“una totalità dinamica caratterizzata

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Transcript della presentazione:

“una totalità dinamica caratterizzata Gestione della Classe Il gruppo è: “una totalità dinamica caratterizzata dalla interdipendenza tra i membri” K.Lewin

La classe scolastica Costituita da un numero limitato di membri, è un gruppo formale caratterizzato da obiettivi di apprendimento e formativi da raggiungere

La classe scolastica Un gruppo può essere connotato in senso sociologico (Sherif): “una struttura in cui i membri sono legati da rapporti di status e ruoli” Infatti tra i membri vi sono differenze di potere, di funzioni e si attivano molte norme e valori comuni

La classe scolastica Un gruppo può essere connotato in senso psicologico (Tajel): “ciò che costituisce un gruppo è che diversi individui sentono di appartenervi”

La classe scolastica Questa definizione di gruppo, basata sul senso di appartenenza, include tre componenti: cognitiva: conoscere di appartenere al gruppo valutativa: la propria appartenenza può essere connotata positivamente o negativamente emozionale: è data dai sentimenti che accompagnano l'appartenenza a un gruppo

GESTIONE DELLA CLASSE La classe è un sistema di individui che interagiscono e che sono inseriti in un contesto più ampio La classe e l'insegnante costituiscono un sistema aperto All'interno di un sistema aperto il comportamento di un individuo influenza il gruppo e ne è a sua volta influenzato

GESTIONE DELLA CLASSE Un sistema ha delle leggi proprie di funzionamento le cui caratteristiche non derivano dalle caratteristiche dei singoli componenti Esso non è il risultato della somma dei singoli componenti ma qualcosa che va al di là dei componenti stessi Un sistema è determinato dalle interazioni dinamiche tra i suoi componenti

GESTIONE DELLA CLASSE I differenti componenti di un sistema comunicano tra di loro Tale comunicazione/interazione porta alla modifica degli elementi del sistema (retroazione) L'attenzione, quindi, va posta sull'intero contesto di cui il singolo componente è parte

GESTIONE DELLA CLASSE Ufficiale: prevalgono i ruoli formali di insegnante e studente, le regole, la buona educazione Segreta: quella delle persone vere, dei conflitti,degli amori, delle antipatie

GESTIONE DELLA CLASSE La disponibilità dei ragazzi a collaborare con l'adulto/insegnante dipende dal tipo di alleanza che questi offre ai ragazzi

GESTIONE DELLA CLASSE Modello di lavoro e di relazione: occorre rispettare il protagonismo dei ragazzi senza mortificare le competenze e la creatività potenziale del gruppo di pari

GESTIONE DELLA CLASSE: modello di lavoro Impiego di tecniche creative Metodo di conduzione non direttiva: vengono messe a frutto le conoscenze già acquisite dagli studenti Stimolare il confronto e la collaborazione Sostenere il processo di apprendimento attraverso un ruolo supportivo in cui l'adulto è facilitatore del processo di apprendimento e svolge un di ruolo affettivo di ascolto e di sostegno psicologico con un atteggiamento personale di empatia e autenticità

GESTIONE DELLA CLASSE: il ruolo dell'insegnante L'insegnante non ha il ruolo di “trasferire” nei ragazzi informazioni o competenze Ha il ruolo di facilitare l'apprendimento “tirando fuori” idee nuove, intuizioni, consapevolezze Ha un ruolo supportivo nei confronti degli studenti presidiando e garantendo il setting spazio-temporale in cui si realizza il processo di apprendimento Il ruolo supportivo affianca quello direttivo, ma non lo sostituisce

GESTIONE DELLA CLASSE: il ruolo dell'insegnante L'insegnante deve acquisire consapevolezze relative al proprio ruolo proprio stile educativo proprie modalità comunicative

GESTIONE DELLA CLASSE: il ruolo dell'insegnante Un insegnante che non ha consapevolezza del proprio ruolo può apparire poco appassionato dei contenuti della propria disciplina poco disponibile all'ascolto attivo e all'atteggiamento empatico poco organizzato rispetto ai tempi, strategie, strumentazione, uso del gruppo e degli individui

GESTIONE DELLA CLASSE: lo stile educativo Un insegnante che non adotta uno stile educativo assertivo viene meno al proprio ruolo di facilitatore di apprendimenti Uno stile educativo autoritario o permissivo non permette la strutturazione della classe come gruppo

GESTIONE DELLA CLASSE: lo stile comunicativo La “pragmatica della comunicazione umana” si occupa degli effetti della comunicazione sul comportamento Il primo degli assiomi, ovvero proprietà semplici della comunicazione, afferma che: “non si può non comunicare”

GESTIONE DELLA CLASSE: gli aspetti comunicativi Occorre congruenza tra comunicazione verbale e non verbale, vale a dire aspetti quali: il comportamento spaziale (vicinanza fisica, postura, orientazione) il comportamento motorio (gesti delle mani, gesti del capo) le espressioni del volto l'aspetto esteriore

GESTIONE DELLA CLASSE: gli aspetti comunicativi Un insegnante che non è consapevole del proprio stile comunicativo non è in grado di prevedere gli effetti dei propri messaggi sul comportamento degli studenti; infatti “ogni atto comunicativo ha un aspetto di contenuto e uno di relazione” (secondo assioma della “Pragmatica della Comunicazione Umana”- P. Watzlawick)

GESTIONE DELLA CLASSE: gli aspetti problematici In un'ottica sistemica l'interesse dell'insegnante non è solo il singolo alunno ma, soprattutto,il sistema relazionale in cui l'alunno è inserito Tale ottica pone l'insegnante a considerarsi all'interno del sistema, come attore partecipe delle interazioni, e a considerare il proprio operato e non solo quello degli alunni

GESTIONE DELLA CLASSE: gli aspetti problematici La lettura di una situazione problematica, in un'ottica sistemica, pone l'accento su: una causalità circolare e non lineare il processo e non il contenuto l'interazione e non il singolo individuo il “qui ed ora” e non il passato il come, cosa si può fare e non il perché

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