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a cura della prof.ssa A. Orabona

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Presentazione sul tema: "a cura della prof.ssa A. Orabona"— Transcript della presentazione:

1 a cura della prof.ssa A. Orabona
a cura della prof.ssa A. Orabona

2 Dov’eravamo rimasti?

3 Che vi sia ciascun lo dice dove sia nessun lo sa”
“È la bella competenza Come l’araba fenice Che vi sia ciascun lo dice dove sia nessun lo sa” Liberamente adattato da Metastasio

4 perché … chi … come … quando
VALUTARE perché … chi … come … quando    Le novità in campo valutativo. Indicazioni operative

5 Dall’art. 64 del d. l. 25 giugno 2008…
Dall’art. 64 del d.l. 25 giugno 2008….. ai regolamenti approvati dal Consiglio dei Ministri lo scorso 18 dicembre 2008 e …a proposte di nuovi regolamenti Le “novità” comuni ai due cicli di istruzione Le “novità” specifiche della scuola primaria, della secondaria di 1° e 2° grado; le ambiguità del testo e i problemi aperti Alcune indicazioni operative: a) lessico professionale in campo valutativo b) alcuni strumenti operativi: esempio di Documenti di Valutazione esempi di griglia valutativa per il comportamento/condotta esempio di valutazione di un tema argomentativo

6 Il quadro di riferimento normativo
Decreto legge 25 giugno 2008, n. 112 “Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria” Cap. II – Contenimento della spesa per il pubblico impiego art. 64 – Disposizioni in materia di organizzazione scolastica c.4 – emanazione di Regolamenti da adottare entro 12 mesi dalla data di entrata in vigore del decreto ………. Legge 6 agosto 2008, n. 133 “Conversione in legge, con modificazioni del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112”

7 Decreto legge 1 settembre 2008, n. 137
“Disposizioni urgenti in materia di istruzione e università” art. 1 – Cittadinanza e Costituzione art. 2 – Valutazione del comportamento degli studenti art. 3 – Valutazione del rendimento scolastico degli studenti art. 4 – Insegnante unico nella scuola primaria art. 5 – Adozione dei libri di testo art. 6 – Valore abilitante della laurea in scienze della formazione primaria art. 7 – Concorso per l’accesso alle scuole di specializzazione mediche art. 8 – Norme Generali

8 Regolamenti approvati dal Consiglio dei Ministri il18.12.2008
Legge 30 ottobre 2008, n. 169 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 1 settembre 2008, n. 137 CM n. 100 dell’11 dicembre 2008 Prime informazioni sui processi di attuazione del D.L. n. 137 del 1 settembre 2008, convertito con modificazioni nella legge 30 ottobre 2008, n. 169 Regolamenti approvati dal Consiglio dei Ministri il 1 – Schema di regolamento recante: Norme per la riorganizzazione della rete scolastica e il razionale ed efficace utilizzo delle risorse umane della scuola ai sensi dell’art. 64, c. 4, del decreto legge 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133

9 2 – Schema di regolamento recante:
Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione ai sensi dell’art. 64 ….. Parere del CNPI del su “Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e per ulteriori modalità applicative dell’art. 3 del decreto-legge 1 settembre 2008, n 137, convertito dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169

10 2. Le “novità” comuni in campo valutativo nei 2 cicli di istruzione
Obiettivo del Regolamento “coordinare le norme vigenti per la valutazione degli alunni e per ulteriori modalità applicative dell’art. 3 della legge n. 169/2008 Logica del “Regolamento” più attenzione ai risultati, meno ai processi (dalla valutazione alla certificazione)‏ differenza di presupposti culturali e teorici rispetto alla legge n. 517/1977 (abolizione dei voti; scheda di valutazione; programmazione educativa e didattica; programmi scolastici nazionali)‏

11 Valutazione del comportamento (condotta) degli allievi (scuola
primaria, secondaria di 1° e 2° grado)‏ Valutazione del livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno (scuola primaria e secondaria di 1° grado)‏ Valutazione del rendimento scolastico degli studenti

12 3. Le novità specifiche per la scuola primaria. Alcuni problemi aperti
La valutazione periodica e annuale degli apprendimenti degli alunni viene effettuata mediante l’attribuzione di voti espressi in decimi, riportati in lettere nei documenti di valutazione e illustrata con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno La valutazione del comportamento (condotta) va espresso con giudizio ( es. corretto, responsabile, poco corretto…)‏ Entrambe le valutazioni precedenti sono affidate ai docenti responsabili delle attività educative e didattiche previste dai Piani di studio

13 In sede di valutazione finale, i docenti, con decisione
assunta all’unanimità, possono non ammettere l’alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e, comprovati da specifica motivazione Al termine della scuola primaria all’alunno ammesso al primo anno della scuola secondaria di 1° grado viene rilasciata una certificazione delle competenze acquisite (voti in decimi)‏ Spetta alla singola istituzione scolastica individuare modalità e criteri per la valutazione degli alunni Spetta alla singola istituzione scolastica predisporre il Documento di Valutazione individuale dell’alunno per la valutazione degli apprendimenti nelle discipline di insegna- mento previste dai piani di studio nazionali

14 Altre discipline di insegnamento previste dal POF della scuola, eventualmente inserite nel Documento di Valutazione dell’alunno, non concorrono alla valutazione complessiva per l’ammissione alla classe successiva, esclusi i riferimenti a discipline individuate nella quota di istituto (20%) o delle regioni I soggetti preposti alla valutazione periodica e finale degli alunni sono esclusivamente i docenti della classe titolari degli insegnamenti delle discipline comprese nei piani di studio nazionali I docenti di religione cattolica partecipano alla valutazione periodica e finale solo degli alunni che si avvalgono di tale insegnamento

15 I docenti di sostegno, in quanto titolari di classe, partecipano alla valutazione periodica e finale di tutti gli alunni della classe Il personale docente esterno e gli esperti, di cui si avvale la scuola, che svolgono attività o insegnamenti per l’ampliamento e il potenziamento dell’offerta formativa forniscono ai docenti della classe elementi conoscitivi sull’interesse e sul profitto degli allievi

16 In sintesi, occorre ricordare:
la delibera del Collegio dei Docenti sulle modalità e sui criteri di valutazione degli alunni il Documento di Valutazione, elaborato dalla singola scuola, con l’indicazione delle discipline di insegnamento previste ai Piani di studio nazionali (valutazione in decimi; con “Cittadinanza e Costituzione”) e del comportamento (giudizio:esempi: corretto, non corretto, responsabile, poco responsabile; ecc.)‏ le discipline di insegnamento previste dai Piani di studio Nazionali e quelle prescritte nella quota di istituto (20%) concorrono alla valutazione finale per l’ammissione alla classe successiva le discipline di insegnamento o le attività che non sono incluse nella quota di istituto possono essere valutate nel documento di valutazione ma non concorrono alla valutazione finale per l’ammissione alla classe successiva

17 4. Le novità specifiche per la scuola secondaria di 1° grado
4. Le novità specifiche per la scuola secondaria di 1° grado Alcuni problemi aperti Nei documenti di valutazione i voti in decimi vanno scritti in lettere sia per valutazione delle discipline sia per il comportamento Prima di procedere alla valutazione degli alunni in sede di scrutinio finale viene richiesta la VERIFICA preliminare della frequenza ( tre quarti dell’orario annuale) ai fini della validità dell’anno scolastico. Per casi eccezionali, le istituzioni scolastiche possono autonomamente stabilire motivate deroghe al suddetto limite su delibera del Collegio dei Docenti

18 Problemi aperti: - A chi spetta decidere il caso eccezionale
Problemi aperti: A chi spetta decidere il caso eccezionale? Al Collegio dei docenti....al Consiglio di Classe? Chi delibera la deroga? N.B. differenza tra art. 3, c. 2 e art. 6, c. 1 dello schema di Regolamento)‏ In sede di valutazione finale nella prima e seconda classe sono ammessi alla classe successiva gli allievi che hanno ottenuto voti non inferiori a 6 decimi in ciascun disciplina (o in un gruppo di disciplina) e nel comportamento. Problemi aperti: - Sul documento di valutazione può rimanere un cinque e l’alunno può essere promosso con il voto a maggioranza del Consiglio di Classe? La risposta è negativa - Cosa significa gruppo di disciplina? Chi definisce tale aggregazione? Si propone di fare la media aritmetica dei voti della disciplina comprese nel gruppo? ???Anche in questo caso è possibile promuovere l’alunno sulla base della media? La risposta è negativa

19 La votazione sul comportamento, attribuita collegialmente dal Consiglio di classe, concorre, come il voto delle altre discipline alla determinazione della media complessiva dei voti. Da tale votazione complessiva sono esclusi l’insegnamento di religione cattolica e di scienze motorie Problema aperto: Perché c’è questa esclusione? Perché questa forma di “discriminazione”? Il voto di comportamento viene formulato sulla base di: - atteggiamenti, correttezza e coerenza nell’esercizio dei diritti e nell’adempimenti dei doveri e delle modalità di partecipazione alla vita della Scuola - eventuali sanzioni disciplinari previste dal Regolamento d’Istituto; coerente con lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti e del Patto educativo di corresponsabilità; DPR n.° 235/2007)‏

20 In merito alla procedure formali per la valutazione intermedia e finale nelle prime due classi, valgono i criteri e le indicazioni previste per la scuola primaria Ammissione all’esame conclusivo del 1° ciclo di istruzione e valutazione finale - verifica preliminare della frequenza (almeno tre quarti dell’orario annuale)‏ Motivate deroghe in casi eccezionali su delibera del Collegio Docenti - viene confermato il giudizio di idoneità o di non ammissione all’esame di Stato conclusivo del 1° ciclo. Problema aperto: Anche in questo caso la presenza di un cinque in una disciplina esclude l’allievo dall’esame? Oppure può rimanere scritto il cinque sul Documento di Valutazione e l’alunno viene ammesso con il voto a maggioranza del Consiglio di classe? La risposta potrebbe essere positiva

21 - Le materie d’esame verranno fissate da un decreto ministeriale - L’esito dell’esame conclusivo del primo ciclo è espresso con valutazione complessiva in decimi e il diploma di licenza si consegna con una valutazione non inferiore a sei decimi Alla valutazione complessiva in decimi dell’esito dell’esame concorre anche la valutazione della prova nazionale (INVALSI)‏ Il regolamento definisce anche le percentuali circa le misura per l’attribuzione del voto complessivo - prove scritte fino al 35% - prova scritta nazionale fino al 15% - colloquio pluridisciplinare fino al 25% - voto finale di ammissione fino al 25% In casi particolari può essere assegnata, su proposta della sottocommissione, la lode da parte della Commissione

22 Le competenze acquisite dagli alunni al termine della scuola primaria e del primo ciclo di istruzione sono certificate con valutazione in decimi Problema aperto: questa è un’anomalia tutta Italiana: tutte le certificazioni sono espresse sulla base di livelli ( es. ECDL; L2 e Framework internazionale)‏

23 5. Le novità specifiche per la scuola secondaria di 2° grado
5. Le novità specifiche per la scuola secondaria di ° grado Alcuni problemi aperti I voti non sono mai stati aboliti Stesse procedure per l’accertamento della validità dell’anno scolastico (verifica preliminare della frequenza)‏ La valutazione inferiore ai 6 decimi del comportamento porta alla non ammissione dell’alunno alla classe successiva o all’esame conclusivo del 2° ciclo di istruzione Il voto sul comportamento concorre, come il voto delle discipline di insegnamento, alla determinazione da parte del consiglio di Classe dei crediti scolastici; da tale determinazione sono esclusi l’insegnamento della religione cattolica e di scienze motorie

24 6. Alunni con DSA e alunni con disabilità; alunni in ospedale, alunni di lingua nativa non italiana
Il Regolamento prende in esame i casi di alunni con DSA alunni disabili riconosciuti ai sensi della legge 104/1991, alunni ricoverati in ospedale e alunni stranieri. In tutti i casi il regolamento conferma le norme già vigenti in materia di valutazione

25 QUADRO NORMATIVO DPR 275/1999: Regolamento sull’autonomia scolastica
Indicazioni per il curricolo – D.M. 31 luglio 2007 Legge 169/2008: Nuove norme sulla valutazione DPR 122/2009: Regolamento di coordinamento delle norme sulla valutazione

26 D.L. 137/08 convertito nella Legge n. 169 del 30 ottobre 2008
Art. 1 - Cittadinanza e Costituzione: nell’ambito delle Aree storico-geografica e storico-sociale e nel monte ore delle stesse (obiettivi formativi) Art. 2 – Valutazione del comportamento degli studenti anche in relazione alla partecipazione alle attività ed agli interventi educativi anche fuori sede Voto numerico espresso in decimi e non inferiore a 6/10 per l’ammissione alla classe successiva o all’esame conclusivo del ciclo

27 LEGGE N. 169/2008 Art. 3 Valutazione sul rendimento scolastico degli studenti: dall’a.s nella scuola primaria la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti e la certificazione delle competenze sono effettuate mediante attribuzione di voti in decimi ed illustrati con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto

28 Indicazioni per il curricolo D.M. 31 luglio 2007
CULTURA SCUOLA PERSONA La scuola nel nuovo scenario Centralità della persona Per una nuova cittadinanza Per un nuovo umanesimo L’ ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO Campi di esperienza Discipline e aree disciplinari Traguardi per lo sviluppo della competenza Obiettivi di apprendimento Valutazione

29 L’impianto europeo relativo alle competenze chiave da sviluppare lungo tutto l’arco della vita le definisce come “la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale”, precisando che esse “sono descritte in termine di responsabilità e autonomia”, esse debbono essere collegate alle risorse interne (conoscenze, abilità, altre qualità personali) che ne sono a fondamento.

30 Una competenza sia generale, sia di studio, sia di lavoro
si sviluppa in un contesto nel quale lo studente è coinvolto, personalmente o collettivamente, nell’affrontare situazioni, nel portare a termine compiti, nel realizzare prodotti, nel risolvere problemi, che implicano l’attivazione e il coordinamento operativo di quanto sa, sa fare, sa essere o sa collaborare con gli altri. Ciò vale sia nel caso delle competenze legate allo sviluppo della padronanza della lingua italiana, della lingua straniera, della matematica e delle scienze, sia alla progressiva padronanza delle tecnologie e tecniche di progettazione, realizzazione e controllo di qualità nel settore di produzione di beni e/o servizi caratterizzanti il proprio indirizzo, sia per quanto riguarda quelle che, nel documento sull’obbligo di istruzione, sono chiamate competenze di cittadinanza.

31 QUALI COMPETENZE? v.test OCSE PISA
Competenze di base: essenziali per il cittadino e il lavoratore: sono definiti nella Conferenza Stato-Regione 15 gennaio 2004 standard formativi minimi per i percorsi integrati anni di qualifica professionale divisi in 4 aree - Area dei linguaggi (5 standard), - Area tecnologica (2 standard), - Area scientifica (2 standard), - Area socio-storico-economica (4 standard). v.test OCSE PISA Competenze tecnico-operative: acquisizione di saperi (conoscenze dichiarative e procedurali) e di tecniche tipiche delle attività lavorative Competenze trasversali: abilità a sfondo sociale e motivazionale che permettono di far fronte a situazioni nuove (diagnosi, problem solving, decisione, comunicazione, lavoro di gruppo, in rete e per progetti) Diagnosticare: comprendere le caratteristiche di un compito, un problema Affrontare problemi:capacità di far fronte alle situazioni Relazionarsi: attivare, sviluppare e mantenere rapporti costruttivi con gli altri e con l’ambiente ISFOL

32 COME ATTIVITA’ METACOGNITIVA
AUTOVALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI COME ATTIVITA’ METACOGNITIVA CONOSCENZA PROCESSI E STRATEGIE MENTALI CONSAPEVOLEZZA DEL PROPRIO SAPERE CONTROLLO NELLA GESTIONE DI COMPITI COGNITIVI CONSAPEVOLEZZA FATTORI ATTRIBUZIONALI E MOTIVAZIONALI Dalla valutazione formativa alla valutazione formante

33 Decidere cosa valutare...
guardare “indietro” a quello che gli studenti dovevano imparare O guardare “avanti” a quello che sanno fare con quanto hanno imparato. In PISA, i Paesi dell’OCSE hanno scelto il secondo approccio.

34 Apprendere per il mondo di domani
PISA – un nuovo quadro di riferimento per valutare la preparazione dei giovani per la società della conoscenza

35 PISA: Tre ampie categorie di competenze chiave
Usare in modo interattivo diversi “strumenti” Analizzare, confrontare, distinguere e valutare Ad esempio Usare il linguaggio, simboli e testi Elaborare informazioni Sfruttare il potenziale della tecnologia Pensare in modo creativo Il concetto di literacy in PISA Interagire in gruppi di diverso tipo Agire in modo autonomo Accedere a, gestire, integrare e valutare l’informazione scritta per sviluppare le proprie conoscenze e potenzialità e svolgere un ruolo attivo nella società Ad esempio Relazionarsi con gli altri Collaborare, lavorare in squadra Gestire e risolvere conflitti Ad esempio Strategie di apprendimento Assumere responsabilità e comprendere diritti e limiti Applicare conoscenze a situazioni della vita reale Comunicare pensieri e idee in modo efficace

36 Competenza di lettura (ambito principale 2009)
Usare in modo interattivo diversi “strumenti” Analizzare, confrontare, distinguere e valutare Ad esempio Usare il linguaggio, simboli e testi Elaborare informazioni Sfruttare il potenziale della tecnologia Pensare in modo creativo Competenza di lettura (ambito principale 2009) Interagire in gruppi di diverso tipo Agire in modo autonomo Utilizzare e interpretare testi scritti e riflettere su di essi Ad esempio Relazionarsi con gli altri Collaborare, lavorare in squadra Gestire e risolvere conflitti Ad esempio Strategie di apprendimento Assumere responsabilità e comprendere diritti e limiti Applicare conoscenze a situazioni della vita reale Comunicare pensieri e idee in modo efficace

37 Competenza scientifica (ambito principale 2006)
Usare in modo interattivo diversi “strumenti” Analizzare, confrontare, distinguere e valutare Ad esempio Usare il linguaggio, simboli e testi Elaborare informazioni Sfruttare il potenziale della tecnologia Pensare in modo creativo Competenza scientifica (ambito principale 2006) Interagire in gruppi di diverso tipo Agire in modo autonomo Usare conoscenze scientifiche, identificare domande alle quali la scienza può rispondere e trarre conclusioni basate sui fatti per capire e prendere decisioni circa il mondo della natura Ad esempio Relazionarsi con gli altri Collaborare, lavorare in squadra Gestire e risolvere conflitti Ad esempio Strategie di apprendimento Assumere responsabilità e comprendere diritti e limiti Applicare conoscenze a situazioni della vita reale Comunicare pensieri e idee in modo efficace

38 Competenza matematica (ambito princip. 2003)
Usare in modo interattivo diversi “strumenti” Analizzare, confrontare, distinguere e valutare Ad esempio Usare il linguaggio, simboli e testi Elaborare informazioni Sfruttare il potenziale della tecnologia Pensare in modo creativo Competenza matematica (ambito princip. 2003) L’accento è sull’uso della conoscenza matematica in una molteplicità di situazioni e in diversi modi, basati sulla riflessione e sull’ “insight” Interagire in gruppi di diverso tipo Agire in modo autonomo Ad esempio Relazionarsi con gli altri Collaborare, lavorare in squadra Gestire e risolvere conflitti Ad esempio Strategie di apprendimento Assumere responsabilità e comprendere diritti e limiti Applicare conoscenze a situazioni della vita reale Comunicare pensieri e idee in modo efficace

39 LE COMPETENZE TRASVERSALI

40 La certificazione delle competenze trasversali ISFOL (calibrate sull’uscita dal biennio)
Diagnosticare Relazionarsi Affrontare 1 “Comunicare in un contesto” ovvero comunicare con altri, in situazioni di interazione diretta o mediata da strumenti di diversa natura (cartacei, informatici, telematici) 1 Evidenziare le proprie motivazioni principali in relazione al personale progetto di crescita 1 "Potenziare l'autoapprendimento" ovvero migliorare le proprie strategie di apprendimento e le proprie prestazioni 2 Riconoscere e valutare situazioni e problemi di diversa natura: tecnico-operativi, relazionali, organizzativi 2 "Affrontare e risolvere problemi" ovvero pianificare strategie di azione per fronteggiare situazioni e risolvere problemi di diversa natura (tecnicooperativi, relazionali, organizzativi) tenendo conto anche delle logiche di contesto 2 "Lavorare in gruppo" ovvero operare attivamente nel gruppo per affrontare problemi, progettare soluzioni, produrre risultati collettivi 3 "Negoziare" ovvero concertare con altri soluzioni e risorse, in situazione interpersonale e di gruppo 4 “Esercitare la cittadinanza” ovvero rispettare e socializzare le regole della vita democratica

41 LE COMPETENZE TRASVERSALI LE COMPETENZE TRASVERSALI?
COME SVILUPPARE LE COMPETENZE TRASVERSALI? Modello costruttivista (Vygotskij, Ausubel, Bruner, Boscolo) Metodologie: Metacognitivismo Cooperative learning Problem solving

42 LE COMPETENZE TRASVERSALI
ATTRAVERSO QUALI PRATICHE DIDATTICHE? Metacognitivismo (brain storming, comparazione valutativa, attività di orientamento, osservazione guidata delle performances, self-report, analisi di caso) Cooperative learning (scambi, Jigsaw, attività a distanza, drammatizzazione, giochi di ruolo, presentazioni, gestione di eventi) Problem solving (individuazione di procedure di soluzione e di controllo, giochi di simulazione)

43 COME MISURARE LE COMPETENZE: I TEST PISA
I TEST OCSE-PISA COME MISURARE LE COMPETENZE: I TEST PISA P.I.S.A. = Programme for International Student Assessment CHE COSA È PISA? È un’indagine internazionale promossa dall’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) per monitorare i risultati dei sistemi scolastici dei Paesi membri (42) OBIETTIVI mettere a punto indicatori delle prestazioni degli studenti 15enni individuare le caratteristiche a livello di studenti, di scuole e di sistema in relazione con risultati positivi fornire informazioni sui risultati del sistema dell’istruzione in modo regolare e prevedibile (indicatori di contesto e indicatori di tendenza) FINALITA’ Guardare “avanti” a cosa gli studenti dovranno fare con quanto hanno imparato

44 IL CONCETTO DI literacy IN PISA = COMPETENZA
I TEST OCSE-PISA IL CONCETTO DI literacy IN PISA = COMPETENZA La capacità di usare in modo efficace l’informazione scritta per continuare ad apprendere tutta la vita ed esercitare una cittadinanza attiva e consapevole Analizzare, confrontare, distinguere e valutare Applicare conoscenze a situazioni della vita reale Comunicare efficacemente riflessioni e idee Pensare in modo creativo

45 LE COMPETENZE TESTATE Reading Literacy:
I TEST OCSE-PISA LE COMPETENZE TESTATE Reading Literacy: la capacità di un individuo di comprendere e utilizzare testi scritti e di riflettere sui loro contenuti al fine di raggiungere i propri obiettivi, di sviluppare le proprie conoscenze e potenzialità e di svolgere un ruolo attivo nella società. Competenza di lettura Comprendere e utilizzare, testi scritti e riflettere su di essi Mathematical Literacy: la capacità di un individuo di identificare e comprendere il ruolo che la matematica gioca nel mondo reale, di operare valutazioni fondate e di utilizzare la matematica e confrontarsi con essa in modi che rispondono alle esigenze della vita di quell’individuo in quanto cittadino che esercita un ruolo costruttivo, impegnato e basato sulla riflessione. Competenza matematica L’accento è sull’uso della conoscenza matematica in una molteplicità di situazioni e in diversi modi, basati sulla riflessione e sull’ “insight”

46 LE COMPETENZE TESTATE Scientific Literacy: Competenza scientifica
I TEST OCSE-PISA LE COMPETENZE TESTATE Scientific Literacy: la capacità di utilizzare conoscenze scientifiche, di identificare domande alle quali si può dare una risposta attraverso un procedimento scientifico e di trarre conclusioni basate sui fatti, per comprendere il mondo della natura e i cambiamenti a esso apportati dall’attività umana e per aiutare a prendere decisioni al riguardo. Competenza scientifica Usare conoscenze scientifiche, identificare problemi ai quali la scienza può rispondere e trarre conclusioni basate sui fatti per capire e prendere decisioni circa il mondo della natura Problem solving Skills: la capacità di un individuo di mettere in atto processi cognitivi per affrontare e risolvere situazioni reali e interdisciplinari, per le quali il percorso di soluzione non è immediatamente evidente e nelle quali gli ambiti di competenza o le aree curricolari che si possono applicare non sono all’interno dei singoli ambiti della matematica, delle scienze o della lettura. Problem solving Affrontare e risolvere situazioni reali e interdisciplinari

47 PER L’APPRENDIMENTO PERMANENTE:
EQF LE 8 COMPETENZE CHIAVE PER L’APPRENDIMENTO PERMANENTE: Comunicazione nella madrelingua 2. Comunicazione nelle lingue straniere 3. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia 4. Competenza digitale 5. Imparare ad imparare 6. Competenze sociali e civiche 7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità 8. Consapevolezza ed espressione culturale

48 Definizioni del Quadro Europeo delle Qualifiche e dei Titoli (EQF) :
Conoscenze: indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono insiemi di fatti, principi, teorie e pratiche relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche. Abilità: indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti. Competenze: indicano la comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale; le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia.

49 EQF Livelli Principi comuni Strumenti
I principali elementi della strategia europea EUROPASS QUALIFICHE NAZIONALI E SETTORIALI ORIENTAMENTO COUSELLING E VALIDAZIONE APPRENDIMENTO NON-FORMALE 8 LIVELLI COMUNI DI RIFERIMENTO PLOTEUS Livelli Principi comuni Strumenti QUALITA' COMPETENZE CHIAVE TRASFERIMENTO CREDITI

50 “Imparare è un’esperienza, tutto il resto sono informazioni“ (A
“Imparare è un’esperienza, tutto il resto sono informazioni“ (A. Einstein)

51 Lavorare per competenze significa favorire la maturazione negli studenti della consapevolezza dei propri talenti, di un rapporto positivo con la realtà sostenuto da curiosità e volontà, per metterli in grado di riconoscere le criticità e le opportunità che gli si presentano, e renderli capaci di assumere responsabilità autonome nella prospettiva del servizio inteso come contributo al bene comune (Dario Nicoli). La competenza non è un «saper fare», ma un modo di essere della persona posta in condizione di mettere a frutto le proprie potenzialità.

52 L’insegnante o gli insegnanti?
Questo modo di fare scuola richiede un lavoro unitario del consiglio di classe che elabora un Piano formativo comune, in cui vengano rappresentatele esperienze in grado di suscitare un rapporto degli studenti con il sapere in termini affettivi (curiosità, legame, fascino) e concreti (utilità, scoperta). Tali esperienze (intenzionali e programmate, elaborate sotto forma di unità di apprendimento - UdA) sono prevalentemente interdisciplinari e coinvolgono tutti i componenti del C.d.C. in un’opera educativa comune.

53 Acquisizioni e competenze
Non tutte le acquisizioni ed i cambiamenti-maturazioni della persona sono competenze. ACQUISIZIONI DA FORMARE E DA ACCERTARE le competenze, ovvero le padronanze degli allievi nel portare a termine, in modo adeguato ed in contesti definiti, compiti unitari, sensati, compiuti e dotati di valore sociale; le conoscenze e le abilità, ovvero le risorse culturali attivate nell’affrontare e portare a soluzione i compiti sopra indicati ed acquisite in varie modalità; le capacità personali, quali atteggiamenti, comportamenti, creatività, esecutività, sicurezza, determinazione etc., che costituiscono le caratteristiche che concorrono nel portare a termine il compito-problema posto.

54 La didattica per competenze
La didattica per competenze si fonda sul principio dell’imparar facendo: nel progettare le Unità di apprendimento (UdA) è necessario proporre esperienze didattiche differenziate utilizzando una pluralita di mediatori didattici (E. Damiano, 1993): attivi: fanno ricorso all’esperienza diretta iconici: usano rappresentazioni grafiche e spaziali analogici: utilizzano le possibilita del gioco e della simulazione simbolici: usano i codici di rappresentazione convenzionali e universali, come quello linguistico. Nella fase progettuale e necessario formulare le competenze attese e graduarle in livelli costruendo rubriche di competenze e profili formativi integrati attesi per descrivere i profili individuali che effettivamente emergeranno.

55 Il Regolamento sulla valutazione (22-06-2009, n
Il Regolamento sulla valutazione ( , n. 122): solo introduzione di un voto o anche qualcosa d’ altro? diritto dell’alunno a una valutazione trasparente e tempestiva la valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento il comportamento il rendimento scolastico complessivi la valutazione ha finalita anche formativa e in tal senso concorre anche attraverso l’individuazione delle potenzialita e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione dell’alunno, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo (strategia di Lisbona 2000) Il Regolamento prevede una CERTIFICAZIONE finale delle competenze del primo ciclo

56 Gestione delle competenze
Tappe del lavoro di gestione delle competenze Tappe Strumenti 1 Analisi del repertorio delle competenze Repertorio delle competenze (Linee Guida) 2 Percorso formativo di massima Canovaccio del percorso formativo 3 Elaborazione delle rubriche della competenza Rubrica della competenza 4 Elaborazione delle UDA UDA 5 Valutazione delle competenze Griglia di valutazione delle competenze 6 Certificazione delle competenze

57 Prima tappa Analisi del repertorio delle competenze
Il repertorio delle competenze di fine biennio dell’obbligo d’istruzione, come si evince dalle Linee Guida (D.P.R. 15 marzo 2010), è composto da due ambiti: Competenze di base degli assi culturali - Competenze chiave di cittadinanza

58 Repertorio delle competenze
Competenze di base degli Assi culturali Asse dei linguaggi Padronanza della lingua italiana: • Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti; • Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo; • Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi. Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi. Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario. Utilizzare e produrre testi multimediali.

59 Repertorio delle competenze
Competenze di base degli Assi culturali Asse matematico Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica. Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni. Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi. Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico.

60 Repertorio delle competenze
Competenze di base degli Assi culturali Asse scientifico tecnologico Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni, come approccio al processo di conoscenza della realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità. Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza. Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti e delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate.

61 Repertorio delle competenze
Competenze di base degli Assi culturali Asse storico sociale Comprendere il presente, cogliendo il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali. Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente. Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio.

62 Repertorio delle competenze
chiave di cittadinanza Imparare ad imparare Progettare Comunicare Collaborare e partecipare Agire in modo autonomo e responsabile Risolvere problemi Individuare collegamenti e relazioni Acquisire ed interpretare l’informazione

63 Repertorio delle competenze
Competenze professionali Sono competenze che indicano padronanze specifiche riferite alla famiglia ed alla figura professionale di riferimento. Esse reggono verbi d’azione del tipo: Interpretare… Realizzare… Gestire… Preparare… Assicurare… Altre competenze Sono competenze degli assi culturali che non sono indicate in quelle dell’obbligo di istruzione. Ad esempio: Diagnosticare le proprie capacità e risorse. Comprendere e valutare la natura e la portata di affermazioni, giudizi, opinioni Fornire interventi di primo soccorso

64 Seconda tappa Elaborazione del percorso formativo di massima
Il percorso formativo di massima o “canovaccio formativo” è la guida ovvero la rappresentazione di massima del percorso che orienta i docenti nel loro lavoro. Non è né un programma (sequenza di lezioni per contenuti) né un curricolo (sequenza di unità didattiche per obiettivi, attività e verifiche) Esso prevede le attività principali che coinvolgono tutti i docenti e la loro scansione, specificando ruoli, tempi, risultati e modalità di verifica e valutazione.

65 Terza tappa Elaborazione delle rubriche della competenza
La rubrica della competenza è una matrice che articola la specifica competenza, oggetto di azione formativa, in: indicatori, ovvero le evidenze (compiti, comportamenti osservabili) che costituiscono il riferimento concreto della competenza; livelli, ovvero i gradi di padronanza (basilare, adeguato, eccellente) che il soggetto è in grado di mostrare nello svolgere quei compiti; conoscenze ed abilità più rilevanti mobilitate dal soggetto nel corso dell’azione di apprendimento.

66 RUBRICA DELLE COMPETENZE
“La rubrica rappresenta una matrice che ci consente di identificare,per una specifica competenza oggetto di azione formativa, il legame che si instaura tra le sue componenti” (D. Nicoli, 2008, p.59): Evidenze e Indicatori, ovvero i compiti e/o i comportamenti osservabili che costituiscono il riferimento concreto della competenza, collegati a indicatori pluridimensionali di processo,atteggiamento comportamento riconducibili a loro volta ai livelli standard dell’EQF Gradi (livelli) di padronanza (basilare, adeguato, avanzato, eccellente) che il discente e in grado di mostrare nello svolgere i compiti o tenere i comportamenti descritti; Conoscenze e capacità/abilità specifiche del campo di sapere relativo alla competenza oggetto della rubrica.

67 La rubrica delle competenze
Consente al C.d.C. di: individuare delle situazioni di apprendimento consone e rilevanti, oltre che essenziali, su cui impegnare i componenti del consiglio ad un lavoro prevalentemente interdisciplinare; verificare e valutare le acquisizioni effettivamente agite in modo pertinente ed efficace da parte degli allievi; rielaborare obiettivi e percorsi di apprendimento così da indirizzare l’azione formativa in modo da valorizzare le acquisizioni e superare le criticità emerse.

68 Esempio di rubrica non compilata
Competenza: Esempi: Indicatori/Evidenze Livelli di padronanza 1 Base 2 Intermedio 3 Avanzato Area disciplinare Conoscenze Abilità

69 Esempio di rubrica compilata (competenze professionali – settore turistico)
Competenza: AVERE CURA DELLE RELAZIONI DI FRONT – OFFICE CON CLIENTI, FORNITORI E ALTRI SOGGETTI DURANTE L’ATTIVITÀ PROFESSIONALE Esempi: RICHIESTE D’APPUNTAMENTI, RAPPORTI CON FORNITORI (RESI, ORDINAZIONI, RICEZIONE MERCE…), INTERFACCIA CLIENTI, RICHIESTA DI FATTURE, …. Indicatori/Evidenze Livelli di padronanza 1 Base 2 Intermedio 3 Avanzato Nelle relazioni di front-office ascoltare, comprendere e definire in modo attento e continuo il fabbisogno degli interlocutori Ascolta e riconosce immediatamente i bisogni più semplici e routinari dei clienti (prendere appuntamenti , richieste di documenti operativi standard rispetto a procedure routinarie ...) Ascolta in modo attento il cliente e per ottenere una piena comprensione delle sue esigenze, pone domande interlocutorie atte a sondare anche gli aspetti meno operativi e più complessi delle questioni presentate Attua un ascolto attivo del cliente per effettuare una rilevazione consapevole delle sue esigenze, implementando azioni di ricerca di informazioni collaterali alla relazione diretta con il cliente, così da avere una visione completa dei suoi bisogni Fornire risposte coerenti e soddisfacenti del fabbisogno dei clienti anche in situazioni inedite Fornisce in modo immediato e soddisfacente le risposte legate a routine standardizzate e ordinarie Dà al cliente risposte corrette anche legate ad ambiti diversi dall’ordinarietà, soddisfacendo aspetti non solo operativi del bisogno in un contesto di visione sistemica dell’azienda e della sua organizzazione Individua in modo autonomo e consapevole le risposte, o gli interlocutori adatti a fornirle, che rientrano nella sua attività professionale, individuandone le priorità in una visione sistemica Utilizzare uno stile comunicativo corretto e in linea con le esigenze e le caratteristiche del cliente, mantenendo un dialogo continuo e diversificato in base al cliente e al contesto Stabilisce con gli interlocutori un dialogo efficace finalizzato al raggiungimento degli obiettivi più contingenti e operativi Comunica in modo chiaro e trasparente con le diverse tipologie di clienti, adeguando lo stile comunicativo alla situazione e stabilendo relazioni di feedback Attiva uno stile comunicativo assertivo in grado di mantenere un dialogo continuo, efficace e flessibile alle esigenze del contesto e degli interlocutori

70 Leggere ed interpretare i documenti (fatture, documenti di trasporto)
CONOSCENZE ABILITA’ Documenti della compravendita Tecniche di archiviazione, Internet, Pacchetto office e dedicati Ruoli, funzioni e sistema informativo aziendale Lessico specifico Elementi di psicologia applicata al gruppo e al singolo Leggere ed interpretare i documenti (fatture, documenti di trasporto) Utilizzate tecniche di archiviazione, Internet, , funzioni avanzate di Excel, Access, pacchetti dedicati Rispettare i tempi e le procedure della comunicazione interna Applicare il lessico specifico nella comunicazione e nella redazione dei testi scritti Lavorare in team e gestire situazioni inedite

71 RUBRICA PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE IN USCITA DALL’OBBLIGO DI ISTRUZIONE
D.M. 22 agosto 2007 n. 139 D.M. 27 gennaio 2010 n. 9

72 Livelli di padronanza ASSE CULTURALE Asse dei linguaggi LIVELLI
ASSE CULTURALE Asse dei linguaggi LIVELLI Competenza 1 Livello base Lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze e abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali 2 Livello intermedio Lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite 3 Livello avanzato Lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli. Lingua italiana: padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti; leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo; produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi.  Lo studente usa in modo corretto le principali strutture linguistiche di base. Comprende il senso generale, i temi principali e lo scopo esplicito di testi letterari e non letterari; è in grado di analizzarli con l’aiuto di strumenti strutturati quali questionari, griglie, ecc. Scrive testi espositivi e argomentativi corretti, rispondenti alle consegne, su argomenti di studio o attinenti alla propria sfera di esperienza. Espone i contenuti con un linguaggio semplice, riferendo le informazioni in forma sequenziale. Comunica in forma orale senza significativi errori strutturali, con sviluppo essenziale, ma coerente e linguaggio semplice, ma complessivamente pertinente.  Lo studente si esprime con un linguaggio chiaro, correttamente strutturato ed appropriato alla situazione comunicativa. Comprende messaggi orali e scritti articolati, cogliendone il contenuto, le relazioni logiche, lo scopo. Scrive testi espositivi ed argomentativi corretti, ordinati, chiari e rispondenti alle consegne; espone i contenuti noti in modo lineare ed esauriente, anche con l’ausilio di semplici strumenti tecnologici. Comunica in forma orale senza errori strutturali, con uno sviluppo organico, un linguaggio pertinente e spunti di riflessione personale. Utilizza gli elementi fondamentali di analisi delle diverse tipologie testuali.  Lo studente si esprime in maniera chiara, corretta e coerente, appropriata alla situazione e con ricchezza lessicale. Comprende e analizza in modo corretto tematiche, scopo ed aspetti strutturali dei testi letterari e non letterari anche non noti. Scrive testi espositivi ed argomentativi chiari, ben strutturati, coerenti e rispondenti alle consegne; in qualunque testo delle diverse tipologie coglie in modo completo e autonomo tutte le informazioni e le relazioni utili per comprendere la complessità di significato e stabilire confronti articolati. Comunica in forma orale e scritta con correttezza, scioltezza e proprietà di linguaggio, secondo una scaletta ben strutturata e ricca di riferimenti, oltre che sostenuta da apporti personali efficaci. Analizza le caratteristiche formali e stilistiche di un testo; è in grado di analizzare criticamente i contenuti.

73 Livelli di padronanza ASSE CULTURALE Asse dei linguaggi LIVELLI
ASSE CULTURALE Asse dei linguaggi LIVELLI Competenza 1 Livello base Lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze e abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali 2 Livello intermedio Lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite 3 Livello avanzato Lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli. Lingua straniera: utilizzare la lingua inglese per i principali scopi comunicativi ed operativi. Nello specifico dei Compiti lo studente è in grado di: desumere informazioni importanti da notizie o articoli di giornale ben strutturati e con illustrazioni e titoli leggere e comprendere brevi racconti (o altra tipologia di testo: lettera, ) che parlano di cose quotidiane o temi noti comprendere le informazioni essenziali da brevi registrazioni audio parlate in modo lento e chiaro parlare di argomenti di carattere personale (se stesso, famiglia, lavoro, etc) e di esperienze personali interagire in situazioni semplici di carattere quotidiano esprimere oralmente un’idea, un pensiero, un tema con l’aiuto di una scaletta. scrivere un breve testo descrittivo su argomento di carattere quotidiano scrivere una breve lettera o ad un amico  Nello specifico dei Compiti lo studente (oltre quanto indicato nel livello 1) è in grado di : leggere un breve articolo di stampa, orientandosi nel contenuto o identificando le informazioni principali ricercare e selezionare informazioni di attualità o di carattere specifico contenuti in una Homepage raccogliere e confrontare informazioni tratte da testi descrittivi comprendere il significato generale di semplici testi orali prodotti senza innaturali rallentamenti sostenere una conversazione strutturalmente e contenutisticamente semplice, con pronuncia ed intonazione accettabili. richiedere o trasmettere informazioni tramite o foglietto informativo scrivere testi di carattere personale strutturati e con lessico appropriato raccontare per iscritto la trama di un film o di un libro  Nello specifico dei Compiti lo studente (oltre quanto indicato nei livelli 1 e 2) è in grado di : leggere e comprendere le informazioni principali di brevi articoli di giornale su temi attuali leggere e comprendere la trama di una storia ben strutturata riconoscere gli episodi più importanti e spiegarne lo sviluppo leggere ed eseguire le indicazioni contenute in istruzioni varie ascoltare e comprendere i punti principali di un notiziario radiofonico o televisivo. interagire in una discussione, reale o simulata, esprimendo la propria opinione su argomenti noti se l’interlocutore parla con chiarezza e nella lingua standard redigere appunti in forma di scaletta al fine di stendere una breve relazione scrivere lettere formali e redigere un CV europeo scrivere una storia da una traccia data

74 Livelli di padronanza ASSE CULTURALE Asse dei linguaggi LIVELLI
ASSE CULTURALE Asse dei linguaggi LIVELLI Lingua straniera: utilizzare la lingua inglese per i principali scopi comunicativi ed operativi. Nello specifico della Lingua lo studente è in grado di: parlare (o scrivere ) di attività presenti, abituali o temporanee, e delle proprie o altrui abilità descrivere( sia all’orale che nello scritto) cose e persone e di queste sa anche delineare il carattere chiedere e concedere permesso, scusarsi , parlare di regole ed obblighi parlare di attività recenti o passate confrontare / fare paragoni parlare di avvenimenti futuri, progetti, possibilità, intenzioni prossime o future. Indicare le proprie decisioni, offrirsi di fare qualcosa e promettere descrivere semplici processi e dare istruzioni Nello specifico della Cultura lo studente è in grado di interagire , con risposte semplici orali o scritte: sull’assetto geo-politico (aspetti fondamentali) dei due principali paesi di lingua inglese (Regno Unito e Stati Uniti) sull’assetto sociale (società multi- culturale, scuole) (Regno Unito e Stati Uniti) sulle capitali (Regno Unito e Stati Uniti) sulle principali tradizioni (Regno Unito e Stati Uniti)  Nello specifico della Lingua lo studente (oltre quanto indicato nel livello1 ) è in grado di : parlare (o scrivere) di attività in corso di svolgimento nel passato e di abilità passate parlare (o scrivere) di attività recenti anche non concluse chiedere e dare consigli parlare di situazioni immaginarie o ipotetiche (con qualche rallentamento) descrivere cose e persone con frasi determinative e talvolta con frasi esplicative esprimere come far fare qualcosa e farsi fare qualcosa (con qualche rallentamento) utilizzare il discorso indiretto in modo semplice chiedere o confermare informazioni (con qualche rallentamento) descrivere processi e dare istruzioni sull’assetto geo-politico , sociale e culturale dei principali paesi di lingua inglese su questioni note di attualità riguardanti i principali paesi di lingua inglese  Nello specifico della Lingua lo studente (oltre quanto indicato nei livelli 1 e 2) è in grado, dimostrando sicurezza, di : parlare(o scrivere) di attività in corso di svolgimento nel passato o di attività abituali nel passato e di abilità passate parlare (o scrivere) di attività nel passato non ancora concluse parlare di situazioni immaginarie o ipotetiche esprimere desideri o rammarico per quanto fatto esprimere il fine , la causa di avvenimenti o cose descrivere cose e persone con frasi determinative e/o esplicative esprimere come far fare o farsi fare qualcosa utilizzare il discorso indiretto chiedere o confermare informazioni descrivere processi , anche complessi, e dare istruzioni Nello specifico della Cultura lo studente è in grado di interagire, con discreta padronanza, sia all’orale che nello scritto

75 Competenza Livelli di padronanza Asse dei linguaggi LIVELLI
1 Livello base Lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze e abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali 2 Livello intermedio Lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite 3 Livello avanzato Lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli. Altri linguaggi: utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario; utilizzare e produrre testi multimediali. L’allievo è in grado di analizzare semplici produzioni artistiche, riferite a periodi significativi della storia artistica italiana. Utilizza le grammatiche interpretative delle varie forme artistiche per analisi semplici su opere d’arte note. Utilizza e produce testi multimediali la cui struttura è quella sequenziale. L’allievo analizza produzioni artistiche della tradizione italiana collegandole fra loro in maniera sincronica. È in grado di utilizzare le grammatiche interpretative delle varie forme artistiche per analizzare in maniera appropriata opere d’arte di vario genere. Utilizza e produce testi multimediali strutturati anche ad albero. L’allievo analizza produzioni artistiche della tradizione italiana e mondiale collegandole fra loro in maniera sincronica e diacronica. È in grado di utilizzare le grammatiche interpretative delle varie forme artistiche per analizzare in maniera approfondita opere d’arte di vario genere. Utilizza e produce testi multimediali la cui struttura è quella iperetestuale.

76 Livelli di padronanza LIVELLI
ASSE CULTURALE Asse matematico LIVELLI Competenza 1 Livello base Lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze e abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali  2 Livello intermedio Lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite 3 Livello avanzato Lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli. Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica; confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni; individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi; analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico.  Lo studente, in situazioni semplici: riconosce i dati utili, utilizza le operazioni e loro proprietà in modo sostanzialmente corretto, fornisce il risultato del problema posto. Riconosce enti, figure e luoghi geometrici fondamentali e li descrive in modo essenziale. Applica meccanicamente formule e mette in atto semplici strategie risolutive. Riconosce i dati di problemi semplici, individuando le fasi del percorso risolutivo Seleziona il modello, illustra il procedimento Organizza i dati assegnati o rilevati Seleziona il modello adeguato, applicandolo a contesti semplici. Studia il modello matematico e giunge a previsioni sull’andamento del fenomeno Lo studente anche in situazioni complesse: riconosce i dati utili, individua le relazioni intercorrenti tra essi; utilizza operazioni e loro proprietà in modo corretto. Fornisce il risultato del problema posto, scegliendo il modello appropriato, con simbolismo efficace e giustificando i passaggi. Riconosce enti, figure e luoghi geometrici fondamentali e li descrive con linguaggio appropriato individuandone le proprietà. Applica formule in modo ragionato e consapevole; mette in atto strategie risolutive accompagnandole a una corretta sequenza di passaggi logici. Riconosce i dati di del problema, scompone il problema in sottoproblemi, individuando le fasi del percorso risolutivo. Individua la classe di problemi di appartenenza, selezionando il modello adeguato per la sua rappresentazione. Illustra il procedimento in maniera coerente, lineare, con linguaggio specifico appropriato. Elabora, sintetizza e confronta i dati. Seleziona il modello adeguato, utilizzando correttamente le unità di misura Studia il modello e riesce a prevedere lo sviluppo del fenomeno e lo commenta, motivando i passaggi.  In modo anche originale di fronte a compiti inediti, lo studente riconosce i dati di del problema posto, scompone il problema in sottoproblemi, individuando le fasi del percorso risolutivo. Individua la classe di problemi di appartenenza, selezionando il modello adeguato per la sua rappresentazione, facendo ricorso anche alle nuove tecnologie. Utilizza operazioni e loro proprietà in modo corretto, ottimizzando il procedimento in modo originale. Fornisce il risultato del problema posto, scegliendo il modello appropriato, con simbolismo efficace e giustificando i passaggi. In qualsiasi contesto utilizza in modo efficace lo proprie conoscenze algebriche e geometriche per risolvere problemi, interpretando le soluzioni trovate e contestualizzandole. Argomenta in modo efficace i passi di dimostrazioni note, ma anche gli step che lo portano a risultati originali. Mette in relazione le proprietà degli enti geometrici, anche ricorrendo a strumenti opportuni. E' capace di produrre autonomamente una dimostrazione. Riesce a risolvere anche problemi reali di natura diversa, contestualizzando in modo consapevole e mettendo in risalto somiglianze e differenze tra situazioni note e non note.

77 Livelli di padronanza ASSE CULTURALE Asse scientifico tecnologico
ASSE CULTURALE Asse scientifico tecnologico LIVELLI Competenza 1 Livello base Lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze e abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali 2 Livello intermedio Lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite 3 Livello avanzato Lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli.  Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità. Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza. Essere consapevole delle potenzialità delle tecnologie rispetto al contesto culturale e sociale in cui vengono applicate Lo studente osserva e descrive con linguaggio semplice, ma rigoroso, le principali variabili che caratterizzano un sistema; interpreta, se già predisposti, immagini, schemi, tabelle, grafici, utilizzando un lessico di base; relaziona semplici esperienze di laboratorio svolte con l’ausilio di una scheda strutturata. Lo studente osserva, descrive, distingue e mette in relazione le variabili chimiche e fisiche che caratterizzano un sistema; predispone immagini, schemi, tabelle, grafici avendo a disposizione i dati utilizzando un lessico corretto; esegue semplici esperienze di laboratorio seguendo le indicazioni di lavoro fornite e relaziona quanto osservato e concluso. Lo studente si serve delle proprie conoscenze e di diverse fonti di informazione per comprendere le caratteristiche chimiche e fisiche di un sistema; organizza dati raccolti, rappresentandoli, interpretandoli e confrontandoli in modo personale o coordinando l’attività di gruppo; progetta esperienze di laboratorio, applicando le fasi del metodo scientifico e predispone le indicazioni di lavoro.

78 Livelli di padronanza Competenza Asse storico sociale LIVELLI 1
Livello base Lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze e abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali  2 Livello intermedio Lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite  3 Livello avanzato Lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli. Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali; collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente; orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio. Lo studente riconosce gli elementi caratterizzanti i momenti di svolta delle civiltà antiche; sa localizzare geograficamente le grandi aree di sviluppo delle prime civiltà; riconosce le fonti della storia; comprende il valore delle differenti fonti artistiche, letterarie, iconografiche, documentarie, cartografiche; sa comprendere il linguaggio specifico della storia e della geografia; capisce le relazioni tra fenomeni naturali e umani, tra uomo e ambiente; sa orientarsi nello spazio e nelle carte; sa costruire linee del tempo diacroniche e sincroniche; riconosce le principali forme di governo e organizzazione sociale sperimentate nelle civiltà antiche; riconosce le principali istituzioni pubbliche e private presenti nel territorio in cui si vive; riconosce la realtà economica e produttiva del territorio in cui si vive; sa riconoscere le fonti del diritto, l’organizzazione dello Stato italiano, dell’Unione Europea, delle istituzioni internazionali, governative e non governative Lo studente riconosce gli elementi caratterizzanti i momenti di svolta delle civiltà antiche offrendone rappresentazione mediante mappa concettuale; localizza geograficamente le grandi aree di sviluppo delle prime civiltà e coglie l’importanza della dimensione geostorica nel determinarne le caratteristiche;offre rappresentazioni di pagine della storia evidenziando le fonti che ne permettono al ricostruzione; legge e interpreta le differenti fonti artistiche, letterarie, iconografiche, documentarie, cartografiche; utilizza il linguaggio elementare della storia e della geografia; descrive, nella riflessione sulla storia e sulla geografia, le relazioni tra fenomeni naturali e umani, tra uomo e ambiente; si orienta nello spazio e nelle carte nella diversità dei tempi storici; costruisce linee del tempo diacroniche e sincroniche collocandovi correttamente gli eventi storici; riconosce e confrontare le principali forme di governo e organizzazione sociale sperimentate nelle civiltà antiche e in quelle contemporanee; riconosce l’azione delle principali istituzioni pubbliche e private presenti nel territorio in cui si vive; riconoscere la realtà economica e produttiva del territorio in cui si vive sapendone offrire una rappresentazione grafica; riconoscere e confrontare i sistemi delle regole e l’azione delle organizzazioni nazionali e internazionali, governative e non governative nell’osservazione della realtà quotidiana. Lo studente osserva le epoche passate e quella presente nella loro intrinsecità riconoscendo gli elementi caratterizzanti i momenti di svolta del passato e i possibili scenari futuri; opera riflessioni critiche sugli aspetti sociali, economici e culturali delle grandi civiltà e anche delle società contemporanee, in relazione alla loro dimensione geostorica; utilizza le fonti della storia per la personale ricostruzione delle epoche e degli eventi; legge e interpreta – anche con strumenti multimediali – differenti fonti artistiche, letterarie, iconografiche, documentarie, cartografiche, ricavandone informazioni sugli eventi storici caratterizzanti il mondo antico e quello contemporaneo; utilizza con pertinenza il linguaggio specifico della storia e della geografia; individuare e discutere, nella riflessione sulla storia e sulla geografia, le relazioni tra fenomeni naturali e umani, tra uomo e ambiente; si orienta nello spazio, nelle carte e nei tempi storici descrivendone e interpretandone i mutamenti geografici, economici, sociali e culturali; costruisce linee del tempo diacroniche e sincroniche collocandovi correttamente gli eventi storici, stabilendo rapporti di causa ed effetto; riconosce e confronta con senso critico le principali forme di governo e organizzazione sociale sperimentate nelle civiltà antiche e in quelle contemporanee; riconosce e discute, nel territorio in cui si vive, l’incidenza delle principali istituzioni pubbliche e private; riconosce l’azione e l’incidenza sulla società della realtà economica e produttiva del territorio in cui si vive; coglie e valuta criticamente i sistemi delle regole e l’incidenza delle principali organizzazioni nazionali e internazionali, governative e non governative nella vita di ogni giorno.

79 Asse dei linguaggi/Lingua madre
ASSE CULTURALE Asse dei linguaggi/Lingua madre Evidenze Compito 1 Livello base Lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze e abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali 2 Livello intermedio Lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite 3 Livello avanzato Lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli. Comprensione di un testo letterario Lo studente ricostruisce la fabula a partire dall’intreccio; esegue delle prove di completamento di un testo dato; ordina delle sequenze date; riassume sequenze circoscritte. Lo studente individua nel testo la figura del narratore e i punti di vista; distingue il linguaggio denotativo e connotativo; riconosce nel testo determinati procedimenti retorici (ad esempio il paragone e l’anafora) Lo studente confronta la sequenza ed il tema veicolato dal testo con altri testi letterari incentrati sul medesimo tema o con testi non letterari oppure con situazioni conosciute dallo studente.

80 Asse dei linguaggi/Lingua straniera Evidenze
Evidenze/Compiti Asse dei linguaggi/Lingua straniera Evidenze Compito  1 Livello base Lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze e abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali 2 Livello intermedio Lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite 3 Livello avanzato Lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli. Rispondere ad una ricevuta da un corrispondente riguardo ad attività future Lo studente comprende tutte le informazioni, le richieste e le proposte contenute nel testo; risponde coerentemente alle richieste espresse; decide in merito ad azioni future esprimendo preferenze personali e tenendo conto delle proprie attitudini. Utilizza le più comuni forme grammaticali per il futuro; utilizza le forme del periodo ipotetico di primo e secondo tipo. Utilizza un lessico essenziale riguardo a: vacanze, mezzi di trasporto, tempo atmosferico, carriera scolastica e professionale, interessi personali, tradizioni e festività. Lo studente comprende tutte le informazioni, le richieste e le proposte contenute nel testo; risponde coerentemente alle richieste espresse; decide in merito ad azioni future esprimendo preferenze personali e tenendo conto delle proprie attitudini. Utilizza in maniera prevalentemente corretta le forme grammaticali per il futuro; utilizza le forme del periodo ipotetico di primo e secondo tipo. Utilizza un lessico adeguato riguardo a: vacanze, mezzi di trasporto, tempo atmosferico, carriera scolastica e professionale, interessi personali, tradizioni e festività. Lo studente comprende tutte le informazioni, le richieste e le proposte contenute nel testo; fornisce informazioni puntuali riguardo alle richieste e/o proposte e decide in merito ad azioni future tenendo conto delle varie opportunità, delle preferenze personali e attitudini. Utilizza in maniera corretta le seguenti strutture grammaticali: forme per il futuro; periodo ipotetico di primo e secondo tipo. Utilizza un lessico ampio relativo a: vacanze, mezzi di trasporto, tempo atmosferico, carriera scolastica e professionale, interessi personali, tradizioni e festività.

81 Evidenze/Compiti ASSE CULTURALE Asse matematico Evidenze Compito 1
ASSE CULTURALE Asse matematico Evidenze Compito 1 Livello base Lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze e abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali 2 Livello intermedio Lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite 3 Livello avanzato Lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli. Situazione problematica reale in ambito geometrico (divisione di terreni, costruzione di case, centri commerciali...) Lo studente individua gli elementi essenziali del problema Ricerca dati e informazioni Formula un'ipotesi risolutiva Fa calcoli per l'esecuzione dell'ipotesi Lo studente individua dati e informazioni del problema Formula un'ipotesi risolutiva e propone una soluzione Verifica l'esattezza dell'ipotesi di soluzione Lo studente individua con completezza dati e informazioni utilizzando adeguatamente i riferimenti Interpreta gli elementi descritti Riconosce i nuclei concettuali impliciti nella situazione Formula un'ipotesi risolutiva e propone soluzioni anche con utilizzo di strumenti informatici Elabora una sintesi riassuntiva conclusiva

82 Evidenze/Compiti ASSE CULTURALE Asse scientifico tecnologico Evidenze
ASSE CULTURALE Asse scientifico tecnologico Evidenze Compito  1 Livello base Lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze e abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali  2 Livello intermedio Lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite 3 Livello avanzato Lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli. Esperienza di laboratorio  Lo studente coglie gli aspetti qualitativi del fenomeno osservato. Si esprime con un linguaggio comprensibile usando qualche terminologia scientifica. Utilizza il fenomeno osservato per descrivere i fenomeni naturali ad esso correlati rispettandone la corretta successione delle fasi  Lo studente coglie gli aspetti qualitativi e quantitativi del fenomeno osservato e li sa rappresentare Si esprime con un linguaggio comprensibile usando correttamente la terminologia scientifica, le rappresentazioni grafiche e il simbolismo necessari. Utilizza il fenomeno osservato per descrivere i fenomeni naturali ad esso correlati rispettandone la corretta successione delle fasi e cogliendole le concatenazioni causa-effetto  Lo studente coglie gli aspetti qualitativi e quantitativi del fenomeno osservato e li utilizza per giungere ad un modello rappresentativo del fenomeno stesso Si esprime con un linguaggio articolato ricercando la terminologia scientifica, le rappresentazioni grafiche e il simbolismo migliori. Utilizza il fenomeno osservato per descrivere i fenomeni naturali ad esso correlati rispettandone la corretta successione delle fasi, cogliendole le concatenazioni causa-effetto e le possibili conseguenze in contesti correlati

83 Evidenze/Compiti Asse storico sociale Evidenze Compito 1 Livello base
1 Livello base Lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze e abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali 2 Livello intermedio Lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite 3 Livello avanzato Lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli. Analisi di un fatto storico Lo studente descrive un fatto storico utilizzando le informazioni reperite sul libro di testo. È in grado di collocare un fatto storico nello spazio e nel tempo. Il linguaggio utilizzato si riferisce alle parole chiave della storiografia. Lo studente descrive un fatto storico discriminando tra informazioni che derivano dal manuale scolastico e informazioni provenienti da fonti storiche. È in grado di confrontare un fatto storico ad altri fatti storici interessati dalle stesse aree geografiche e dallo stesso periodo storico. Il linguaggio utilizzato si riferisce al lessico specifico della storiografia Lo studente descrive un fatto storico utilizzando in maniera preminente le informazioni provenienti da fonti storiche. Partendo da un fatto storico è in grado di operare gli opportuni collegamenti con altri fatti storici avvenuti in spazi ed epoche diversi, compresi quelli attuali. Il linguaggio utilizzato si riferisce al lessico specifico della storiografia e a quello delle fonti storiche utilizzate.

84 Quarta tappa Elaborazione UDA

85 L’ambiente di apprendimento dell’ UdA
L’ Unita di Apprendimento si caratterizza per questi aspetti ( che vanno definiti gia nella sua progettazione): individuazione della competenza di riferimento (e di abilita e conoscenze) interdisciplinarita (grazie alla collaborazione di piu docenti e piu discipline) ruolo attivo degli allievi attraverso: -- attività laboratoriali ---attività riflessive (l’allievo viene sollecitato in alcuni momenti a ricostruire le procedure attivate e le conoscenze acquisite) anche in forme cooperative coinvolgimento dell’allievo rispetto alla competenza da raggiungere trasparenza dei criteri di valutazione verifica finale tramite prova in situazione (o autentica)

86 Quinta tappa Valutazione delle competenze
L’azione formativa mira non solo all’acquisizione di competenze, ma anche all’apprendimento di conoscenze ed abilità e all’assunzione da parte degli allievi di comportamenti maturi, propri di un cittadino consapevole, autonomo e responsabile. Conoscenze, abilità e comportamenti sono anch’essi mobilitati nel momento in cui lo studente manifesta una competenza circa un certo ambito di sapere agito. In questo modo, esistono più punti di vista da cui guardare il processo formativo che risulta così molteplice, ma nello stesso tempo unitario. La valutazione delle competenze deve essere accompagnata anche dalla: ⇛ valutazione delle conoscenze ed abilità per assi disciplinari; ⇛ valutazione del comportamento e dell’impegno.

87 I criteri metodologici di una corretta valutazione della competenza sono:
presenza di un piano formativo condiviso tra i docenti del CdC che preveda varie situazioni di apprendimento (attività, esperienze, azioni) finalizzate in modo intenzionale e programmato a quella specifica padronanza: non ci si può quindi mettere a valutare competenze dopo aver svolto un percorso centrato su conoscenze ed abilità fini a se stesse, cercando a posteriori dei legami ipotetici con quella competenza; riferimento esplicito e sistematico alle situazioni di apprendimento (attività, esperienze, azioni) che lo studente ha svolto in riferimento alla specifica competenza, ricordando che per ogni competenza occorre almeno un prodotto reale elaborato a tale scopo dallo studente;

88 analisi delle varie performance dell’allievo viste in rapporto
ad una griglia di valutazione della competenza che preveda descrittori distinti per livelli espressi in modo da poter essere compresi dallo studente e dalla famiglia (sufficiente/basilare; buono/adeguato; ottimo/eccellente); espressione del giudizio di padronanza della competenza dello studente ricordando che questo non può che prevedere livelli positivi; nel caso in cui la padronanza risulti parziale oppure negativa occorre segnalarlo nelle ”note”, un campo della scheda che consente anche di specificare altri elementi utili alla comprensione della valutazione.

89 Esempi di livelli di padronanza riferiti alla competenza «Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa e verbale in vari contesti» Sufficiente Comprende ed esegue consegne orali anche complesse e comprende il significato generale di un testo espresso oralmente, di tipologia colloquiale, narrativa, descrittiva. Esprime in modo comprensibile e coerente esperienze vissute e il contenuto principale di testi ascoltati. In un testo orale di contenuto esperienziale, o di tipo narrativo, riconosce i registri comunicativi più vicini all’uso quotidiano. Affronta le situazioni comunicative di più comune esperienza, scambiando informazioni ed esprimendo in modo pertinente il proprio punto di vista. Individua il punto di vista altrui in contesti formali ed informali. Buono Comprende ed esegue correttamente consegne complesse espresse oralmente; coglie il significato e le relazioni logiche di un testo orale di diversa tipologia. Espone in modo chiaro, logico e coerente propri vissuti ed espone con coerenza testi ascoltati di diversa tipologia. Riconosce differenti registri comunicativi in testi orali formali ed informali di comune esperienza. Nella comunicazione orale, interagisce in situazioni diverse, informali e formali, scambiando informazioni ed esprimendo in modo pertinente, organico e corretto il proprio punto di vista. Individua i diversi punti di vista in contesti formali e informali e tiene conto di essi nella propria comunicazione. Ottimo Comprende ed esegue consegne anche molto complesse espresse oralmente anche compiendo corrette inferenze su eventuali dati carenti o mancanti; coglie il significato esplicito e le relazioni in un testo orale ed è in grado di cogliere implicazioni ed effettuare inferenze. Espone in modo chiaro, logico, coerente, corretto e con ricchezza lessicale i propri vissuti; espone in modo chiaro e organico testi ascoltati. Riconosce ed utilizza diversi registri comunicativi in comunicazioni orali formali ed informali e adatta ad essi la propria comunicazione; interagisce con gli altri in situazioni formali ed informali, anche non note, scambiando informazioni ed esprimendo il proprio punto di vista, facendo riferimento all’esperienza e alle conoscenze acquisite. Individua e tiene conto dei punti di vista altrui in molteplici contesti comunicativi, adattando in modo funzionale la propria comunicazione ai contesti e agli interlocutori.

90 Sesta tappa Certificazione delle competenze
La certificazione delle competenze rappresenta il momento in cui, a seguito della valutazione, si passa alla loro registrazione entro una scheda che ne indichi il livello di padronanza e le altre informazioni utili alla comprensione del giudizio. Ciò significa che non basta mettere dei giudizi a fianco dell’elenco delle competenze, ma occorrere garantire il criterio della attendibilità, che a sua volta comporta un legame con delle ancore che sostengano tale giudizio dando ad esso una efficacia dimostrativa ed un riscontro probatorio.

91 La certificazione si svolge nei seguenti modi:
per ogni studente si compila una scheda di registrazione - allegata alla scheda di certificazione - che, a fianco dell’elenco delle competenze che si intendono certificare (tratte dal repertorio elaborato nelle fasi iniziali del percorso), indichi le situazioni di apprendimento più significative svolte e le aree disciplinari coinvolte, quando ricorrono. Si propongono alcuni esempi: per le attività: esercitazioni in classe, compiti a casa, lavori di gruppo…; per le azioni: simulazioni, progetti, compiti reali per le esperienze: incontri, eventi, esperienze formative extrascolastiche (che richiedono una documentazione probatoria); Si compila successivamente la scheda di certificazione delle competenze che indica: la valutazione - nel caso in cui la competenza sia posseduta ad un livello almeno accettabile - espressa nella forma comprensibile (sufficiente/basilare; buono/adeguato; ottimo/eccellente); le note che prevedono, oltre a ciò che gli insegnanti ritengono utile precisare, anche indicazioni circa le competenze non possedute in forma almeno accettabile.

92 Linee Guida per condurre un lavoro intenzionale e sistematico sulle competenze
individuare le competenze (in termini di risultati finali attesi) declinarle in indicatori generali individuare abilità (espresse in performance verificabili), conoscenze, contenuti che sostanziano le competenze definire livelli di padronanza (es. parziale, basilare, buono, eccellente …) strutturando “rubriche” utili per la valutazione strutturare percorsi didattici (es. unità di apprendimento) disciplinari e interdisciplinari centrati sulle competenze prevedere attività che permettano all’allievo di esercitare le competenze in contesti significativi, per risolvere problemi prevedere diversi livelli di valutazione: delle conoscenze, delle abilità, delle competenze

93 I momenti della valutazione
La valutazione ex ante La valutazione in itinere La valutazione ex post

94 La valutazione ex ante La valutazione ex ante viene realizzata prima dell’attuazione di un progetto formativo, essa è finalizzata a verificare in primo luogo la fattibilità e la pertinenza dell’intervento educativo. Per questa ragione essa è strettamente legata all’analisi dei bisogni dei soggetti, del contesto e della committenza. Durante questo primo momento valutativo si procede ad una raccolta di informazioni relative ai destinatari dell’azione formativa e alle «peculiarità di contesto» rilevate a livello territoriale e/o internamente alla scuola. Questi dati vengono poi messi in relazione con l’ipotesi di intervento educativo che si intende realizzare, valutando in che misura essa è in grado di: - rispondere ai bisogni e alle problematiche individuate - apportare un effettivo miglioramento sia per i soggetti che per il contesto - quanto l’investimento in risorse è congruo con i benefici ipotizzati - qual è il livello di innovazione e di trasferibilità della proposta educativa

95 La valutazione in itinere
La valutazione in itinere prende in esame sia lo stato di avanzamento dell’intervento educativo, verificando la corrispondenza fra i risultati di percorso raggiunti e gli obiettivi intermedi individuati, sia i livelli di apprendimento dei soggetti rispetto alle conoscenze e alle competenze acquisite. Per fare questo essa si concentra non solo sui prodotti derivanti dall’azione formativa, ma anche sulla definizione e articolazione dei processi, i quali, nella maggior parte dei casi, diventano determinanti per il successo o insuccesso di un intervento di formazione. Questo monitoraggio costante del processo formativo e della qualità degli apprendimenti conseguiti, consente di intraprendere percorsi di ri-progettazione e ri-modulazione dell’offerta formativa e didattica, sulla base delle esigenze, delle criticità e degli insuccessi registrati in corso d’opera.

96 Secondo autori come Vertecchi e Domenici la valutazione in itinere può articolarsi in diverse «forme» valutative: a) la valutazione iniziale-collettiva (o valutazione in ingresso o diagnostica) avente lo scopo condiviso di effettuare una ricognizione delle conoscenze e delle competenze (cognitive, affettive, sociali) che l’alunno possiede all’inizio di un iter di formazione; b) la valutazione dei prerequisiti, più specifica della precedente, rimanda al possesso di capacità strumentali e operative, abilità, conoscenze ritenute necessarie a un inserimento positivo del soggetto in un percorso di formazione; c) la valutazione analogica tesa a stimare le difficoltà che ogni soggetto dovrà superare nel corso del processo di formazione, al fine di predisporre particolari itinerari individualizzati; d) la valutazione formativa (o intermedia) dovrebbe servire da feed-back in itinere non solo per il soggetto in formazione ma anche per coloro che gestiscono e progettano l’offerta. Essa pertanto aiuta a individuare soluzioni concrete per un’adeguata regolazione del percorso formativo.

97 VALUTAZIONE DIAGNOSTICA:
valutazione iniziale dei prerequisiti cognitivi e affettivo motivazionale degli alunni

98 La valutazione ex post La valutazione ex post è successiva all’intero ciclo di attività formative e può essere a sua volta articolata in valutazione interna (o sommativa o finale) e valutazione esterna. Nel primo caso (valutazione interna) l’atto valutativo è finalizzato a verificare la conformità dei risultati di apprendimento raggiunti dai soggetti in relazione agli obiettivi finali prefissati. Uno degli aspetti su cui recentemente si è aperto un ampio confronto, sia a livello istituzionale che accademico, è legato alla «funzione certificativa» della valutazione finale o sommativa. La certificazione delle competenze in uscita dai vari percorsi di istruzione e formazione, infatti, rappresenta oggi l’appendice più innovativa della riflessione sulle questioni della valutazione.

99 La valutazione esterna, invece, tiene conto della congruità tra i risultati ottenuti e i bisogni del territorio o dell’organizzazione cui era riferito l’intervento educativo. Per questa seconda modalità di valutazione ex post possono essere previste forme di valutazione dei risultati e delle trasformazioni prodotte dall’intervento formativo sul contesto, calcolate anche a distanza di tempo, allo scopo di verificare l’efficacia a lungo termine delle attività svolte. Gli indicatori che più frequentemente vengono utilizzati per condurre la valutazione ex post riguardano l’efficacia (rapporto obiettivi-risultati), l’efficienza (rapporto-obiettivi-risultati-costi), l’innovazione e soprattutto la trasferibilità dell’esperienza in altri contesti e con altri target di riferimento.

100 Valenza metacognitiva della valutazione “Si tratta di accertare non ciò che lo studente sa, ma ciò che sa fare con ciò che sa…” (Wiggins 1993)

101 VALENZA METACOGNITIVA DELLA VALUTAZIONE
VALUTAZIONE PER L’APPRENDIMENTO “tutte quelle attività intraprese dagli insegnanti e/o dagli alunni che forniscono informazioni da utilizzare come feedback per modificare le attività di insegnamento/apprendimento in cui sono impegnati” (Black-William, Inside the Black Box, King’s College London, 1998) valutazione valutazione PER L’apprendimento DELL’ apprendimento IL PROCESSO DI APPRENDIMENTO E’ EFFICACE SE GLI ALLIEVI…... •COMPRENDONO CHE COSA CI SI ASPETTA DA LORO •RICEVONO UN FEEDBACK SULLA QUALITA’ DEL LORO LAVORO •RICEVONO CONSIGLI SU COME MIGLIORARE •SONO RESPONSABILI E COIVOLTI NEL LORO APPRENDIMENTO

102 VALUTAZIONE PER L’APPRENDIMENTO:
MODALITA’ OPERATIVE COINVOLGIMENTO DEI GENITORI VERIFICHE PERSONALIZZATE DOCUMENTAZIONE DEI PROCESSI E DEI RISULTATI MOLTE PROVE DIFFERENZIATE FEEDBACK SUI RISULTATI AUTOVALUTAZIONE E VALUTAZIONE TRA PARI CONFRONTO SULLE ESPERIENZE DI APPRENDIMENTO CONDIVISIONE DEI CRITERI

103 Progettare per competenze
Per sviluppare una competenza occorre: promuovere l’acquisizione delle conoscenze e delle abilità relative in modo che esse siano disponibili in maniera significativa, stabile e fruibile lavorare sulla motivazione (= percezione di avere la capacità di raggiungere un obiettivo e/o svolgere un compito ) Alcune pratiche in particolare favoriscono lo sviluppo di competenze, tra queste: l’apprendistato cognitivo e le comunità di pratica (e/o di apprendimento) il lavorare per progetti individuali e collettivi il realizzare prodotti di vario tipo sia individualmente sia collettivamente

104 «le discipline non esistono: esistono soltanto problemi»
Giorgio Pasquali «L’insegnamento attuale fornisce una conoscenza monotematica e decontestualizzata, molto efficace nei settori specifici, ma incapace di cogliere i fenomeni nella loro caratteristica fondamentale e complessa. La scuola rigidamente divisa e compartimentata nella cultura umanistica, nelle scienze dell’uomo e nella cultura scientifica, è il residuo di un paradigma scientifico obsoleto … La concorrenzialità dei saperi nella scuola attuale non è una concorrenzialità dialogica e complementare, è, invece, un antagonismo escludente, che porta alla lotta tra i paradigmi nel tentativo di far prevalere il proprio sugli altri.». (E. Morin)

105 Caratteristiche e rilevanza dell’EQF
I motivi della rilevanza dell’EQF sono : illustra in modo univoco i risultati dell’apprendimento; pone al centro dell’apprendimento le competenze; propone una relazione “attiva” tra competenze, abilità e conoscenze; valorizza allo stesso tempo i risultati di apprendimento formali, non formali ed informali.

106 Competenze e risultati attesi
Elemento chiave del Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF) è la specifica dei risultati di apprendimento relativi ai diversi livelli e analizzati in conoscenze, abilità e competenze. Ragionare in termini di esiti di apprendimento significa • porre davvero l’accento su ciò che lo studente deve fare e non (solo) sull’analisi di ciò che l’insegnante deve proporsi • essere in grado di spiegare agli studenti “a cosa serve” quel che stanno apprendendo, senza rimandi a un lontano futuro • mettersi in condizione di certificare le competenze o almeno le abilità e le conoscenze che ne costituiscono segmenti • farsi capire dagli interlocutori esterni Dall’indicazione degli obiettivi all’individuazione degli apprendimenti 106

107 Progettazione a ritroso
Esiti di apprendimento Prove - griglie di misurazione (correlazione tra le abilità della competenza, gli item o richieste della prove e i punteggi) Progettazione del percorso formativo

108 1. Identificare i risultati desiderati
Elaborare una tassonomia degli argomenti: Cosa gli studenti dovrebbero essere in grado di conoscere, comprendere e fare? Cosa è meritevole di essere compreso in profondità? Quali comprensioni solide e durevoli si desiderano? ARGOMENTI CHE MERITANO FAMILIARITÀ ARGOMENTI IMPORTANTI DA CONOSCERE E PER FARE COMPRENSIONE DUREVOLE (PERMANENTE)

109 Procedure Fissati gli esiti di apprendimento, il processo di progettazione si focalizza sulla modalità di accertamento degli stessi, ossia su: tipologia di prove sistema di misurazione del possesso delle competenze. Solo compiti autentici sono in grado di rivelare la comprensione profonda, cioè la competenza. Si tratta quindi di: definire il compito di prestazione autentica che dovrà mettere in evidenza il raggiungimento degli obiettivi da parte degli studenti (competenze); definire i criteri di qualità del compito di prestazione; definire una rubrica di valutazione del compito di prestazione

110 Pianificare esperienze e attività d’istruzione
Di quali conoscenze e abilità fondamentali avranno bisogno gli studenti per realizzare efficacemente ciò che è richiesto? Quali attività forniranno le conoscenze e abilità necessarie? Cosa sarà necessario, alla luce degli scopi, insegnare e sostenere e quale il modo migliore di insegnarlo? Quali sono i materiali più adatti a realizzare gli scopi?

111 Procedure Determinati (con riferimento alle indicazioni europee e nazionali) gli esiti di apprendimento e individuate le prove in grado di attestarne il conseguimento, si struttura il percorso didattico. Si impostano le varie lezioni dell'unità (lavori di gruppo, lezioni tradizionali, studio di materiali, esercitazioni, test) in modo tale che vengano viste come una risposta alle domande che la classe si è fatta in partenza e come dei momenti di acquisizione di quelle conoscenze e abilità identificate all'interno della rubrica di valutazione. Si costruiscono moduli che coinvolgano aree formative differenti, organizzati intorno a un compito unitario di realtà, al fine di realizzare esperienze di apprendimento che superino la parcellizzazione dei saperi e permettano allo studente di fronteggiare situazioni complesse.

112 Il dipartimento - Struttura
• NON equivale al gruppo disciplinare esistente da sempre nelle scuole, anche se si pone in stretta relazione con i gruppi di materia • Nel biennio riferimento agli assi; nel triennio all’indirizzo, evitando però di adottare la distinzione tradizionale tra le materie “di base” e le altre • Poiché mette in relazione le competenze d’asse e di specializzazione con le abilità e le conoscenze disciplinari, è formato dal team di docenti che opera per l’acquisizione da parte degli studenti di un’area di competenze omogenea Il punto di debolezza rappresentato dalla numerosità dei partecipanti può essere superato con l’individuazione (concordata con il Dirigente, attraverso modalità diverse) di un referente responsabile la costruzione di un gruppo di coordinamento per indicare le modalità di lavoro, raccordare i risultati e renderli fruibili.

113 Il dipartimento - ruolo
·  Individua e propone i compiti attraverso cui i contenuti disciplinari diventano strumenti “utili” per acquisire una competenza e risolvere un problema reale collabora con il CTS (o il CS) per la definizione del profilo in uscita (per esempio le opzioni: per i licei non sarebbe male interloquire con gli sbocchi universitari…) e sulla individuazione degli obiettivi formativi possibili dialoga con il CTS e con l’Ufficio Tecnico sulla strumentazione tecnologica monitora il processo di attuazione dell’innovazione promovendo azioni di ricerca e sviluppo relative ai compiti del Dipartimento e predispone le relative azioni di miglioramento formula proposte di formazione per il supporto all’innovazione definisce le competenze che possono essere conseguite in percorsi di alternanza scuola-lavoro.

114 Il dipartimento - avvertenze
• Gli insegnanti non debbono sentire il carico di lavoro come insopportabile, i carichi di lavoro debbono essere ripartiti in maniera equa e trasparente • La documentazione del lavoro è indispensabile ma “la carta” non deve essere aggiuntiva o “altra” rispetto a quella utile per il lavoro: no agli eccessi di proceduralizzazione • Va lasciato tempo alla verifica in itinere e quindi la necessaria flessibilità per dare spazio alla correzione degli errori ma anche agli sviluppi inattesi • Vanno attentamente calibrate le risorse, economiche, professionali, culturali, di disponibilità effettivamente spendibili, individuando i progetti fondamentali e privilegiando quelli che modificano la didattica ordinaria.

115 Il Comitato Tecnico Scientifico
Il CTS può diventare il punto di partenza per azioni di innovazione collegate al Riordino del secondo ciclo del sistema di istruzione, specialmente se si instaura un rapporto di reciproco riconoscimento e collaborazione tra CTS, dipartimenti e Organi Collegiali. Deve esserne ben curata la Progettazione, in modo da: • Definire cosa e come si vuole raggiungere con il CTS • Coniugare gli aspetti formali con quelli non formali • Individuare i livelli di comunicazione interna ed esterna • Raccogliere e dare senso a informazioni provenienti dall’interno e dall’esterno • Individuare un sistema di alleanze istituzionali.

116 “Se si cambiano solo i programmi che figurano nei documenti, senza scalfire quelli che sono nelle teste, l’approccio per competenze non ha nessun futuro” P. Perrenoud, Costruire competenze a partire dalla scuola, Roma, 2003

117 SERVIZI alla FORMAZIONE NON FORMALI E INFORMALI
UNA VISIONE D’INSIEME SERVIZI alla FORMAZIONE COMPETENZE CONTESTI FORMALI ISTRUZIONE SERVIZI AL LAVORO COMPETENZE CONTESTI NON FORMALI E INFORMALI

118 lo scenario EUROPASS – procedure e strumenti per la trasparenzadelle qualifiche edelle competenze (Decisione 15/12/2004) Key competencies (raccomandazione 18/12/2006) European Framework of Qualifications basate sui learning outcomes – EQF (raccomandazione EQF 23/4/2008) European Credit Transfer System for Vocational Education and Training - ECVET (raccomandazione 18/9/2009) Principi per la qualità nell’istruzione e nela formazione (EQARF – june 2009) ESCO European Skills, Competencies and Occupations taxonomy (Comunicazione 18/12/2008) Linee guida per la validazione dell’apprendimento formale, non- formale, e informale (Guidelines Cedefop - july 2009)

119 Europass Tra il 2005 e il 2010, il ricorso ad Europass è stato di 10 millioni di CVs completati online dal sito del Cedefop: 7 millioni in più del target previsto nel 2005 in 3 millioni! Diffusione, rivolto a tutti i tipi di mobilità e / o transizioni anche se è considerato più rilevante per una mobilità internazionale rispetto ad altri tipi di mobilità geografica e professionale Elevato livello di soddisfazione da parte degli utenti; permette una comunicazione più chiara delle competenze individuali e facilita il confronto dei candidati sia per esigenze formative che occupazionali Coerente e compatibile (mainstream UE e oltre) Collegamenti con altri strumenti e altre iniziative di trasparenza Coinvolgimento delle aziende Sostenibile!!

120 ECVET Dedicato agli individui, in una prospettiva di apprendimento permanente Basato sui learning outcomes raggiunti in tutti i contesti di apprendimento Centrato sulle qualifiche (come combinazione di unità di apprendimento – L.O.) Pienamente coerente con il quadro europeo delle qualifiche Focalizzato su tutti i tipi di mobilità: geografica, da un contesto di apprendimento all'altro, da un sistema di qualificazione / quadro ad un altro Diverso, ma comparabile, compatibile e complementare con l'ECTS utilizzato nel settore dell'istruzione superiore È il garante per la validazione e il riconoscimento delle competenze (sociale / istituzionale)

121 LEARNING UNITS / OUTCOMES
Le nuove strategie : Europa Concetti chiave Messa a fuoco sui risultati di apprendimento (dichiarazioni di ciò che un discente conosce, capisce ed è in grado di fare come il risultato di un processo di apprendimento) vs ruolo centrale dei processi di apprendimento / curricula LEARNING UNITS / OUTCOMES Attenzione alle competenze come il risultato di una complessa integrazione tra percorsi di apprendimento formali, non formali e informali  LEVELLI  Focus sulle unità di apprendimento, espresso in livelli (tassonomia), quali “mattoni” per costruire le qualifiche Key principles 121

122 Europa 2020 Promuove il concetto e il “sistema” delle competenze  “new skills for new jobs” Favorisce la mobilità e la trasparenza Favorisce l’empowerment dei cittadini integrando e valorizzando gli strumenti esistenti: gli strumenti dell'UE per la trasparenza e la trasferibilità delle qualifiche, la valutazione di qualsiasi forma di apprendimento, sviluppando Europass  stiamo andando verso lo European Skills Passport?

123 Perchè evidenziare le competenze ?
Crescente importanza di fornire la prova sui risultati dell'apprendimento acquisito al di fuori sistema educativo Supporto all’auto-consapevolezza delle proprie capacità Utile per facilitare la mobilità e rilevanti per le persone che sono interessati a lavorare o studiare all'estero Aiuta le persone a prendere coscienza della loro forza e di debolezza e di scoprire prospettive di sviluppo Permettono una comunicazione più chiara delle competenze e delle abilità individuali 123

124 Vantaggi e campi di applicazione
Dispositivo centrato sul profilo professionale dell’utenza – efficace argomentazione delle competenze possedute in assenza di altri elementi curriculari Acquisizione di metodologie trasferibili e replicabili in altri settori professionali Ulteriori applicazioni delle metodologie nei servizi di selezione, di sostegno alla ricerca di un impiego, di individuazione di elementi su cui basare attività di riqualificazione o di perfezionamento professionale o di avvio di attività autonome Forte interazione con le competenze agite indipendentemente dalla volontà del soggetto E’ richiesto una sviluppo di competenze negli operatori dei servizi per l’impiego e dei servizi alla formazione, con particolare riferimento alle funzioni di certificazione e accompagnamento alla validazione

125 “Chiave della felicità è lo scoprire che cosa uno è adatto a fare
e dargli l’opportunità di farlo” (Dewey)


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