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IMMUNITA’ E PROFILASSI

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Presentazione sul tema: "IMMUNITA’ E PROFILASSI"— Transcript della presentazione:

1 IMMUNITA’ E PROFILASSI
IGIENE 3 IMMUNITA’ E PROFILASSI

2 La Profilassi La profilassi consiste in una serie di misure, atte a prevenire la diffusione di una malattia. La profilassi che fa parte della medicina preventiva si può dividere in: PROFILASSI GENERALE PROFILASSI SPECIFICA

3 PROFILASSI SPECIFICA È detta anche profilassi immunitaria, in quanto agisce sulle persone sane, conferendo loro immunità. La profilassi specifica agisce aumentando le difese dell’individuo contro una specifica malattia. L’immunità di una malattia può essere naturale o indotta.

4 Immunità naturale Si acquista dopo aver superato la malattia in questione: il soggetto guarito possiede gli anticorpi per difendersi per cui è immune

5 Immunità artificialmente indotta
Si ottiene iniettando nel soggetto sostanze che: favoriscono la formazione di difese anticorporali; Costituiscono esse stesse difese anticorporali. Questi metodi si chiamano rispettivamente: Vaccinoprofilassi e Sieroprofilassi

6 PROFILASSI IMMUNITARIA ATTIVA
In questo caso non si iniettano nel soggetto anticorpi, bensì l’agente stesso della malattia. Il vantaggio che si trae è: il soggetto si immunizza per tutta la vita senza contrarre la malattia. È ovvio però che l’immunità non è immediata, poiché si deve dare il tempo all’organismo di produrre gli anticorpi. I vaccini possono essere divisi in vivi, inattivati, misti, polivalenti.

7 Vaccini Vivi Sono costituiti da batteri o virus, attenuati della loro virulenza. Si somministrano per via parenterale (attraverso il derma), è sufficiente una sola somministrazione perché provocano una prolungata stimolazione amtigenica. Es. Vaccino per la tubercolosi, morbillo, rosolia, parotite ecc…

8 Vaccini Inattivati Costituiti da batteri o virus uccisi con mezzi fisici (calore, UV) o chimici (formolo, acetone) senza che perdano il potere antigenico. Si somministrano per via parenterale ed in più dosi per ottenere una buona immunità di base (richiami). Es. vaccino per tifo, pertosse, influenza…

9 Si possono distinguere in:
Vaccini formati solo dall’antigene purificato (e non dall’intera struttura del microrganismo). Nel caso in cui si conoscano gli antigeni di superficie responsabili della penetrazione e diffusione della malattia nell’ospite. Hanno il vantaggio di ridurre le reazioni tossiche e di avere una migliore risposta anticorporale. Si inoculano per via parenterale. Es. Epatite, meningococco.

10 Vaccini costituiti da anatossine del microrganismo
Vaccini costituiti da anatossine del microrganismo. Un’anatossina è una tossina batterica che, mediante trattamento con 0,4% di formaldeide a °C è stata privata del potere tossico ma non di quello immunogeno. Si Somministrano per via parenterale. Es. antitetanica e antidifterico.

11 I vaccini misti sono vaccini che possono essere somministrati contemporaneamente (es. antidifterico e antitetanico). I Vaccini Polivalenti consentono di introdurre diversi antigeni in un’unica somministrazione.

12 Quali sono i requisiti dei vaccini?
I vaccini devono essere innocui ed efficaci. L’innocuità del vaccino vivo consiste nell’incapacità di causare la malattia di cui sono responsabili. Che non si rimanifesti la virulenza e che non si trasmettano da un vaccinato ad un non vaccinato. L’efficienza immunizzante viene valutata in rapporto alla risposta anticorporale.

13 Controindicazioni vaccinazione:
Le controindicazioni più comuni ai vaccini sono: Soggetti affetti da malattie acute febbrili; Soggetti esposti a terapie immunodepressive; Soggetti con malattie maligne; Donne in gravidanza.

14 Strategie vaccini Quando in una popolazione si riesce a vaccinare l’80% degli individui si determina una vaccinazione di massa che protegge anche i non vaccinati. La vaccinazione è selettiva quando mira a proteggere gruppi di popolazione esposti ad un rischio elevato della malattia (es. rosolia nelle bambine).

15 I vaccini obbligatori sono solo: antidifterite, antitetanica, antiepatite e antipoliomelite

16 Profilassi immunitaria passiva
Consiste nel somministrare al malato anticorpi già pronti, estratti dal siero di sangue animale o umano. Il trattamento a differenza del precedente fornisce un’immunità immediata, il problema è che l’organismo considera questi anticorpi come corpi a lui estranei e non solo li rigetta ma può costruire anticorpi contro anticorpi. Se il siero proviene dall’animale si chiama siero eterologo, se proviene dal sangue umano siero omologo.

17 Quanto dura la vaccinazione?
L’immunità passiva è di breve durata: 4-6 settimane per i sieri umani, 2 settimane per i sieri di animale. La somministrazione può provocare malattie da siero o shock anafilattico. La malattia da siero si presenta per ipersensibilità immediata. Lo shock anafilattico si può manifestare in soggetti trattati in precedenza. Le immunoglobuline possono essere normali:estratte da mescolanze (circa 1000 donatori) oppure specifiche: estratte da donatori immunizzati contro un certo virus. L’uso di sieri è indicato solo a scopo preventivo.

18 Chemioprofilassi In alcuni casi si possono somministrare chemioterapici e antibiotici. In questo modo si può impedire l’attecchimento dell’infezione (somministrazione precedente al contagio); O la manifestazione della malattia (somministrazione durante l’incubazione). La chemioprofilassi ha il valore di protezione individuale e limitato al periodo dell’assunzione.


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