Caso clinico 3 Psicologa Dott.ssa Angela Proto

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Transcript della presentazione:

Caso clinico 3 Psicologa Dott.ssa Angela Proto Dietista Sara Brandolini

Nella storia clinica descritta, quali sono gli elementi che consentono di distinguere tra obesità e un possibile disturbo da alimentazione incontrollata?

Gli individui con BED, rispetto a quelli con obesità: riportano una più elevata frequenza di disturbi mentali riportano un maggiore danno funzionale e disagio psicologico riportano con maggiore frequenza un’eccessiva valutazione del peso e della forma del corpo riportano una peggiore qualità di vita consumano più calorie la maggior parte degli individui con obesità non soffre di disturbo da alimentazione incontrollata

Quali dati clinici raccolti potrebbero indirizzare verso la diagnosi di un DCA? E quale diagnosi attribuirebbe il clinico? 4

Dati clinici della paziente Diagnosi Sono presenti episodi bulimici oggettivi e ricorrenti Binge Eating Disorder (BED) L’abbuffata si verifica, in media, 3 volte alla settimana (talvolta fino a 5) per 3-6 mesi Riferisce la sensazione di perdere il controllo durante l’episodio Mangia da sola a causa dell’imbarazzo per quanto sta mangiando Riferisce un marcato disagio riguardo alle abbuffate Non presenta condotte compensatorie inappropriate come nella bulimia nervosa

Quali sono gli indicatori diversi tra BN e BED?

I diversi indicatori tra BN e BED: I comportamenti di compenso ricorrenti osservati nella bulimia nervosa (cioè vomito autoindotto e uso improprio di lassativi e diuretici) sono assenti nel BED A differenza degli individui con BN, quelli con BED non mostrano elevati livelli di restrizione dietetico cognitiva (cioè il tentativo di restringere l’alimentazione per modificare il peso e la forma del corpo) tra gli episodi bulimici, anche se riportano frequenti tentativi di perdita di peso attraverso la dieta. Il tasso di risposta al trattamento è migliore negli individui con BED rispetto a quelli con BN.

Quali elementi anamnestici nella storia della paziente ti sembra abbiano influito maggiormente sui suoi problemi alimentari come fattori di rischio?

Possibili fattori di rischio: Obesità Alimentazione incontrollata Esposizione ripetuta a commenti negativi sul peso e sulla forma del corpo Depressione Ansia Auto ed etero valutazione negativa del sé Problemi nelle relazioni familiari

Come dovrebbe agire il MMG per un corretto invio ai servizi?

Iter per un corretto invio ai servizi: Primo Invio al reparto di dietologia: la diagnosi internistico-metabolico- nutrizionale è indispensabile non solo per il proprio contributo diagnostico e per definire le problematiche internistiche e nutrizionali del caso, ma anche ai fini di porre un giudizio medico sulle possibilità di continuare il percorso in ambito ambulatoriale o di avviare il paziente a terapia in regime ospedaliero/residenziale Invio allo psicologo: procederà ad una valutazione psicodiagnostica mirata alla diagnosi del disturbo, da cui ricavare anche un’eventuale indicazione per un invio in ambito psichiatrico (per esempio in comorbidità psichiatrica, rischio di suicidio, abuso di sostanze) Se necessario, invio allo psichiatra

In base al quadro clinico fornito, quale potrebbe essere il livello di assistenza più adeguato per la paziente? Sarebbe stato corretto consigliare la chirurgia bariatrica?

Livello di assistenza più adeguato per la paziente: Sulla base del quadro clinico fornito, il livello di assistenza più adeguato è quello ambulatoriale, dal quale parte il percorso di cura della paziente Successivamente, nel caso in cui la paziente non risponda al trattamento proposto, dovrebbe essere previsto il passaggio ad un livello di cura più intenso Infatti, come indicato dalle Linee Guida, si dovrebbe passare ad un livello di cura più intenso solo quando si verifica una mancata risposta al livello del trattamento in atto (Quaderni del Ministero della Salute, n. 29) 13

Moduli di trattamento BED Programma base CBT-E Fase 1 Settimane 1-4 Modulo 1  Instaurare l’automonitoraggio Modulo 2  Mangiare in modo regolare Fase 2 Settimane 5-6 Modulo 3  Fare il bilancio Fase 3 Settimane 7-14 Modulo 4  Affrontare gli episodi bulimici residui Fase 4 Settimane 15-20 Modulo 5  Concludere il programma e prevenire la ricaduta Se vi è anche un’eccessiva valutazione del peso e della forma del corpo aggiungere al programma base, dopo la Fase 2, il Modulo aggiuntivo «Affrontare l’immagine corporea». Se l’IMC è ≥ 30,0 oppure è compreso tra 25,0 e 29,9 e vi sono uno o più indicatori di aumentato rischio cardiovascolare si può aggiungere al programma base, dopo la fase 2, il Modulo aggiuntivo «Affrontare il peso in eccesso».