VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE

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VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE Dario Nicoli

Metodologia formativa E’ necessario che i diversi fattori dell’azione formativa - progettazione, gestione dei processi di apprendimento e valutazione/certificazione - siano collocati entro un approccio coerente, per evitare giustapposizioni tra metodologie e tecniche. Se si sceglie una pedagogia ovvero olistica (non meccanicistica), basata sul compito di realtà, per condurre la persona a trasformare le proprie capacità in vere e proprie competenze, occorre trovare ed utilizzare metodi valutativi coerenti con tale approccio.

Valutazione “autentica” Mira a verificare non solo ciò che un allievo sa, ma ciò che “sa fare con ciò che sa” fondato su una prestazione reale e adeguata dell’apprendimento che risulta così significativo, poiché riflette le esperienze reali ed è legato ad una motivazione personale. Tale valutazione, coinvolgendo gli allievi, le famiglie ed i partner formativi, mira alla dimostrazione delle conoscenze tramite prestazioni concrete, stimolando l’allievo ad operare in contesti reali con prodotti capaci di soddisfare precisi obiettivi.

Elemento fondamentale della valutazione È costituito dalla relazione che intercorre tra il cuore del processo di apprendimento e quindi di valutazione, ovvero la competenza, le capacità della persona ovvero le sue potenzialità, ed infine le risorse mobilitate dalla persona (conoscenze ed abilità). E’ necessario che tutto ciò divenga leggibile entro un’esperienza formativa concreta che è rappresentata dalla situazione di “soluzione del problema” di cui l’allievo è protagonista.

Formale, non formale e informale Tale approccio ci consente inoltre, in forza di tale strutturazione, di considerare egualmente fenomeni formativi diversi, formali, informali e non formali, in modo da ricostruire le acquisizioni significative della persona indistintamente dal modo e dal luogo in cui sono avvenute. Ciò vale in ogni momento del processo formativo, con particolare riferimento alla fase di ingresso.

Le acquisizioni da accertare Le competenze, che esplicitano le padronanze delle persone - in termini di messa in atto delle risorse possedute – nel portare a termine in modo adeguato ed in contesti definiti compiti unitari, sensati, compiuti e dotati di valore sociale; Le conoscenze e le abilità che costituiscono le risorse culturali attivate dalle stesse persone nell’affrontare e portare a soluzione i compiti sopra indicati ed acquisite in varie modalità (per durante le azioni formative; Le capacità personali quali atteggiamenti, comportamenti, creatività, esecutività, passività, sicurezza, determinazione etc., che costituiscono le caratteristiche che concorrono nel portare a termine il compito-problema posto.

Attività di valutazione Diagnosi delle capacità personali Autovalutazione Valutazione finale e certificazione Valutazione formativa Book dell’allievo

Diagnosi delle capacità personali Cognitive Affettive Relazionali Spirituali Estetiche Operative Fisiche Progettuali Metodo di studio Punti forti Punti deboli

Autovalutazione L’allievo è chiamato a illustrare e nel contempo diagnosticare il proprio percorso di studi scegliendo i prodotti di cui va più orgoglioso ed elaborando una scheda (presentazione) in cui espone il risultato ed il percorso seguito, esprime una valutazione ed indica i punti di forza e quelli di miglioramento. Perché ciò possa accadere, occorre che nell’atto della consegna il docente comunichi e spieghi i prodotti attesi, i comportamenti conformi, i criteri di valutazione che intende adottare. L’autovalutazione rappresenta un elemento importante della valutazione effettuata dai docenti.

Valutazione delle competenze, e quindi delle conoscenze ed abilità L’équipe dei formatori esprime la valutazione circa 1) la competenza, ovvero la padronanza dimostrata dall’allievo nel risolvere un insieme di problemi posti e di utilizzare ed incrementare le proprie risorse in ordine all’assolvimento dei compiti indicati. Sono individuate tramite la rubrica: esiste se sono soddisfatti tutti gli indicatori previsti, almeno a livello di soglia. 2) le singole abilità e conoscenze il cui apprendimento è richiesto per la corretta soluzione del compito in riferimento alle diverse aree formative. Queste ultime sono individuate mediante: compiti reali (nei quali sono “mobilitate”), test (individuate tra alternative), esercizi (applicate), compiti ed interrogazioni (argomentate in modo pertinente).

Book dell’allievo Raccolta significativa dei lavori dell’allievo che racconta la storia del suo impegno, del suo rendimento e del suo progresso. Consente di capire la storia della crescita e dello sviluppo di una persona corredandola con materiali che permettono di comprendere “che cosa è avvenuto” lungo il percorso formativo. È elaborato dall’allievo che è chiamato a scegliere i lavori di cui va più orgoglioso, accanto a quelli che, d’intesa con i docenti, risultano significativi al fine di documentare i suoi progressi nell’apprendimento. Tra i lavori documentabili vi sono anche quelli realizzati in alternanza. Possono essere rilevanti anche gite, tornei, eventi purché gestiti in chiave formativa.

Certificazione e riconoscimento dei crediti Azione tesa a descrivere in modo sistematico le acquisizioni della persona ed a registrarle in modo condiviso tra i diversi attori del sistema educativo. Ciò evidenziando le esperienze formative (formali, non formali ed informali). La certificazione si riferisce a due categorie di fenomeni: 1) le competenze intese come fattori che qualificano il grado di autonomia e di responsabilità della persona a fronte di specifiche categorie di compiti/problema dal rilevante valore personale, sociale e professionale; 2) nel contempo, essa specifica le conoscenze e le abilità, ovvero le risorse di cui la persona si è impadronita e che ha saputo certamente mobilitare nel lavoro di soluzione dei compiti/problema indicati.

Condizioni della buona certificazione L’azione di certificazione non può essere concepita come una mera compilazione, ma rappresenta un’azione complessa, tesa a soddisfare i seguenti criteri: la comprensibilità del linguaggio, che deve riferirsi - in forma narrativa e non quindi con linguaggi stereotipati - a locuzioni e sintagmi che consentano ai diversi attori di visualizzare le competenze, l’attribuibilità delle competenze al soggetto con specificazione delle evidenze che consentano di contestualizzare la competenza entro processi reali in cui egli è coinvolto insieme ad altri attori, la validità del metodi adottati nella valutazione e validazione delle competenze stesse, con specificazione del loro livello di padronanza.