COMUNICAZIONE E RENDICONTAZIONE DELLA PERFOMANCE SOCIALE I dilemmi etici nelle decisioni aziendali Lezione 4 – Comunicazione e Rendicontazione Sociale Obiettivo della lezione Approfondire il concetto ed i principali strumenti di Rendicontazione Sociale - L’evoluzione del concetto di rendicontazione - I principali strumenti di rendicontazione sociale - Il bilancio sociale - La social balanced scorecard - La stakeholder scorecard
L’evoluzione del concetto di rendicontazione Il termine “rendicontazione” nasce dall’unione delle parole “rendere” e “conto” ed esprime, appunto, il dovere di rendere conto del proprio operato a chi è legittimato ad avere, o comunque interessato a, tale tipo di informazione. Il concetto di “rendicontazione” in ambito aziendale si è evoluto con il progredire dello stesso concetto di impresa.
La rendicontazione sociale La Rendicontazione sociale o Accountability è la capacità delle imprese di «rendere conto» dell’attività svolta e di provare all’esterno il proprio orientamento al pubblico interesse. Le attività di rendicontazione sociale riguardano, quindi, la comunicazione al mercato, da parte delle imprese, di informazioni sulla sostenibilità sociale e ambientale dei propri comportamenti. In generale, queste attività si si concentrano prevalentemente su quattro tematiche (Castelo Branco e Rodriguez, 2008): l’ambiente le risorse umane i prodotti e i consumatori il coinvolgimento della comunità.
Concetto di impresa di stampo neoclassico L’evoluzione del concetto di rendicontazione Concetto di impresa di stampo neoclassico Finalità di massimizzazione dl profitto Rendicontazione economico-finanziaria Concetto di impresa di tipo capitalistico Finalità di creazione e diffusione del valore agli azionisti Rendicontazione agli azionisti ed ai mercati finanziari
Concetto di impresa quale sistema di relazioni con gli stakeholder L’evoluzione del concetto di rendicontazione Concetto di impresa quale sistema di relazioni con gli stakeholder Finalità di creazione e diffusione del valore in senso “allargato” (a tutti gli stakeholder) Prime forme di rendicontazione sociale Concetto di impresa quale attore di uno sviluppo sostenibile Finalità economiche socialmente qualificate e rispettose dell’ambiente Rendicontazione triple bottom line e environmental auditing
Finalità di “successo sociale” L’evoluzione del concetto di rendicontazione Concetto di impresa quale soggetto per il perseguimento di finalità non solo economiche Finalità di “successo sociale” Rendicontazione sociale di tipo “strategico” (social balanced scorecard; stakeholder scorecard)
Il “bilancio sociale” è ……… La rendicontazione sociale Il “bilancio sociale” è ……… ………. un documento di sintesi, esito e strumento di un processo di rendicontazione sociale, che rende conto in una prospettiva sia consuntiva sia programmatica della missione e delle strategie formulate, delle attività realizzate, dei risultati prodotti e degli effetti determinati, considerando congiuntamente l’insieme degli stakeholder dell’organizzazione e la pluralità (economica, sociale e ambientale) delle dimensioni. (Colombo e Stiz, 2003) 7
Il “bilancio sociale” è ……… Comunicazione sociale di impresa: il bilancio sociale Il “bilancio sociale” è ……… ………. il processo con cui si valutano e documento con cui si comunicano agli interlocutori gli aspetti sociali e ambientali dell’agire di un’organizzazione . (Pucci e Vergani, 2002) 8
Il “bilancio sociale” è il ……… Comunicazione sociale di impresa: il bilancio sociale Il “bilancio sociale” è il ……… ………. rendiconto dei comportamenti attenti agli aspetti sociali ed etici dell’attività esaminata e una presentazione documentata dei risultati conseguiti . (Corrocher, 2005) 9
Il “bilancio sociale” è il ……… Comunicazione sociale di impresa: il bilancio sociale Il “bilancio sociale” è il ……… ………. modello di rendicontazione sulle quantità e sulle qualità di relazione tra l’impresa e i suoi stakeholder, mirante a delineare un quadro omogeneo, puntuale, completo e trasparente della complessa interdipendenza tra fattori economici e quelli socio- politici connaturati e conseguenti alle scelte fatte . (Andriola e Serafini, 2002) 10
La rendicontazione sociale Il “bilancio sociale” deve consentire di rappresentare, in un solo documento, la dimensione economica, la dimensione sociale e la dimensione ambientale dell’impresa Sociale (equità intragenerazionale e infragenerazionale) Ambientale (minimizzare l’impatto ambientale diretto ed indiretto) Economica (far crescere il valore economico del capitale) Triple bottom line (John Elkington, 1994) 11
La rendicontazione sociale Il bilancio sociale assolve a molteplici funzioni: Pubbliche relazioni (consenso pubblico) Strategie sociali vs stakeholder (gestire le relazioni) Difesa documentata (prove sulla gestione responsabile) Analisi del valore prodotto e distribuito Miglioramento delle relazioni industriali (personale e sindacati) La mancanza di standard riguarda tanto i principi di rendicontazione quanto lo schema di rappresentazione 12
Il sistema di obiettivi del BS VALORE AZIENDALE BENESSERE SOCIALE COMUNICAZIONE STRATEGIA VALUTAZIONE La mancanza di standard riguarda tanto i principi di rendicontazione quanto lo schema di rappresentazione 13
La rendicontazione sociale Rischi: Managerial capture (puro strumento di immagine per il vertice aziendale) Mancata considerazione di stakeholder poco influenti Pura enunciazione di dati di difficile interpretazione e verifica Discontinuità della rendicontazione sociale (un anno sì, e poi basta) La mancanza di standard riguarda tanto i principi di rendicontazione quanto lo schema di rappresentazione 14
Bilancio Sociale / Bilancio d’esercizio Comunicazione sociale di impresa: il bilancio sociale Comunicazione sociale d’impresa: il bilancio sociale Bilancio Sociale / Bilancio d’esercizio Il bilancio sociale è predisposto su base volontaria; La struttura del bilancio sociale è libera; L’oggetto di misurazione del BS non è condiviso Il bilancio sociale usa i dati del bilancio d’esercizio Il Bs integra le informazioni rese con il bilancio d’esercizio Il BS dovrebbe influenzare, nel lungo periodo, il bilancio d’esercizio 15
Redazione del bilancio sociale Comunicazione sociale di impresa: il bilancio sociale Redazione del bilancio sociale STANDARD DI PROCESSO STANDARD DI CONTENUTO AA 1000 - Institute of Social and Ethical Accountability Q-Res Copenaghen Charter Global Reporting Initiative (GRI) La mancanza di standard riguarda tanto i principi di rendicontazione quanto lo schema di rappresentazione Gruppo di studio per la statuizione dei principi di redazione del Bilancio Sociale (GBS) 16
GRI - Global Reporting Initiative AA1000 - AccountAbility 1000 La rendicontazione sociale: gli standard GBS - Gruppo di studio per la statuizione dei principi di redazione del Bilancio Sociale GRI - Global Reporting Initiative AA1000 - AccountAbility 1000 La mancanza di standard riguarda tanto i principi di rendicontazione quanto lo schema di rappresentazione 17
La rendicontazione sociale: il GBS Il GBS è il «Gruppo di studio per la statuizione dei principi di redazione del Bilancio Sociale» formato da studiosi e professionisti provenienti dal mondo accademico e della consulenza. Nasce nel 1998 con l’obiettivo di offrire una guida sulle finalità e sulle procedure di formazione del Bilancio Sociale. Nel 2001, il Gruppo ha redatto il primo standard generale per la redazione del Bilancio sociale. La proposta del Gruppo, intesa di generale applicabilità a tutte le aziende, si pone in sintonia con i principi di AA1000 e del GRI, pur presentando alcuni caratteri distintivi. Il modello di rendicontazione è stato definito in modo particolarmente ampio, al fine di comprendere i molteplici effetti connessi al comportamento dell’azienda Nel 1998 il GBS si riunisce in forma di “Gruppo di Studio per la statuizione dei principi di redazione del Bilancio Sociale”, 32 partecipanti in rappresentanza di 13 Università italiane, degli Ordini professionali dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri e di alcune delle principali Società di revisione e di altri Enti. Si costituisce solo nell’ottobre del 2001 dopo la presentazione del primo standard sul Bilancio Sociale. La mission fondamentale del gruppo riguarda 3 aspetti: - Lo sviluppo e la promozione della ricerca scientifica sul bilancio sociale e sulle tematiche inerenti alla sua rappresentazione e diffusione Lo studio, l’approfondimento e lo sviluppo della cultura d’impresa intesa come insieme di fattori economici, di legittimazione sociale, di effettività delle risorse umane e di rispetto delle relazioni industriali in un contesto valoriale fondato sulla centralità della persona Lo studio di modelli di bilancio sociale appropriati per aziende operanti nei settori specifici anche nell’ambito pubblico e della cooperazione, nonché lo studio e diffusione dei codici etici delle imprese quale strumento di prevenzione di comportamenti irresponsabili La mancanza di standard riguarda tanto i principi di rendicontazione quanto lo schema di rappresentazione 18
2005 - La rendicontazione sociale nel settore pubblico. La rendicontazione sociale: l’evoluzione degli standard GBS Gli standard G.B.S. rappresentano un punto di vista neutrale, rivolto a garantire la completezza e l’attendibilità delle informazioni, nonché la trasparenza del processo seguito per raccoglierle, elaborarle e rappresentarle. 2001 - Prima versione dello standard GBS per la redazione del bilancio sociale (CNL, Roma) 2005 - La rendicontazione sociale nel settore pubblico. 2014 – Standard GBS 2013 (Workshop GBS «La rendicontazione sociale per un’Economia equa e solidale», Milano) Gli standard G.B.S. sono una guida operativa che contiene indicazioni utili per la redazione del bilancio sociale. L’evoluzione degli standard GBS ha riguardato per lo più i settori (PA, Università, ecc). I più importanti forse sono i documenti del 2001, del 2005 e del 2013. La prima versione (2001) dello standard GBS per la redazione del bilancio sociale è stato aggiornato con la versione 2013 dello stesso standard. Tuttavia, la versione 2001 non è stata abrogata, ma rimane valida e utilizzabile da tutti gli operatori che lo ritengono opportuno. Il primo documento di standard, con carattere generale, è stato approvato prima della costituzione dell’Associazione. Il documento presenta e illustra i principi e le indicazioni procedurali per la redazione del bilancio sociale. Tali principi e indicazioni sono stati in parte desunti dall’esperienza e dalla dottrina, e in parte messi a punto con la discussione e il confronto con i modelli di accountability più accreditati a livello internazionale. Il testo è suddiviso in due parti principali e una terza in forma di appendice. La prima parte espone i principi che devono presiedere la costruzione e redazione del bilancio sociale; la seconda contiene differenti capitoli, corrispondenti alle tre distinte sezione nelle quali il G.B.S. ha suddiviso il bilancio e cioè l’identità aziendale, la produzione e distribuzione del valore aggiunto e la relazione sociale. Quest’ultima contiene la descrizione qualitativa e quantitativa dei risultati che l’azienda ha ottenuto in relazione agli impegni assunti e ai programmi realizzati e degli effetti prodotti sui singoli stakeholder. La terza parte in forma di Appendice, infine, presenta le informazioni per la determinazione del valore aggiunto e gli schemi di traslazione dal conto economico di esercizio ai prospetti del valore aggiunto. Nel 2005 è stato approvato il documento sulla rendicontazione sociale nel settore pubblico. Il settore pubblico, infatti, comprende istituti e aziende assai diversi e variegati (si pensi alle risorse impiegate, alle tecnologie utilizzate, alle disposizioni di legge che ne disciplinano l’attività) che non è possibile racchiudere in un unico modello. Da qui la scelta, anzi la necessità, di proporre un modello ampio, suscettibile di adattamenti alle singole realtà nelle quali può essere impiegato. La struttura dello standard è quella tradizionale del G.B.S. che presuppone una suddivisione in tre fondamentali sezioni: - l’identità aziendale, che fa riferimento allo scenario e al contesto economico-sociale, al sistema di governo, all’assetto organizzativo e alla cultura aziendale, alla missione e al disegno strategico; - la riclassificazione dei dati contabili e il calcolo del valore aggiunto, che evidenzia le risorse utilizzate e distribuite, e in taluni casi la ricchezza prodotta, anche con specificazione delle aree di intervento nelle quali si articola la gestione; la relazione sociale, che espone i risultati ottenuti nelle diverse aree di intervento e gli effetti prodotti sulle varie categorie di stakeholder interessati. Gli eventi succedutisi dalla prima pubblicazione dello standard G.B.S. e l’incremento del numero di Bilanci Sociali e di Sostenibilità redatti, con una notevole evoluzione nei formati, enfasi e contenuti, hanno suggerito la necessità di un aggiornamento della guida alla rendicontazione trasparente degli impatti socio-ambientali delle organizzazioni. La crescente consapevolezza del ruolo cruciale delle aziende nel perseguire uno sviluppo sostenibile ha determinato un’accelerazione dell’interesse – da parte delle istituzioni e di stakeholder come gli investitori e la collettività – verso una maggior trasparenza degli impatti che le loro scelte e operazioni generano sulla società e sull’ambiente. Ciò ha prodotto importanti sviluppi nella normativa, negli standard, nella dottrina, nella prassi che ha poi portato alla definizione del nuovo standard generale per la redazione del bilancio sociale nel 2013. 19
La rendicontazione sociale: i principi del GBS Responsabilità (chiara identificazione degli stakeholders) Identificazione (chiara identificazione della proprietà e del governo) Trasparenza (nei dati e nelle informazioni) Inclusione (di tutti gli stakeholders) Coerenza (descrizione esplicita della conformità delle politiche ai valori dichiarati) Neutralità (imparzialità) Competenza di periodo (rendicontare le attività sociali quando si manifestano) Prudenza Comparabilità (nel tempo e nello spazio) Comprensibilità, chiarezza ed intelligibilità Periodicità e ricorrenza (non episodico) Omogeneità (unità di misura) Utilità Significatività e rilevanza Verificabilità dell'informazione Attendibilità e fedele rappresentazione Autonomia delle terze parti La mancanza di standard riguarda tanto i principi di rendicontazione quanto lo schema di rappresentazione 20
Assetto istituzionale, mission, vision, valori etici La struttura del bilancio sociale secondo il GBS Identità aziendale Assetto istituzionale, mission, vision, valori etici Produzione e distribuzione del valore aggiunto Distribuzione del valore aggiunto tra gli stakeholder Relazione socio - ambientale Risultati ottenuti, impegni assunti, programmi dichiarati ed effetti sui singoli stakeholder e sull’ambiente Sarebbe più giusto concentrarsi sul concetto di valore creato che di valore aggiunto 21
Il Bilancio o report di sostenibilità : il Global Reporting Initiative (GRI) Il GRI è creato nel 1997 dal Ceres (Coalition for Environmentally Responsible Economies), una associazione no profit US costituita da ambientalisti, investitori istituzionali, gruppi religiosi e sindacati, con lo scopo di “ideare, promuovere e diffondere linee guida di generale adesione per la rendicontazione volontaria delle performance economiche, ambientali e sociali”. Partecipano manager, associazioni di consumatori, professionisti, revisori contabili, associazioni di risparmiatori, sindacati, università, centri studi di 35 paesi 1999-2000 - Prima bozza della GRI Sustainability Reporting Guidelines 2002- Sustainability Reporting Guidelines (Summit Johannesburg) 2006 - GRI – G3 Guidelines (lanciate in Italia nel 2007 dall’ABI) 2013 - GRI – G4 Guidelines (Global conference on sustainability and reporting)
La rendicontazione sociale: il Global Reporting Initiative (GRI) Il processo di revisione delle linee guida è orientato al miglioramento continuo - esplicitare il processo di mappatura degli stakeholder - spiegare le azioni di coinvolgimento (stakeholder engagement) - indicare le questioni chiave e le principali problematiche emerse ed il modo in cui l’organizzazione intende rispondere a queste tematiche - fornisce una struttura di indicatori di performance Economica (valore creato e distribuito, presenza sul mercato, impatti economici indiretti) Ambientale (materie prime, energia, acqua, biodiversità, emissioni, rifiuti, etc.) Sociale (diritti umani, comportamenti anti collusivi e corruttivi, sicurezza, lavoro, pari opportunità, formazione e istruzione)
I principi di definizione del contenuto del report secondo il GRI Materialità: le informazioni contenute in un report devono riferirsi ai temi e agli Indicatori: Che riflettono gli impatti significativi economici, ambientali e sociali, o che potrebbero influenzare in modo sostanziale le valutazioni e le decisioni degli stakeholder. Inclusività degli stakeholder l’organizzazione dovrà identificare i propri stakeholder e spiegare nel report in che modo ha risposto alle loro ragionevoli aspettative e ai loro interessi Il Contesto di Sostenibilità il report deve illustrare la performance dell’organizzazione con riferimento al più ampio tema della sostenibilità. Completezza riguarda obiettivo, perimetro, tempistica e modalità di raccolta delle informazioni al fine di stabilire se le informazioni presentate sono ragionevoli e adeguate. Materialità - Le organizzazioni si trovano di fronte a un numero elevato di temi che potrebbero essere inclusi nel report. I temi e gli Indicatori rilevanti sono quelli che possono ragionevolmente essere considerati importanti nel riflettere gli impatti economici, ambientali e sociali dell’organizzazione, o che influenzano le decisioni degli stakeholder e che, pertanto, potenzialmente meritano di essere inclusi nel report. La materialità corrisponde alla soglia oltre la quale un argomento o un Indicatore diventano sufficientemente importanti da dover essere inclusi nel report. Oltre questa soglia, non tutti i temi significativi avranno la medesima importanza; inoltre, il rilievo attribuito nel report dovrà riflettere la priorità di detti temi e Indicatori significativi. Inclusività - per stakeholder si intendono quelle entità o persone che si può ragionevolmente prevedere saranno interessate in modo significativo dalle attività, dai prodotti e/o dai servizi dell’organizzazione e le cui azioni si può ragionevolmente prevedere influenzeranno la capacità dell’organizzazione di implementare le proprie strategie e raggiungere i propri obiettivi. Tale definizione comprende le entità o le persone i cui diritti ai sensi della legge o delle convenzioni internazionali attribuiscono loro delle legittime pretese nei confronti dell’organizzazione. Gli stakeholder possono comprendere sia coloro che “investono” nell’organizzazione (ad esempio, dipendenti, azionisti, fornitori) sia coloro che hanno altri tipi di rapporti con l’organizzazione (ad esempio, soggetti vulnerabili nella comunità locale, società civile). Contesto di sostenibilità - è necessario contestualizzare le informazioni sulla performance. La questione sottostante il reporting di sostenibilità è rappresentata dal modo in cui un’organizzazione contribuisce, o intende contribuire in futuro, al miglioramento o al peggioramento delle condizioni economiche, ambientali e sociali e dei rispettivi andamenti a livello locale, regionale o internazionale. Il mero reporting dell’andamento della performance individuale (o dell’efficienza dell’organizzazione) non sarebbe in grado di rispondere a questa domanda. Pertanto, è necessario che il report presenti la performance rispetto al concetto più ampio di sostenibilità, cioè che analizzi la performance dell’organizzazione nel contesto dei limiti e delle richieste relative a risorse ambientali o sociali a livello settoriale, locale, regionale o internazionale. Ad esempio, oltre al reporting sull’andamento in materia di eco-efficienza, un’organizzazione potrebbe presentare anche informazioni relative al carico inquinante totale rispetto alla capacità dell’ecosistema regionale di assorbire l’inquinante. Spesso questo concetto è meglio descritto a livello ambientale in termini di limiti complessivi di uso delle risorse e inquinamento, anche se è comunque applicabile ad obiettivi sociali ed economici, quali obiettivi socio-economici e di sviluppo sostenibile nazionali o internazionali. Completezza - L’”obiettivo” si riferisce alla gamma di argomenti di sostenibilità trattati nel report. La somma degli argomenti e degli Indicatori inclusi nel report deve essere tale da riflettere gli impatti economici, ambientali e sociali significativi. Inoltre, deve permettere agli stakeholder di valutare la performance dell’organizzazione. Quando si valuta se le informazioni contenute nel report sono sufficienti, è necessario che l’organizzazione consideri sia il risultato dei processi di coinvolgimento degli stakeholder sia le aspettative della società in senso lato, che tali processi potrebbero non aver rilevato direttamente. Per “perimetro” si intende l’insieme di entità (ad esempio, controllate, joint-venture, subappaltatori, ecc.) la cui performance è rappresentata nel report. Quando definisce il perimetro del report, l’organizzazione deve considerare i tipi di entità sulle quali esercita il controllo (spesso noto come “perimetro dell’organizzazione” e, di norma, collegato alle definizioni utilizzate nel report finanziario) e l’influenza (spesso noto come “perimetro operativo”). Nel valutare l’influenza, l’organizzazione dovrà considerare la propria capacità di influenzare le entità “a monte” (ad esempio, nella supply chain) e “a valle” (ad esempio, i distributori e gli utilizzatori dei propri prodotti e servizi). Il perimetro può variare a seconda dell’aspetto specifico o del tipo di informazioni incluse nel report. Per “tempistica” si intende la necessità che le informazioni selezionate siano complete con riferimento al periodo di tempo specificato nel report. 24
I principi di garanzia della qualità del report secondo il GRI Equilibrio Riportare aspetti positivi e negativi della performance dell’organizzazione per consentire una valutazione ragionata della performance complessiva. Comparabilità Argomenti e informazioni devono essere scelti, preparati e comunicati in modo coerente per consentire l’analisi dei cambiamenti della performance dell’organizzazione nel tempo e la comparazione rispetto ad altre organizzazioni. Accuratezza Gli stakeholder devono poter valutare la performance dell’organizzazione. Tempestività Il reporting deve avvenire a cadenza regolare e gli stakeholder devono essere informati tempestivamente al fine di poter prendere decisioni fondate. Chiarezza le informazioni devono essere comprensibili e accessibili agli stakeholder che utilizzano il report. Affidabilità: : le informazioni e i processi utilizzati per redigere il report devono essere raccolti, registrati, preparati, analizzati e comunicati in modo tale da poter essere oggetto di esame e da definire la qualità e la rilevanza delle informazioni. Equilibrio - la presentazione generale del contenuto del report dovrà fornire un’immagine imparziale della performance dell’organizzazione. E’ necessario evitare di ricorrere a scelte, omissioni o tipi di presentazione che, ragionevolmente, potrebbero influenzare erroneamente o ingiustamente una decisione o il giudizio del lettore del report. Occorre infatti includere i risultati positivi così come quelli negativi e gli argomenti che potrebbero influenzare le decisioni degli stakeholder proporzionalmente alla loro rilevanza. Si dovrà inoltre distinguere chiaramente tra i dati reali e l’interpretazione delle informazioni da parte dell’organizzazione. la comparabilità è necessaria per valutare la performance. Gli stakeholder che utilizzano il report devono poter confrontare le informazioni relative alla performance dell’organizzazione economica, ambientale e sociale con quella del periodo precedente, con i propri obiettivi e, per quanto possibile, con la performance di altre organizzazioni. La coerenza del report permette a soggetti interni ed esterni di confrontare la performance e valutare i progressi nell’ambito di attività di rating, di decisioni relative agli investimenti, programmi di supporto e altre attività. Nel caso dei confronti tra organizzazioni è necessario prestare attenzione a fattori quali differenza in termini di dimensione, influenza geografica e altri aspetti che potrebbero avere un impatto sulla performance dell’organizzazione. Ove necessario, gli autori del report dovranno fornire un contesto che aiuti i lettori a capire quei fattori che potrebbero dar luogo a differenze nella performance delle diverse organizzazioni. Accuratezza : è possibile affrontare gli argomenti e gli Indicatori economici, ambientali e sociali in molti modi diversi, che vanno dalle risposte qualitative alle misurazioni quantitative dettagliate. Le caratteristiche che determinano l’accuratezza dipendono dalla natura delle informazioni e dal loro utilizzatore. Ad esempio, l’accuratezza delle informazioni qualitative è determinata in ampia misura dal grado di chiarezza, dettaglio ed equilibrio di presentazione all’interno dell’appropriato perimetro del report. Di contro, l’accuratezza delle informazioni quantitative dipende dai metodi specifici utilizzati per raccogliere, preparare e analizzare i dati. La soglia specifica di accuratezza richiesta dipende in parte dall’utilizzo previsto delle informazioni. Alcune decisioni necessiteranno di livelli di accuratezza delle informazioni più elevati di altre. Tempestività: l’utilità delle informazioni è strettamente legata alla tempestività con cui gli stakeholder ricevono le informazioni e sono, o meno, in grado di integrarle nel loro processo decisionale. La tempistica con cui è pubblicato il report interessa sia la regolarità del reporting sia la sua prossimità agli eventi descritti nel report stesso. Anche se un flusso di informazioni costante è auspicabile per soddisfare alcune finalità, è necessario che le organizzazioni si impegnino a comunicare la propria performance economica, ambientale e sociale regolarmente e in modo strutturato, a un momento determinato. La coerenza della frequenza del reporting e la durata dei periodi di rendicontazione sono altrettanto necessari per la comparabilità delle informazioni nel tempo e l’accessibilità del report da parte degli stakeholder. L’allineamento dei prospetti del reporting di sostenibilità a quelli del report finanziario può rivelarsi importante per gli stakeholder. Le organizzazioni dovranno trovare un equilibrio tra la necessità di fornire informazioni tempestive e l’importanza di assicurare l’affidabilità delle stesse. CHIAREZZA Definizione: le informazioni devono essere presentate in modo comprensibile e accessibile agli stakeholder che utilizzano il report. nei report le informazioni devono essere presentate in modo comprensibile, accessibile e utilizzabile dai diversi stakeholder dell’organizzazione (sia in versione cartacea sia tramite altri canali). Uno stakeholder deve poter trovare le informazioni di cui ha bisogno senza eccessive difficoltà. Le informazioni devono essere presentate in modo da essere comprensibili per quegli stakeholder che hanno una conoscenza ragionevole dell’organizzazione e delle sue attività. Grafici e tabelle con dati consolidati possono aiutare a rendere le informazioni contenute nel report accessibili e comprensibili. La chiarezza di un report dipende anche dal livello di aggregazione delle informazioni. Infatti, detto livello può essere significativamente più o meno dettagliato rispetto alle aspettative degli stakeholder. Affidabilità: gli stakeholder devono sapere che il report può essere verificato al fine di stabilirne veridicità di contenuto e adeguata applicazione dei Principi di reporting. Le informazioni e i dati contenuti nel report devono essere supportati da controlli interni o documenti che potrebbero essere rivisti da terzi. Informazioni e dati sulla performance senza supporto di prove documentali non devono essere inclusi nel report di sostenibilità, a meno che rappresentino informazioni rilevanti e purché il report spieghi chiaramente le incertezze associate a tale informativa. I processi decisionali sottostanti un report devono essere documentati in modo tale da permettere l’esame dei fattori alla base delle principali decisioni prese (quali i processi per stabilire il contenuto e il perimetro del report o il coinvolgimento degli stakeholder). In fase di progettazione dei sistemi informativi, le organizzazioni dovranno indicare che detti sistemi potrebbero essere oggetto di esame nell’ambito del processo di assurance esterna. 25
La rendicontazione sociale: I contenuti del GRI – G3 Strategia e analisi – descrizione delle strategie delle organizzazioni in relazione allo sviluppo sostenibile, con una dichiarazione dell’alta direzione; Profilo dell’organizzazione – presentazione della struttura e delle attività dell’organizzazione Parametri del report - finalità, perimetro, metodi di calcolo ed indice del rendiconto; Governance, impegni e coinvolgimento degli stakeholder – descrizione delle strutture organizzative, delle politiche e dei metodi di direzione e delle iniziative di coinvolgimento degli stakeholder; Modalità di gestione e Indicatori di performance (protocolli di indicatori) – misure degli impatti e conseguenze dell’organizzazione distinte in indicatori economici (EC), sociali (LA – Lavoro; HR – Diritti Umani; SO – Società; PR - responsabilità di prodotto) ed ambientali (EN). Strategia e Profilo Modalità di gestione Indicatori di perform.
Gli indicatori di Performance Indicatori di performance economica Indicano gli impatti sulle condizioni economiche dei propri stakeholder e sui sistemi economici a livello locale, nazionale e globale. Gli Indicatori economici descrivono: il flusso di capitale tra i vari stakeholder; i principali impatti economici dell’organizzazione sulla società. Indicano l’impatto di un’organizzazione sui sistemi naturali viventi e non viventi (ecosistema, terreni, aria ed acqua). Si riferiscono alla performance relativa a: input (ad es., materie prime, energia, acqua); Output (ad es., emissioni, scarichi, rifiuti); biodiversità, rispetto di norme e altre informazioni (ad es. investimenti in campo ambientale; impatto di prodotti/ servizi). Indicatori di performance ambientale Riflettono gli impatti dell’organizzazione sui sistemi sociali in cui opera e identificano i principali aspetti della performance relativa a: pratiche di lavoro; diritti umani; società; responsabilità di prodotto. Indicatori di performance sociale
Gli indicatori di Performance Ambientale
Il bilancio o report di sostenibilità : il Global Reporting Initiative (GRI) Lo schema di rendicontazione del GRI secondo le linee guida G3: strategia e analisi – descrizione delle strategie delle organizzazioni in relazione allo sviluppo sostenibile, con una dichiarazione dell’alta direzione; profilo dell’organizzazione – presentazione della struttura e delle attività dell’organizzazione obiettivi - finalità, perimetro, metodi di calcolo ed indice del rendiconto; Governance, impegni e coinvolgimento degli stakeholder – descrizione delle strutture organizzative,delle politiche e dei metodi di direzione e delle iniziative di coinvolgimento degli stakeholder; indicatori di performance (protocolli di indicatori) – misure degli impatti e conseguenze dell’organizzazione distinte in indicatori economici (EC), sociali (LA, HR, SO, PR) ed ambientali (EN). La mancanza di standard riguarda tanto i principi di rendicontazione quanto lo schema di rappresentazione 29
I livelli di applicazione del GRl La mancanza di standard riguarda tanto i principi di rendicontazione quanto lo schema di rappresentazione 30
La rendicontazione sociale Limiti alla diffusione del BS non obbligatorietà dello strumento standard non unanimemente condivisi difficoltà di individuazione degli aspetti socialmente più rilevanti dell’attività dell’impresa difficoltà di reperimento dei dati difficoltà di valutazione di aspetti qualitativi difficoltà di comparazioni spaziali e temporali La mancanza di standard riguarda tanto i principi di rendicontazione quanto lo schema di rappresentazione 31
La rendicontazione sociale http://www.unina.it/documents/11958/7853944/PrimoBilancioSocialeFedericoII.pdf La mancanza di standard riguarda tanto i principi di rendicontazione quanto lo schema di rappresentazione 32