Fattori di Rischio Modificabili_alcol Controllare il consumo di bevande alcoliche: non più di 2-3 bicchieri di vino al giorno per gli uomini e 1-2 per le donne, tenendo conto che una lattina di birra o un bicchierino di liquore possono sostituire un bicchiere di vino. Vino e birra, consumati durante il pasto purché in quantità moderata, possono ridurre il rischio di infarto e ictus. L’alcol aumenta la pressione arteriosa e danneggia il fegato. Pertanto non è indicato in coloro che hanno la pressione elevata. Ricordare che l’alcol interferisce con i farmaci e può provocare effetti indesiderati.
Fattori di Rischio Modificabili_Dieta
Dieta_raccomandazioni dietetiche_1 La quota di grassi non deve superare il 30% del fabbisogno calorico giornaliero L’apporto di acidi grassi saturi deve essere ridotto e sostituito con un equivalente isocalorico in acidi grassi mono- e poli- insaturi, per favorire u abbassamento del colesterolo LDL.
Dieta_raccomandazioni dietetiche_2 L’apporto di carboidrati complessi provenienti dalla frutta, dalla verdura e dai cereali deve essere aumentato giacché questi alimenti sono ricchi di sostanze anti ossidanti. Una dieta ricca di acidi grassi polinsaturi (omega 3 e omega 6) sembra conferire una particolare protezione nei confronti del rischio coronarico
Dieta_raccomandazioni progetto cuore_01
Dieta_raccomandazioni progetto cuore_02
Dieta_raccomandazioni progetto cuore_03
Dieta_raccomandazioni progetto cuore_04
Dieta_dieta mediterranea Lyon Diet Heart Study Un gruppo di 302 pazienti, reduci da infarto cardiaco, ha seguito una dieta mediterranea: 35% di grassi totali 10% di grassi saturi 10% di grassi monoinsaturi 4% di Omega-6 e > 0.6% di Omega-3 La dieta mediterranea ha ridotto il rischio di morte cardiaca e re-infarto del 72%
Dieta Mediterranea
Dieta_acidi grassi Gli ACIDI GRASSI vengono distinti in saturi, monoinsaturi e polinsaturi in base alla loro struttura chimica. Numerosi studi hanno confermato l’ipotesi che gli acidi grassi saturi aumentano, mentre gli acidi polinsaturi abbassano, la concentrazione del colesterolo LDL (colesterolo cattivo).
Dieta_acidi grassi n-6: n-3: PUFA Olio di oliva: Vasocostrizione Aggregazione piastrinica Infiammazione Effetti pro aritmici n-3: Vasodilatazione Affetti anti trombotici Antinfiammatori PUFA Olio di oliva: Contenuto molto basso di n-6 PUFA
Dieta_Acidi grassi monoinsaturi Riduzione di LDL senza modificare HDL Diminuzione dei processi di ossidazione delle LDL Riduzione dell’adesione dei monociti delle cellule endoteliali, della proliferazione delle cellule muscolari lisce.
Dieta_Acidi grassi omega 3 La prima evidenza del loro ruolo nella prevenzione delle malattie cardiovascolari risale ad uno studio sulla popolazione eschimese alla fine degli anni 70 Contenuti nell’olio di soia e di lino, merluzzo, sgombro
Dieta_Acidi grassi omega 3 Possono ridurre rischio cardiovascolare prevenendo le aritmie cardiache, abbassando il livello dei trigliceridi ematici, Diminuendo l’aggregazione piastrinica e infiammazione Riducendo la disfunzione endoteliale
Dieta_Olio di oliva Acidi grassi monoinsaturi Sostanze antiossidanti Acido oleico Sostanze antiossidanti Vitamina E Composti fenolici
Dieta_fenoli Diminuzione dei processi di ossidazione delle LDL Inibizione delle piastrine e dei leucociti Aumento della sintesi di ossido nitrico e riduzione della sintesi dl radicale libero anione superossido
Dieta_sostanze antiossidanti Diminuzione dei processi di ossidazione delle LDL Protezione dai radicali liberi Inibizione dell’aggregazione piastrinica
Fattori di Rischio Parzialmente Modificabili_Obesità
Obesità_BMI BMI 25/30 SOVRAPPESO 30/35 OBESITA’ I GRADO 35/40 OBESITA’ II GRADO >40 OBESITA’ III GRADO
Obesità_obesità viscerale_CA Circonferenza Addominale >88 cm Donne >102 cm Uomini
Obesità L’obesità presente al momento della pubertà aumenta il rischio per malattie cardiovascolari anche qualora in età adulta si modifichi lo stile di vita e si raggiunga un peso normale
Fattori di Rischio Modificabili_Attività fisica
Attività fisica Attività fisica aerobica moderata ma costante riduce il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari
Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore