Indicazioni per la relazione scritta finale Corso di Scienza politica a.a. 2017/2018 Prof. Luca Lanzalaco
Indicazioni per tutti gli studenti frequentanti Le relazioni vanno consegnate il 30 gennaio 2018 al docente dalle 9.30 alle 11.00 durante l’appello d’esame di Scienza politica (solitamente in Aula Barnave I piano, ma controllare attentamente) – Non iscriversi a questo appello. Il termine è tassativo per tutti indistintamente. Per evidenti ragioni di equità non si faranno eccezioni. I voti verranno registrati nell’appello del 13 febbraio 2018 – Iscriversi a questo appello. Le relazioni debbono avere indicati i chiaramente in prima pagina Nome, Cognome e numero di matricola Titolo del saggio oggetto della relazione Volume di Politica in Italia da cui è tratto il saggio Le relazioni non debbono avere copertine rigide, cartellette o altro supporto che le appesantisca e le renda poco individuabili. Solo fogli stampati, numerati e graffettati (non lasciare assolutamente fogli volanti che possono andare smarriti). Non si accettano relazioni per posta elettronica.
Come scrivere la relazione
Gli studenti frequentanti, cioè coloro che hanno frequentato regolarmente il corso apponendo la loro firma sul registro delle presenze, debbono ricordarsi di studiare attentamente gli appunti prima di scrivere la relazione sia nel caso in cui facciano a facciano su Politica in Italia sia nel caso in cui facciano la ricerca empirica in modo da utilizzare i concetti e i modelli illustrati nel corso delle lezioni. Utilizzare i concetti e i modelli illustrati nel corso delle lezioni non significa riportare nella relazione gli appunti delle lezioni bensì usare correttamente concetti e modelli a scopo interpretativo, cioè per spiegare quanto è accaduto. Per esempio se nella relazione si afferma che la CGIL è un gruppo di interesse, non ha senso spiegare cosa è un gruppo di interesse e che funzioni svolge.
La relazione dovrà essere articolata in sei capitoli: 1. Introduzione. brevissima premessa sintetica che inquadri l’argomento trattato (di cosa si tratta? quando avviene? Perché è importante?) 2. Cronologia ragionata degli eventi (tabella a due colonne con date e notizie, individuazione di fasi, snodi importanti, decisioni rilevanti, eventi molto significativi) 3. Analisi del processo esaminato 3.1 - Analisi del contesto istituzionale in cui è avvenuto il processo (quali arene istituzionali sono state coinvolte? c’è stata sovrapposizione tra diverse arene? oppure il processo è avvenuto in arene extraistituzionali?) 3.2 - Analisi degli attori coinvolti (sono stati coinvolti partiti? quali? gruppi di interesse? quali? autorità pubbliche? quali? altri attori?) 3.3 - Analisi delle funzioni sistemiche svolte (articolazione, aggregazione, ecc.) delle attività implicate (pressione, competizione tra partiti, ecc.)
Interpretazione del processo esaminato - utilizzando i concetti e i modelli interpretativi appresi durante il corso - dedicando attenzione: alla presenza di conflitti (quali erano le domande degli attori? quale era la “posta in gioco?” quali erano le diverse posizioni degli attori?) alle sfide che gli attori hanno dovuto affrontare (vincoli internazionali, emergenze, problemi di legittimazione) alle strategie degli attori (quali risorse hanno attivato? hanno stretto alleanze? hanno cercato di indebolire l’avversario? quale? come? In generale spiegare perché gli attori si sono comportati in un determinato modo e con determinati esiti) alle eventuali emissioni, decisioni, ecc. Altre chiavi interpretative potranno essere proposte dallo studente/studentessa sulla base di quanto appreso durante il corso
5. Confronto tra l’interpretazione fornita da voi nel capitolo 4 e quella fornita dall’autore del saggio (questa parte ovviamente deve essere svolta solo da chi fa la relazione su saggi di Politica in Italia) L’autore del saggio fornisce una interpretazione del processo esaminato? Che interpretazione fornisce? L’Autore come dimostra la sua tesi? E’ una interpretazione convincente’? In cosa differisce da quella da voi proposta? 6. Evidenziare la presenza di eventuali collegamenti con altri processi in atto nel sistema politico italiano