LE NUOVE CAMPAGNE Clean hands are the single most important factor in preventing the spread of pathogens and antibiotic resistance in healthcare settings.

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Transcript della presentazione:

LE NUOVE CAMPAGNE Clean hands are the single most important factor in preventing the spread of pathogens and antibiotic resistance in healthcare settings. Hand hygiene reduces the incidence of healthcare associated infections. CDC estimates that each year nearly 2 million patients in the United States get an infection in hospitals, and about 90,000 of these patients die as a result of their infection. More widespread use of hand hygiene products that improve adherence to recommended hand hygiene practices will promote patient safety and prevent infections. I pazienti spesso non hanno braccialetti identificativi e questo aumenta la probabilità di errore Le cadute in ospedale sono la terza causa di sinistri negli ospedali toscani, pari al 17,5 % del totale

Corretta identificazione del paziente Attività clinico-assistenziali Igiene delle mani Scheda terapeutica per prevenzione errori di trascrizione Corretta identificazione paziente Prevenzione delle cadute in ospedale Appropriatezza terapia antibiotica Attore equivalente Prevenzione malattia tromboembolica Prevenzione rischio nutrizionale

Identificazione del paziente: dati Gli strumenti per l’identificazione del paziente Tra Novembre del 2003 e Luglio 2005, la National Patient Safety Agency (NPSA) ha ricevuto 236 report relativi ad eventi avversi relativi all’assenza di braccialetti identificativi o a braccialetti con informazioni non corrette NPSA, 2005. Patient Safety Notice “Wristbands for hospital inpatients improves safety” Ricerche internazionali evidenziano che i pazienti spesso non hanno braccialetti identificativi e questo aumenta la probabilità di errore nella identificazione

La soluzione 1. Comunicazione e formazione 2. Indicazioni per identificazione All’accettazione Applicazione a tutti Nota informativa a tutti Presentarsi al paziente Identificazione pz incosciente Gestione omonimie 3. Braccialetto Durante il ricovero o l’attesa in PS Controllo braccialetto e verifica verbale Rimozione e ri-applicazione del braccialetto durante la degenza Taglio del braccialetto all’uscita dal reparto

La certificazione delle buone pratiche SP: aree e standard Area 1) Attività cliniche e assistenziali 2) Sviluppo sistema GRC 3) Formazione e performance degli operatori Standard e buone pratiche 1.1 Sicurezza nell’uso dei farmaci (Scheda Terapeutica Unica, Farmamemo, Uso KCl) 2.1 Segnalazione volontaria dei quasi eventi e degli eventi senza danno (Incident reporting) 3.1 Certificazione Clinical Risk Manager 1.2 Controllo infezioni (Le mani pulite, Antibiotico Giusto) 2.2 Segnalazione degli eventi con danno (Eventi sentinella) 3.2 Attore equivalente 1.3 Identificazione dei pazienti 2.3 Analisi dei rischi (Audit GRC, M&M, RCA) 1.4 Prevenzione delle cadute 2.4 Gestione azioni di miglioramento 2.5 Diffusione delle lezioni apprese

La certificazione delle buone pratiche SP: ambiti di applicazione Le organizzazioni sanitarie che possono ricevere la certificazione sono: A = aziende sanitarie; P = presidi ospedalieri o territoriali; S = strutture dipartimentali o specialistiche. Alcuni standard hanno un ambito di applicazione esclusivo, mentre altri sono validi per tutti gli ambiti di appplicazione. In entrambi casi ciò è specificato nella relativa scheda tecnica.

La certificazione delle buone pratiche SP: percorso di valutazione Verifica mediante osservazioni sul campo ed incontri con gli operatori Auditor interno (Direttore Sanitario Aziendale e Clinical Risk Manager/Gruppo di lavoro GRC, responsabile qualità) Auditor esterno (Società scientifiche ed Esperti) Rilasciato un attestato che documenta l’effettiva adesione agli standard e buone pratiche prese in esame. Comunicazione dell’attestazione all’interno ed all’esterno della struttura

La certificazione delle buone pratiche SP:livelli di prestazione Il progresso di un’organizzazione attraverso gli standard segue una sequenza logica suddivisa in tre livelli di prestazione: 1. Deliberazione = sviluppo di politiche e procedure per la GRC 2. Attuazione = implementazione di politiche e procedure per la GRC; 3. Valutazione = monitoraggio dei risultati raggiunti e conseguente revisione delle politiche e delle procedure precedenti. Le organizzazioni che si sottopongono al processo di certificazione devono avere raggiunto il livello 3.

Accreditamento Attestazione istituzionale volontaria Ogni azienda è tenuta ad avere: Un sistema di coordinamento aziendale per la GRC Un programma di formazione per preparare il personale alla GRC Un piano aziendale GRC che specifica gli strumenti di identificazione, analisi e prevenzione dei rischi Un sistema informativo per la gestione dei sinistri e di incident reporting per le azioni di prevenzione Igiene mani Scheda terapeutica Identificazione paziente Cadute in ospedale Attore equivalente Appropriatezza terapia antibiotica Prevenzione malattia tromboembolica Requisiti di accreditamento: rischio clinico. Integrazioni e modifiche alla DCR 30/2000 Definizione modello di attestazione buone pratiche Delibera N .267 del 16-04-2007 e 704 del 08-10-2007

La certificazione delle buone pratiche SP Sviluppo buone pratiche per la Sicurezza dei Pazienti Società scientifiche e centro GRC Consulta SP (Consiglio Sanitario Regionale + forum cittadini) Approvazione buone pratiche SP Messa a punto scheda tecnica con specifiche requisiti per ciascuna buona pratica SP Valutazione interna Centro GRC ATTIVITA’ Adozione buona pratica SP Azienda/presidio/struttura ATTORI Attestazione buona pratica SP se valutazione con esito positivo Clinical risk manager con il supporto del centro GRC Richiesta valutazione esterna Azienda/presidio/struttura Valutazione esterna Valutazione esterna Commissioni esterne Attestazione buona pratica SP se valutazione con esito positivo Consulta per la SP

Cosa posso fare da domani? Revisione critica degli strumenti operativi ( strumenti o obiettivi?) Rielaborazione degli strumenti ( semplificazione ) Adozione ( illustrazione ) Formazione ed informazione Definizione percorsi con analisi dei passaggi e responsabilità Comunicazione e tracciabilità atti Reporting Gestione reporting MeM Audit

CULTURA DEL CAMBIAMENTO CAMBIAMENTO DELLA CULTURA per quanto riguarda il confronto, l’analisi, la revisione, il coinvolgimento e l’interdisciplinarietà nella ricerca del miglioramento.

Grazie per l’attenzione “I problemi che abbiamo oggi non saranno mai risolti all’interno della stessa cultura che li ha generati” Grazie per l’attenzione

Concludendo La sicurezza può passare anche attraverso gli errori a patto che siano utilizzati in questo senso. “ errare è umano.. perseverare è diabolico ” GRAZIE

“ Anche il viaggio di mille miglia comincia sempre con i primi passi “ ( Lao Tzu ) Grazie per l’attenzione