Senza Zaino Per una scuola comunità Auto .Valutazione Asiago 24 giugno 2016
Principi Valutazione Formativa SZ Principi Valutazione Formativa La valutazione è un mezzo e non un fine (tempi e tempestività) Mai valutare la persona! (le gogne mediatiche) La valutazione deve “coinvolgere” gli alunni (e i genitori) e presuppone conoscenza trasparenza e condivisione Se i livelli di partenza non sono uguali sono diversi i traguardi o almeno i tempi L’enfasi eccessiva sulla valutazione fa perdere di significato alle attività e fa perdere l’interesse per lo studio motivazione est/int Grosso limite della valutazione è quello di usare solo le modalità -test scritto o interrogazione e di essere individuale e … il gruppo, l’osservazione, le rubriche o le conferenze ?
valutazione DELL’apprendimento valutazione PER L’apprendimento RADIOGRAFIA DI UN PROCESSO STRATEGICO valutazione DELL’apprendimento valutazione PER L’apprendimento LOGICA DI CONTROLLO LOGICA DI SVILUPPO certificazione sociale a posteriori classificare valenza informativa crescita formativa in itinere orientare valenza metacognitiva Mario Castoldi 2009 3
Autovalutazione
competenza metacognitiva Autovalutazione Mezzo potente per migliorare i risultati degli allievi È legata a: una valutazione per l’apprendimento un’idea di apprendimento che avviene (solo) quando gli studenti ne sono direttamente responsabili / consapevoli una competenza per tutta la vita sviluppa l’ autoriflessione, una competenza metacognitiva
l’atto del pensiero il cui oggetto è: Metacognizione ? l’atto del pensiero il cui oggetto è: il pensare stesso, l'apprendere, la percezione della persona stessa Flavell (1976) la metacognizione è la conoscenza del proprio funzionamento cognitivo e delle strategie messe in atto per controllare tale processo di conoscenza.
? C O M P E T E N ZA (Pellerey, 2004) “Regole interiorizzate, …., che hanno una capacità generativa”; renderebbero capaci le persone di produrre comportamenti sempre diversi e migliori nei vari contesti in cui si trovano a operare”. (Chomsky N., Language and Mind, ed. Harcourt Brace Jovanovich, Inc. 1968.) “….far fronte ad un compito, o un insieme di compiti, riuscendo a mettere in moto e orchestrare le proprie risorse interne, cognitive, affettive e volitive, e a utilizzare quelle esterne disponibili in modo coerente e fecondo”. (Pellerey, 2004)
POSSIAMO PARLARE DI COMPETENZE POSSIAMO PARLARE DI COMPETENZE! COME ELEMENTO PRINCIPALE CHE DESCRIVE I TRAGUARDI DEGLI APPRENDIMENTI SONO LA BASE DELLE “INDICAZIONI PER IL CURRICOLO” DOVE SI PARLA proprio DI COMPETENZE!
Buona pratica Pratica poco efficace Buone pratiche Buona pratica Pratica poco efficace l’apprendimento degli studenti è al centro della valutazione la valutazione viene influenzata da richieste esterne o di tipo istituzionale esiste un obbiettivo ben definito, per introdurre l’autovalutazione, discusso con gli studenti l’autovalutazione è considerata una risposta alle esigenze legate al corso gli studenti vengono coinvolti nel definire i criteri di valutazione gli studenti usano i criteri stabiliti unicamente dagli altri i risultati della valutazione sono usati per determinare certi tipi di processi decisionali i dati della valutazione non vengono usati l’autovalutazione investe l’intero corso l’autovalutazione resta confinata a discipline considerate secondarie gli insegnanti sono disposti a condividere il controllo con gli studenti gli insegnanti controllano tutti gli aspetti della valutazione l’autovalutazione viene introdotta gradualmente insieme a una migliorata capacità negli studenti di apprendere in modo autonomo l’autovalutazione è un caso isolato e non è stata preparata in alcun modo si presume che il processo possa guidare al miglioramento delle capacità di autovalutazione la strategia scelta è relativa solo al soggetto che viene valutato i dati della valutazione vengono raccolti per migliorare e monitorare l’apprendimento degli studenti i risultati dell’autovalutazione rimangono inutilizzati …
Proviamo ad autovalutarci