La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

CORSO DI ECONOMIA POLITICA Docente Prof. GIOIA

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "CORSO DI ECONOMIA POLITICA Docente Prof. GIOIA"— Transcript della presentazione:

1 CORSO DI ECONOMIA POLITICA Docente Prof. GIOIA
Lezione n. 1 I SEMESTRE A.A Facoltà di Scienze Politiche

2 1. La scienza economica: genesi e metodi
ECONOMIA POLITICA    1.  La scienza economica: genesi e metodi    2. Dal mercantilismo al marginalismo: breve introduzione storica.        3 Il comportamento degli agenti economici: dietro la curva di domanda 4 il comportamento degli agenti economici: dietro la curva di offerta; 5. Equilibrio parziale ed Equilibrio economico generale;  6. Macroeconomia: le variabili fondamentali di un sistema economico. Keynes e oltre Keynes      7. Il Sistema Economico Internazionale

3 Che cos’è la scienza economica?
Montchretien( ): la nascita dell’Economia Politica. Traité de l’économie politique A. Smith: la genesi e le cause della ricchezza delle nazioni J. Stuart Mill: la ricchezza delle nazioni e la distribuzione. Il marginalismo: la nascita dell’economia pura Economics: “studio della condotta umana come relazione tra scopi e mezzi scarsi per usi alternativi” Bisogni, risorse e razionalità delle scelte. Critiche a questo approccio xyz Facoltà di Scienze Politiche

4 CIRCUITO ECONOMICO

5 I DIFFERENTI MICROCIRCUITI DEL CIRCUITO ECONOMICO
Consumatore M DM’ Imprenditore D MD’

6 Dal mercantilismo al marginalismo: breve introduzione storica.
Il mercantilismo La fisiocrazia L’economia politica classica: Smith, Ricardo, Malthus, J. S. Mill Karl Marx La nascita del marginalismo

7 Il mercantilismo Fase di sviluppo del mercantilismo Il bullionismo
La critica smithiana Ricchezza e sviluppo economico Il ruolo della moneta Il commercio internazionale e la bilancia dei pagamenti

8 La prima scuola economica Perché Fisiocrazia? F. Quesnay
Agricoltura e sviluppo Settore industriale Laissez faire e commercio internazionale Il Tableau Economique: illustrazione

9 IMPRENDITORI AGRICOLI
Tableau économique PROPRIETARI FONDIARI ARTIGIANI IMPRENDITORI AGRICOLI D M A M’

10 IMPRENDITORI AGRICOLI
Tableau Economique (1) PROPRIETARI FONDIARI ARTIGIANI IMPRENDITORI AGRICOLI D M A M’

11 IMPRENDITORI AGRICOLI
Tableau Economique (2) PROPRIETARI FONDIARI ARTIGIANI A M D D M IMPRENDITORI AGRICOLI M A A M’ M’

12 IMPRENDITORI AGRICOLI
Tableau Economique (3) PROPRIETARI FONDIARI ARTIGIANI A M A M’ M IMPRENDITORI AGRICOLI M A D D M’

13 Economia politica classica 1776-1848
Adam Smith David Ricardo Thomas Robert Malthus John Stuart Mill

14 Adam Smith Inquiry into the Nature and the Causes of the Wealth of Nations (1776) Le peculiarità del capitalismo Divisione del lavoro: effetti sulla produttività del lavoro Attori sociali: classi Destino del capitalismo: caduta tendenziale del saggio medio di profitto Saggio medio di profitto

15 A. Smith 2 Mercato e mano invisibile Le ragioni di scambio dei beni
Teoria del valore-lavoro: stadio primitivo e stadio capitalistico. Lavoro contenuto e lavoro comandato A (1h) = B (1h) A (1h) = C (1/2h) + D (1/2h) A “comanda” B o (C + D): i.e. le medesime quantità di tempo di lavoro. LAV CONTENUTO = LAV. COMANDATO

16 A. Smith 3 Teoria del valore-lavoro: genesi del profitto
Valore  Prezzo  Redditi sociali (rendita, profitti e salari) Prezzo naturale  Costo di produzione Prezzo di mercato Il problema del profitto

17 David Ricardo Leggi della distribuzione e sviluppo economico Analisi della distribuzione: profitto variabile fondamentale ai fini dello sviluppo economico (п S I ) Teoria del valore-lavoro Smith e il problema irrisolto della genesi del profitto. Composizione del valore nello stadio primitivo e nello stadio capitalistico Valore = lavoro indiretto (strumenti di prod e mat. prime)+ lavoro diretto Classi sociali e proprietà degli strumenti di produzione: spiegazione ricardiana del profitto come reddito residuale

18 D. Ricardo 2 Il problema dello sviluppo economico
La caduta tendenziale del saggio medio di profitto Rendimenti decrescenti in agricoltura La polemica contro i percettori di rendita

19 Rendimenti decrescenti in economia

20 Thomas Robert Malthus Il saggio sulla popolazione (1798)
I problemi dello sviluppo economico La critica alla legge degli sbocchi o legge di Say Il sottoconsumismo Il ruolo della rendita

21 LA LEGGE DEGLI SBOCCHI (SAY)
O = D Y = reddito sociale; C = consumo; S= risparmio DA = C + I (domanda aggregata del paese) Y = C + S S  I Y = C + I Le crisi come fenomeni congiunturali

22 Malthus: il sottoconsumismo
Che cosa si intende per sottoconsumismo Salari e consumo Profitto = Consumo + Risparmi Risparmi (parte di ricchezza non consumata), nel caso siano investiti aumentano la produzione (beni da consumare): chi può acquistare i nuovi beni? Ruolo della rendita

23 Dalla teoria del valore-lavoro alla teoria del costo di produzione.
John Stuart Mill Un grande intellettuale dell’Ottocento: economia, sociologia e scienza politica Dalla teoria del valore-lavoro alla teoria del costo di produzione. Il problema dello sviluppo economico Crisi e fluttuazioni: la difesa della legge di Say Caduta tendenziale del saggio medio di profitto Stato stazionario

24 KARL MARX MARX FILOSOFO, SOCIOLOGO ED ECONOMISTA: LE FONTI DEL PENSIERO MARXIANO MARX E L’ECONOMIA POLITICA CLASSICA LA TEORIA DEL VALORE-LAVORO: LA CRITICA A SMITH E A RICARDO W  L invece W = FL Distinzione tra Lavoro e Forza-lavoro SAGGIO DI SFRUTTAMENTO o di PLUSVALORE: Pv/v (v = capitale variabile)

25 IL PLUSVALORE Il capitalista acquista la forza lavoro per 8 ore in un giorno 8 ore  nuovo valore prodotto I salari contengono lavoro pari a 4 ore=lavoro necessario Giornata lavorativa - lavoro necessario= pluslavoro Pluslavoro (pv)= plusvalore che si trasforma in profitto SAGGIO DI PROFITTO: Pv/c+v (c = capitale costante)

26 MARX: SVILUPPO E CRISI RIPRODUZIONE SEMPLICE E RIPRODUZIONE ALLARGATA: M-D-M ; D-M-D’ D M (mp + v) Prod M D’ (D+ΔD) Riprod. Allargata: Dilatazione della produzione e del consumo Se per qualsiasi ragione DD troppo piccolo o lo sbocco dei beni dovesse trovare ostacoli la riproduzione allargata del capitale potrebbe incepparsi Crisi settoriali divengono crisi generali Il capitalismo ha un andamento ciclico Esercito industriale di riserva (disoccupati) - Ciclo dell’occupazione

27 La caduta tendenziale del saggio di profitto
Le macchine che sostituiscono il lavoro aumento della produttività aumento del plusvalore Composizione organica del capitale q = c/v Ma aumenta la composizione organica del capitale (q)caduta (tendenziale) del saggio di profitto

28 UTILITA’ DEI BENI E MARGINALISMO TEORIA SOGGETTIVA DEL VALORE
Sullo sfondo c’è la filosofia “utilitarista” di J. Bentham ( ) Introduction to the Principles of Morals (1780) Scelte tra alternative: contenuto di benessere per i soggetti Consequenzialismo: si giudica un atto solo in base ai suoi risultati – non in base alle intenzioni o alle procedure L’obiettivo è il massimo di benessere per il maggior numero

29 MARGINALISMO:AUTORI William Stanley. Jevons, inglese (1835-1882)
(1871) Theory of Political Economy; l’austriaco Carl. Menger ( ), (1871) Principi fondamentali di Economia Politica il francese Leon Walras ( ), (1874) gli Elementi di economia pura (scritto indipendentemente) Anticipatore il tedesco Hermann Heinrich Gossen ( ). Sviluppo delle leggi del commercio umano (1854)

30 Dalle risorse ai beni finali
Produzione: “via a senso unico dalle risorse (input) ai beni finali (output) (Classici e Marx: processo circolare) Il prodotto è qualitativamente differente dai mezzi di produzione utilizzati

31 L’homo oeconomicus Scelte razionali degli individui
I primi marginalisti: “homo oeconomicus” soggetto che sceglie solo in base a regole economiche e non ha altre dimensioni Due sensazioni: piacere nel consumare e pena nel procurarsi i beni Pena deriva dalla scarsità Debbo lavorare Debbo rinunciare alle alternative

32 Scarsità, mercato ed equilibrio
Le scelte si impongono perché le risorse sono scarse Le scelte avvengono nel mercato Si raggiunge un equilibrio Si ha equilibrio quando, date le circostanze, nessuno ha convenienza a mutare le proprie scelte

33 LEGGE DI GOSSEN Livello di utilità decrescente mano a mano che consumiamo dosi successive di un bene Dosi Utilità marginale 1 80 2 30 3 20 4 10 5 8 6 7

34 Il grafico dell’utilità marginale
Ogni punto nella curva ha come coordinate l’utilità marginale (asse delle ordinate) e le dosi del bene (asse delle ascisse) La curva è decrescente

35 Dall’utilità marginale all’utilità totale
Utilità totale è la somma delle utilità marginali Quantità Utilità marginale Utilità totale 1 80 2 30 110 3 20 130 4 10 140 5 8 148 6 153 7 155

36 Utilità totale e utilità marginale
Utilità totale = somma delle utilità marginali delle dosi consumate tre dosi di cibo utilità totale = =130 utilità marginale = la variazione dell’utilità totale dovuta al consumo di un’unità in più del bene DUT/DQ, utilità marginale della terza dose di cibo = =20.

37 Il grafico dell’utilità totale
La curva dell’utilità totale è crescente E’ concava verso il basso (la sua pendenza diminuisce (cioè il tasso di crescita è decrescente)

38 La seconda legge di Gossen
Regola della massimizzazione Il soggetto ha un reddito limitato. Quali e quanti beni consumare per massimizzare l’utilità I dati del problema: reddito limitato e prezzi dei beni Soluzione: Eguagliare i rapporti tra le utilità marginali e i prezzi per tutti i beni L’ultima lira spesa in ciascun bene deve dare la stessa utilità Cibo e vestiario: Reddito = € 120 Prezzo cibo = €10 prezzo vestiario € 20

39 Massimizzare Supponiamo che: UMa cibo = 5 e Uma vestiario = 25.
Se rinuncio a due unità di cibo perderò approssimativamente un’ utilità pari a 10 (2x5) Con € 20 risparmiate posso consumare un’unità in più di vestiario che mi apporta un’utilità pari a 25 25>10. La mia soddisfazione è migliorata Si noti che i prezzi sono importanti perché dicono quanto vestiario in più posso consumare rinunciando al cibo e viceversa

40 Una tabella Quantità di cibo Utilità marginale totale di vestiairo 1 80 35 2 30 110 65 3 20 130 25 90 4 10 140 5 8 148 15 125 6 153 135 7 155 9 144

41 Spiegazione Da ricordare R=120 Pc=10 e Pv =20
L’utilità è massimizzata con 4 dosi di cibo e 4 di vestiario Somma delle utilità totali =250 (rapporto utilità marginali ponderate = 1) 6 di cibo e 3 vestiario somma utilità =243 (utilità marg. pond.= 0,5 e 1,25) 2 cibo e 5 vestiario =245 (utilità marg. pond. 3 e 0,75)

42 UTILITA’ CARDINALE E ORDINALE
SECONDA GENERAZIONE DI MARGINALISTI: Pareto, Edgeworth, Marshall UTILITA’ CARDINALE UTILITA’ ORDINALE


Scaricare ppt "CORSO DI ECONOMIA POLITICA Docente Prof. GIOIA"

Presentazioni simili


Annunci Google