Formazione Tutor Alternanza scuola-lavoro

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La (P4C) Philosophy For Children rappresenta una delle più significative esperienze pedagogiche contemporanee, creata negli anni ‘70 dal filosofo Matthew.
Transcript della presentazione:

Formazione Tutor Alternanza scuola-lavoro

La SCCT (Social Cognitive Career Theory) [1] La prospettiva sociocognitiva dello sviluppo professionale: è interessata a migliorare la comprensione dei processi grazie ai quali le persone sviluppano gli interessi professionali, compiono delle scelte occupazionali e raggiungono vari livelli di successo professionale; vuole dare risalto alle possibilità dell’individuo di gestire il proprio comportamento professionale (Human Agency), considerando le influenze di fattori personali ed ambientali (ad es. presenza di ostacoli socioeconomici, supporti sociali, presenza o meno di disabilità ecc.) che possono facilitare od ostacolare tale compito.

La SCCT (Social Cognitive Career Theory) [2] Le basi di questo approccio si ritrovano nella più generale teoria sociocognitiva di Albert Bandura (1986) che enfatizza la reciproca e complessa interazione fra aspetti personali, comportamentali e ambientali. La SCCT: si occupa dei processi cognitivi e dei fattori esperienziali che caratterizzano alcuni costrutti quali, ad esempio, gli interessi, le abilità, gli obiettivi personali; prende in considerazione le relazioni tra i medesimi, approfondisce le modalità con le quali gli stessi fattori influenzano i risultati perseguiti. Nota, Soresi, 2000

Per “personal agency” si intende Una persona con “personal agency” il considerarsi responsabile circa il proprio futuro e capace di realizzare desideri e perseguire scopi significativi Una persona con “personal agency” ha un atteggiamento positivo nei confronti delle proprie potenzialità è in grado di valutare abilità possedute e ambiti potenziabili possiede competenze e capacità per favorire l’incremento delle proprie abilità punta al potenziamento delle proprie credenze di efficacia Nota, Soresi, 2000

Il concetto di sé si riferisce all’idea che uno ha di sé in generale. L’autoefficacia si riferisce “alle credenze nutrite dalle persone a proposito delle proprie capacità di attuare i comportamenti necessari per raggiungere determinati risultati e obiettivi” Posso fare questo? Il concetto di sé si riferisce all’idea che uno ha di sé in generale. L’autostima si riferisce alla valutazione che la persona ha di se stessa Nota, Soresi, 2000

CONCETTO DI SÉ CREDENZE DI EFFICACIA AUTOSTIMA CONCETTO DI SÉ CREDENZE DI EFFICACIA Si influenzano reciprocamente Nota, Soresi, 2000

nutre a proposito delle sue capacità di riuscita Le credenze di efficacia sono specifiche Si riferiscono, ad esempio, alla fiducia che la persona nutre a proposito delle sue capacità di riuscita in compiti di matematica in compiti di italiano in attività ginniche nel conoscere persone dell’altro sesso nello scegliere le attività di tempo libero nell’organizzare una festa nello scegliere la propria professione futura Nota, Soresi, 2000

la costanza nell’applicazione Le credenze di efficacia influenzano L’impegno e gli sforzi che vengono investiti Il perseguimento di obiettivi La perseveranza e la costanza nell’applicazione Nota, Soresi, 2000

Fonti dell’autoefficacia l’esperienza passata l’esperienza vicariante la capacità immaginativa la persuasione verbale gli stati fisiologici ed emozionali Costituiscono le “fonti” dell’autoefficacia Nota, Soresi, 2000

Bibliografia E. Frydenberg (2000), Far fronte alle difficoltà. Strategie di coping negli adolescenti, Giunti, O. S., Firenze R. Lent (2001), La scelta scolastico-professionale nella prospettiva socio-cognitiva, GIPO Giornale Italiano di Psicologia dell’Orientamento, Volume 2/1, O.S., Firenze, pp.5-18 L. Nota, S. Soresi (2000), Autoefficacia nelle scelte, Giunti, O. S., Firenze L. Nota, L. Mann, I. A Friedman, S. Soresi (2002), Decisioni e scelte, Giunti, O. S., Firenze