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VELLUTO. STORIA DI UN LADRO

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Presentazione sul tema: "VELLUTO. STORIA DI UN LADRO"— Transcript della presentazione:

1 VELLUTO. STORIA DI UN LADRO
Scuola Media Statale Unificata Cuneo – classi prima e seconda I Gli alunni delle classi nell’ambito della manifestazione “Scrittori in città” incontrano gli autori Silvana D’Angelo e Antonio Marinoni VELLUTO. STORIA DI UN LADRO Impressioni , emozioni e vissuti Questo libro mi è piaciuto molto. Mi ha regalato sensazioni ed emozioni che non sentivo da tempo: solitudine, angoscia, ma anche voglia di andare avanti e non arrendersi. Mi ha fatto ricordare che sono molto fortunato, ho una bella famiglia e posso vivere felice, a differenza di Velluto. Anche io alcune volte cerco di memorizzare gli odori che poi ricordo quando mi sento solo o lontano. La cosa che mi è piaciuta di più è che lui cerca senza sosta la sua casa e la sua famiglia attraverso gli odori e non perde la speranza. (Matteo)

2 Già dalla copertina il libro mi sembrava bello, profumava di … nuovo
Già dalla copertina il libro mi sembrava bello, profumava di … nuovo! (Paola G.) Di mia iniziativa non l’avrei mai letto perché non mi interessava l’idea che il protagonista fosse un ladro, ma ora ho capito che anche i libri che non avrei mai letto possono essere belli e interessanti. (Giacomo) É pieno di emozioni e di misteri da scoprire … (Noemi) (Luigi) É completamente diverso dai libri che si trovano in casa mia … (Mara) Secondo me è un libro da leggere con piacere ed è tutto da scoprire. É qualcosa di innovativo, bisogna saperlo capire altrimenti è molto meno “gustoso”. (Aldo) Ti fa capire la purezza delle cose e che a volte il naso ti può essere d’aiuto. (Edoardo) Quando abbiamo iniziato a leggerlo non volevo più smettere e alla fine mi è dispiaciuto che fossero finite le stanze della casa, perché volevo ancora sentire altri odori che non sarei riuscita a sentire da sola.( Sara C.) Questo libro è da leggere tutto d’un fiato perché ruba i sentimenti degli altri e non me lo voglio perdere! (Andrea C. ) É un libro straordinario che capta i sentimenti sotto forma di odori. Le illustrazioni sono piene di misteri. (Tommaso) Mi ha messo inquietudine perché è così pieno di oggetti che non capisci più niente … (Aida)

3 IL PROTAGONISTA Velluto è un ladro un po’ particolare perché entra nelle case non per rubare ma per sentire gli odori di una casa felice. (Noemi) Se veramente esistesse un uomo così non esisterebbe più il top-secret! (Tommaso) É una di quelle persone che da piccolo, anzi piccolissimo, è stato abbandonato o allontanato da casa. Vaga per le case per ritrovare l’odore della sua infanzia con il suo fedele complice: il naso. (Edoardo) É un ladro gentiluomo , abile a scassinare, ma che non svela I segreti altrui; riesce a percepire gli odori più segreti … (Nicholas) Il naso porta Velluto in tutte le case allegre. (Andrea C.) Entra nelle case per rubare odori che potrebbero ricordargli quelli della sua infanzia … non gli piacciono le case buie e tristi, ma quelle allegre e piene di felicità. (Carlotta)

4 É un personaggio strano, misterioso; non si parla tanto di lui , ma si sa che è un ladro di profumi alla ricerca della sua casa natale, ma non si sa il perché. É strano perché non fa una vita come gli altri, ma gira per le case alla ricerca di una casa felice che assomigli al posto in cui è nato e , forse, dove è cresciuto. (Eleonora) Secondo me lui gira per le case perché si sente solo e ha bisogno di sentire affetto. Alla fine , secondo il mio parere, il ladro riuscirà a trovare una casa che gli ricordi la sua infanzia e ci resterà per sempre! (Giulia M. ) Il suo naso è come un amico che non ti tradirebbe mai. (Losseny) É un personaggio molto triste e maliconico, molto felpato e silenzioso, tutto da scoprire. (Aldo) Mi ha colpito molto il suo nome, è impercettibile come un velo e non lascia traccia; non si può vedere è quasi irreale. (Matteo) Non ha né nome né cognome ed è molto simile ai gatti. (Giacomo) É un ladro molto agile, si potrebbe dire un “ladro gatto” che non ruba oggetti preziosi ma cerca gli odori della sua infanzia (Marco ) Vorrei tanto avere la capacità che ha il naso di Velluto … insomma vorrei sentire gli odori che sente lui! (Paola)

5 LE ILLUSTRAZIONI Matteo

6 L’immagine che mi è piaciuta di più è quella dell’occhio che riflette il cielo. Vorrei anche sapere perché sono raffigurate tante mani. Mi è piaciuto molto come è arredata la casa, soprattutto le sedie che hanno delle forme strane. (Enrico) Le illustrazioni di questo libro sono molto particolari. L’immagine che mi ha colpito di più è un quadro dove c’è un bambino che fa delle bolle che escono dal quadro!! Vorrei fare i complimenti all’illustratore. (Andrea C.) Le immagini sembra possano raccontare da sole la storia. Gli specchi rendono meglio l’atmosfera di mistero, con tutto quel gioco di ombre. Ogni quadro sembra avere la sua ragione per essere in quella stanza a seconda di cosa si parla. (Tommaso) Le illustrazioni sono belle ma difficili da capire. Infatti bisogna guardare attentamente ogni immagine perché ogni volta si può trovare o scoprire qualche particolare in più. (Carlotta) Mi sembrano proprio immagini di una casa felice, vera, vissuta. (Giacomo) Mi è sembrato veramente di entrare in quella casa. (Lorenzo)

7 Secondo me le illustrazioni di questo libro sono tutte da scoprire
Secondo me le illustrazioni di questo libro sono tutte da scoprire. Ci sono dei minimi particolari come specchi, ombre che nascondono segreti e sentimenti di una casa felice e vissuta. (Noemi) Sono molto raffinate e trattano con cura ogni piccolo particolare. (Eleonora 1^) Le immagini ci accompagnano nel magnifico mondo di Velluto fatto di specchi, quadri, lampade e poltrone. (Mara) Accompagnano la lettura in modo piacevole, sono ricche di colori e di oggetti di arredamento. (David K.) L’incredibile gioco della confusione fa si che sembri una vera casa! Quindi faccio i complimenti all’artista! (Aldo) Mi hanno colpito tutte quelle mani che si muovono, ma non saprei cosa vogliono dire … . Mi è piaciuto molto quel dipinto nel salotto che raffigura delle persone perché sembra che siano lì veramente. (Eleonora 2^) Ho notato che il fantasma esce da un quadro, è molto originale. I due piedi dentro una gabbia che cosa significano? Perché tante opere d’arte in una casa sola? Che cosa significa? (Domiziano)

8 Non avevo mai visto un libro illustrato in questo modo
Non avevo mai visto un libro illustrato in questo modo. Mi sono piaciute molto le casette delle api nella grande pianta di casa . (Anna) Mi ha colpito molto l’immagine del “battesimo” nascosto dietro alla grande pianta perché le persone rappresentate sembrano vere e l’illustrazione del fantasma che scaccia il ladro con una faccia tranquilla mentre lo indica. (Nicholas) Queste immagini incuriosiscono il lettore, ti viene ancora più voglia di leggere il libro. (Giulia 2^) Sfogliando questo libro ho conosciuto opere di artisti che prima non conoscevo, l’ho trovato raffinato ed elegante. (Paola P.) Mi piace molto come Velluto entra ed esce dalla casa, come un colpo di vento di passaggio. (Luigi) Alcune immagini del testo prendono vita: le bolle , il fantasma, la farfalla. Comunque credo che io in questa casa non ci andrei ad abitare, mi sembra un po’ cupa … . (David O.)

9 Anche noi abbiamo allenato il nostro olfatto …
… e abbiamo scoperto che molti dei nostri ricordi sono legati a odori e profumi …

10 Il profumo del peperoncino mi ricorda mio zio
Il profumo del peperoncino mi ricorda mio zio. Una sera è venuto a cena da noi e mia mamma gli ha chiesto se voleva mettere sulla pasta una salsa piccante a base di peperoncino. Tutti ne hanno messa un po’, mentre lui ne ha presa a cucchiaiate e non ha fatto nemmeno una piega. Io invece, che ne ho presa una piccola punta, ero tutto accaldato … (Lorenzo M.) Profumo di salvia, profumo di ricordi. Bei ricordi, dei miei nonni e delle estati passate con loro a giocare con i cani e a raccogliere salvia da cucinare con gli agnolotti. Profumi perfetti, li riconoscerei ovunque! (Eleonora) Il profumo dell’origano mi ricorda la bellissima e buonissima pizza che mi faceva mia nonna. Il suo profumo si mescolava con quello della mozzarella e del basilico ed era impossibile resistervi! (Kevin) Il profumo della lavanda mi ricorda la mia vecchia scuola. Nel giardino c’era una pianta di lavanda e quando giocavo a nascondino io andavo sempre a nascondermi lì. (Andrea G.) Il profumo di lavanda mi ricorda la macchina di mio zio che ne aveva un mazzo sempre con sé. Io dentro quella macchina non riuscivo a stare e appena scendevo avevo una nausea incredibile … (Enrico)

11 I profumi della mia casa Il profumo dei libri
La lettura del libro ha stimolato le nostre attività di scrittura. Abbiamo raccolto alcune delle produzioni più significative , raggruppandole sotto i seguenti titoli: I profumi della mia casa Il profumo dei libri La parola agli oggetti trascurati Gli odori e i profumi della strada I miei sogni profumano di … I profumi delle mie giornate

12 “Ho inseguito Corinne perché lascia un equivocabile profumo di casa felice …”
Entro in camera mia. Odora di legno e di carta piena di fumo di draghi e di cioccolatini. Mi avvicino alla scrivania e l’odore di inchiostro si fa sempre più intenso e se mi concentro sento ancora l’odore di alcune briciole di biscotto nascoste in qualche fessura. Sento i profumi dei miei segreti, ma non ne voglio parlare; avvicino la mano ad un libro che profuma di fate, ma ha anche un odore di marcio e di cerume di Troll. Sento ancora il profumo di vernice sui miei soldatini che riposano dentro una scatolina. Mi giro a guardare la chitarra, le sue corde profumano di metallo e sembrano implorarmi … mi avvicino e la strimpello un po’. Un buon profumo di marmellata di albicocca si intrufola nella mia camera: è ora di merenda! (Tommaso)

13 Ogni volta che mi sveglio la mattina, sento un profumo di nuovo, di pulito, insomma di una giornata che vuole essere trascorsa! Un vago odore di scuola entra in camera, ma il mio naso segue il buon profumo di latte e biscotti che arriva dalla cucina. Il pomeriggio profuma di libri e musica. Quando arriva la sera mi affaccio alla finestra e sento profumi di sogni che vogliono uscire dalle menti dei bambini: galeoni che viaggiano sugli oceani, pirati che combattono … allora dormo anch’io e penso alla bellissima giornata trascorsa. (Paola) La mia casa profuma di pulito. Se entri nella cucina senti tutti i profumi delle cose buone che prepara mia mamma. Quando mio padre torna dal lavoro l’odore della sua giacca si diffonde in tutta la casa. Nel bagno invece si sente solo il profumo da donna che usano mia madre e mia sorella e che a me non piace tanto … . (Kastriot) Quando rientro da scuola ed entro in camera mia per posare la cartella, c’è ancora l’odore del mattino presto e quest’aria mi solletica gli occhi e mi viene un po’ sonno. Dopo pranzo torno in camera mia dove sento odore di compiti e mi si arriccia il naso. Quando ho finito di farli sento l’odore dei miei amici e allora esco e mi faccio un giro. L’aria profuma di libertà. (Luigi)

14 Entrando in casa mia il primo odore che colpisce è quello dell’incenso acceso sul comò; non saprei definirlo: strano, invitante, antico. Mi viene voglia di spargermi quella polvere addosso e profumare così per l’eternità. L’incenso si confonde con l’odore di chiavi che sanno di usato e con quello delle foto esposte in salotto che mi ricordano momenti felici. Nella mia camera si sente l’odore di lavanda dei cassetti aperti; l’odore di cani puliti e di matite temperate. In cucina aleggia un buon profumo di salvia usata da mia madre e di nutella mangiata da mia sorella a colazione. Se apro gli sportelli mi avvolgono i profumi del pane fresco, del cacao dell’ aceto e della farina. Nella camera dei miei genitori si sente l’odore di biancheria pulita e di lenzuola morbide; del gatto che riposa sopra la credenza e dei foulard che indossa mia madre che sanno di rosa e camomilla. Le cravatte di mio padre profumano di sapone e di … papà. In veranda c’è odore di mangime di gatto e di lettiera dei conigli; odore di panni semiumidi appesi al sole e di polvere dei davanzali. Il bagno come sempre odora del mio shampoo al cocco e del profumo di pesca e di frutta di mia madre. (Anna)

15 Entro nella mia camera e sento il profumo di sapone del pavimento appena lavato e della cera usata per pulire i mobili. Arrivo vicino alla scrivania e sento l’odore di inchiostro che esce dalla mia penna; si avvinco ancora di più sento l’odore dei cioccolatini e della coca-cola; accendo la radio e un buon profumo di musica si diffonde nell’aria. Mentre faccio i compiti sento l’odore del duro lavoro e dell’impegno ma il computer che profuma di giochi mi attira … (Simone P.) Sento il profumo del pranzo sul fuoco, pomodoro e basilico, rosmarino, olio fritto, cacao … oggi mamma ha aggiunto un pizzico di dolce in più, sembra quello dell’impegno e della soddisfazione. Scaravento la cartella in un angolo e mi siedo a tavola. Oggi anche il pane ha un profumo diverso, sa di chi il suo lavoro lo fa da tanti anni e con dedizione … ma forse è sempre stato così, solo che io non l’avevo mai sentito. ( Paola P. ) Io abito in un condominio e di odori per le scale ce ne sono! O perché i miei vicini che sono musulmani hanno cucinato qualcosa di speciale o perché la donna delle pulizie ha appena finito di lavare vetri, scale e pavimenti. Invece quando entri nel mio appartamento un fresco profumo di cera e di mobili di legno ti avvolge, ma su tutti domina un buon profumo speciale: quello dell’accoglienza. Nella camera dei miei genitori il profumo di mamma domina su tutto; la mia camera invece non ha mai lo stesso odore. In salotto e in cucina un buon profumo di rose fresche mi fa riconoscere l’odore della mia casa fra mille altri! (Cecilia)

16 Sto camminando per strada
Sto camminando per strada. Il mio migliore amico, l’amico che non mi tradirebbe mai, il mio naso è in perlustrazione; non bisogna disturbarlo. Ecco ho trovato una casa, chissà se sarà quella giusta. Mi inoltro quatta, quatta e mi ritrovo davanti un’enorme stanza: è quella dei bambini; un odore di latte e di miele rende dolce l’atmosfera e un buon profumo di pozioni, misteri e foreste incantate dà un pizzico di brio. Non ho tempo di mettermi a sognare, portami da qualche altra parte mio naso! Nel bagno un intenso profumo di olio e una fragranza di sali alla lavanda mi rilassano; un paio di calzini inzuppati rendono l’aria umida. Ah quanto vorrei farmi un bel bagno caldo. Continuiamo; passiamo al salotto, l’odore che prevale è quello di cenere, fumo e fuoco. Oddio, ci sarà mica un incendio?! Ma no … è solo il caminetto acceso. Dalla cucina arriva un intenso odore di suino calabrese, mmm …. Che fame! Da sola , là immobile, c’è una spremuta che giace tranquilla, mentre aspetta che qualcuno la beva, emana un buon profumo acidulo . Oh no! Il mio naso sta per starnutire! (Aida) Varco la soglia di casa mia con un passo molto lento. Il mio naso sente profumo di nutella, non mi lascio tentare e continuo la mia strada. Nel corridoio vedo una tela della Costa d’Avorio che profuma di sofferenza e povertà. Un buon profumo intenso di lavanda arriva dal bagno e si mescola a quello della candeggina del bucato in ammollo. La mia camera profuma di battaglie e di giochi. Dalla cucina arriva un buon profumo di sugo: è già ora di cena. (Losseny)

17 “Alla mia destra, in questo momento, sento odore di bambini che dormono. Alla loro età, il sonno sa ancora di latte e, a seconda dei sogni che lo popolano, ha diverse sfumature. …” I miei sogni profumano di fuoco e di draghi; di enormi e magnifici prati che sanno di fiori e di miele. All’improvviso sento odore di distruzione: il prato e i fiori sono diventati una distesa di braci ardenti. Sento ora l’odore di un lago lontano. Bleac! Che puzza! Stanno arrivando degli orribili Troll con mani putrescenti che si stanno dirigendo verso il lago. Spero che si lavino… . Sento odore di pesci impauriti: hanno paura di essere mangiati dai Troll, quegli stupidi esseri ricoperti di croste. Ma questo odore di sogno è fortissimo … eccomi mi distinguo. Sento odore di sudore, di salti, di spintoni sul campo e di gomma di scarpe che strisciano sul palchè. Sento odore di caos e di grida. Sento odore di vittoria: sono entrato nell’NBA! (Simone O.) Un fortissimo odore di torta al cioccolato! Vado in cucina, ma sparisce e si sente solo quello della cannella, forse veniva da sopra …. fragola, ciliegia … sto impazzendo! Per fortuna un rumore fortissimo mi sveglia … era solo un incubo. Un buon profumo di torta al cioccolato arriva dalla cucina … non è un sogno. Farò un salto di là prima di riaddormentarmi … . (Domiziano)

18 Qualcuno entra nella mia stanza e subito l’odore dell’aria cambia, sento profumo di banana.
Penso che sia mio fratello e invece no . Poco dopo mi ritrovo dentro un sacco che sa di patate marce. Ci metto un po’ per capirlo, penso che sia uno scherzo, ma poi l’odore di benzina e l’assenza di profumo di fragole che regnava nella mia stanza, mi fa capire che qualcuno mi sta portando via. Mi ritrovo in una stanza che non è la mia e sento un odore nauseante di chiodi di garofano, patatine fritte e minestra di carote. Non so chi è che mi ha portato via dal mio candido letto, so soltanto che appena l’odore di cattiveria e di sudore spariscono io scappo via. Se la gente potesse cogliere il fetore che c’era in quella casa capirebbe. Nessuno si accorge della mia assenza. Mi ritrovo nella strada di casa mia, dopo una corsa sfrenata e riconosco il profumo di pomodoro e pasta lievitata della pizzeria accanto. Suono il campanello che profuma di pioggia; strano, molto strano … non mia sembra che sia piovuto. Suono per la seconda volta, ma nessuno risponde … Suona la sveglia! Solo ora capisco che era un incubo e l’odore di vaniglia della mia camera mi coccola e mi rassicura . (Alessia)

19 “Ci sono libri che profumano di miele e piccoli animali; quelli che esplodono negli odori roboanti dei primi motori a scoppio e dei viaggi sottomarini: colgo le tracce concentrate e astratte dei sentimenti, dei pensieri. …” É caotico l’insieme dei profumi dei miei libri. Ne prendo uno, senza leggere il titolo, chiudo gli occhi e mi affido al mio naso . MI concentro. Le pagine trasudano di un odore di morte straziante , di urla e di dolore, che mi obbligano a posarlo immediatamente. Il mio naso turbato si sposta sicuro su un altro libro: profumo di vaniglia, panna e dolce al cioccolato si diffondono nella stanza; sono così dolci che mi verrebbe voglia di addentare una pagina …. Il mio naso procede su una serie di libri che non hanno profumi, sono senza ricordi, quando ecco che si ferma sull’ultimo libro della stanza. Un odore intenso di fiori e boschi selvatici mi inebria completamente …. Sembra quasi che voglia a tutti i costi essere letto, così sedendomi sul divano lo accontento. (Vanessa) Entrando nella mia stanza un odore di polvere da sparo, guerra e morte mi circonda. Mi concentro per captare altri odori e il mio naso si sposta più in là. Ora si sente un odore di latte e miele: sono i libri di mia sorella, ma non ho tempo per loro. C’è un libro che da quando sono entrata insiste perché vuole essere letto. Il suo profumo è molto accogliente, sa di magia, pericoli e trabocchetti; per accontentarlo lo prendo, mi siedo sulla poltrona e mi immergo nella lettura. (Mara)

20 Appena entro nella mia stanza sento odore di libri vecchi e nuovi appoggiati sullo scaffale . Il mio naso comincia il suo giro. Si ferma su un libro che sembra proprio voler essere letto. Lo prendo e un odore di polvere da sparo, morte e guerra si diffonde nella stanza. Lo riposo perché non mi attrae. Continuo il giro. Di nuovo il mio naso è attratto da un libro che profuma di spezie, pomodoro e frutta. Non ho tempo di mettermi a cucinare, vado avanti. Adesso la stanza profuma di allegria, pazzia e gelosia. Questo lo prendo, mi siedo comoda e mi metto a leggere. (Noemi) Adesso provo ad imitare Velluto per esplorare la libreria di casa mia … . Prendo il primo libro e sento che profuma di tanti buoni formaggi: è il più bel libro di Geronimo Stilton. Poi il naso si sposta su un libro che profuma di dolci: è il ricettario di mia mamma. In questo momento sento un odore fortissimo di polvere da sparo, di morte e di aerei: è un libro sulla Seconda guerra mondiale. Mi ispira tantissimo e me lo leggo tranquillamente seduto sul divano! (Andrea C.) Salgo le scale, sento odore di vecchi libri che non mi attirano. Proseguo. Entro in camera mia e avvicinandomi alla scrivania sento profumo di invenzioni, grandi scoperte e battaglie; in questo momento non mi interessano. Mi soffermo su un libro che odora di foreste, isole e misteri, lo sto per afferrare quando un odore molto più forte di fantasia, castelli e misteri attira la mia attenzione: afferro il libro e comincio la mia lettura. (Giacomo)

21 Anche i miei libri profumano.
Alcuni sanno di guerra, paura e sangue; sono i miei libri storici. Altri hanno odore di animali, di avventure e di scoperte. Altri sono per i più piccoli e profumano di gioco e divertimento. I miei libri di scuola profumano di fatica, stanchezza e paura (per le verifiche!!!). (Nicholas) I libri di quando ero piccola profumano di magia e mi fanno pizzicare il naso, profumano anche di notti stellate e del fiato di mamma e papà che leggono accanto al mio letto per farmi addormentare. (Paola P.) I libri di quando ero piccolo profumano di latte e pisolini. I libri che leggo adesso profumano di mostri e di foreste. I miei fumetti invece profumano di risate e di pioggia. (Elia) I libri d’amore profumano di rose e di lacrime ; quelli d’avventura di coraggio, di sangue e di paura, ma anche di mare e di pioggia. I libri che non leggerò profumano di magia, di draghi e di fate. I libri che leggevo da piccola profumavano di miele e di zucchero. (Migena)

22 Il libro che sto leggendo profuma di sudore, di lacrime e del cartone del mio segnalibro, quello rivestito di carta crespa rossa con quel segno strano ritagliato dal giornale. Sa di rosa e camomilla col miele che la protagonista beve tutte le sere, di albicocca e di torta alla vaniglia. Profuma di inchiostro del computer e di pagine nuove e bianche che io annuso volentieri; ha lo stesso odore delle mie coperte, sotto le quali mi nascondo ogni sera. In certe pagine profuma di foglie secche: quando si parla della strada principale della piccola città. Poi odora di certi strani miscugli che solo nel mondo dei sogni esistono: sono le pozioni di una strega malvagia. (Anna) Chiudo gli occhi e sento arrivare dalla mia libreria profumo di curry e porpora. Si parla di Oriente, di mercati animati e di paesi lontani. Tutto si mescola a miele dolce, fragola e rosa. Vengo invasa dal profumo di pino, corteccia e natura selvaggia. Ricordo anche l’odore di quel libro che quand’ero piccola mi faceva paura: odorava di morte, di polvere da sparo, di benzina che mi irrita il naso. Sospiro e l’odore di mare e di sabbia bagnata mi fa aprire gli occhi. Lo prendo e inizio a leggere. (Giulia M.)

23 Il mio libro di geografia profuma di avventura, viaggi, esplorazione.
Ne prendo un altro, profuma di torte salate e gnocchi al castelmagno. Mi viene l’acquolina in bocca … meglio cercarne un altro. La sua copertina è piena di rose bianche e rosse e mi sembra di sentirne il profumo. (Eleonora 2^) Alla sera quando preparo la cartella punto lo sguardo su un libro che profuma di dispiacere e di amore: lasciamo perdere … . Il mio sguardo capita su un altro libro che profuma di alberi umidi, fate e gnomi parlanti, non sono tanto attratto. Poi il mio sguardo si sposta sul comodino: c’è un libro molto bello che profuma di cioccolato e olio di ingranaggi. Ho deciso: è quello che fa per me. (Andrea G.) I miei libri horror profumano di paura , di morte e di sangue. Quelli di avventura profumano di pirati, polvere da sparo, galeoni, assalti alle navi nemiche e di tesori nascosti in fondo agli oceani. Quelli fantasy profumano di folletti, elfi,draghi , nani, battaglie tra il bene e il male e di trionfo delle tenebre (David K.) Apro il libro che c’è sul comodino e sento un profumo di battaglie, spiaggia e mare; non mi ispira. Cerco nella libreria e ne trovo uno che profuma di avventura e comincio a leggere , ma qualcuno mi chiama, lo lascio aperto a pancia in giù e vado a vedere chi è. (Sara L.)

24 “Dalle finestre aperte entrano gli odori della strada …”
Quando piove le strade hanno un odore di umido e di foglie marce che a me piace molto. Dalla pizzeria vicina arriva un buon profumo di pomodoro che mi fa venire l’acquolina in bocca. (Lorenzo M.) Mi affaccio alla finestra , è sera. Sento il profumo delle foglie cadute, è buono; giro leggermente la testa e percepisco una nuvola di gas di scarico. La strada è deserta, non si sente profumo di bambini che giocano, perché è sera e, stranamente, neanche quello della gente che rincasa, ma solo l’odore quasi impercettibile degli animaletti che riposano nell’erba umida. Il profumo dell’erba mi ricorda gli amici … quando si gioca. Si sente odore di risate. Verranno forse dal bar vicino? Non importa perché adesso sento un buon profumo di latte: è una mamma che passeggia con il suo bambino . Un intenso profumino di pasta al pomodoro attira la mia attenzione: è mio padre che prepara la cena. É quasi pronto, faccio un bel respiro per catturare tutti gli odori della strada e mi sposto in cucina. (Edoardo)

25 Quando scendo in strada normalmente sento l’odore dello smog delle automobili, ma se mi allontano dal centro un buon profumo di fieno appena tagliato mi solletica un po’. Sento anche l’odore della fatica dei contadini che lavorano nei campi e il profumo dell’erba mi avvolge e mi accarezza. (Luigi) Quando apro la finestra mi invade un profumo di benzina del benzinaio vicino che non mi piace per niente. Nemmeno l’odore di plastica bruciata dell’asfalto nuovo mi soddisfa. Un piacevole profumino arriva invece dal ristorante vicino, ma è subito disturbato dall’odore odioso delle fognature. Per fortuna si fa largo un buon profumo di pane appena sfornato e di un gelato appetitoso che alcuni bambini qui sotto si stanno gustando seduti su una panchina. (Elia) Apro la finestra e un brivido gelido mi percorre la schiena. Una scia dolce di zucchero giunge delicata al mio naso. Un profumo di incenso alla rosa mi avvolge leggiadro. Arriva anche un buon aroma di caffè, probabilmente il bar dall’altra parte della strada è già aperto. Il profumo però che prevale su tutti è il profumo di futuro, di quello che al mattino ti immagini possa accadere durante la giornata. Il profumo di libertà e felicità mi accende un sorriso. Chiudo la finestra e mi preparo per andare a scuola. (Migena)

26 Sono sul balcone e sento gli odori sgradevoli della strada
Sono sul balcone e sento gli odori sgradevoli della strada. Lo smog dell’ora di punta mi irrita il naso, così come l’odore di fumo di un incidente successo poco lontano e quello della polvere sollevata da una sgommata. Per fortuna un buon profumo di erba tagliata arriva da lontano. Al mio complice piace questo odore perché gli ricorda i pomeriggi di gioco all’aria aperta, con gli amici. Un odore di merendine dolci arriva da un angolo del marciapiede, qualcuno ha lasciato in giro la carta … rientro in casa perché mi viene fame. (Daniele) Quando scendo dal bus sento un buon profumo di focacce e pizza che arriva dalla panetteria lì vicino. In questo momento mi passa accanto un operaio che puzza di terra e cemento, ha appena finito il turno di lavoro. Devo attraversare. Passa una macchina a gran velocità e mi arriva addosso un’ondata di smog. Ecco il verde, attraverso e vicino a me cammina uno studente del liceo che profuma di libri e quaderni. Arrivo a cinquanta metri dalla scuola e vedo passarmi accanto un amico che neanche mi nota … profuma di ansia e di verifica! Poi arrivo davanti alla scuola: alcuni ragazzi profumano di felicità, altri di ansia, altri di libri … . Suona la campanella, è ora di entrare, vi saluto! (Andrea G.)

27 I PROFUMI DELLA MIA GIORNATA
Le mie mattine profumano di inchiostro, di matite, di gesso bianco e di colla. I miei pomeriggi invece profumano di tutt’altro. Di sudore che cola giù dalla fronte, di risate con gli amici, di palloni che volano in aria. Le sere profumano di sogni e di coperte e … di tante altre cose che non ricordo perché mi sono già addormentata! (Noemi) Ah che dormita! Che bello, oggi è domenica! La giornata profuma di divertimento, ma soprattutto di libertà. Mi alzo dal letto e vado un cucina a mangiare colazione. L’armadietto dei dolci odora di nuove delizie appena arrivate, ma poi il profumo dolce di brioche appena sfornate mi attira e mi porta davanti al forno. Le tiro fuori e ne addento una: un buon profumo di albicocca mi entra nel naso. Dopo aver fatto colazione, mi sposto verso il bagno: un dolce profumo di bagnoschiuma alle rose mi scioglie il cuore. (Robert)

28 Mi sveglio e , ancora assonnata, sento la scia di profumo dell’aroma del tè. Mi ritrovo in cucina. Il profumo si fa più intenso. Chiudo gli occhi. Mi sembra di trovarmi in un paese dell’oriente …; prendo la piccola tazzina con quel liquido profumato, ne mando lentamente giù un sorso; mi sembra di percepire l’odore delle tenere foglioline ancora attaccate alla pianta, fresche e umide per la rugiada della notte appena passata. Continuo a bere, ormai la tazzina è vuota! Dovrò assaporare i nuovi profumi delle loro storie domattina! (Vanessa) Le mie giornate profumano di studio. Quando arrivo a casa mangio e poi mi dico : “Sento profumo di compiti!”. Credo sia ora di iniziare … (Luigi)

29 ABBIAMO DATO VOCE AGLI OGGETTI TRASCURATI DELLA NOSTRA CASA …“Il mio piccolo amico non coglie l’odore triste e grigio, di legno abbandonato, che emana questo preziosissimo antico violoncello. Evidentemente nessuno lo suona da anni “… Egregia signorina, sono molto triste e arrabbiata con lei perché è da anni che mi tiene in quella buia, sporca e sudicia cantina, insieme a tutta quella robaccia che ha buttato via (non faccio tutto l’elenco perché altrimenti non riesco a finire entro domani). Sono sporca, puzzo , ho gli occhi appannati e starnutisco di continuo a causa di quella fastidiosa polvere. Guardi, si vive meglio in una discarica! Come fa a lasciarmi così a marcire in quell’orribile posto? Non avrà mica dimenticato tutti quei bei momenti passati insieme? Quando giocavamo, mangiavamo e quando era buio e c’erano i tuoni e lei si stringeva a me per la paura. La prego torni in cantina, rovisti tra tutta quella sporcizia e mi porti a casa; mi lavi e mi rimetta nel letto con lei. Era tanto bello dormire tra le sue calde coperte e il morbido cuscino! Cordiali saluti, La sua coniglietta Rosina (Jessica B.)

30 Gentilissimo signor padrone,
buongiorno, sono io Arta, come mi aveva nominato lei appena acquistata, sì proprio io Arta la carta. Quando mi era venuta a prendere in negozio mi aveva detto che sarei stata molto utile per scrivere lettere ai suoi amici, parenti … ma oggi mi ritrovo qui chiusa in un cassetto. Sono passati diversi anni dall’ultima volta che mi ha utilizzata; con l’invenzione del computer, del telefono e del fax, lei mi ha abbandonata. Un giorno è venuta sua figlia a trovarmi e mi ha detto: “Oh guarda chi si rivede, Arta , la carta da lettera che tanto tempo fa papà aveva acquistato, e ha cercato di consolarmi aggiungendo: “Papà teneva molto a te e per non sprecarti non ti ha utilizzata!” Io invece VOGLIO ESSERE UTILIZZATA perché sono sicura che non andrò sprecata, ci sono tante persone che hanno bisogno di leggere parole dolci e consolatrici, forti e decise, pacate e rassicuranti. Ci pensi e … lasci un po’ perdere quell’egoista del computer! Cordiali saluti Arta La Carta

31 Carissima custode, le volevo gentilmente chiedere se sa dove sono. Perché mi ha comprato se dopo due o tre mesi mi ha messo da parte? Beh, volevo dirle che mi sento solo da ben tredici mesi. Si chiederà chi sono, anzi dirà : “Ma se non è una persona come può scrivere?” Sono Dario, il suo diario segreto . So che lei è cresciuta e io sulla copertina ho un bel gatto Silvestro, però a me mancano le sue confidenze … . Mi capita di ascoltare la musica che le piace tanto e a me verrebbero in mente tantissime parole da scrivere! Mi è sembrato di capire che ultimamente c’è un tipo che la fa arrabbiare, a quanto dice la sua amica Giulia deve essere piuttosto vanitoso … . Se ne ha voglia potrebbe confidarsi con me. Comunque sono sicuro che mi userà ancora. Se ha voglia di rispondere faccia pure! Cordiali saluti Dario il Diario (Debora)

32 Egregio signore, sono una vecchia cesta per giocattoli, nascosta in mezzo a giochi rotti e ragnatele che mi fanno starnutire. La mia lettera è rivolta voi, mio gentile padrone. La prego di liberarmi da questa prigione! Non respiro più! Le ricordo che sono nella casetta del giardino. Corra a liberarmi! Con servitù Cesta dei giochi in pericolo di morte (Domiziano) Cara Eleonora, per quale motivo mi lasci in un angolo del tuo letto con la testa contro il muro? Perché non mi coccoli più come una volta? Non ti rendi conto che sto soffrendo? Giaccio lì, senza chiedermi il perché e per come e guardo il muro arancione della tua stanza; ormai ne conosco tutte le fessure e gobbette. Giaccio lì, sdraiato su un fianco senza far niente, né se piove, né se nevica, né se fa bello; sto lì senza far niente tutti i giorni … ma che vita è? Ti prego coccolami di nuovo! Il tuo tigrotto Sangha (Eleonora M.)

33 Cara amica, sono un tuo ammiratore e sono molto deluso … . Sto lì, tutto bagnato marcio in quello scatolone orrendo. Spero che fra tutti i tuoi impegni tu riesca a trovare un po’ di tempo libero per risistemarmi nella tua camera. Ricordo quando mi comprasti, eravamo tutti e due contenti di iniziare a conoscerci. Ti ricordi i pomeriggi piovosi in cui ti sedevi su quel letto caldo e mi leggevi? Potremmo riviverli ancora … . Ora devo andare a togliermi tutta questa umidità di dosso! Ciao Il Libro dei tuoi sogni (Claretta) Caro amico, ti ricordi di me? Sono il tuo ex compagno di avventure! Mi hai portato in Sicilia a fare le vacanze con te, ma da quando hai l’MP3 non giochi più con me! Sono scarico, rinchiuso dentro un cassetto, non potrebbe andarmi peggio … . Ti prego portami di nuovo dai tuoi amici a fare quelle belle gare! Adesso sono in ricerca dello “scambiatutto”, il mio “cappellino”, ti prego aiutami! Il tuo Game Boy (Lorenzo P.)

34 Padrone, le faccio notare che non ho messo “caro” perché sono molto arrabbiato con lei! In questi ultimi giorni lei non mi guarda più, solo perché deve continuamente strimpellare quella stupida chitarra … . Sono solo un povero pallone da basket e vorrei poter ripalleggiare nei parchi e nelle strade. E, come se non bastasse, sono così sgonfio che mi pare di toccare con la parte in alto la terra! La prego faccia qualcosa! Il suo fedele pallone da basket (Tommaso) Cara amica di mille avventure, ti devo rivelare una cosa : mi sento molto trascurato. Da piccolina giocavi sempre con me e mi portavi addirittura a dormire con te. Col passare del tempo sei cresciuta e mi hai abbandonato, lì , da solo, in fondo al cassetto. Mi ricordo le belle giornate di sole trascorse all’aria aperta e il sapore di sale marino di quando facevi lunghi bagni con gli amici. Ricordo anche che la sera, prima di andare a dormire, mi auguravi la buona notte e mi davi un bacino soffice come un batuffolo di cotone. Spero di rivivere questi momenti di amicizia, mi manchi tanto. Il tuo braccialetto (Giulia)

35 Cara Carlotta, sono il tuo libro di fiabe. Ormai non mi leggi più da quando avevi cinque anni e mi sento trascurato! Mi ricordo di tutti quei pomeriggi in cui mi aprivi e iniziavi a sfogliarmi per guardare le mie figure, o alla sera quando chiedevi a tua mamma di leggermi. Ora sono qui abbandonato in un angolo di casa tua, pieno di polvere. Per favore, potresti cominciare a leggermi di nuovo? Il tuo libro di fiabe (Carlotta) Cara Sara, per quanto dovrò aspettare qui a prendere polvere? Perché non mi usi più e mi metti dietro la porta in modo che nessuno mi veda? Io non ne posso più di fissare quel pezzo di legno scuro sempre uguale! Chiedi a tua mamma come era bello quando da bambina mi suonava e le stanze si riempivano di allegria! Ti prego prova anche tu a suonarmi … La chitarra di casa (Sara C.)

36 Carissimo signor Donatello,
Lei, dopo avermi usato, mi ha maltrattato e abbandonato in un luogo squallido e freddo che puzza di vecchio. Mi sento invecchiata, le mie corde ormai stanno per morire e la mia vita presto sarà finita. Prima che succeda … vorrei essere strimpellata ancora una volta come ai vecchi tempi. Ma questo forse non potrà succedere, perché lei è sempre troppo occupato con quel suo cane bavoso. Se si ricorda mi aveva fatto costruire appositamente per i suoi concerti in teatro; mi suonava giorno e notte e ora più nulla! Forse non si ricorda nemmeno che esisto! Con l’ultimo fiato che mi rimane prima di cadere nel sonno eterno vorrei chiederle di suonarmi ancora come nei giorni passati. La sua chitarra trascurata (Davide ) Carissimi signori, sono una delle vostre tante enciclopedie dimenticate su un vecchio scaffale di casa vostra. Vorrei lamentarmi del fatto che siamo moltissime e non ci usate mai. Io oggi parlo a nome di tutte. Siamo molto utili e invece di cercare informazioni su quell’aggeggio con schermo e pulsanti, potreste usare me e le mie colleghe. Ah … certo che non è più come una volta che le persone leggevano molto, studiavano e facevano ricerche sui libri. Ora, poi, con tutte queste tecnologie, noi libri veniamo molto trascurati. Qualcuno legge, però libri che raccontano storie, noi povere enciclopedie invece finiamo così: dimenticate su uno scaffale polveroso e pieno di ragnatele! Vi chiedo di usarci di più, d’altronde i libri sono sempre stati la miglior fonte di conoscenza per l’uomo! L’Enciclopedia Universale (Cecilia)

37 Egregio signor padrone,
sono molto lieta di abitare nel suo lussuosissimo studio legale, ma il posto che vorrei occupare non è la vetrina “dell’antico usato”, come la chiama lei (cioè la vetrina a destra della sua regale scrivania), infatti io, vecchia macchina da scrivere, sono stufa dei miei vicini di casa. Il vecchio libro della Costituzione non smette mai di blaterare leggi a destra e a manca ; per non parlare della penna stilografica completamente ricoperta d’oro a cui però lei non dà più da mangiare … neanche una goccia di inchiostro! Poverina è tutta d’oro e ossa; è vero che esagera lamentandosi tutto il giorno della sua vita monotona, però, anche lei , se qualche volta le desse qualche goccia di inchiostro … . Ma in realtà il mio problema principale non sono i miei pazzi vicini di casa, ma i ragnetti super fastidiosi che si infiltrano nei miei tasti procurandomi un grande prurito. Sono ancora funzionante anche se malinconica e vorrei che lei, anche se solo qualche volta, mi usasse, così mi sentirei più utile e forse la mia vita sarebbe meno triste. Grazie dell’attenzione che mi ha dedicato Cordiali saluti Vecchia macchina da scrivere malinconica (Paola P. di 2^)

38 Cara Francesca, prova ad indovinare chi ti scrive questa lettera! Non riesci proprio ad immaginare chi sono? Eppure pochi giorni fa, mentre la tua mamma mi puliva tu hai esclamato: “Che bello! A chi serve?” Sono il cucchiaio della tua prima pappa. Quando eri piccina ti incantavi ad osservare le roselline che decorano il mio manico: sono d’argento e brillano come stelle. Infatti , quando la mamma ti dava la pappa, mi guardavi con meraviglia e volevi sempre accarezzare le roselline con tue morbide e piccole manine. Quando cominciasti a fare i primi tentativi per mangiare da sola, ti incantavi ad osservarmi … sembrava non volessi sporcarmi con la tua pappa. Fra me e te si è subito instaurato un rapporto di simpatia ed amicizia. Un giorno, purtroppo, la mamma ti disse che ormai eri grande e che dovevi cominciare a mangiare con le posate normali. Tu ti ribellasti in modo piuttosto energico e ti calmasti solo quando mamma ti disse che ora sarei servito alla tua sorellina Giorgia. Purtroppo tua sorella non ammirava la mia bellezza, ma si divertiva un mondo a farmi cadere per terra per sentirmi tintinnare sul pavimento. Tua mamma a questo punto mi ha riposto nella mia scatolina. Quando alcuni giorni fa mi ha tirato fuori per darmi una lucidatina e ho sentito la tua voce ho deciso di scriverti per ricordarti il dolce periodo trascorso insieme. Io non ti ho mai dimenticata; anzi, ogni tanto ti immagino già adulta con una bella bimba come te a cui di nuovo servirò per le sue prime pappe. Con questa speranza riposo felice nella mia scatolina. Con tanto affetto Il cucchiaio rosellina (Francesca)

39 Gentile signorina, volevo informarla di un mio disagio: sono una delle sue tante borse, che tiene ammucchiate sul suo attaccapanni e mi sento trascurata. Mi ha acquistata pochi anni fa e ne ero molto felice; mi portava sempre a spasso e ogni volta che mi macchiavo si metteva lì di impegno e mi lustrava: insomma ero trattata come una principessa. Man mano che il tempo è passato ne ha acquistate di nuove: moderne, etniche, verdi e rosse. Fatto sta che sono finita in fondo a tutte e sono piena di polvere. Quindi le volevo cortesemente chiedere se qualche volta mi potesse portare in giro con lei, anche se non sono nuova e bella come le altre. Se proprio crede che sia brutta e malandata mi potrebbe attaccare qualche spilla colorata e cucirmi sopra qualcosa. Le ricordo che non sono uno straccio malandato perché anche se un po’ vecchiotta mi ritengo una dignitosa borsa! Ultima cosa, per questo Natale non si faccia regalare un’altra borsetta perché non reggerei il peso di un’altra presuntuosa che mi chiama “nonnina” come fanno le altre! Se ha un po’ di cuore accetterà le mie richieste … se no mi regali a qualche altra bambina. Distinti saluti, spero risponda presto Madame Tracolla (Giulia M. classe 2^)

40 Carissimi Claudia e Marco,
mi chiamo Dondola e sono la vostra inconsiderata sedia a dondolo. Vi scrivo per dirvi che sono stufa di essere trattata come un “mobile” e vorrei, più che altro, cullare e accudire i vostri figli. Quando sono arrivata qui, e già molto prima, venivo usata per far addormentare i bimbi più piccini, ma adesso mi usate solo per appoggiare camicie e cappotti che non potete riporre negli armadi. Tra l’altro mi pulite pochissime volte e la notte non riesco ad addormentarmi perché la polvere mi solletica i braccioli e lei, Marco russa come un “maiale”! Non ce la faccio più! Comunque ho raccolto le lamentele di altri miei colleghi che vivono in casa vostra, tra cui, soprattutto, il divano della sala che è stufo di non essere mai usato per far sedere, la vostra anziana nonna … e i vostri figli!! A questo punto vi chiedo di portare un po’ più di rispetto per me e per i miei illustrissimi colleghi e di usarci in modo adeguato. Grazie per la vostra attenzione Porgo distinti ossequi La vostra Dondola (Matteo)

41 GRAZIE PER LE EMOZIONI CHE CI AVETE FATTO PROVARE.
SFOGLIARE LE PAGINE DI QUESTO LIBRO É STATO UN PO’ COME SCOPRIRE QUALCOSA CHE ASPETTAVA DI ESSERE RISVEGLIATO DENTRO DI NOI. CONTINUATE A REGALARE EMOZIONI AI VOSTRI LETTORI!


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