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Non ricette, ma ipotesi di lavoro

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Presentazione sul tema: "Non ricette, ma ipotesi di lavoro"— Transcript della presentazione:

1 Non ricette, ma ipotesi di lavoro
Dalla semplificazione alla esemplificazione Non ricette, ma ipotesi di lavoro Azione di sistema Formazione dei docenti-formatori per l'obbligo di istruzione e la continuità fra Secondarie di I e  II grado – FASE 2 - USP Torino 2010

2 La scuola delle competenze:
dall’innovazione alla tradizione dell’apprendimento artigianale. QUALE APPRENDISTATO COGNITIVO? … gli insegnanti devono fungere da modelli delle abilità e degli atteggiamenti e devono impersonare, in un certo senso, le pratiche che si propongono di far apprendere … Gardner (1991)

3 sviluppo dell’analisi, elaborazione di giudizi sofisticati
…quelle che mancano loro non sono le capacità di decodificazione, bensì altre due cose: la capacità di leggere per comprendere e il desiderio di leggere. …i processi di comprensione chiamano in causa un gran numero di prestazioni: sviluppo dell’analisi, elaborazione di giudizi sofisticati formulazione di sintesi e creazione di prodotti che incorporano principi o concetti centrali a una disciplina. A mancare sono, secondo me, dei contesti in cui l’impiego di queste abilità abbia senso. … se gli studenti non arriveranno a capire perché vengano loro inculcati certi concetti e certe abilità, e come se ne debbano servire una volta che abbiano lasciato la scuola, tutte le attività scolastiche rischiano di essere una perdita di tempo. Gardner (1991)

4 “COMPETENZA: capacità di far fronte ad un compito, o un insieme di compiti, riuscendo a mettere in moto ed a orchestrare le proprie risorse interne, cognitive, affettive e volitive, e a utilizzare quelle esterne disponibili, in modo coerente e fecondo”. [Pellerey, 2004] Quali compiti deve o dovrebbe saper affrontare un ragazzo in ingresso nella secondaria di secondo grado? Quali risorse interne cognitive deve o dovrebbe aver a disposizione un ragazzo che entra nella secondaria di secondo grado? Quali le risorse interne affettive e volitive? Quali le risorse esterne che dovrebbe saper orchestrare? Quale modo è definibile come coerente e fecondo?

5 Competenza (componenti) risorse esterne risorse interne
volitive e affettive cognitive volitive e affettive cognitive conoscenze abilità atteggia menti motivazioni libri internet docenti compagni strategie

6 cambiare punto di vista
AUTONOMO possesso di strategie quando utilizzare una certa conoscenza o abilità CONTESTUALIZZATO in modo coerente e fecondo (livelli) cambiare punto di vista e far fronte all’imprevisto FLESSIBILE arte improvvisazione degli obiettivi, delle finalità, dei valori e dei significati CONSAPEVOLE del limite e del non sapere nuova competenza

7 COMPETENZA UN CONCETTO SFUMATO
Se concentriamo la nostra attenzione sugli obiettivi dell’azione educativa scolastica e rileggiamo questi ultimi alla luce del concetto sopra precisato, occorre riconoscere che una competenza, a seconda dei casi e dei livelli di scolarità, può avvicinarsi di più al concetto di abilità, o a quello di conoscenza, o ancora a quello di atteggiamento, in base alla prevalenza di importanza di una di queste componenti nello svolgimento di un compito. COMPETENZA Inoltre, alcune competenze sono della stessa natura dalla prima classe della scuola primaria all’ultima classe del secondo ciclo, ma variano nel loro livello di complessità e di adattabilità a situazioni diversificate. UN CONCETTO SFUMATO Pellerey

8 IMPARARE AD IMPARARE collegare un’informazione nuova ad un insieme di conoscenze pregresse saper quale strategia utilizzare per elaborare nuove conoscenze (sottolineare, riassumere, ecc.) essere curiosi partecipare attivamente alle attività di insegnamentoapprendimento, portando contributi personali ed originali, esito di ricerche individuali e di gruppo acquisire un proprio metodo di studio e di lavoro e comprendere quando e come acquisire nuove competenze.

9 DISCRIMINAZIONE DI CONCETTI
CONFRONTI Competenza di studio: in presenza di determinati elementi caratterizzanti l’allievo riconosce un fenomeno storico Competenza cognitiva: individua autonomamente gli elementi caratterizzanti (frame) per interpretare i fenomeni storici studiati Abilità verso competenza: individua con la collaborazione dell’insegnante e/o dei compagni gli elementi caratterizzanti per interpretare i fenomeni storici studiati (zona di sviluppo prossimale) Abilità cognitiva: individua gli elementi caratterizzanti per interpretare i fenomeni storici studiati seguendo una griglia predefinita (lettura selettiva con facilitazione procedurale - scaffolding) Competenza di studio: l’allievo sa quando è opportuno confrontare un fenomeno studiato con un altro Competenza cognitiva : confronta il fenomeno studiato con altri contemporanei o successivi utilizzando tabelle autonomamente redatte Abilità verso competenza: confronta il fenomeno studiato con altri contemporanei o successivi utilizzando tabelle costruite con la collaborazione dell’insegnante e/o dei compagni Abilità cognitiva : confronta il fenomeno studiato con altri contemporanei o successivi utilizzando tabelle date

10 COMPETENZE DI CITTADINANZA – COMPETENZE PER LA VITA
COMPETENZE CIVICHE COMPETENZE DISCIPLINARI ESSENZIALI COMPETENZE DI STUDIO COMPETENZE SOCIALI

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12 traguardi per lo sviluppo delle competenze
sviluppo del curricolo obbligatorio – 3-16 anni di età 1 Infanzia 2 infanzia 3 infanzia traguardi per lo sviluppo delle competenze 1 cl. prim. 2 cl. prim. 3 cl. prim. 4 cl. prim. 5 cl. prim. obiettivi di apprendimento 1 cl. media 2 cl. media 3 cl. media 1 cl. biennio 2 cl. biennio certificazione delle competenze culturali e di cittadinanza

13 ATTENZIONE AI PROCESSI L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità, per fare in modo che non diventino disuguaglianze… Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni, per ancorarvi nuovi contenuti… ATTENZIONE AI PROCESSI COGNITIVI ATTENZIONE ALLA PERSONALIZZAZIONE DELL’ APPRENDIMENTO (Stili, difficoltà, multiculturalità) L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO IMPORTANZA DELLA DIDATTICA LABORATORIALE Incoraggiare l’apprendimento collaborativo. Imparare non è solo un processo individuale… Favorire l’esplorazione e la scoperta, al fine di promuovere la passione per la ricerca di nuove conoscenze… IMPORTANZA DEL GRUPPO COOPERATIVE LEARNING Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere, al fine di “imparare ad apprendere”… RUOLO DELLA RIFLESSIONE METACOGNITIVA

14 AMBIENTE Che sta attorno, che circonda: aria,calore, luce, temperatura
Fig. Complesso delle condizioni esterne materiali, sociali, culturali e sim., nell’ambito delle quali si sviluppa, vive e opera un essere umano: un – favorevole, sfavorevole, … Porzione di spazio racchiusa tra pareti costruite Zingarelli

15 DIDATTICA COSTRUTTIVISTA
un approccio complesso… DIDATTICA COSTRUTTIVISTA Empowerment Tecnologie Stili cognitivi Metacognizione Trasversalità dei saperi Apprendimento Emozioni Modelli mentali Zone di sviluppo prossimale Legittimazione delle differenze Comunità di pratica Varani

16 DIDATTICA COSTRUTTIVISTA
..che mette in discussione: DIDATTICA COSTRUTTIVISTA Didattica trasmissiva e direttiva Apprendimento sequenziale Verifica “oggettiva” Epistemologia oggettivista Conoscenza come rispecchiamento oggettivo della realtà Apprendimento come semplice acquisizione - elaborazione di informazioni oggettive Varani

17 Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado
(storia) L'alunno ha incrementato la curiosità per la conoscenza del passato. Si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici. Conosce i momenti fondamentali della storia italiana dalle forme di insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario, alla formazione della Repubblica. Conosce i processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea. Conosce i processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione. Conosce gli aspetti essenziali della storia del suo ambiente. Conosce e apprezza aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell'umanità. Ha elaborato un personale metodo di studio, comprende testi storici, ricava informazioni storiche da fonti di vario genere e le sa organizzare in testi. Sa esporre le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e sa argomentare le proprie riflessioni. Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprendere opinioni e culture diverse, capire i problemi fondamentali del mondo contemporaneo. atteggiamento LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO conoscenza abilità competenza

18 Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola secondaria di primo grado
Uso dei documenti – Usare fonti di diverso tipo (documentarie, iconografiche, narrative, materiali, orali, ecc.) per ricavare conoscenze su temi definiti. – Conoscere alcune procedure e tecniche di lavoro nei siti archeologici, nelle biblioteche e negli archivi. Organizzazione delle informazioni – Formulare problemi sulla base delle informazioni raccolte. – Costruire grafici e mappe spazio-temporali, per organizzare le conoscenze studiate. – Collocare la storia locale in relazione alla storia italiana, europea, mondiale. Strumenti concettuali e conoscenze – Selezionare, schedare e organizzare le informazioni con mappe, schemi, tabelle e grafici. – Conoscere aspetti e strutture dei momenti storici italiani, europei e mondiali studiati. – Conoscere il patrimonio culturale collegato con i temi studiati. – Usare le conoscenze apprese per comprendere problemi ecologici, interculturali e di convivenza civile. Produzione – Produrre testi, utilizzando conoscenze, selezionate e schedate da fonti di informazione diverse, manualistiche e non. abilità LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO competenza

19 Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado
(geografia) L'alunno osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani. Utilizza opportunamente concetti geografici (ad esempio: ubicazione, localizzazione, regione, paesaggio, ambiente, territorio, sistema antropofisico...), carte geografiche, fotografie e immagini dallo spazio, grafici, dati statistici per comunicare efficacemente informazioni spaziali sull'ambiente che lo circonda. È in grado di conoscere e localizzare i principali “oggetti” geografici fisici (monti, fiumi, laghi,…) e antropici (città, porti e aeroporti, infrastrutture…) dell’Europa e del Mondo. Sa agire e muoversi concretamente, facendo ricorso a carte mentali, che implementa in modo significativo attingendo all'esperienza quotidiana e al bagaglio di conoscenze. Sa aprirsi al confronto con l'altro, attraverso la conoscenza dei diversi contesti ambientali e socio-culturali, superando stereotipi e pregiudizi. Riconosce nel paesaggio gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, estetiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare. Valuta i possibili effetti delle decisioni e delle azioni dell'uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche. abilità conoscenza LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO competenza atteggiamento

20 Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola secondaria di primo grado
Carte mentali – Arricchire e organizzare in modo significativo la carta mentale dell’ambiente vicino, della regione amministrativa di appartenenza, dell'Italia, dell'Europa e del Mondo. Concetti geografici e conoscenze – Conoscere, comprendere e utilizzare per comunicare e agire nel territorio alcuni concetti-cardine delle strutture logiche della geografia: ubicazione, localizzazione, regione, paesaggio, ambiente, territorio, sistema antropofisico. Ragionamento spaziale – Individuare nella complessità territoriale, alle varie scale geografiche, i più evidenti collegamenti spaziali e ambientali: interdipendenza di fatti e fenomeni e rapporti fra elementi abilità LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO

21 Linguaggio della geo-graficità
abilità Linguaggio della geo-graficità – Leggere e interpretare vari tipi di carte geografiche (da quella topografica al planisfero), utilizzando consapevolmente punti cardinali, scale e coordinate geografiche, simbologia. – Leggere e comunicare consapevolmente in relazione al sistema territoriale, attraverso il linguaggio specifico della geo-graficità, ovvero attraverso termini geografici, carte, grafici, immagini (anche da satellite), schizzi, dati statistici. Immaginazione geografica – “Vedere” in modo geograficamente corretto e coerente, paesaggi e sistemi territoriali lontani (anche nel tempo) nei diversi aspetti, utilizzando carte, grafici, immagini, dati statistici, relazioni di viaggiatori, testi descrittivi, ecc. Metodi, tecniche, strumenti propri della Geografia – Leggere carte stradali e piante, utilizzare orari di mezzi pubblici, calcolare distanze non solo itinerarie, ma anche economiche (costo/tempo), per muoversi in modo coerente e consapevole. – Utilizzare nuovi strumenti e metodi di rappresentazione dello spazio geografico (telerilevamento e cartografia computerizzata). LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO competenza

22 “Plutôt une tête bien faite qu’une tête bien pleine”
Nella scuola secondaria di primo grado vengono favorite una più approfondita padronanza delle discipline e una articolata organizzazione delle conoscenze, nella prospettiva della elaborazione di un sapere integrato. “Plutôt une tête bien faite qu’une tête bien pleine” (Montaigne) Formare delle persone capaci d’organizzare le loro conoscenze piuttosto che d’immagazzinare un’accumulazione di saperi, anche perché rincorrere questa accumulazione sta diventando un compito semplicemente impossibile. LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO Tagliagambe

23 CONCETTI ORGANIZZATORI.
Questi concetti hanno il potere di generare e dispiegare articolazioni discorsive e di tenere insieme visibile e invisibile, in quanto non necessariamente appaiono nel discorso. Tagliagambe

24 (SCRIPT MANIPOLAZIONI
1° ALLIEVO 2° ALLIEVO 3° ALLIEVO 4° ALLIEVO 5° ALLIEVO LEGGO LEGGO LEGGO LEGGO ESPLORO L’ARGOMENTO FACCIO LA VERIFICA RIPETO RIASSUMO SELEZIONO CONCETTI INDIVIDUO CONCETTI ORGANIZZATORI FACCIO LA VERIFICA RIPETO SINTETIZZO LEGGO FACCIO LA VERIFICA RIPETO SELEZIONO CONCETTI FACCIO LA VERIFICA SINTETIZZO RIPETO METODO DI STUDIO (SCRIPT MANIPOLAZIONI INTELLETTUALI) FACCIO LA VERIFICA RIFLETTO

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26 IL 5° ALLIEVO E’ ABILE O COMPETENTE?
QUALE COMPITO POSSO ASSEGNARE PER VERIFICARNE L’EVENTUALE COMPETENZA?

27 Metodi trasmissivi - recettivi (a bassa mediazione)
La scuola secondaria di primo grado rappresenta la fase in cui si realizza l’accesso alle discipline come punti di vista sulla realtà e come modalità di interpretazione, simbolizzazione e rappresentazione del mondo. La valorizzazione delle discipline avviene pienamente quando si evitano due rischi: sul piano culturale, quello della frammentazione dei saperi; sul piano didattico, quello della impostazione trasmissiva. Metodi trasmissivi - recettivi (a bassa mediazione) Metodi creativi – partecipativi - costruttivi (ad alta mediazione) Saperi da trasmettere -pensiero convergente nozionismo (apprendimento meccanico) cultura (apprendimento significativo) creatività Saperi creativi -pensiero divergente - espressività LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO

28 Metodi creativi – partecipativi - costruttivi
(ad alta mediazione) DELLE DISPOSIZIONI E DELLE MOTIVAZIONI ANIMAZIONE MEDIAZIONE DEI PROCESSI COGNITIVI ATTEGGIAMENTI DEI PROCESSI DI AUTOVALUTAZIONE E METACOGNIZIONE

29 PER MANTENERE ALTI (animare, mediare) I LIVELLI DI ATTENZIONE, INTERESSE, MOTIVAZIONE, SIGNIFICATIVITA’, IMPEGNO E PARTECIPAZIONE ATTIVA (superare la noia) Distinguere i momenti di lavoro in contrattuali, informativi, metacognitivi. Alternare diversi stili cognitivi. Alternare momenti di lavoro individuale a momenti di lavoro organizzati in strutture cooperative (coppie, gruppi, gruppo-classe). Strutturare lo spazio funzionalmente al lavoro. Visualizzare concetti e procedure. Moltiplicare le fonti di informazione. Distribuire materiali in modo funzionale. Individualizzare e personalizzare il lavoro. Predisporre elementi ludici, sfide, possibilità di scelta. Promuovere la realizzazione di prodotti finiti. Festeggiare i successi. Stabilire una relazione educativa.

30 MEDIAZIONE DEL MOMENTO CONTRATTUALE
Ridurre la distanza tra allievi e docente Informare preventivamente sugli argomenti o negoziarli. Comunicare o costruire insieme gli obiettivi didattici. Anticipare il metodo di lavoro. Ridurre la distanza tra allievi e compito Far emergere aspettative e sentimenti. Riconoscere e attivare preconoscenze e atteggiamenti acquisiti. Porre nuovi interrogativi. Anticipare verbalmente o visivamente il contenuto nel suo insieme. Facilitare la comprensione successiva attraverso l’individuazione (anche collettiva) di organizzatori anticipati.

31 ANIMAZIONE E MEDIAZIONE DEL MOMENTO INFORMATIVO
Creare contesti/ambienti per l’apprendimento di Abilità, strategie competenze Conoscenze competenze Atteggiamenti, valori, significati competenze Per manipolazioni intellettuali di fonti: discriminazione di concetti (lettura selettiva - percezione) analisi (individuazione di relazioni di spazio, tempo, causa/effetto, categoriali, ricorsive, temporali a feed-back) rappresentabili attraverso diversi organizzatori grafici delle conoscenze sintesi (produzione di definizioni, spiegazioni, sommari, confronti, generalizzazioni, ipotesi, argomentazioni). Per costruzione di conoscenze - ambienti costruttivisti (brainstorming, web-quest, cacce al tesoro, ecc.) - laboratori maieutici. Per ampliamento di argomenti e fonti di informazioni - modulo integrato - ricerca. Per apprendistato (imitazione): osservazione diretta o indiretta delle modalità di esecuzione di un compito o prodotto analisi del compito/prodotto- esecuzione di un nuovo compito simile a quello analizzato -autovalutazione del risultato raggiunto. Per scoperta (induzione) soluzione di un problema - analisi, confronto e ampliamento delle strategie. Per applicazione di regole (deduzione): -presentazione di regole esercitazione breve e ampliamento delle strategie -ripetizioni di consolidamento. Attraverso simulazioni e giochi di ruolo: sperimentazione in situazione - metadiscussione. Attraverso discussioni. Attraverso narrazioni : attività di lettura o visione film Attraverso un modello testimoniato.

32 ANIMAZIONE E MEDIAZIONE DEGLI ASPETTI METACOGNITIVI (VALUTAZIONE PER L’APPRENDIMENTO)
Fornire assistenza individuale o di gruppo durante l’esecuzione dei compiti (aiuto immediato, segnatempo). Incoraggiare il confronto sulle strategie. Fornire feedback tempestivo e incoraggiante. Manifestare tolleranza dell’errore. Favorire l’autostima e l’autovalutazione Predisporre verifiche parziali e simulazioni delle prove con autovalutazione. Osservare i processi di lavoro con griglie per l’insegnante, griglie per gli studenti, studenti osservatori, registrazione del lavoro. Inserire, interventi metacognitivi. Prevedere, gratificazioni e sanzioni. Promuovere ripassi periodici

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35 per non privarvi del piacere di apprenderlo da soli. Renèe Decartes
Bambini, imparate a fare le cose difficili parlare al sordo mostrare la rosa al cieco liberare gli schiavi che si credono liberi. Gianni Rodari Non vi spiego tutto per non privarvi del piacere di apprenderlo da soli. Renèe Decartes


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