i beneficiari delle operazioni non devono comprovare il pagamento delle spese sostenute, ma dare prova all’Autorità di Gestione della realizzazione del servizio reso. Il riconoscimento della spesa avviene sul progresso fisico dell’operazione, ossia a seguito della dimostrazione dell’avanzamento delle attività da parte del beneficiario. La contabilità separata è ininfluente nel contesto dei costi standard. Le verifiche documentali in ufficio e/o in loco effettuate dagli organismi competenti hanno ad oggetto la documentazione prodotta dal beneficiario a prova dell’attività svolta e la sussistenza dei requisiti di accesso alla dote. Un ulteriore elemento di controllo rispetto alle attività svolte è fornito dai dati raccolti grazie alla compilazione (obbligatoria alla fine del percorso) di un questionario di customer satisfaction.
Grazie per l’attenzione Sofia Giorgi