IL RECOVERY NELL’AMBITO DELLA SALUTE MENTALE

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Transcript della presentazione:

IL RECOVERY NELL’AMBITO DELLA SALUTE MENTALE Recuperare è possibile Marta Castro Cambòn

IL RECOVERY Recovery significa trovare le parole più adatte a recuperare e mantenere la propria identità. La persona non è il disturbo Oltre alla patologia c’è altro

Una prima visione della patologia altro

IL PERCORSO DI RECOVERY Lavoro Cura di sé La patologia Rete famigliare risorse Reti sociali Identità e autostima Relazioni

IL PERCORSO DI RECOVERY PUO’ RAPPRESENTARE MOLTE COSE Consapevolezza Un punto di partenza interno alla persona Vedere la patologia da un diverso punto di vista Un percorso che richiede tempo e riflessioni La possibilità di vedersi «oltre» alla malattia Gestire il vivere Prendersi cura di se stessi e delle propria realtà di vita

Il PERCORSO DI RECOVERY RICHIEDE CONSAPEVOLEZZA TEMPO SPERANZA

Il concetto di recovery è stato formulato dagli stessi utenti. I servizi devono essere capaci di aiutare le persone ad attivare e utilizzare sia le risorse esterne che interne

I servizi devono poter offrire diversi interventi basati su diversi elementi:

Lavoro di rete

Ascolto

Continuità

Punti di forza

Utenti e Famigliari Esperti nei Servizi

Linguaggio

ASSISTENZA ORIENTATA AL RECOVERY

La persona al primo posto e al centro

Facilitare l’accesso ai servizi

Garantire assistenza

Continuità

Lavorare sui punti di forza

Il linguaggio

Pianificazione partecipata

Inclusione nella e della comunità

Identificare le barriere e abbatterle

IL PERCORSO DI RECOVERY PERMETTE DI…

Aumentare la fiducia

IL CURING E IL PRENDERSI CURA

La capacità di prendere decisioni riguardanti la propria vita aumenta

FAVORIRE LO SCAMBIO DI PUNTI DI VISTA

LA VITA DI UNA PERSONA CON UN DISTURBO MENTALE E’ COMPOSTA DA DIVERSE AREE Rete famigliare Cura di sé Abilità per la vita Fiducia Identità e autostima Lavoro Reti sociali Responsabilità Salute mentale Relazioni

LA RECOVERY STAR E’ UNO STRUMENTO CHE SERVE PER RIFLETTERE SU QUESTE AREE…

ATTENZIONE!! NON E’ UNO STRUMENTO DI VALUTAZIONE MA DI RIFLESSIONE

IL RECOVERY COLLEGE Cos’è?

Scuola aperta a tutti Si studia il proprio benessere No distinzione di ruoli Collaborazione Scambio di punti di vista Le comunità locali partecipano Focalizzazione sulle risorse

OGNUNO DI NOI HA UN SAPERE DATO DALLA PROPRIA ESPERIENZA DI VITA, CHE RAPPRESENTA UNA RICCHEZZA DA CONDIVIDERE

UTENTI E FAMIGLIARI ESPERTI (Stanchina E. 2014) Sono utenti e famigliari esperti che per la storia hanno acquisito un sapere esperienziale che li mette in condizione di fornire, alcune prestazioni riconosciute in diverse aree di attività in cui gli UFE sono coinvolti, con una media di presenza oraria su base settimanale di 8/9 ore.

Attività di cui si occupano degli UFE Accompagnamento in situazioni di crisi Presenza nelle équipe territoriali in caso di situazioni complesse Affiancamento in situazioni di crisi all’interno del reparto ospedaliero Presenza in comunità Accompagnamento Facilitazione dei percorsi di cura condivisi Facilitazione dei cicli di incontro per i famigliari Testimonianza nelle iniziative di sensibilizzazione Gestione del front office e del call center presso il CSM

«Recovery significa trovare le parole più adatte a recuperare e mantenere una propria identità. Non sei il disturbo. Sei una persona, un essere umano che per qualche ragione deve avere a che fare con un’immensa sofferenza.» Boevink e Corstens

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO Barbieri L., Basso L., Boggian L., et al. (2013), Storie di recovery, EricksonLive, Trento. Carrozza P. (2006), Principi di riabilitazione psichiatrica. Per un sistema di servizi orientato alla guarigione, FrancoAngeli. Milano. Davidson L., Tondora J., et al. (2012), Il recovery in psichiatria, Erickson, Trento. Dell'Acqua P. (2010), Fuori come va?, LaFeltrinelli, Milano. Folgheraiter F. (2004), Tossicodipendenti riflessivi. La teoria relazionale del recovery narrata dai protagonisti, Erickson, Trento. Folgheraiter F. (2007), La logica sociale dell’aiuto. Fondamenti per una teoria relazione nel welfare, Erickson, Trento. Folgheraiter F. e Cappelletti P. (2009), Saggi di welfare. Qualità delle relazione e servizi sociali Erickson, Trento.

Folgheraiter F. (2012), Teoria e metodologia del servizio sociale Folgheraiter F. (2012), Teoria e metodologia del servizio sociale. La prospettiva di rete, FrancoAngeli, Milano. Liberman R.P. (2012), Il recovery dalla disabilità. Manuale di riabilitazione psichiatrica, Giovanni Fioriti Editore, Roma. Maone A. e D'Avanzo B. (2015), Recovery: nuovi paradigmi per la salute mentale, Raffaelo Cortina Editore, Milano. Stanchina E. (2014), La partecipazione di utenti e familiari nella salute mentale, Erickson, Trento.