Narrazione, autobiografie, sviluppo metacognitivo

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Transcript della presentazione:

Narrazione, autobiografie, sviluppo metacognitivo Narrazione e frantumazioni identitarie e sociali Uso del linguaggio Il pensiero narrativo La memoria L’autobiografia

Difficoltà nel costruirsi un’identità Mancanza di autoconsapevolezza ed efficacia per la costruzione di un adeguato progetto di sé Difficoltà nella costruzione dell’identità dovuta ad un atteggiamento di difesa da parte del soggetto causa le tensioni della contemporaneità, mancanza di punti di riferimento stabili.

La narrazione agisce nella restituzione a se stessi di significato contribuendo alla rilettura e alla riscrittura della propria storia In che modo Attraverso l’apertura di uno sguardo differente sulla realtà Potenziare le capacità di autoprogettazione del sé e utilizzo di strumenti per la promozione delle capacità di decodifica e di decisione

I processi linguistici si configurano come una continua ristrutturazione della memoria ovvero del mondo che abbiamo esperito Le parole ci legano al passato e ci aiutano ad interpretare il presente acquisendone consapevolezza Le parole ci costringono a guardare oltre e costituiscono nella nostra mente un ponte (nel presente) tra il passato e il futuro

La narrazione è un processo cognitivo attraverso il quale strutturiamo, in unità temporalmente significative, unità di esperienza attribuendogli un ordine e delle relazioni Le strutture narrative sono: Forme universali attraverso le quali le persone comprendono la realtà; Strutture attraverso le quali le persone rappresentano e comunicano la realtà

La vita umana è contraddistinta dai significati La nostra vita è condizionata più dalle opinioni e dai significati che attribuiamo agli eventi che dagli eventi stessi Le narrazioni non fotografano la realtà ma derivano dal senso e dal significato che le riconosciamo

Narrazione memoria e comunicazione La narrazione è alla base della memoria in quanto competenza necessaria per imparare a progettare Narrare, raccontare è un atto che presuppone fiducia nella comunicazione

La memoria e i ricordi Esistono tre strutture autobiografiche che articolano il discorso della memoria: I periodi della vita (anni e decenni); Gli eventi a carattere generale (giorni, settimane, mesi); Gli episodi (fatti specifici).

Esistono due sistemi che adottiamo per rivedere il nostro passato: Connotativo Cronologico fa riferimento alle cose, alle persone, alle attività fa riferimento agli anni trascorsi

Consiste nella capacità di raccontarsi le L’autobiografia Consiste nella capacità di raccontarsi le proprie storie Ristabilire connessioni tra i ricordi e ricomporli in figure, disegni, architetture; è una conquista mentale, un apprendere da se stessi; un imparare a vivere attraverso un ri-vivere, costruito non spontaneo,meditato, ragionato.

Il pensiero autobiografico consiste in tante operazioni cognitive insieme; Ogni singolo ricordo è un segno che ben presto si trasforma ora in una scena ora in una storia L’istante cognitivo cerca nessi, cause, collegamenti per spiegare quell’evento apparentemente singolare

Il metodo autobiografico si propone quale strumento di espressione soggettiva e di riflessione personale circa la percezione di sé. Nella forma autobiografica si incrociano il pensiero retrospettivo e quello prospettico; in questo luogo di incrocio si colloca il pensiero narrativo Il pensiero narrativo procede per via orizzontale e permette di cogliere analogie, ambiguità, legami, connessioni che sfuggirebbero ad un pensiero argomentativo

Sollecita la lettura, invita a cimentarsi con testi L’autobiografia: Obbliga il nostro cervello ad analizzare, smontare, rimontare, classificare, mettere in sequenza cronologica o inventare Sollecita la lettura, invita a cimentarsi con testi E’ un moltiplicatore di curiosità e interessi utile sia al bambino che all’anziano

L’autobiografia nei contesti socioeducativi può contribuire grazie alla sua facoltà relazionale ad alleviare solitudini, prevenire disagi, prevedere esiti, restituire agli altri il legittimo bisogno di sapere come li stiamo curando, educando, amando.

Analizziamo i procedimenti propri del pensiero narrativo: Ricerca degli antecedenti. Tipico della ricostruzione autobiografica si tratta di una creazione di legami causa-effetto Ragionamento analogico. Si tratta di un recupero memoriale di modelli di risposta già usati nella stessa situazione

Come si esplica il lavoro dell’operatore: Come presenza esterna al soggetto impegnato nella ricostruzione autobiografica perché essa non diventi un esercizio inutile, autodiretto Per dare significato ad un evento che ne è altrimenti privo Per decodificare le figure retoriche utilizzate Per aiutare il narrante ad ipotizzare diversi nessi causali e nuovi modelli che attribuiscono significato agli eventi